giovedì 31 maggio 2012

Roberta Ragusa: sospetti, dubbi e incertezze. Ma nessuna traccia



Di Roberta Ragusa si sono perde le tracce da più di quattro mesi. L'unica pista che viene seguita dagli inquirenti, è quella di omicidio volontario e l'unico indagato resta Antonio Logli, suo marito. Un'attesa estenuante che dura ormai da oltre quattro mesi. Un caso che resta appeso ad un filo.

IL CASO. Nessuno ha voglia di assistere all'ennesimo caso irrisolto e archiviato per mancanza di prove. Al caso Ragusa, tutti vogliono mettere un punto, come vorrebbero fosse fatto per tutti gli altri omicidi o scomparse avvolte da un velo di mistero: Sarah, Yara e Melania. Tre nomi di donne e ragazze il cui caso deve vedere ancora una soluzione. Nel corso di questi lunghi ed interminabili quattro mesi (quasi cinque per l'esattezza), sono state molte le segnalazioni di persone che giuravano di aver visto Roberta, folgorati da quei profondi occhi azzurri che erano il segno distintivo della mamma di Gello. Così particolari, ma non certo unici. Toscana, Liguria e Miami sono i luoghi in cui la donna sarebbe stata vista. Ma non era lei, in nessuno di questi casi ed ogni volta, la speranza di poter ritrovare viva Roberta, si faceva sempre più lieve.

SOSPETTI. Dall'inizio delle indagini, Antonio Logli, marito della Ragusa, è stato l'unico ad essere iscritto nel registro degli indagati (salvo la presenza nel registro di Fusi, proprietario della Panda sulla quale avrebbe dato un passaggio alla Ragusa, fatto poi risultato errato) , ''un atto dovuto'' per poter effettuare ogni tipo di verifica e controllo, nella speranza di trovare anche un piccolo indizio che avrebbe potuto portare alla soluzione del caso. Ma contro di lui non è mai stata trovata alcuna prova che lo potesse incriminare, solo contraddizioni riguardo all'ultima volta in cui ha visto sua moglie e alle telefonate effettuate sempre la sera della scomparsa.

L'AMANTE. Antonio Logli, ormai com'è ben noto, aveva un'amante: Sara Calzolaio, babysitter 28enne prima, e segretaria dopo, della famiglia Logli. La ragazza, messa di fronte alla realtà dei fatti con il controllo dei tabulati telefonici, ha ammesso di avere una relazione con l'unico uomo indagato per la scomparsa di Roberta, da circa sette anni. Sette anni vissuti nell'ombra. Ma forse, nell'ombra, viveva Roberta Ragusa la quale sospettava ormai da tempo della relazione che il marito aveva con un'altra donna, non sapendo però chi fosse. Almeno, fino alla sera del 13 gennaio. E per molti, questa relazione segreta, è la causa della scomparsa di Roberta. Nei cuori delle amiche, come per gli inquirenti, ormai vi è certezza che la donna dagli occhi cielo, sia morta. Una mamma di due bambini (Daniele e Alessia), non abbandona la propria casa volontariamente, facendo perdere ogni traccia dietro di se. Qualcosa, quella notte, deve aver turbato gli equilibri di una famiglia, di un matrimonio che già da tempo scricchiolava.

Fonte: Il Reporter.it

AVELLINO, AMBULANTE SUICIDA PER LA CRISI: NON RIUSCIVA A PAGARE IL MUTUO



Un venditore ambulante con problemi economici ed affetto da depressione si è suicidato ad Atripalda (Avellino), impiccandosi nel suo furgone. Salvatore Santitore, 52 anni, nato a Pagani e residente a Nocera Inferiore (Salerno), vendeva tessuti e generi di merceria.
L' uomo, sposato e padre di una bambina di 10 anni, si era recato stamattina al mercato comunale di Parco delle Acacie. Qui è entrato nel furgone, impiccandosi con una cintura di tela. Il suicidio - secondo la ricostruzione dei carabinieri del Comando provinciale di Avellino - è avvenuto tra le 11 e le 13.
A scoprire il cadavere è stato un altro ambulante al momento di abbandonare il mercato. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri, Salvatore Santitore era depresso per la diminuzione degli introiti derivanti dalla sua attività di ambulante, che aveva ereditato dal padre, e non riusciva a rispettare le scadenza di un mutuo e di un prestito.
A questo si univano questioni di famiglia. La salma dell' ambulante, dopo i rilievi del medico legale, è stata restituita alla famiglia.

Fonte: Leggo

Roberta e l’ultimo sms: il gruppo di mamme che non vuole arrendersi

Roberta Ragusa. La donna sparita e i sospetti delle amiche


Giardinetti di via Abba, alle cinque della sera l’orrore sembra lontano. Bambini che strillano indemoniati, madri che chiocciano nei paraggi. Lei, quell’ultimo sms letto e riletto dai carabinieri, ce l’ha ancora in memoria sul cellulare: « Ciao Robi, come stai dentro e fuori? ». Gliel’ha spedito sabato 14 gennaio: a quell’ora la sua amica Roberta Ragusa era già sparita, forse già morta. E questa parrebbe una storia semplice, con un filo.

Seguendo quel filo, mamme testarde cercano una mamma inghiottita dal nulla in una notte d’inverno, a dieci minuti di macchina da queste aiuole e da questi scivoli; svanita verso la mezzanotte di venerdì 13 gennaio, mentre al Giglio s’arenava la Costa Concordia; dissolta come neve al sole dalla sua casa di via Ulisse Dini, sotto il naso del marito, dei figli, dei suoceri, dei cognati, tutti addormentati – dicono – in quel compound di quattro palazzine e campi annessi alle porte di Pisa che è il possedimento della famiglia, la roba. Aveva addosso solo un pigiamone rosa, niente soldi né documenti: nessuno va via così. Sicché in questa storia semplice c’è un sospettato naturale, l’unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere, il marito, Antonio Logli, detto lo Stempiato , copione banale di mezza età: matrimonio in crisi, amante ventottenne, Sara, carina, emotiva, torchiata dagli investigatori; racconto zoppicante, quello di Antonio: si sveglia alle sette meno un quarto del mattino e, puf, scopre che la moglie non è a letto. Ma i copioni banali e i racconti zoppicanti vanno guardati con cautela, si fa presto a dare del mostro a chi non ci è simpatico.

Le mamme di Pisa l’hanno già bell’e condannato, il Logli. Lei, la testimone dei giardinetti, è una di loro. In città molti sanno chi è, ma in tv è apparsa schermata, chiede discrezione, spiega che il Logli «aveva i suoi impiccini», insomma, «un interesse economico». In questa storia semplice c’è una coincidenza che mette i brividi. Martedì 10, moglie e marito s’arrampicano su una scala per riporre nel soppalco gli addobbi di Natale. Lui le cade addosso, quasi l’ammazza, lei batte la testa, si fa medicare un grosso ematoma. Di quel giorno scriverà sul diario una parola eccessiva per un incidente domestico: « tragedia! ». Alle amiche fa capire che forse Antonio le è caduto addosso di proposito. «Era molto arrabbiata con lui, s’è sfogata», dice ancora la mamma di via Abba; da qui quel « come stai dentro e fuori? » nel messaggino. Quando sabato 14 Antonio denuncia la sparizione della moglie, mette bene in evidenza la caduta e la botta in testa di quattro giorni prima: certo, Roberta poteva essere ancora confusa, essere uscita in trance da casa, essere caduta in uno dei cento crepacci che circondano Gello, la frazioncina di San Giuliano Terme dove vivono i Logli. Nessuno ci crede. Peggio: la spiegazione del marito apre la porta a sospetti ulteriori. Premeditava il delitto? O la falsa caduta era addirittura già un tentativo di omicidio?

Cautela, ci vuole ancora una volta cautela. Di sicuro qui c’è da raccontare la storia di una moglie umiliata, il resto è tutto da dimostrare. Certo Roberta Ragusa sapeva ormai molto delle infedeltà di Antonio, Sara non era l’unica: «Io gli sto addosso, non mi fido più. Lui me le fa sotto il naso. Dovrei stare pure zitta?». Così si lasciava andare con le amiche. Quelle che hanno fatto fiaccolate per lei. Mamme che adesso animano l’associazione Per Roberta , di cui è presidentessa Benedetta Partini, con lo scopo di tenere alta l’attenzione sul caso. «Roberta aveva capito, soffriva da mesi», dicono. «Si sentiva inadeguata per non essere riuscita a tenere unita la famiglia, non se lo perdonava», aggiungono, tuttavia. E questo potrebbe lasciare campo all’ipotesi del suicidio. Ma quanti suicidi si preoccupano di far sparire il proprio corpo?

Si torna dunque sempre quaggiù, nel piccolo borgo di Gello raggrumato attorno al nulla di via Dini. La cittadella dei Logli è protetta da mura bianche e inferriate. Il patriarca, Valdemaro, papà di Antonio, ha a lungo sostenuto di attendere «il ritorno di Roberta». Per capire quanto contino le donne di casa, basta guardare il citofono: i nomi degli uomini in maiuscolo, quelli delle mogli sotto, quasi invisibili in corpo tre. Eppure Roberta, bella e tosta, contava. Vent’anni prima era entrata da cliente nell’autoscuola di famiglia, la Futura , che sta nell’ultima palazzina del compound . Sposando Antonio, ne era diventata mezza padrona, metà delle quote erano sue e, pare, anche la casa le era stata intestata forse per ragioni fiscali. Per molti, scoperta l’infedeltà, aveva minacciato un divorzio economicamente doloroso. L’amante, Sara, era entrata in casa sette anni prima come babysitter, poi Antonio gliel’aveva piazzata accanto in autoscuola: lui la chiamava tutte le sere, l’ultima telefonata di quella sera maledetta è di mezzanotte e undici minuti. Roberta l’aveva sorpreso in un momento sbagliato? Congetture. Come i graffi sul collo che Roberta aveva qualche settimana prima di sparire. Chi glieli aveva fatti? C’erano altri problemi precedenti in famiglia? Due figli minori, un ragazzo di 15 anni e una bambina di 11, impongono ulteriore prudenza e riserbo: parole vuote, quando una storia finisce nel circo mediatico dei gialli tv. Sull’onda della suggestione, ogni settimana avvistano Roberta ovunque, l’ultimo abbaglio è a Miami. Sull’onda della logica, i carabinieri continuano a ronzare attorno a casa Logli. Quando, giorni fa, hanno rovistato di nuovo nel pozzo e nei campi di famiglia, la gente di Gello faceva il tifo. La sentenza, per le mamme di qui, è già scritta.

