mercoledì 6 giugno 2012

GIUSEPPE BINETTI "MANIACI RIBELLI" (CONTRO LA PEDOFILIA) video ufficiale


"I Bambini non si toccano" messaggio di Giuseppe Binetti.
"Maniaci ribelli" estratto dal disco di Giuseppe Binetti "Solo Rock" (traccia n°10) per la campagna contro la pedofilia, è teso a sensibilizzare l'italia riguardo il fenomeno pedofilia che giorno dopo giorno cresce e si manifesta più evidentemente. Questo brano è stato fortemente voluto dal cantante che ha voluto esprimere tutto il proprio disprezzo per i pedofili e per tutti coloro che maltrattano gli indifesi.


ASSOCIAZIONE GIOVANNA D'ARCO ONLUS
Tutelare i diritti dei minori, accompagnarli nei loro momenti più difficili, sostenere la famiglia nella prevenzione di situazioni di crisi o durante la separazione o il divorzio o la dichiarazione di nullità del matrimonio canonico, fornire supporto durante l’iter per l’affidamento e per l’adozione di minori, affrontare la tragedia di rimanere vittima di un pedofilo; promuovere l’adozione a distanza di comunità di bimbi, realizzare progetti di ricerca.ASSOCIAZIONE SOSTENUTA DA GIUSEPPE BINETTI.

GRAZIE GIUSEPPE BINETTI PAGINA FACEBOOK

SI SPACCIAVA PER GUARITORE E ABUSAVA DELLE PAZIENTI. ARRESTATO FALSO MEDICO



Gli agenti della Squadra mobile di Ascoli, in collaborazione con i colleghi della Divisione Anticrimine, hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Perugia, il 'magò Gabriele Campanelli, 59 anni residente a Monteprandone. L'uomo deve scontare una condanna definitiva a 5 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale e truffa aggravata. I fatti risalgono al 1997. L'uomo, spacciandosi appunto per mago, sosteneva di togliere le fatture e risolvere problemi fisici di ogni tipo. Secondo l'accusa, Campanelli otteneva dai 'pazientì cifre esorbitanti per i servizi prestati, in alcuni approfittandosi sessualmente delle clienti di sesso femminile. Campanelli esercitava la professione di fisioterapista nella sua abitazione di Monteprandone, nonostante fosse privo di abilitazione e in possesso solo della licenza elementare, come appurarono le indagini svolte dal Commissariato di San Benedetto del Tronto. Il sedicente 'guaritorè, che esibiva nel suo studio un attestato falso di fisioterapista, praticava 'massaggi curativì e per completare la terapia chiedeva agli assistiti una foto dicendo di poter ottenere la guarigione attraverso la sola immagine.

Fonte: Leggo

NON PUÒ LAVORARE PERCHÉ INFORTUNATO:49ENNE SI IMPICCA PER LA CRISI



Per Umberto Pilat, 49 anni, il camion era tutto, ma da più di un mese non poteva lavorare per un infortunio al ginocchio, conseguenza di una caduta in mountain bike. L'assenza dal lavoro  stava compromettendo la sua attività di trasporto per conto terzi e aveva già fatto saltare diverse commesse, come riporta il Gazzettino nella sua versione on-line. I dolori persistenti e i relativi problemi con il lavoro avrebbero giocato un ruolo determinante nella decisione dell’uomo, residente con la famiglia a Tarzo (Treviso), di farla finita, impiccandosi. E se da una parte non si intravvede all’orizzonte un solo altro motivo che possa giustificare il gesto estremo, dall’altra la conferma indiretta che la chiave della tragedia risiede in quel ginocchio malandato viene da un amico di Pilat.


LA CONFIDENZA ALL'AMICO  Un'ora prima di uccidersi, Umberto gli aveva confidato l’esito dell’ultima risonanza magnetica al menisco: altri 20 giorni di stop. Drammatico, per uno con il morale già a terra. A trovare il cadavere, alle 18.30 di lunedì nell'abitazione in località Talponè a Nogarolo di Tarzo, è stata la figlia minorenne: l’artigiano si era appeso con una corda a una trave del vano scale. Una scoperta macabra, traumatizzante per la ragazzina di 15 anni che, disperata, ha dato l'allarme.

