lunedì 7 maggio 2012

Acqua azzurra, acqua “cara”: aumenti in tutta Italia


 Acqua sempre più cara e tariffe fuori controllo: +24,5% di media e in 40 città gli aumenti sono superiori al 30%. Sono le cifre riportate nell’annuale indagine dell’Osservatorio “Prezzi & tariffe” di Cittadinanzattiva sui costi del servizio idrico. Nel 2011 rispetto al 2010, le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 5,8%, con oltre 70 città che hanno visto ritoccate all’insù le tariffe, in 11 casi con aumenti a due cifre. Il record si registra a Lecco (+126%), Benevento (+79,8%) e Massa Carrara (+64,3%). Isernia, Trento e Milano le città dove il servizio costa meno. In generale, il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+34,3% rispetto al 2007, +6,2% rispetto al 2010). Seguono le regioni del Nord (+25,6% rispetto al 2007,+6,7% rispetto al 2010) e il Sud (+14,1% rispetto al 2007, +3,2 rispetto al 2010). Le regioni centrali si contraddistinguono in media per le più’ elevate tariffe applicate al servizio idrico integrato. La Toscana, con ben 7 citta’ tra le prime 10 piu’ care, si conferma la regione con le tariffe mediamente più alte (431 euro). Costi piu’ elevati della media nazionale si riscontrano anche nelle Marche (379 euro), in Umbria (371 euro), in Emilia Romagna (369 euro) e in Puglia (353 euro). Elevate differenze esistono anche all’interno delle stesse regioni. Ad esempio, in Sicilia tra Agrigento e Catania intercorre una differenza di ben 255 euro. Altri esempi di simile portata si riscontrano in Toscana, Liguria, Veneto, Marche, Lombardia, Friuli, Piemonte ed Emilia Romagna.
ACQUEDOTTO COLABRODO. In Italia, secondo Legambiente-Ecosistema Urbano 2011, in media il 32% dell’acqua immessa nelle tubature (per tutti gli usi) va persa, problema particolarmente accentuato al Sud (42%) e al Centro (32%), meglio il Nord che presenta percentuali di perdite al di sotto della media nazionale (25%). La manutenzione? Inesistente o quasi: rispetto al 2007, su 88 citta’ prese in esame la dispersione idrica e’ aumentata in ben 47. Cosenza (73%), Campobasso (65%) e Latina (62%) le citta’ colabrodo, seguite da altre 9 in cui almeno la meta’ dell’acqua immessa va persa: Pescara, Avellino, Trieste, Grosseto, Potenza, Catania, L’Aquila, Gorizia, Siracusa. Tra queste 12 città, solo a L’Aquila la dispersione rispetto a 5 anni fa è in diminuzione, per le altre la situazione è stabile o addirittura peggiorata.

di Francesco Gravetti

BOLOGNA, DEBITI CON IL FISCO PER 20.000 EURO. COMMERCIANTE SI IMPICCA IN NEGOZIO


BOLOGNA - Non accennano a fermarsi i suicidi per la crisi. Un commerciante bolognese di 48 anni è stato trovato impiccato nel pomeriggio nel suo negozio, una rivendita di ricambi per casalinghi in via Duse, alla periferia di Bologna: secondo quanto si è appreso aveva pendenze economiche con Equitalia. Ha lasciato un biglietto il cui contenuto non è ancora noto. Indaga la polizia.

«In questo momento non è possibile formulare nessuna ipotesi sui motivi del gesto», ha detto il Procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della Procura. Ma secondo quanto si è appreso, questa mattina una volante della polizia era intervenuta per una lite condominiale di cui il commerciante 48enne era stato protagonista: all'origine del bisticcio il fatto che l'uomo non aveva pagato una rata del condominio. Durante la lite con i condomini avrebbe detto che non riusciva a saldare il debito perché gli era arrivata una cartella esattoriale di Equitalia da 20.000 euro. L'uomo era contitolare del negozio.

CONFCOMMERCIO: "FERMARE ESCALATION DEI SUICIDI" «Si evitino polemiche e strumentalizzazioni, ma questi episodi cos drammatici sono il segno di quanto la recessione stia mettendo in ginocchio le imprese, soprattutto quelle che vivono di domanda interna». Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commenta il suicidio del commerciante che si è impiccato nel suo negozio a Bologna. «Questi episodi - dice - testimoniano la disperazione di quegli imprenditori che non riescono più a vedere una prospettiva diversa rispetto a quella della chiusura della propria attività». Secondo Sangalli: «E' altrettanto evidente che questi suicidi ci interrogano sulla necessità di dare risposte concrete e tempestive per contrastare la stretta creditizia, velocizzare il pagamento dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni e ridurre la pressione fiscale».