Fonte: Corriere Della Sera

LIVIANA, ESTRATTA DALLE MACERIE DOPO 12 ORE"LOTTA PER LA VITA" -VIDEO


Le prossime 48/72 ore saranno decisive per valutare l'evoluzione delle condizioni di salute di Liviana, la donna di 65 anni estratta viva il 29 maggio dalle macerie della sua casa a Cavezzo.
Liviana è ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Baggiovara. I sanitari spiegano che è affetta da una sindrome estesa di schiacciamento, che riguarda soprattutto gli arti inferiori, e che è dovuta alla sua permanenza sotto le macerie.
Liviana viene tenuta sedata. I sanitari non si sbilanciano sulle conseguenze che quanto ha subito potrà avere sulla sua salute, spiegando che la prognosi resta riservata e che decisive saranno le prossime 48-72 ore.
Il 29 maggio Liviana, dopo il sisma delle 9, era rientrata in casa per recuperare alcuni vestiti, quando è rimasta travolta dal crollo. A salvarla è stato un armadio che l'ha difesa dalle macerie. Per tutta la giornata sono andate avanti le operazioni di recupero. I soccorritori l'hanno cercata soprattutto tra la camera da letto e la cucina, riuscendo a trovarla anche grazie all'aiuto dei cani. Da parte dei sanitari c'è comunque un cauto ottimismo. Da due giorni i familiari della donna stazionano nella sala di attesa del reparto rianimazione, chiusi nel silenzio, nel dolore e nella speranza.

Fonte: Leggo

Visco: al governatore un compenso di 681 mila euro


Un compenso di 681 mila euro. A questo ammontano gli emolumenti del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, cosi' come si evince dal Bilancio della Banca reso noto in occasione dell'Assemblea annuale che si e' svolta oggi a Palazzo Koch. Visco, che e' stato nominato lo scorso 24 ottobre, ed ha sostituito Mario Draghi dal primo novembre 2011, percepisce in realta' un compenso annuale di 757.714 euro, somma decurtata del 10% a seguito delle norme sul blocco e taglio degli stipendi del pubblico impiego varate nell'estate 2010, che lo riduce cosi' a 681mila euro. Al direttore generale Fabrizio Saccomanni vanno invece 593.303 euro, ridotti dalla stessa normativa a 533 mila euro circa. Per ciascuno dei vice direttori generali il compenso e' di 441.057 euro (che anche in questo caso vanno decurtati del 10%). Gli emolumenti complessivi dei tredici consiglieri superiori sono invece pari a 371.020 euro, mentre al collegio sindacale vanno 137.430 euro.

Fonte: ASCA

AQUILANO SCOMPARSO, NESSUNA TRACCIA DI MARCO BONANNI

MARCO BONANNI, SULLA SUA BACHECA L'ULTIMO MESSAGGIO, ''NON HO ALTRA SCELTA, ADDIO!''
Marco non farlo, tutto è relativo, non arrenderti!"


Gli amici di Marco Bonanni, l'aquilano di 38 anni svanito nel nulla dall'altro ieri che ha postato sulla sua bacheca di Facebook un messaggio con scritto "Prima di tutto scusate ma non ho altra scelta! Mi dispiace ma non sono in grado di portare ancora avanti tutto! Addio!", lasciando presagire un gesto estremo, scongiurano il giovane di ripensarci.

Proprio il social network è diventato l'unico strumento di possibile comunicazione con lo scomparso, visto che il suo cellulare risulta spento.

"Su che avanzi la birra di ieri sera, fa il bravo", lo incita quasi a sdrammatizzare Roberto.

"Se leggi, di qualunque cosa tu abbia bisogno, anche di una chiacchiera, di un bicchiere o una cicca insieme - scrive invece Matteo - chiamami se vuoi. Per il resto tutto si risolve, specie col tuo sorriso".

Nella discussione interviene anche il fratello, Christian: "Ha una Saxo bianca targata AV473PL, aiutatemi non lo trovo".

Le ricerche da parte dei vigili del fuoco sono state sospese per "mancanza di elementi certi, ma proseguiranno da parte delle autorità giudiziarie", si legge in una nota, che per tutta la giornata di ieri hanno perlustrato la zona  di Civitaretenga e Navelli, dove il telefonino di Marco è stato "agganciato" per l’ultima volta prima che risultasse inattivo.

Nella giornata di ieri si sono messi sulle sue tracce anche i forestali e la polizia, che sta continuando a cercare l'uomo.

LA NOTA SULLE RICERCHE

Sono senza esito le ricerche del sig. Bonanni Marco, di cui è stata denunciata la scomparsa dai familiari, il giorno 28.05.2012.

Le ricerche si sono concentrate nella zona di Civitaretenga e Navelli, dove il telefonino è stato agganciato per l’ultima volta prima che risultasse inattivo, proprio con la traccia del telefonino che il gestore telefonico ha segnalato ai vigili del fuoco sono partite le ricerche, si è cercata soprattutto la sua macchina, con la quale pare si sia allontanato, una Citroen Saxo di colore bianco.

Il sospetto è che il sig. Bonanni possa aver avuto propositi suicidi come ha lasciato intendere nella sua bacheca del social network Facebook.

Le ricerche sono state coordinate dai vigili del fuoco dell’Aquila di concerto con la prefettura dell’Aquila, i quali hanno istituito sul posto un Pca (Posto di comando avanzato) con mezzo Ucl proveniente dal Comando Provinciale vigli del Fuoco di Chieti, nei pressi del piazzale antistante un distributore di rifornimento carburanti, dove sono state utilizzate le tecniche T.A.S. (Topografia applicata al soccorso) e strumentazione GPS con sistemi cartografici.

Alle ricerche hanno partecipato il Nucleo SAF del C.do VVF dell’Aquila, personale del C.F.S. delle stazioni di Scoppito e Fontecchio, i carabinieri della stazione di Navelli, la zona è stata sorvolata anche dagli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Forestale, che hanno operato rispettivamente il mattino e il pomeriggio.

Le operazioni di ricerca sono state sospese, a causa della mancanza di elementi certi, ma proseguiranno da parte delle autorità giudiziarie.

Fonte:Abruzzo web

Terremoto 29 maggio 2012: così le banche speculano sui terremotati


Il terremoto di martedì scorso in Emilia Romagna, a pochi giorni di distanza da quello del 20 maggio, ha messo in ginocchio per la seconda volta l’economia di quella zona molto produttiva. Ha causato morti, feriti e distruzione di case e aziende. Un disastro incalcolabile anche sotto il profilo artistico-culturale oltre che economico. Ciò che fa davvero ribrezzo è il mancato sostegno delle istituzioni e delle banche in situazioni drammatiche come queste. Grazie a Mario Monti lo Stato non pagherà i danni ai terremotati. E le banche cosa fanno? Chiedono la commissione bancaria di 5 euro ai donatori! Un vero e proprio scandalo!

Fonte: Politica 24

ALCOL, DROGA E SEDATIVI: GLI ADOLESCENTI ITALIANI NELLA TOP TEN DEGLI "SBALLATI"


Gli adolescenti italiani sembrano non poter far a meno delle sigarette, della cannabis, dell'alcol, dei tranquillanti e dei sedativi. E fanno piazzare il nostro Paese tra i primi dieci in Europa per il consumo di queste sostanze alcune illegali e spesso scelte per lo 'sballo' del sabato sera. A rivelarlo sono i dati della ricerca europea Espad, che lo scorso anno ha coinvolto 36 Paesi europei. «Nel 2011 - riporta l'indagine condotta in Italia dall'istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa - i consumatori di alcolici e sostanze psicotrope tra i 16enni rimangono costanti. I giovani italiani - prosegue lo studio - fanno registrare consumi sopra la media europea per quasi tutte le sostanze. Ma la sostanza illegale più sperimentata (21%) è la cannabis». «L'alcol - afferma Sabrina Molinaro dell'Ifc-Cnr - è da sempre la sostanza psicotropa maggiormente sperimentata e consumata dai sedicenni e l'Italia si trova nella 'top ten' con il 63% di adolescenti che hanno bevuto almeno una volta nell'ultimo mese, contro la media Ue del 57%. Il primato va alla Repubblica Ceca con il 79%, seguita da Danimarca (76%), Germania (73%) e Grecia (72%). Invece per il 'binge drinking', 5 o più bevute in un'unica occasione, il nostro Paese con il 35% si assesta sotto il 39% di media. E rispetto alla rilevazione del 2007, tra gli studenti italiani si registra un lieve calo». La sostanza illegale più sperimentata dagli studenti europei almeno una volta nella vita è la cannabis (hashish o marijuana). «E l'Italia - riporta lo studio - è ancora tra le prime dieci nazioni con il 21% (24% maschi e 18 % femmine) contro il 17% di media. L'uso di cannabis tra i 16enni italiani, dopo il calo registrato dal 2003 al 2007, si è stabilizzato». Iniziano ad entrare nelle preferenze dei ragazzi anche i tranquillanti e i sedativi assunti senza prescrizione medica. Gli italiani si trovano al quinto posto con il 10%, confermando il picco del 2007. La media Ue è il 6%«.

Fonte: http://www.leggo.it/news/social/alcol_droga_e_sedativi_gli_adolescenti_italiani_nella_top_ten_degli_sballati_/notizie/181776.shtml

Soldi pubblici ai terremotati e non ai partiti! - PETIZIONE AVAAZ




Al Presidente del Consiglio Monti e a tutti i leader di partito:
Vi chiediamo di dirottare ora i 180 milioni di euro attualmente destinati ai partiti per la ricostruzione delle zone terremotate dell'Emilia e de L'Aquila. Vi chiediamo inoltre di abolire il finanziamento pubblico ai partiti, che ammonta a oltre mezzo miliardo per legislatura, per reinvestire questi soldi per il bene pubblico, incluso il sostegno alle vittime di catastrofi come i recenti terremoti.

Un terremoto devastante ha colpito l'Emilia-Romagna, provocando 17 morti e rasando al suolo interi paesi. In queste ore il Parlamento sta discutendo una nuova legge, e un appello pubblico gigantesco può garantire alle vittime le risorse di cui hanno disperato bisogno.