LE DIFFICOLTÀ Eppure Umberto Pilat non era il classico piccolo imprenditore alle prese con difficoltà economiche insormontabili. Non era sommerso dai debiti, non era finito nel mirino del fisco, non pare vi fosse un retroterra di committenti che non avevano corrisposto il denaro trascinandolo sul lastrico. Quantomeno, sono queste le indicazioni raccolte dai carabinieri chiamati lunedì pomeriggio dalla moglie Katina William. Nonostante Umberto non lavorasse da qualche settimana, su tutta la famiglia aleggiava un’apparenza di assoluta normalità. Lui era casa, famiglia e mountain bike, la sua grande passione.

COMUNITÀ SCONVOLTA Parenti, amici, conoscenti, la comunità stessa, per non parlare della società ciclistica Asd La Vallata, sono rimasti tutti sconvolti da questa tragica fine. Giunta senza una riga di spiegazione. I carabinieri non hanno trovato nulla che potesse giustificare la decisione di farla finita. Allora restano in piedi soprattutto le ipotesi, costruite sui sottili fili della logica: quel camion fermo nel parcheggio, il maledetto dolore al ginocchio che dopo più di un mese ancora non gli dava tregua, le commesse che iniziano a saltare, lo scoramento, lo sforzo di mascherare per giorni e giorni la mancanza di serenità, i turbamenti interiori, la risonanza magnetica sfociata in una indomabile crisi depressiva. E la tragica fine.

Fonte: Leggo

Manifestazione Nazionale contro Green Hill e la vivisezione - Roma

Roma - Piazza della Repubblica (Piazza Esedra) Ore 15.00

Il Coordinamento Antispecista del Lazio e Occupy Green Hill organizzano per Sabato 16 Giugno una manifestazione nazionale a Roma contro Green Hill e la vivisezione. Negli ultimi mesi una parte sempre crescente dell'opinione pubblica si è schierata contro la vivisezione e a favore di chi da anni lotta contro Green Hill, e contro tutti i lager italiani ed europei in cui si pratica la vivisezione, o si allevano animali per destinarli ai laboratori. Quello che è accaduto il 28 Aprile, con la liberazione di oltre 70 cani da Green Hill è il sintomo che la chiusura di questo lager non è più demandabile e che occorre iniziare subito un percorso che porti presto l'Italia a considerare la vivisezione solo un brutto ricordo di un passato nero, e non il presente della ricerca.
Per questo manifesteremo a Roma, per dare un messaggio chiaro e forte alle istituzioni, che serve cambiare le cose ora!
Cercheremo di organizzare mezzi di trasporto da ogni città per portare a Roma il 16 Giugno un oceano di gente, che faccia capire ai nostri politici che vogliamo l'inizio di un nuovo corso e la fine di barbarie che non possono essere accettate da una società che si vuole definire civile.


EVENTO FACEBOOK

ELENCO PULLMAN AGGIORNATO

Spese militari, 40 i miliardi stanziati dall’Italia



L’Italia spenderà 30 miliardi per armi e Forze armate e altri 10 miliardi  per 90 cacciabombardieri F35.  Ecco quanto è emerso dal dossier 2012 della campagna “ Sbilanciamoci”, presentato ieri a Roma in occasione del  lancio del “Sipri Yearbook”, la ricerca annuale che mette a confronto spese militari ed economie dei paesi Occidentali. Ma non finisce qui, sono previsti  altri 1,5 miliardi di euro per le missioni militari all’estero.
I DATI. « Si tagliano  troppe risorse per la crisi, la sanità, le scuole e gli enti locali- spiegano i curatori del dossier- , i cittadini sono troppo svantaggiati mentre la casta militare non lo è per niente. Nel 2011 la spesa militare globale è aumentata dello 0,3 %  rispetto all’anno precedente. Il 75% della spesa mondiale per gli armamenti riguarda ben dieci paesi e gli Stati Uniti sono al quarto posto per la spesa mondiale. In Europa- continuano- si contano circa 7 milioni di soldati, 45 mila carri e mezzi di combattimento ( mentre negli Stati Uniti se ne contano 34mila) e 3500 aerei (negli USA se ne contano 2500)».  Secondo “Sbilanciamoci”, si potrebbero risparmiare dai 100ai 150 miliardi di euro in vari paesise solo ci fosse una maggiore integrazione delle strutture di difesa con l’Europa.
LE PROPOSTE. Con la pubblicazione del Dossier 2012, si  sta cercando di ridurre la spesa militare orientandola più in senso sociale. Il tentativo è quello di riconvertire l’industria militare investendo del denaro in diversi settori  che vanno dall’ambiente alla cooperazione internazionale. Proposto, in tal senso, il taglio delle spese militari di 10 miliardi in tre anni e la riduzione degli organici delle Forze armate. Inoltre si è proposta la cancellazione della costruzione ed acquisizione dei cacciabombardieri F35 che visti i tempi di realizzazione, circa dieci anni, saranno ormai superati.