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/bologna_debiti_con_il_fisco_per_20000%20euro_commerciante_si_impicca_in_negozio/notizie/178629.shtml

SI IMPICCA ALLA GIOSTRA PER BAMBINI,IMPRENDITORE 52ENNE SUICIDA A VICENZA


VICENZA -Un 52enne titolare di un'agenzia immobiliare è stato trovato impiccato a una giostra per bimbi nel parco, di via Adenauer, a Vicenza. A segnalare la presenza del cadavere al 113 alcuni genitori che stavano accompagnando alla scuola materna i figli. Sul posto sono intervenute alcune volanti e la polizia locale che hanno bloccato gli accessi all'area verde in attesa del nullaosta per la rimozione del corpo. Il questore Angelo Sanna ha mandato nella scuola materna personale della sezione minori al fine di coadiuvare l'intervento del personale scolastico a sostegno dei bimbi che potrebbero aver visto la tragica scena. Accertamenti sono in corso per ricostruire gli ultimi giorni dell'agente immobiliare. Sul posto non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano essere utili a spiegare le possibili ragioni del gesto. Pare che l'uomo avesse problemi economici.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/si_impicca_alla_giostra_per_bambini_imprenditore%2052enne_suicida_a_vicenza/notizie/178525.shtml

Pensioni Sociali 'facili' Per Gli Immigrati, Nuova Truffa All'inps


Si fa un gran parlare di "falsi ciechi" e di "invalidi truffaldini", ma sono in pochi a sapere che l’Inps sta erogando assegni sociali anche ai cosiddetti "furbetti del ricongiungimento familiare". Spieghiamoci meglio : la legge 388 del 2000, introdotta dalla legge Finanziaria del 2001 dal governo Amato, riconosceva l’assegno sociale anche agli stranieri; e come dice il proverbio, fatta la legge, trovato l’inganno.
Da allora, infatti, si sono moltiplicati a dismisura i casi di anziani stranieri che, non appena sono venuti a conoscenza di questa disposizione, si sono trasferiti in Italia ; poi, una volta ottenuto il riconoscimento della pensione sociale, hanno fatto prontamente le valigie e se ne sono tornati nella Patria natale, quando invece avrebbero dovuto continuare a risiedere nel nostro Paese.
La Guardia di Finanza, nel 2011, ha scoperto già 270 casi ma si pensa che siano molti ma molti di più ; purtroppo, non è facile scovare questo genere di truffa in quanto occorre fare delle accurate indagini per scoprire se la residenza è veramente fittizia, accertare i vari visti sui passaporti e operare un controllo incrociato sui dati ottenuti.
Pare che il fenomeno sia in aumento; infatti, l’ultimo censimento Istat, parla di un aumento delle residenze regolari sino a 3 milioni e 700 mila, una cifra addirittura triplicata rispetto a dieci anni fa. Gli stranieri, ovviamente, hanno operato un vero e proprio passaparola, spargendo la voce in maniera diffusa e illustrando le modalità di questa nuovo "vantaggio" a loro favore; inoltre, si sono diffusi siti Internet che spiegano dettagliatamente la procedura per ottenere questi benefici.
Ma il fenomeno dei cosiddetti "vitalizi facili" non si limita solo agli stranieri, ma riguarda anche quegli italiani che, pur avendo vissuto 10 anni nel nostro paese, magari nei primi anni di vita, si sono poi trasferiti all’estero dove vivono da oltre 50 anni e attraverso residenze "fittizie" riescono ugualmente a percepire l’assegno sociale.
A questo proposito, si è cercato ultimamente di prendere delle contromisure per verificare questi "furbetti" : ad esempio, si è proposto di prevedere l’obbligo di ritiro dell’assegno personalmente, dietro presentazione di documento di riconoscimento e firma su un apposito registro.
Certamente, in tempi di ristrettezze economiche e di tagli sulla spesa, la voce riguardante i "vitalizi fittizi" incide non poco sul bilancio dello Stato e in modo particolare nelle casse dell’Inps, il nostro Ente Previdenziale : l’importo di un assegno sociale attualmente infatti è pari a 5.577 euro all’anno, suddiviso in tredici mensilità: ecco perchè si sta procedendo alla verifica contributiva, economica e finanziaria degli ultra 65enni italiani, proprio per evitare che questo genere di truffa si possa espandere in maniera incontrollabile.