I danni riportati sono enormi, e in tempo di crisi dobbiamo reperire risorse preziose per la ricostruzione. I partiti godono di 500 milioni di euro di finanziamento pubblico che hanno sperperato in maniera scandalosa, e ora vogliono destinare soltanto una minuscola parte di quei soldi alle vittime. Ma con alleati in Parlamento e nei media, possiamo accendere le luci su questa vergogna e costringere i partiti a dirottare il 100% di questi fondi alle vittime del terremoto.

Fra pochi giorni il Senato darà il via libero definitivo alla legge: chiediamo a Monti e ai leader di partito di fermare l'emorragia dei soldi pubblici e di dirottarli alle vittime dell'Emilia e de L'Aquila! Consegneremo la nostra petizione grazie a un Senatore proprio prima del voto. Firma ora e fai il passaparola con tutti!

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SCRIVE "ADDIO AMICI" SU FB, POI SCOMPARE.WEB SI MOBILITA PER TROVARE MARCO

Marco Bonanni, sparito a 38 anni

L'AQUILA - E' sparito lunedì mattina, poco prima delle 6, lasciando un post sulla sua bacheca di Facebook. Marco Bonanni, 38 anni, una vita normale tra amici e musica, ha fatto perdere le sue tracce dopo aver salutato i suoi contatti sul social network con queste parole: "Prima di tutto scusate ma non ho altra scelta ! Mi dispiace ma non sono in grado di portare ancora avanti tutto! Sono stato un peso per tutti ho creato solo confusione. Il peso che ho creato mi porterà sul fondo! Alzo il calice dell'addio e vi chiedo nuovamente scusa! Addio amici!". Una citazione, quella del "calice dell'addio", dei Modena City Ramblers, uno dei gruppi preferiti di Marco, che subito dopo è sparito, con la sua Saxo Bianca targata AV473PL. Dopo il post, si è diffuso sulla rete il tam tam per trovare il giovane, sulle cui tracce si sono mossi carabinieri, polizia e forestale in tutto l'Abruzzo. Nessuna traccia, finora, né del telefonino, che risulta inattivo, né dell'auto.

Fonte: Leggo

mercoledì 30 maggio 2012

TERREMOTO, CANI EROI SALVANO UNA DONNA:"STREMATI DOPO 12 ORE TRA LE MACERIE"



Una foto sta facendo il giro di Facebook: ritrae un'unità cinofila stremata dopo un'intera giornata passata tra le macerie alla ricerca di persone scomparse durante il terremoto che ha sconvolto l'Emilia. Proprio i cani fotografati da un utente e postati sul social network hanno salvato una donna intrappolata sotto le macerie.
Toccante il messaggio che è stato pubblicato con la foto: "Loro erano li a lavorare per salvare le nostre vite. Hanno trovato e salvato una signora dopo 12 ore. Non chiedono mai niente se non una ciotola d'acqua, una di cibo e delle coccole. Pensateci quando credete siano un fastidio!!!".

TERREMOTO, IN VOLO CON L'ELICOTTERO SOPRA LE ZONE COLPITE DAL SISMA -VIDEO


Le continue scosse di terremoto che stanno tormentando la zona tra Emilia e Veneto hanno causato morti e feriti, oltre che moltissimi danni a stabili e strutture. In un video della Polizia di Stato, girato in volo da un elicottero, si può vedere il terribile spettacolo di distruzione provocato sal sisma in alcune zone.

I DANNI AL TERRITORIO Il terremoto ha piegato le gambe alle aziende modenesi, che a fatica stavano cercando di sollevarsi dopo il sisma di dieci giorni fa. Proprio in queste ore, chiuse le verifiche di agibilità, gli operai delle fabbriche della zona stavano iniziando a far rientro al lavoro. Il cammino faticoso del ritorno alla normalità ha fatto marcia indietro. Da stamani si è tornati a scavare nelle macerie, a guardare sgomenti sagome di capannoni venuti giù come fossero di carta. Lo scenario non cambia. Nelle fabbriche dove vengono costruiti i motori che hanno fatto la storia dell'automobile, così come nei magazzini delle ceramiche o nei laboratori del più importante distretto europeo di aziende biomedicali, lo sgomento è lo stesso che si legge sulla faccia del contadino che guarda le macerie del cascinale in mattoni rossi venuto giù alle nove del mattino. C'è la disperazione per chi è rimasto sotto quelle macerie, la stanchezza di chi non sa se troverà le energie per ripartire, la paura di dover rientrare tra quelle mura. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha provato a rassicurare: «Tutto sarà ricostruito, come già detto da Monti, e la nostra Regione non sarà lasciata sola». Ma nelle menti degli imprenditori emiliani ci sono ancora i 5.000 posti a rischio per il terremoto di dieci giorni fa. Ancora non sono stati fatti bilanci per quel che riguarda i danni industriali del sisma di sette giorni fa, ovviamente nemmeno di quello odierno. Ma questo è il momento di scavare fra le macerie, è il momento di pensare alle persone, a chi non ha più una casa, ma anche a chi stanotte dormirà in una macchina, o in una tenda. Le prime stime arrivano dal settore agroalimentare: la Coldiretti valuta un danno di mezzo miliardo. L'associazione ha tenuto conto «dei nuovi crolli e lesioni di case, stalle, edifici rurali». Secondo la Coldiretti «altri 550.000 pezzi tra forme di grana e parmigiano, in aggiunta ai 500.000 già colpiti dalla scossa del 20 maggio scorso», sono stati danneggiati dalla nuova scossa sismica. «In pratica - spiega Coldiretti - è stato colpito il 10% della produzione annua di due dei formaggi più popolari e diffusi del made in Italy, e la metà di questo 10% viene considerata non più recuperabile in alcun modo». Per Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia, quanto avvenuto in questi giorni «rischia di mettere in ginocchio il settore: le forme perse o danneggiate servivano anche come garanzia per crediti e finanziamenti che le aziende avevano chiesto alle banche per gestire l'attività e gli investimenti. Adesso non c'è un minuto da perdere e ognuno deve fare la propria parte». Una spinta alla fiducia è arrivata anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Dico agli emiliani: abbiate fiducia, abbiate speranza, abbiate certezza che si potrà risanare il territorio dalle ferite». Nel Modenese le ferite sono ancora aperte e dolorose. Il terremoto ha piegato le gambe, si cercano le forze per rimettersi in piedi.

Fonte: Leggo

VITERBO, 45ENNE SI UCCIDE PER LA CRISI.IL FIGLIO GIOCA NELLE GIOVANILI DELLA ROMA



Un'addetto vendite di un'azienda di ceramiche, un padre di 45 anni, si è tolto la vita nel garage situato sotto la sua abitazione.  Secondo quanto si è appreso, il suo corpo è stato trovato dai familiari l'altro ieri mattina, ma la notizia è trapelata solo oggi. L'uomo, sposato, padre di due figli, ha lasciato una lunga lettera di quattro pagine per spiegare le ragioni del suo gesto.  In alcuni passaggi della lettera l'uomo parla esplicitamente delle difficoltà economiche in cui versava e critica i provvedimenti del governo che avrebbero acuito la crisi dell'azienda di cui era dipendente, mettendo a rischio il suo posto di lavoro. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri.

IL FIGLIO GIOCA NELLE GIOVANILI DELLA ROMA  Era padre di un giocatore degli allievi regionali dell'As Roma l'uomo che si è impiccato a Carbognano, in provincia di Viterbo, per difficoltà economiche e per timore di perdere il posto di lavoro. La società, questa mattina ha espresso il proprio cordoglio con una nota pubblicata sul sito ufficiale. «La As Roma - dice il testo - si stringe commossa al giocatore della squadra degli allievi regionali, per la tragica scomparsa del papà. In occasione delle partite valide per le finali della Coppa Lazio che si disputeranno domani a Trigoria, le formazioni degli allievi e dei giovanissimi regionali giocheranno con il lutto al braccio».

Fonte: Leggo

RITROVATA ROXANA, 16ENNE SCOMPARSA A BERGAMO. ERA VICINO FOGGIA



È stata ritrovata oggi pomeriggio a Manfredonia (Foggia) la sedicenne di Rota d'Imagna (Bergamo) Roxana Pop che mancava da casa da giovedì scorso. La giovane sta bene: era in compagnia di una sua coetanea moldava.
La mamma della sedicenne, avvertita dalla polizia di Bergamo, è subito partita dal paese della valle Imagna alla volta della Puglia per riportare a casa la ragazza. La donna temeva che la figlia fosse rimasta coinvolta nel racket della prostituzione. «Non mi hanno ancora fatto parlare con lei, lo farò di persona», ha commentato al telefono.
Per il momento gli inquirenti non hanno spiegato le circostanze della scomparsa: Roxana sarebbe stata vista in strada dalla polizia assieme con la moldava ed entrambe sono stata portate in commissariato. Nei giorni scorsi la Squadra mobile della questura di Bergamo aveva diffuso le foto segnaletiche della sedicenne ai colleghi di tutta Italia.

Fonte: Leggo

CATANIA CHOC, BIMBO SI IMPICCA A 9 ANNI DOPO RIMPROVERO DEI GENITORI. È GRAVE



Un bambino di 9 anni di Bronte (Catania) è ricoverato nel reparto di Rianimazione del nuovo ospedale Garibaldi di Catania in prognosi riservata dopo che, nella sua stanzetta, avrebbe tentato di impiccarsi con una sciarpa in seguito a un rimprovero dei genitori. Le sue condizioni sono gravi.
I carabinieri stanno indagando per ricostruire la vicenda: nelle prossime ore sentiranno i genitori, ancora sotto choc. Come ricostruisce il quotidiano La Sicilia il bambino è stato soccorso intorno alle 22 della notte tra lunedì e martedì scorso dai genitori. Poi è stato portato nell'ospedale di Bronte e successivamente nel nuovo «Garibaldi» di Catania.
«Il bambino - precisa l'Asp in una nota rispondendo alle polemiche su presunti ritardi nei soccorsi sollevate anche dal sindaco di Randazzo- è giunto al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Bronte intorno alle 22.30 in arresto cardio-respiratorio e 'presentava midriasi bilaterale fissa ed una evidente fascetta ecchimotica al collo'».
«È stato immediatamente rianimato dai medici del Pronto Soccorso e da un pediatra e prontamente intubato - continua la nota - e gli è stata praticata una rianimazione cardio-polmonare avanzata fino alla ripresa e stabilizzazione del battito cardiaco. L'assistenza è stata garantita dai medici del Pronto Soccorso, dal medico pediatra e dal medico anestesista».
«Stabilizzato il piccolo paziente - spiega l'Asp - si è subito provveduto al suo trasferimento assistito e protetto in centro idoneo per il trattamento del caso. Verificata l'impossibilità di ricorrere all'elisoccorso il bimbo è stato trasferito, in condizioni di sicurezza, ventilato meccanicamente in autoambulanza di rianimazione, nell'Unità operativa di Rianimazione pediatrica dell'ARNAS Garibaldi di Nesima».