Fonte: Comunicare il sociale

MARCO BONANNI,AQUILANO SCOMPARSO: IL FRATELLO, ''STA BENE, MA TORNA QUANDO VUOLE''



Marco Bonanni, il giovane di 38 anni dell'Aquila di cui si erano perse le tracce da dieci giorni, è vivo e sta bene. Quando vorrà tornare, lo farà.

Lo ha annunciato circa tre ore fa, su Facebook, il fratello Christian Bonanni, rivelando ai 2.744 partecipanti del gruppo nato per raccoglie tutte le informazioni e segnalazioni, che "Marco sta bene: ho ricevuto la comunicazione ufficiale, non chiedetemi altro per favore, appena deciderà di tornare lo farà! Grazie a tutti stasera disattiverò il gruppo! Grazie di cuore da tutta la famiglia, ci siete stati vicini! Grazie!".

L'uomo lo scorso 28 maggio aveva lasciato sulla bacheca del social network un messaggio che lasciava presagire il gesto estremo: "Prima di tutto scusate ma non ho altra scelta! Mi dispiace ma non sono in grado di portare ancora avanti tutto! Sono stato un peso per tutti ho creato solo confusione. Il peso che ho creato mi porterà sul fondo! Alzo il calice dell'addio e vi chiedo nuovamente scusa! Addio amici!".

Subito sono partite le ricerche, concentrate tra Navelli e Civitaretenga, a pochi chilometri dal capoluogo, dove sembra che il cellulare dell'uomo sia stato agganciato per l'ultima volta. Ricerche che sono state sospese il 30 maggio per mancanza di elementi certi.

Nei giorni successivi AbruzzoWeb aveva anche ascoltato il titolare del distributore dove Bonanni prestava servizio, il quale aveva rivelato: "secondo me non è morto, parlava di voler fuggire in Brasile, probabilmente è lì".

Una buona notizia per la famiglia Bonanni, un sospiro di sollievo in un momento in cui, di notizie buone, ce ne sono veramente poche.

Fonte: Abruzzo web

Roberta Ragusa ultime notizie, il marito nasconde qualcosa?


Non si hanno notizie di Roberta Ragusa, la donna di 45 anni scomparsa da Gello, frazione di San Giuliano Terme in provincia di Pisa sparita nel nulla la notte tra il 13 e 14 gennaio. Per gli inquirenti, Roberta Ragusa è morta e resterebbe solo da trovare il cadavere e capire cosa possa essere successo alla donna. Le ipotesi che rimangono al vaglio degli inquirenti sono quelle dell’omicidio o del suicidio.
Resta indagato il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, ma su di lui non si riescono a trovare riscontri, a parte la relazione clandestina che l’uomo intratteneva da sei anni con la 28enne segretaria dell’Autoscuola di Roberta Ragusa. In questo momento di stallo in cui si sa nulla della donna scomparsa, solo le amiche continuano a non arrendersi e a cercare la verità su quello che potrebbe essere accaduto davvero a Roberta Ragusa. Secondo le amiche infatti, Antonio Logli potrebbe nascondere qualcosa in quanto in questi mesi l’uomo, nonostante la scomparsa della moglie, continua a frequentare l’amante Sara Calzolaio. Le amiche hanno anche raccontato che a dicembre Roberta Ragusa ebbe un incidente domestico, in cui le caddero addosso degli scatoloni natalizi dalla soffitta, ma sempre secondo le amiche, forse quegli scatoloni non caddero per caso. Antonio Logli infatti usava chiamare l’amante proprio dalla soffitta. Resta il fatto che sull’uomo non ci sono indizi utili, ma intanto Roberta Ragusa non si trova da mesi e la gente del paese si è fatta una certa idea su ciò che potrebbe essere accaduto.