Fonte: Leggo

Caro Governo, è l'ora del sociale!


Lo hanno scritto le trentacinque organizzazioni sociali - tra le quali la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - che danno vita alla Rete "Cresce il welfare, cresce l'Italia", in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Monti, presentata e discussa nei giorni scorsi a Firenze, durante la manifestazione "Terra Futura". «Si sta vivendo - vi si scrive tra l'altro - una situazione paradossale che non si era mai verificata: al pesante aumento delle tasse corrisponde una diminuzione dei servizi e delle tutele». Si chiedono dunque «atti concreti che definiscano i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali» e il rifinanziamento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali che «fino all'attuazione del federalismo fiscale resta l'unico strumento di finanziamento dei diritti soggettivi e delle politiche sociali nelle Regioni e nei Comuni»




Rigore e crescita, obiettivi da perseguire insieme: all'indomani del G8 di Camp David, negli Stati Uniti, le trentacinque organizzazioni sociali che danno vita alla rete Cresce il welfare, cresce l'Italia - della quale fa parte anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Monti, per chiedere una netta discontinuità nelle politiche sociali del Governo.
Il messaggio è stato presentato e discusso a Firenze, il 26 maggio, nell'ambito della nona edizione di Terra Futura, la Mostra Convegno Internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale [se ne legga la presentazione nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.], ed esattamente durante l'incontro pubblico denominato Caro Governo, è l'ora del sociale - La Rete "Cresce il welfare, cresce l'Italia" presenta le sue proposte.

«Le conseguenze dei continui tagli al welfare - si legge nella lettera a Monti - si sono avvertite già lo scorso anno, ma oggi gli effetti sono disastrosi, con gli Enti Locali che si trovano costretti a ridurre i servizi o ad aumentare le quote di compartecipazione a carico delle famiglie. Eppure la persistente crisi economica richiederebbe maggiori servizi e minori costi a carico delle famiglie».
Nel documento si denuncia poi che il Governo Monti ha «continuato a produrre misure disorganiche e inefficaci, rinunciando a definire un quadro strategico di intervento che avesse come base la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali». «Si sta vivendo - viene sottolineato - una situazione paradossale che non si era mai verificata: al pesante aumento delle tasse corrisponde una diminuzione dei servizi e delle tutele».
Si chiedono infine «atti concreti che definiscano i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali» e il rifinanziamento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali che «fino all'attuazione del federalismo fiscale resta l'unico strumento di finanziamento dei diritti soggettivi e delle politiche sociali nelle Regioni e nei Comuni».

Per quanto poi riguarda le proposte, si parla della «definizione di un Piano Nazionale per la Non Autosufficienza», di «un Piano di attuazione del Programma Nazionale di Riforma (PNR), che contenga misure di sostegno al reddito delle persone e delle famiglie e programmi di attivazione dei destinatari» e di «un percorso graduale per raggiungere su tutto il territorio nazionale i tassi di copertura dei servizi per l'infanzia previsti dal Quadro Strategico Nazionale (12%) e dall'Obiettivo di Lisbona (33%) [ci si riferisce rispettivamente al Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 al Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007, N.d.R.]. (Ufficio Stampa FISH)

Fonte: Superando.it

GIULIANI: "QUESTO SISMA ERA PREVEDIBILE , NON SI PUÒ MORIRE DI TERREMOTO" - VIDEO


L'INTERVISTA  a Giuliani ex tecnico dei Laboratori del Gran Sasso

I fenomeni sismici sono aumentati negli ultimi anni?

«Sì, sia di numero che di intensità. Ora la situazione nelle zone colpite resterà critica per i giorni a venire».
Rientra nella norma una replica così forte alla scossa del 20 maggio?
«Guardi, oggi sono incazzato per quello che i cosiddetti esperti dell’Ingv dicono da giorni. Non sono stati capaci di fare il loro lavoro neanche questa volta e contuinuano a rassicurare la gente».
In che senso?
«Anche questo sisma, come all’Aquila, poteva essere previsto. E non con il mio metodo basato sul radon, ma con quelli della geofisica classica».
Come?
«Negli ultimi 3 giorni l’epicentro delle scosse si è spostato da Finale Emilia a Mirandola, dove si sono verificate le scosse di oggi (ieri, ndr). Questo, aggiunto all’aumento del grado sismico, doveva far capire ai signori dell’Ingv che una scossa forte sarebbe arrivata. Era matematico».
Perché aumentano i fenomeni sismici?
«Il Sole e i pianeti esercitano un effetto gravitazionale sulla Terra che aumenta l’energia racchiusa nella crosta terrestre e nelle faglie. In questo periodo i pianeti maggiori sono allineati ed esercitano una forza maggiore. Ma il problema è un altro».
Quale?
«Si è ripetuto l’errore de l’Aquila: anche in Emilia non è stato dato l’allarme. Devono smetterla di dire che il terremoto non si può prevedere».

Fonte: Leggo

Donazioni pro-terremotati Emilia: dove farle. Siti ufficiali



In momenti come questi c'è il rischio che la buona volontà di tanti di aiutare le popolazioni dell'Emilia, così duramente colpite, possa  ingenerare confusione. In maniera chiaramente incompleta ho cercato quindi di elencare qualche sito istituzionale ufficiale che effettuasse una raccolta donazioni per i terremotati dell'Emilia. Faccio riferimento esclusivamente a siti istituzionali ufficiali riconosciuti (per chi volesse fare donazioni specificare sempre la causale Terremoto/Sisma Emilia-Romagna 2012):




Croce Rossa Italiana.  Donazioni mediante bonifico su conto corrente Bancario
Codice IBAN: IT19 P010 0503 3820 0000 0200 208 
Intestato a: "Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12 - 00187 Roma"
presso Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati
Tesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 - Roma
Indicare la causale "Sisma Emilia Romagna"
(Per donazioni dall'estero codice BIC/SWIFT: BNL II TRR) 

Donazioni mediante conto corrente postale n. 300004 
intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma"
Indicare la causale "Sisma Emilia Romagna "


Regione Emilia-Romagna. La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi rivolta a quanti – privati ed Enti pubblici - desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna.

Per i privati le possibilità sono le seguenti:

- versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna;

- bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203;

- versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.

Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna.

In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.


Provincia di Modena. E' attivo un conto corrente per raccogliere risorse da devolvere alle persone colpite dal terremoto: intestazione "Provincia di Modena Interventi di solidarietà", codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693, indicare la causale "terremoto maggio 2012".


Comune di Finale Emilia.
Conto dedicato all'emergenza per donazioni
IBAN IT 82 E 06115 66750 000000 133314


Provincia di Rimini e Comune di Rimini.   La Provincia di Rimini e il Comune di Rimini hanno aperto un conto corrente presso la “Banca Carim - Cassa di Risparmio di Rimini”, filiale 2 Corso d’Augusto, per raccogliere fondi da destinare all’emergenza terremoto in Emilia.

Il numero di conto corrente è IT 45 V06285 24202 CC0028006630, intestato a Protezione Civile - Provincia di Rimini.

Si prega di specificare, in sede di versamento, la causale “Terremoto Emilia”.


Provincia di Reggio Emilia.  Il conto è intestato a "La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà" ed è attivo presso la filiale Unicredit di via Emilia Santo Stefano 18/e con le seguenti coordinate Iban: IT 12 I 02008 12800 000100658213. Nella causale è necessario indicare "Terremoto Emilia 2012": le somme versate saranno destinate a progetti di assistenza e ricostruzione seguiti direttamente dalla Provincia di Reggio.


AVIS. Conto Corrente: Banca Popolare dell'Emilia-Romagna
IBAN: IT71X0538702403000002059627
Causale: SEDI AVIS ZONE TERREMOTATE

martedì 29 maggio 2012

DONIAMO 2 EURO PER L'EMILIA - SMS 45500

DONA 2 EURO SMS 45500

AIUTIAMO LE PERSONE CHE STAMATTINA AVEVANO UNA CASA, UNA FAMIGLIA ED ORA NON HANNO PIU' NULLA

NEONATA DATA PER MORTA SI SVEGLIA DOPO 12 ORE NELLA CELLA FRIGO DELL'OBITORIO


 È stata trasferita all'Ospedale italiano di Buenos Aires la piccola Luz Milagros, la bimba nata al sesto mese di gestazione, che data per morta aveva resistito in una cella frigorifera dell'obitorio per dodici ore, prima di essere salvata dai genitori, che avevano insistito per vederla. La neonata, che nei giorni scorsi aveva fatto registrare un peggioramento delle sue condizioni, è stata trasferita in aereo, dopo essere rimasta ricoverata due mesi nel reparto di terapia intensiva del reparto di neonatologia dell'ospedale Perrando di Resistencia, nel Chaco (a un migliaio di chilometri dalla capitale). Il viaggio è stato deciso nella notte, dopo un consulto telefonico tra medici. All'Ospedale italiano la piccola sarà sottoposta ad una serie di esami di alta complessità.

Fonte: Leggo

AVEVA 16MILA FOTO PEDOFILE NEL PC, ARRESTATO A TORINO. "LO FACCIO DA 10 ANNI"


Sedicimila immagini pedopornografiche per un totale di 30 gigabytes. È quanto hanno trovato gli agenti della polizia postale di Torino nei computer di un professionista cinquantenne residente nella provincia del capoluogo piemontese, che è stato arrestato per detenzione di materiale pornografico con lo sfruttamento sessuale di minorenni. L'uomo, che è stato monitorato mentre frequentava siti in cui venivano scambiate immagini particolarmente efferate, ha ammesso di farlo da circa un decennio. L'indagine, coordinata dal pm Alessandro Sutera Sardo, è durata alcuni mesi e ha visto gli agenti infiltrarsi nei siti di scambio di materiale pedopornografico. L'arrestato era solito cambiare continuamente nickname e anche indirizzo Ip allo scopo di non essere individuato, ma alla fine è finito nella rete degli investigatori.

Fonte: Leggo

"ALASKA IN PERICOLO, IN ARRIVO MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI POST-TSUNAMI"



Guai grossi per l'ecosistema dell'Alaska, che sulle sue coste sta subendo le ripercussioni del terremoto in Giappone dello scorso anno. In prossimità di questo territorio, che nell'immaginario collettivo è sempre stato incontaminato, è arrivata una robusta isola galleggiante di detriti provocata dall'onda di reflusso dello tsunami che colpì nel marzo dello scorso anno il Giappone. L'onda anomala, alta più di 10 metri, era stata scatenata da un terremoto di magnitudo 9.0. Il sisma causò la morte di circa 16.000 persone e 3.000 sono ancora oggi i dispersi.
I detriti, hanno vagato per 8mila miglia nell'Oceano Pacifico trasportati dalle correnti ed ora si sono depositati sulle coste scoscese della Montague Islad, un'isola disabitata alle porte di Prince William Sound, a sud-est di Anchorage. La minaccia è costituita per lo più da blocchi di polistirolo, usati per gli allevamenti delle ostriche, che si sono frantumati in minuscoli pezzetti rappresentando un serio pericolo per gli uccelli ed i mammiferi marini che scambiano i frammenti per uova e li ingeriscono. Abbondanti sono anche parti in legno di abitazioni, contenitori di sostanze inquinanti, pneumatici e containers strappati dai depositi. Il gruppo di volontari organizzato dalle autorità, comincerà l'opera di bonifica dal prossimo venerdì, un'operazione destinata certamente a ripetersi visto che secondo stime fornite dal Governo giapponese nell'oceano galleggiano ancora oltre 1,5 milioni di tonnellate di detriti. La quantità di spazzatura preoccupa gli abitanti della zona. E il peggio deve ancora arrivare. La massa di detriti raggiungerà il suo apice nel 2013. Intanto, sull'India e la Cina si è affacciata un'enorme nuvola di smog.

Fonte: Leggo

L'UNICEF BACCHETTA MONTI: "BIMBI ITALIANI POVERI MA GOVERNO POCO ATTENTO"



La povertà tra i bambini e gli adolescenti aumenta anche nelle economie avanzate. Il problema non investe più soltanto i minori che vivono nei Paesi del Sud del mondo poiché l'infanzia versa in condizioni difficili anche altrove destando la preoccupazione dei governi. A confermarlo è il nuovo Rapporto dell'Unicef sulla povertà dei bambini presentato oggi. Dal dossier emerge che l'Italia, che si colloca fra i 15 Paesi europei più ricchi, è agli ultimi posti per povertà infantile. Nel nostro Paese il 15,9% dei bambini e degli adolescenti tra 0 e 17 anni vive in una condizione di povertà relativa, cioè il tasso di indigenza infantile è più alto rispetto al tasso di povertà della popolazione complessiva (11,5%), il che fa sprofondare il nostro Paese al trentaduesimo posto in una classifica di 35 nazioni. 
L'Italia, inoltre, si colloca al ventesimo posto su 29 per i minori (13,3%) che vivono una condizione di deprivazione materiale, intesa come l'inaccessibilità ad alcuni beni ritenuti «normali» nelle società economicamente avanzate come almeno un pasto al giorno contenente carne o pesce, libri e giochi adatti all'età del bambino, un posto tranquillo con spazio e luce a sufficienza per fare i compiti. Un dato che colpisce se confrontato con Islanda, Svezia e Norvegia che presentano percentuali inferiori al 2%. Questo tasso di deprivazione materiale, poi, sale al 17,6% tra i bambini che vivono in famiglie con un solo genitore, al 27,9% tra quelli che vivono con genitori con un basso livello di istruzione, al 23,7% tra i minori che vivono in famiglie di immigrati, al 34,3% tra quelli che hanno genitori che non lavorano. 
«È un fatto intollerabile che nei Paesi ricchi i bambini vivano ai margini della società», ha commentato il presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera. Il premier Mario Monti, in un messaggio, si dice pienamente consapevole del fatto che una strategia di sviluppo efficace deve necessariamente includere la protezione dei minori dalla povertà e sostiene che «proteggere l'infanzia dalla povertà è un dovere morale che dovrebbe essere fra le priorità di ogni governo perché i bambini e gli adolescenti di oggi saranno i cittadini di domani». 
L'Italia secondo Monti sta facendo la sua parte, come dimostrano i provvedimenti per combattere l'esclusione sociale e il disagio delle fasce più deboli della popolazione varati in questi mesi. Secondo l'Unicef, tuttavia, l'impatto sulla povertà minorile dell'intervento statale in Italia è pressoché nullo, o almeno lo è stato negli anni scorsi: 

Fonte: Leggo

TERREMOTO AL NORD. CAVEZZO, IL PAESE CANCELLATO: "DISTRUTTO IL 75%"


Uno dei comuni maggiormante colpiti dal sisma di questa mattina è Cavezzo, un comune in provincia di Modena che, stando alle prime notizie, avrebbe riportato gravissimi danni. Dal web e dai giornali locali arrivano notizie disarmanti, che parlando di «tre quarti del paese distrutti», con crolli nella zona industriale e nei comuni vicini di Medolla e Mirandola.  Il centro di Cavezzo è stato chiuso pochi minuti dopo il sisma delle 9. I danni sono ingenti: sono crollati molti edifici storici e il tetto della chiesa, già danneggiata dal terremoto della scorsa settimana. Una delle dieci vittime sarebbe proprio una donna di Cavezzo, rimasta uccisa durante il crollo di un capannone.

Fonte: Leggo

QATAR, INFERNO NEL CENTRO COMMERCIALE:IL FUOCO UCCIDE 13 BAMBINI - VIDEO


Tragedia in Qatar. Almeno tredici bambini - sette femmine e sei maschi - i loro quattro maestri e due operatori della protezione civile sono morti in un incendio scoppiato all'interno del più grande centro commerciale di Doha, in Qatar. Quattro dei bambini era di nazionalità spagnola, uno era francese e aveva tre anni, secondo quanto confermato da fonti ufficiali di Spagna e Francia. Nessuna delle vittime è qatariota.
Il ministero dell'Interno del Qatar ha spiegato che le cause dell'incendio non sono chiare ma è stata aperta un'inchiesta. Secondo un parente di un bambino di due anni morto nell' incidente, all'interno del centro commerciale non ci sarebbero allarmi anti-incendio e idranti sul soffitto. Il fuoco è divampato in un'area giochi all'interno del 'Villagio' (con una sola g), un centro commerciale in stile pseudo italiano alla Las Vegas. I pompieri sono dovuti entrare dal tetto della struttura per cercare di evacuare i bambini, bloccati al primo piano, visto che le scale erano state travolte dalle fiamme.
L'incendio è scoppiato intorno alle 11:00 locali. Il centro commerciale è stato evacuato, ambulanze e auto della polizia hanno bloccato l'ingresso. Oltre alle 19 vittime, 17 persone sono rimaste ferite, di questi la maggior parte sono pompieri e quattro bambini. Inaugurato nel 2006, il complesso accoglie un hotel, ristoranti, cinema e un canale in stile veneziano dove è possibile fare delle piccole gite in gondola.

Fonte: Leggo

TERREMOTO AL NORD, RIPRESO IN DIRETTA.URLA IN STRADA: "ODDIO, ODDIO" -VIDEO


«Oddio, oddio». Sono queste le parole di una ragazza alla tendopoli organizzata in Emilia Romagna. Le telecamere di Sky riprendono in diretta il sisma di questa mattina, con le persone che scappano dalle tende e la terra che trema, scuotendo ogni cosa ci sia nei paraggi. Secondo l'esperto, sotto l'Italia si starebbero muovendo alcune placche, che sarebbero la causa dei vari terremoti avvenuti in questi giorni in tutta la penisola, in particolar modo nel nord Italia. 

Fonte:Leggo

PISA, VIOLENZA SESSUALE SU UNA BIMBA DI 7 ANNI: ARRESTATO UN MILITARE USA


Dopo aver commesso una serie di abusi e violenze sessuali su una bambina di sette anni, un sergente di 28 anni, originario della Florida (Stati Uniti), è stato arrestato dal Nucleo investigativo telematico della procura di Siracusa e dai carabinieri della base Usa di Camp Darby. Il militare è accusato di violenza sessuale pluriaggravata su minore e di produzione di materiale pedopornografico. Al sergente sono state sequestrate foto di altri bimbi sotto i 10 anni costretti a subire atti sessuali e abominevoli crudeltà, perfino con il coinvolgimento di animali. Perquisiti la sua casa, in un comune del Pisano, e l'ufficio dentro la base di Camp Darby. La violenza sessuale è stata individuata grazie a una denuncia di Telefono Arcobaleno. Le indagini hanno avuto una svolta quando una maestra di una scuola toscana, tra le molte interpellate dagli investigatori, ha riconosciuto da alcune immagini la sua alunna, consentendo così di risalire all'esatta identità della bimba, che così è stata sottratta al suo aggressore. Alle indagini del Nit ha collaborato il Ncis, il servizio investigativo della Marina degli Stati Uniti. Proprio esaminando immagini di abusi su bambini, Nit di Siracusa e personale del Ncis americano hanno riconosciuto sullo sfondo un particolare riconducibile alle Spiagge Bianche di Rosignano (Livorno), una località di mare piuttosto nota in Toscana, poi hanno individuato dalla scena un gadget dei 'Gators', gruppo sportivo dell'Università della Florida: è stato questo particolare ad orientare gli investigatori verso la base americana di Camp Darby. Il sergente si trova adesso nel carcere di Pisa. È stata invece già allontanata dalla Toscana la bimba vittima delle violenze: ora si trova al sicuro in una struttura protetta di un'altra regione.