Fonte: RETE 24

PORNO-KILLER, IL GIALLO CONTINUA: TROVATI RESTI UMANI IN DUE SCUOLE IN CANADA



La scia di sangue lasciata in Canada dal pornokiller Luka Rocco Magnotta - arrestato a Berlino con l'accusa di aver smembrato l'ex amante - potrebbe essere più lunga di quanto non si creda. Pacchi con altri resti umani sono stati trovati in due scuole di Vancouver.
Lo ha annunciato la polizia canadese precisando che i pacchi contenevano una mano ed un piede, riferisce la Bbc.Per il momento le autorità locali non confermano un legame diretto tra il caso Magnotta e questi nuovi sviluppi.

Fonte: Leggo

MARIA DI MATTEO SCOMPARSA IL 03/06/2012 E' TORNATA A CASA


MARIA DI MATTEO, E' TORNATA A CASA,LA FAMIGLIA MANTIENE IL RISERBO SUL CASO.
GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE

MELISSA, MANGANELLI: "NÉ MAFIA, NÉ FAI.SCOPRIREMO E PRENDEREMO I COLPEVOLI"



 L'attentato di Brindisi non è opera nè della mafia nè degli anarcoinsurrezionalisti. Lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, rivelando che il giorno della tragedia «i detenuti della Sacra Corona Unita hanno fatto un telegramma di solidarietà alla famiglia di Melissa: un segnale specifico per dire noi non ci entriamo».
E anche per quanto riguarda la Fai «faccio fatica a immaginare che sia opera loro un attentato così vigliacco». «Arriveremo a chi è stato», ha garantito il capo della Polizia. «Ho sentito molte sciocchezze», ha proseguito il capo della Polizia nel corso del suo intervento alla Scuola di Polizia interforze, sull'attentato di Brindisi ricordando che la mafia «non è oggi in condizione di porsi in contrasto con lo Stato» nè tanto meno si può parlare di Br risorte.
«Ci troviamo a fare i conti con un'indagine che deve dare risposte - ha aggiunto - e quando sapremo chi è stato sapremo anche la matrice. E a chi è stato ci arriveremo». «Noi lavoreremo ancora di più per scoprire i fatti - ha concluso - e fermare gli autori».

Fonte: Leggo

MISSERI IN TV: "HO UCCISO IO SARAH,SE NON MI CREDONO MI AMMAZZO" -VIDEO


La consueta freddezza di Michele Misseri nell'assumersi tutta la responsabilità della morte della nipote Sarah Scazzi non si smentisce neanche nell'ultima intervista rilasciata in esclusiva a Porta a Porta. Sguardo basso, scostante, il padre di Sabrina, in carcere con l'accusa dell'omicidio della cugina, ancora una volta sostiene la sua colpevolezza, ritrattando le accuse alla figlia. Dice anche di non aver mai "toccato" l'angelo biondo. Intende dire che non l'ha violentata, ma di questo non è accusato. Afferma che la "verità" deve uscire fuori, la sua verità, quella che vuole la moglie Cosima e la figlia Sabrina fuori dal carcere e se stesso dietro le sbarre, e se così non sarà insiste che si toglierà la vita.