Fonte: Leggo

TERREMOTO AL NORD: UN MORTO A MODENA, CROLLI E PERSONE INTRAPPOLATE



Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.9, è stata avvertita questa mattina al Nord. La scossa è stata avvertita anche a Bologna, Ravenna e Milano dove alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza. Alcuni palazzi evacuati anche nell'hinterland.
La scossa di terremoto è stata avvertita distintamente a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni. Dalle primissime informazioni date dai vigili del fuoco, non sembra risultino danni a Milano. Le linee telefoniche di pompieri e polizia urbana sono peraltro intasate dalle telefonate dei cittadini. In alcuni casi le persone sono uscite dalle abitazioni e dagli uffici per motivi di sicurezza.
I telefoni dei vigili del fuoco e una parte dei cellulari sono in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni di cittadini. La scossa di terremoto è stata avvertita nel veneziano esattamente alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. La scossa sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino.
La scossa è stata avvertita a Firenze e anche a Pisa dove per precauzione i dipendenti degli uffici comunali sono usciti dal palazzo del Comune.

IL NUMERO DI EMERGENZA IN EMILIA             059 200200       è il numero della protezione civile per assistenza nella zona di Modena.

CINQUE SCOSSE NELLA NOTTE IN EMILIA Sono state cinque le scosse registrate stanotte nella zona dell'Emilia Romagna colpita il 20 maggio scorso dal terremoto di magnitudo 5.9 che causato sette vittime e migliaia di sfollati. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse registrate dalla mezzanotte alle 5:30 di oggi la più forte è stata alle 4:12 con magnitudo 2.8 ed epicentro in prossimità del comune modenese di Finale Emilia. Ieri sera una scossa più intensa, di magnitudo 3.2, è stata registrata alle 23:27 con epicentro sempre nei pressi di Finale.

LA DIRETTA

Ore 10.20 Evacuazioni a Milano Numerosi palazzi del centro di Milano, compresa la sede della Regione Lombardia, il cosiddetto Pirellone, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Gran parte della gente comunque sta già rientrando negli uffici e nelle abitazioni.

Ore 10.17 Crolli e danni in Emilia  La nuova scossa di terremoto, che ha avuto magnitudo 5.8, ha provocato crolli di edifici già danneggiati e danni a strutture che erano state risparmiate dal sisma del 20 maggio. Lo si apprende da operatori impegnati nei soccorsi nelle aree colpite dal terremoto.

Ore 10.08 Una vittima nel modenese A San Felice in via Perossaro un morto e un ferito per il crollo di un trave. I ponti telefonici hanno subito un black out: cellulari fuori uso in città.

Ore 10.00 Operai in trappola a Mirandola A Mirandola è crollato un capannone in via Di Mezzo: quattro operai sono rimasti sotto le macerie e i vigili del fuoco stanno cercando di trarli in salvo.

Ore 9.50 Scosse anche al sud Una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 è stata registrata a 00:51 al confine tra Calabria e Basilicata, tra le province di Cosenza e Potenza. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 3,2 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune cosentino di Morano Calabro e di quelli potentini di Rotonda e Viggianello. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile, non risultano danni a persone o cose. Si tratta della settima scossa nella zona negli ultimi due giorni, la prima e più forte delle quali di magnitudo 4.3 alle 3:06 di ieri.

Ore 9.35 Evacuate alcune scuole a Bologna A Bologna, dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di questa mattina, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.

Ore 9.00 Epicentro a 5-10 km Secondo gli esperti della sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa «fa parte della sequenza in atto». La scossa, il cui epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena), è stata abbastanza superficiale, avvenuta ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri.

Fonte: Leggo

"ESCO E VADO A SCUOLA". ROXANA, 16 ANNI,SCOMPARSA A BERGAMO DA GIOVEDÌ


Nella mattinata di giovedì scorso la figlia le aveva inviato un sms con scritto: «Torno nel pomeriggio». Ma così non è stato. E da allora una famiglia a Bergamo vive nell'incubo. Roxana Pop, una bella ragazza di 16 anni originaria della Romania ma residente da 9 anni a Rota d'Imagna (Bergamo) con la mamma e il fratello maggiore, era uscita di casa per raggiungere l'istituto professionale per parrucchieri. Ma da quel momento le sue tracce si sono perse. Ed è giallo sulle cause della scomparsa, visto che la sedicenne non aveva problemi in famiglia, né a scuola. Venerdì mattina la madre ha sporto denuncia di scomparsa in questura a Bergamo. Trascorsa la notte insonne, la mattina dopo la madre si è presentata a scuola, dove le insegnanti le hanno detto di non aver visto la figlia nemmeno il giorno prima. Così è scattata la denuncia alla polizia, che ora è alla ricerca della sedicenne.

Fonte: Leggo

FRANCA DE PADOVA:********** LA MIA BAMBINA ***********



Il giorno in cui sei nata *
è stata una grande sorpresa per me *
Non ero preparata ad un regalo così bello e interessante *
TUTTO DA SCOPRIRE *
io stessa mi sono posta una domanda
cosa faccio adesso???
la risposta me l'hai data tu
Amore mio *
Guardandoti in quel piccolo lettino
così piccola e fragile
ma tanto forte e  tanta voglia di vivere *
Come potevo non tenerne conto
guardando i tuoi occhi bellissimi
ho capito che avevi bisogno della tua Mamma
Io e Te eravamo già complici
Io non ho fatto nulla di speciale
Amore Mio
se non quello di Amarti ***
Grazie a" TE "
Ho conosciuto il vero Amore
grazie a "TE " non conosco la depressione , la noia , la cattiveria
Grazie a" TE" ho capito quanto la vita può essere Fantastica
perché da quando sei nata tu ( Chiara )
La mamma non ha bisogno di nessuno .........
La tua Mamma .........

FRANCA DE PADOVA
co.coordinatore nazionale comitato specialmente Abile Alleanza Italiana

domenica 27 maggio 2012

IL PAPA ALL'ANGELUS DIMENTICA EMANUELA.LA FOLLA GRIDA: "VERGOGNA" - VIDEO

Il Papa contestato dopo l'Angelus


La conclusione dell'Angelus del Papa Benedetto XVI di questa mattina è stato accolto dalle urla 'vergogna!' ripetute più volte dalle decine e decine di manifestanti che oggi hanno partecipato alla marcia in ricordo di Emanuela Orlandi. All'interno del colonnato, durante il discorso del pontefice, è stato gridato più volte il nome della ragazza vaticana scomparsa nel giugno del 1983. Nel cielo, tra gli applausi della folla, è volata anche una sua foto in bianco e nero appesa a palloncini bianchi.  «Siamo arrivati qui da tutta Italia - ha commentato una signora - per sentire dalla bocca del Papa il nome di Emanuela, ma anche questa volta torniamo a casa delusi. C'è qualcosa che non va, e che intanto qui c'è una famiglia che soffre e un mistero che ancora non trova pace». «Benedetto XVI ha salutato di tutto e di più - le ha fatto eco una ragazza - addirittura gli sportivi che praticano il tiro con l'arco. Questo mi sembra davvero uno schiaffo per Emanuela Orlandi. Non il primo, e credo, neanche l'ultimo se si continuerà questo tipo di atteggiamento dal Vaticano».

Fonte: Leggo

Giarda, "pronti tagli da 100 miliardi fra gli sprechi della spesa pubblica"

ANCORA TAGLI MA LORO NON SI TAGLIANO MAI NIENTE




"La massa di spesa che oggi e' sotto attenzione ammonta a circa un centinaio di miliardi di euro diviso tra Stato, Enti previdenziali, Regioni ed Enti locali.
  Ed e' la parte di spesa valutata come aggredibile nel breve periodo". Lo afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, intervistato a Radio Vaticana. "Se si guarda lontano - aggiunge - la spesa su cui si puo' intervenire si puo' considerare pari ad almeno 300 miliardi di euro. Ci stiamo dedicando un po' all'uno e all'altro di questi potenziali di intervento". "In tutto il settore pubblico, dallo Stato fino all'ultimo dei comuni, il Paese non si e' ancora adattato alle nuove condizioni", aggiunge Giarda. "C'e' un paese che, purtroppo o per sfortuna, un po' per nostra incapacita', sono quasi dieci anni che non cresce piu'. Come una famiglia in cui i redditi restano stabili nel tempo e non ci sono posti, sezioni dove si annidano sprechi maggiori ma e' tutto il comparto che va rivisto e analizzato".
  La revisione della spesa e' un'operazione con cui si cerca di "portare alla luce sprechi e inefficienze" con l'obiettivo di far pagare qualche tassa in meno e emettere meno titoli del debito pubblico, ha detto Giarda.
  "La revisione della spesa - spiega Giarda - e' l'operazione che cerca di riconsiderare se le nostre abitudini del passato sono ancora compatibili con la situazione economica che stiamo vivendo e quindi si tratta di guardare le voci di spesa per portare alla luce sprechi e inefficienze, gli interventi che facevamo prima e che oggi sono piu' costosi e che comportano oneri che non possiamo piu' affrontare. Si tratta di spendere meglio i soldi che abbiano a disposizione, cercare di spenderne meno laddove non e' proprio necessario". Gli obiettivi della revisione della spesa, prosegue, "sarebbero quelli di consentire ai cittadini di pagare qualche tassa in meno o al governo e al paese di emettere meno titoli del debito pubblico rispetto a ora".
  Giarda ha poi fatto una metafora: "Bisogna immaginare di essere una famiglia in cui e' nato nuovo bambino e quindi il papa' e la mamma devono fare i conti di quanto spendevano prima e devono riguardare a tutti i vizi accumulati nel passato nella spesa. Bisogna cercare di mettere ordine, adattare la spesa alle nuove condizioni in cui si trova la famiglia. Il padre e la madre - conclude - devono cominciare a rinunciare a qualcuno dei loro vizietti per tenere in vita il bimbo". (AGI) .

Fonte: AGI,it


CAGLIARI, IMPRENDITORE SUICIDA PER I DEBITI IL FRATELLO AVEVA TENTATO DI SALVARLO


Era schiacciato da tasse e debiti, così ieri sera un imprenditore si è ucciso a Cagliari, sparandosi un colpo di pistola alla testa. Ermanno Gravellino, di 74 anni, di Selargius, molto noto in città, poco prima ha anche cercato di uccidersi con il gas della bombola della cucina ma è stato salvato dal fratello, rincasato in quel momento, che ha sentito l'odore diffuso nell'appartamento. Mentre il fratello apriva le finestre per purificare l'aria si è spostato in un'altra stanza dove si è sparato. Il fatto è avvenuto poco prima delle 23 in un appartamento nella centrale via Tuveri - ha riportato il quotidiano L'Unione Sarda - dove l'uomo viveva. Nelle ultime settimane era depresso a causa della tasse da pagare e per i crediti di forniture non saldate alla sua società, la Edilforniture, da parte di alcune aziende del Sulcis, in particolare di Portovesme. I mancati incassi lo hanno messo sul lastrico ed i debiti si sono accumulati. Ieri sera l'imprenditore ha deciso di farla finita. Si è chiuso in cucina ed ha aperto il gas. Ma il rientro del fratello lo ha salvato una prima volta. Si è allontanato dalla stanza e, risoluto nel togliersi la vita, ha afferrato la pistola che deteneva regolarmente e si sparato alla testa. Sul luogo della tragedia sono intervenuti il personale del 118 che ha solo potuto constatarne il decesso e le forze dell'ordine.

Fonte: Leggo

Dal Campidoglio a San Pietro: è la «marcia per Emanuela»


Il fratello: vicini a tutte le vittime di giustizia negata. Alemanno: «Questo caso s'intreccia con i molti capitoli oscuri che avvelenano la memoria del Paese»


Cittadini arrivati da Udine e da Varese, dal Piemonte e dalla Campania. Presidenti di Provincia come Andrea Barducci (Firenze), con il gonfalone, e sindaci come Stefano Simoncini (Osimo), con la fascia tricolore. Esponenti del mondo del cinema e della cultura, dopo che il produttore e regista Renzo Rossellini ha fatto circolare un «Manifesto per Emanuela» già sottoscritto da Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Dacia Maraini, Francesca Archibugi. E, ancora, associazioni antimafia come «Libera», comitati civici e giovanili, una folta rappresentanza del gruppo Facebook (14 mila iscritti) che da mesi sostiene la causa della famiglia Orlandi.
LA MARCIA - L'appuntamento era per domenica alle 9.30 in piazza del Campidoglio. Poco dopo è partita la marcia per la «verità su Emanuela» organizzata dal fratello, che si concluderà a San Pietro. L'obiettivo è chiedere giustizia sulla scomparsa della figlia del messo pontificio di Wojtyla, avvenuta il 22 giugno 1983. «Questa iniziativa - precisa Pietro Orlandi - punta ad alzare il velo anche sulle tante altre storie di giustizia negata nel nostro Paese. Emanuela è diventata un simbolo, ma tutte le vittime hanno diritto a non essere dimenticate». Alla marcia - che cade in un momento delicato per la Santa Sede, dopo l'arresto del presunto «corvo» - ha dato il patrocinio il sindaco, Gianni Alemanno, che ha srotolato in piazza del Campidoglio una gigantografia della «ragazza con la fascetta». Previsti anche gli interventi del presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, e di Walter Veltroni, che di recente si è interessato all'intrigo Orlandi-De Pedis, con un'interrogazione al Viminale sulla «indegna sepoltura» del boss a Sant'Apollinare. «Sarebbe bello - ha detto Veltroni - se papa Benedetto XVI pronunciasse una parola all'Angelus sul dolore della famiglia di Emanuela». Due sindaci (l'attuale e il precedente) di opposta estrazione, dunque, uniti in una mobilitazione nata e cresciuta dal basso: «Questo caso si intreccia con molti capitoli oscuri della storia degli anni '80 - aveva detto Alemanno al momento di annunciare il sostegno del Campidoglio - che continuano ad avvelenare la memoria collettiva del nostro Paese».

PETIZIONE ONLINE - La testa del corteo è aperta dalle parole «Verità e giustizia», composte con cartelli indossati dai manifestanti. Preannunciato anche un volo di palloncini. A far crescere l'interesse è stata negli ultimi mesi una petizione on line lanciata ad ottobre e indirizzata al pontefice. «Santità, mi rivolgo a Lei nella sua duplice veste di capo di Stato e di rappresentante di Cristo in terra - ha scritto il fratello - per chiederLe di porre in essere tutto ciò che è umanamente possibile per accertare la verità sulla sorte della Sua connazionale Emanuela Orlandi». Le adesioni sono state oltre 80 mila. E l'appello non è caduto nel vuoto: dalla Santa Sede negli ultimi tempi sono arrivati segnali di collaborazione. Di certo, tutto ciò accade sotto gli occhi del mondo: a documentare la «battaglia di Pietro» tra gli altri la Bbc e la tv tedesca, oltre ai molti corrispondenti esteri che da due settimane, dopo l'apertura della tomba di «Renatino», seguono il doppio giallo paragonandolo a un romanzo di Dan Brown. «Solo che la misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi - scrivono - è realtà».

Fabrizio Peronaci

L’Avv. Paola Musu li ha denunciati tutti e fa sul serio! Grande partecipazione popolare.

Paolo Barnard e Paola Musu denunciano il Golpe Finanziario mettendoci la faccia


Aggiorniamo i lettori riguardo l’importante azione legale avviata dell’Avv. Paola Musu in tandem con l’intraprendente Paolo Barnard, nei confronti dei responsabili politici del disastro economico e sociale che stiamo vivendo a seguito di quello che viene definito (nonchè perfezionato legalmente) come un vero e proprio colpo di Stato.

L’azione legale iniziata sotto forma individuale, mettendoci la faccia in prima persona, sta assumendo sempre più le sembianze di una class action di successo popolare


Inoltre si legge dalla relativa fan page il seguente comunicato:

IMPORTANTE: Aggiornamento per il conteggio delle denunce. Chiedo a tutti uno sforzo: PRIMA DI COMMENTARE SU QUESTO POST, LEGGETE BENE QUELLO CHE E’ SCRITTO, GRAZIE! Oggi sono entrato in contatto con Paolo Barnard. Come sapete, ha presentato denuncia anche lui. Ad oggi sono circa 30 le persone legate a Paolo che hanno sporto denuncia. Noi siamo al momento in 11. Con Paolo abbiamo deciso di NON …scambiarci links per evitare troppa confusione, ma periodicamente ci scambieremo i dati. E’ essenziale contarci. Paolo quando arriveremo ad un numero di denunce sufficienti, intraprenderà un’azione a livello europeo. Visto che qualcuno potrebbe essere contato due volte.

Fonte: Pensare Liberi News

UNA DOLCE NOTTE CON QUESTA BELLISSIMA CANZONE.VIDEO


Ninna nanna un brano tratto dall`album 1975-1978 che mi piace molto....con foto+testo
DEDICATA A TUTTI I LETTORI DEL BLOG

Strage di bimbi, l’Onu accusa l’esercito




Cadaveri di bambini, anche di un anno, stesi a terra, alcuni con gli occhi sbarrati, altri con ferite devastanti al volto, altri ancora che sembrano dormire, con indosso il pigiamino. Il massacro di civili avvenuto ieri a Hula, di cui gli oppositori hanno diffuso le immagini su Internet, sconvolge le coscienze e rischia di portare un colpo fatale ai tentativi dell’Onu di riportare la pace in Siria.

Gli osservatori delle Nazioni Unite, arrivati oggi in questa città una ventina di chilometri da Homs, hanno confermato che almeno 92 persone sono state uccise, di cui 32 bambini, e hanno chiamato in causa l’esercito. Gli inviati hanno infatti accertato «l’impiego dei cannoni di carri armati» nel bombardamento di Hula di ieri, ha affermato il capo della missione, il generale norvegese Roberto Mood, che ha definito l’episodio «una tragedia brutale» e ha evocato il pericolo di una «guerra civile» aperta.

Quasi a conferma dei suoi timori, l’Esercito libero siriano, composto essenzialmente da militari disertori, ha detto che manderà «al diavolo» il piano dell’inviato Kofi Annan se l’Onu non interverrà immediatamente per mettere fine alle violenze del regime e ha lanciato un appello ai «paesi amici» dell’opposizione siriana affinché lancino «raid aerei» contro le forze del presidente Bashar al Assad. Le quali, da parte loro, continuano la repressione. Secondo i Comitati locali di coordinamento dell’opposizione, non meno di 40 persone sono state uccise anche oggi, diverse delle quali in manifestazioni in diverse città, in particolare Aleppo, Idlib e nei sobborghi di Damasco, contro il massacro di Hula.
«Chiunque essi siano, coloro che hanno cominciato, coloro che hanno risposto e coloro che hanno compiuto quest’atto deplorevole devono essere ritenuti responsabili», ha affermato il generale Mood, esortando «il governo siriano a non usare le armi pesanti e tutte le parti a mettere fine alle violenze sotto tutte le forme». «Questo uso sproporzionato della violenza è inaccettabile e imperdonabile», ha aggiunto il capo degli osservatori.

Il generale Mood non ha spiegato la dinamica del massacro. Secondo fonti dell’opposizione, le forze governative avrebbero bombardato ieri Hula per molte ore consecutive, per costringere i soldati dell’Els a ritirarsi. E successivamente bande di Shabiha, miliziani fedeli al regime, avrebbero avuto mano libera nell’infierire sui civili.
In Siria si è creata una situazione «che la comunità internazionale non può più accettare», ha detto il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi, che ha condannato il massacro insieme con il collega francese Laurent Fabius e con la Gran Bretagna. Terzi ha chiesto «l’immediata applicazione» del piano di pace di Kofi Annan, «a cominciare dall’assoluta cessazione delle violenze», e ha aupicato che torni presto a riunirsi il gruppo dei Paesi `Amici della Siria´. Mentre il Consiglio nazionale siriano (Cns), il principale raggruppamento dell’opposizione, e il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi, hanno chiesto un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
In una lettera al Consiglio di Sicurezza, ieri il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aveva evocato anch’egli il rischio di un’aperta guerra civile, affermando che gli oppositori controllano ormai parti «importanti» del territorio e aveva detto di vedere la mano di «gruppi terroristi» in una serie di attentati avvenuti negli ultimi mesi, facendo appello a tutte i Paesi perché si astengano dal fornire armi o assistenza militare «a qualsiasi parte».

Fonte:Il Secolo XIX



sabato 26 maggio 2012

VARESE, CANE INCATENATO PER 9 ANNI. "MAI STATO LAVATO NÉ VACCINATO"


Da nove anni tiene un cane meticcio di piccola taglia legato sempre a una catena all'interno del giardino di casa, in un paese alle porte di Varese. Il cane in questi nove anni non è mai stato slegato, nè lavato, nè vaccinato. Per questo l'associazione Aidaa, che ha ricevuto la segnalazione, ha deciso di denunciare il proprietario del cane per il reato di maltrattamento, ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. La procura della Repubblica di Varese ha subito aperto un'inchiesta e nei prossimi giorni il presidente di Aidaa Lorenzo Croce, già convocato, sarà ascoltato dalla polizia giudiziaria. «Volevo complimentarmi con la procura di Varese che nell'arco di pochissimi giorni ha aperto un'inchiesta in seguito alla nostra denuncia» ha detto Croce. «Noi - ha aggiunto - chiederemo ovviamente il sequestro del cane e che il proprietario sia punito in maniera esemplare per il reato di maltrattamento». Secondo quanto riferisce l'associazione animalista, il cane è riuscito a sopravvivere grazie all'impegno dei vicini che spesso gli hanno portato il cibo e l'acqua.