Fonte: Leggo

LOMBARDIA, SCANDALO SANITÀ: "DALLA MAUGERI 70 MLN AI POLITICI IN DIECI ANNI"




MILANO - Non si fanno nomi, ma per la prima volta i pm dell'inchiesta sulla sanità lombarda lo scrivono chiaro e tondo: dalla Fondazione Maugeri sono usciti fiumi di denaro (70 milioni in quasi 10 anni) che sono andati ad irrorare politici e funzionari. Così si legge nelle carte: «Pagamenti riservati della Fondazione Maugeri anche a favore di esponenti politici o loro familiari», e «ingenti somme di denaro non solo a Daccò e Simone, ma anche a tutti coloro che, politici o funzionari pubblici o intermediari, hanno negli anni illecitamente agevolato l’attività della Fondazione Maugeri in diverse iniziative e in varie località». La motivazione è di corredo al rifiuto della richiesta di scarcerazione di Costantino Passerino, direttore generale della Maugeri che secondo i giudici ha avuto un ruolo fondamentale nello smistamento di denaro ai faccendieri, non solo Daccò e Simone, che potevano aprirgli le porte3 della Regione intercedendo con Formigoni, ma anche con altri politici e funzionari pubblici: «era lui che prendeva gli accordi, definiva gli importi e le modalità di pagamento, e teneva i rapporti con i funzionari regionali». Inoltre «per anni ha utilizzato la società Mds, a lui riferibile, come canale per i pagamenti riservati anche a favore di esponenti politici o loro familiari».
Anche se non ci sono nomi, le motivazioni del rifiuto di scarcerazione deciso dai pm Laura Pedio e Antonio Pastore lascia aperto uno spiraglio tutto nuovo nell'inchiesta sulla sanità lombarda.

Fonte: Leggo

TERREMOTO DI 4.5 A RAVENNA: TREMANO ANCONA E RIMINI. "È UN'ALTRA FAGLIA"



 Il terremoto arriva anche sulla costa adriatica. Alle 6.08 di questa mattina è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro al largo di Ravenna, in Romagna, e a una profondità di 25.6 km. La scossa è stata avvertita molto chiaramente anche lungo la costa marchigiana, da Pesaro ad Ancona. Le località prossime all'epicentro sono Ravenna, Cervia e Alfonsine. Secondo le prime informazioni della Sala regionale di Protezione civile, al momento non si registrano danni a persone o cose.

TREMA ANCHE IL RIMINESE. Il Riminese, che dista una cinquantina di chilometri da Ravenna, ha avvertito distintamente la scossa di stamane: «Al momento della scossa - spiega Francesca, abitante del borgo San Giovanni a ridosso del centro storico - gli antifurto delle auto parcheggiate in strada hanno iniziato a suonare. La scossa è durata diversi secondi e si è avvertita molto bene anche nelle case ai piani bassi». Da quanto appreso non risultano esserci danni a persone e cose. Subito dopo la scossa sui social network si è scatenato il tam tam di notizie e non è mancata neanche l'ironia su Twitter. «Avevano detto che il terremoto si stava spostando ad ovest - ironizza un navigatore della Rete -: notoriamente Rimini e Ravenna sono in Piemonte e Lombardia».


LA SCOSSA NEL MODENESE. Stavolta il Modenese, zona tra le più colpite dal sisma delle scorse settimane in Emilia, ha tremato lievemenre. A Modena, si è sentito per pochissimi secondi il tremolio del terreno così come nelle altre cittadine della provincia anche se, a quanto si è appreso, nelle tendopoli come quella di Novi di Modena, non tutti si sono resi conto dell'eco della scossa ravennate. Il terremoto in Romagna, infatti, è stato avvertito maggiormente all'interno delle case in muratura.

FAGLIA DIVERSA. Sarebbe una faglia diversa da quella che ha provocato il sisma in Emilia, quella che ha generato stamattina la scossa al largo di Ravenna, sebbene la struttura geologica interessata sia la stessa.
Lo ha spiegato il funzionario di sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele. Anche questo terremoto è legato all'attività del margine settentrionale dell'Appennino, sepolta sotto la Pianura Padana. «È stato generato - ha spiegato il sismologo - dalla struttura di Malalbergo-Ravenna, che costituisce l'estremità più orientale dell'arco di Ferrara», ossia la struttura geologica all'origine dei terremoti delle scorse settimane nel ferrarese e nel modenese.

Fonte: Leggo

BUONA NOTTE CON RICHARD CLAYDERMAN

MUSICA DAL WEB


UNA SERENA NOTTE DALL'AMMINISTRATORE AI LETTORI DEL BLOG E NON,GRAZIE.