Fonte: Leggo

IMPRENDITORE 49ENNE S'IMPICCA NEL GARAGE. "ERA IN RITARDO CON DEI PAGAMENTI"


Attraversava un difficile momento economico, pare per il ritardo di alcuni pagamenti: a 49 anni un imprenditore edile di Monteprandone (Ascoli Piceno) si è tolto la vita, stringendosi una corda al collo nel garage di una sua casa in costruzione in contrada Vallecupa di Colonnella (Teramo). A trovare il corpo di Bernardino Capriotti, nel pomeriggio, i famigliari, preoccupati perché l'uomo non era tornato a casa per pranzo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Colonnella.  Bernardino Capriotti era titolare di una piccola impresa edile, fondata dopo anni di lavoro come muratore. Aveva deciso di mettersi in proprio, dando vita ad una piccola azienda che viveva soprattutto di subappalti da imprese più grandi. Ultimamente però di commesse ce n'erano sempre meno, tanto che Capriotti aveva ipotizzato di trasferirsi all'estero. Tre anni fa l'uomo aveva perso un figlio, morto di malattia. Lascia la moglie e un altro figlio. Sotto choc Monteprandone, dove la famiglia Capriotti è molto conosciuta. Il paese dell'Ascolano (12 mila abitanti) dista pochi km da Colonnella, dove l'imprenditore si è ucciso.


Fonte: Leggo

SFIGURATE COL VETRIOLO: "NON PROIETTATE DOCUMENTARIO IN PAKISTAN" -VIDEO


Un documentario vincitore di Premio Oscar le ritrae con il volto sfigurato dal vetriolo ricostruito dai chirurghi, nella realtà della loro vita che riassume quella di tante donne vittime dalla violenza di un marito insoddisfatto, di un fidanzato geloso o di un pretendente respinto. Ora queste donne pachistane, protagoniste di «Saving Face» (letteralmente, «Salvando la faccia»), hanno deciso di opporsi con ogni mezzo legale all'annunciata proiezione del film nel loro Paese, dove temono rappresaglie o di essere ostracizzate dalle rispettive comunità tradizionaliste. Le donne sfigurate dall'acido - scrive il quotidiano britannico Independent - affermano di aver accettato di girare dietro l'impegno che il documentario non sarebbe finito arrivato alle sale in Pakistan. Ma i registi, la pachistano-canadese Sharmeen Obaid Chinoy e lo statunitense Daniel Junge, obiettano che tutti coloro che hanno preso parte hanno firmato moduli che autorizzavano il rilascio senza restrizioni. Le due protagoniste principali, Zakia e Rukhsana, hanno entrambe avuto la faccia distrutta dall'acido lanciato dai mariti e ricostruito in parte da un chirurgo plastico anglo-pachistano. Ma le donne che compaiono nei 40 minuti di film sono diverse: una di esse, Naila Farhat, 22 anni, sfigurata quando ne aveva 13 dall'uomo maturo che lei, allora bambina, rifiutò di sposare, ha detto al giornale: «Non avevamo idea che (il film) sarebbe stato un grande successo e vincesse addirittura un Oscar. Ma è tutto sbagliato, Noi non abbiamo mai autorizzato di mostrare la pellicola in Pakistan». Si tratta, aggiunge Naila, di «mancanza di rispetto nei confronti delle nostre famiglie, dei miei parenti, che ne faranno un problema. Sapete come funziona in Pakistan. Si spettegola fino alla morte se vedono una donna in un film». L'avvocato delle donne nella causa, Naveed Muzaffar Khan, afferma che l'accordo era che per l'uscita del film i Pakistan occorreva l'assenso scritto di tutte le protagoniste. Le donne, dice «vengono da un ambiente rurale e le loro famiglie saranno minacciate se si proietterà il film».

Fonte: Leggo

Tv, “Monti è un criminale” e all’Ultima Parola scoppia la bagarre. VIDEO





Zuffa durante il talk show politico “L’Ultima Parola” di ieri sera su Rai2. A scatenarla ci pensa il giornalista Paolo Barnard che sull’operato di Monti ha dichiarato: “Mario Monti è un bugiardo, oltre ad essere un criminale, perché è stato messo al governo da un golpe finanziario. Sa benissimo – ha proseguito – che la catastrofe che sta inglobando il Sud Europa è un progetto che nasce settant’anni fa con l’economista francese Perroux, un filonazista che s’inventò la moneta unica”. Furente la reazione del deputato Pd Matteo Colaninno, il quale dapprima polemizza con il conduttoreGianluigi Paragone, che ripetutamente si dissocia dall’epiteto attribuito da Barnard al presidente del Consiglio, e poi con il giornalista Oliviero Beha

Fonte: Il Fatto Quotidiano





Pedofilia. Attraverso FB induceva minori alla prostituzione, arrestato



Conosceva, tramite il suo profilo su Facebook, decine di minorenni di diverse provincie lombarde promettendo loro regali in cambio di prestazioni sessuali.
Per questo motivo un uomo di 39 anni, bergamasco, è stato arrestato dopo le indagini della Procura di Milano partite dalla Questura di Lodi con l'ausilio della polizia postale del capoluogo Milano.
È accusato di induzione alla prostituzione minorile.
Le indagini sono nate dalla denuncia di un minorenne lodigiano che ha raccontato di aver accettato un incontro per fare shopping con l'uomo che si sarebbe poi trasformato in un tentativo di approccio piuttosto pesante.
La polizia ha sequestrato anche centinaia di fotografie osé inviate da minorenni all'uomo in cambio di regali.

Fonte: Articolo tre

Un metodo che si occupa dei bambini con fratelli disabili



In Italia le persone disabili che vivono in famiglia sono quasi 3 milioni, pari al 5% della popolazione. La nascita di un figlio con disabilità è un carico emotivo, di sofferenza e responsabilità che condiziona profondamente le dinamiche interne della famiglia. In questa contesto, i fratelli sani sono costretti ad adattamenti difficili. Spesso si ritrovano soli a gestire violenti conflitti interni: gelosia, rabbia, paura, unite ad un legame intenso verso il fratello disabile. Chi pensa realmente alle difficoltà di questi figli?

Il metodo CaroAnto 1. Esistono fondazioni, corsi e metodi di aiuto per le famiglie, intese in senso lato o, più specificamente, per i genitori. Ma i fratelli delle persone disabili vengono inglobati in generiche forme di soccorso e non è facile conoscere degli specifici centri d'aiuto per queste persone, che hanno particolari e precise difficoltà, condivisibili spesso  soltanto con altri fratelli di portatori di handicap. E invece, tra i più interessanti, si stanno diffondendo, a Roma e nelle Marche, il centro e il metodo CaroAnto, nati con il preciso scopo di  osservare, ascoltare, venire in soccorso delle  difficoltà e dei disagi dei fratelli dei bimbi disabili, figli anche loro, ma spesso troppo responsabilizzati da necessità solo in apparenza più urgenti.

Precocemente adulti. "A noi fratelli di ragazzi disabili viene spesso dato fin da piccoli un ruolo adulto, il che crea involontariamente molte paure e preoccupazioni - spiega la psicologa Carolina Amelio, l'ideatrice e la responsabile del centro e del metodo CaroAnto, lei stessa sorella di un ragazzo disabile - Spesso abbiamo paura di causare ancora più problemi in una famiglia già enormemente preoccupata; così, tentando di essere maturi a un'età troppo giovane, rischiamo di diventare degli adulti difficili. Cerchiamo di accelerare il processo naturale di crescita e, anche quando abbiamo dei genitori che ci amano e rispettano, le nostre paure e le nostre preoccupazioni persistono. Cresciamo avendo i nostri fratelli "speciali" costantemente in mente".

E si accumulano silenzi. Le difficoltà concrete e psicologiche di avere un figlio disabile, spesso fanno "rimandare" le difficoltà dei fratelli di quei bambini. Questo è un dato di fatto naturale: difendere principalmente il figlio non del tutto indipendente, qualunque sia il grado e il livello del suo handicap. I genitori di figli disabili tentano di venire incontro ai problemi dei figli disabili in maniera piuttosto istintiva e sono spesso sostenuti da psicologi, neurologi e psichiatri che dovranno pagare di tasca propria, dal momento che lo Stato non dà quasi alcun aiuto a queste famiglie.  E intanto, spesso accade che i fratelli dei figli con handicap, accumulino silenzi, rinunce, imbarazzi, sensi di colpa, che possono rivelarsi fatali per le loro personali vite future e per i loro rapporti interpersonali.

L'ideatrice del metodo. CaroAnto è stato ideato da Carolina Amelio una laureata in Psicologia presso l'Università Hunter College di New York, ha conseguito la Specializzazione in Psicologia Clinica presso The City College University di New York ed esercita un Counseling di sostegno individuale, familiare e di gruppo. "Gli studi che ho fatto mi hanno aiutato a personalizzare gli approcci e le tecniche psicologiche per poter venire incontro ai bisogni dei miei pazienti, ma il metodo nasce dal mio vissuto personale - afferma ancora Carolina Amelio - I genitori di ragazzi disabili sono le persone più studiate, ma l'esperienza dei fratelli dovrebbe essere ascoltata maggiormente sia dai genitori che dai professionisti, perché anche loro hanno silenziosamente dato un grosso contributo alla crescita di questi fratelli "speciali" e, se spronati, avrebbero tante cose da dire".

L'obiettivo principale. E' quello di facilitare l'introspezione personale, le relazioni tra fratelli e le dinamiche familiari in presenza di un bambino diversamente abile. L'organizzazione dei corsi è divisa tra genitori e fratelli "normali". Per i genitori, il percorso studiato da Carolina Amelio è capire, individuare e proteggere. Capire le dinamiche emotive e  di relazione che si instaurano  tra i nostri figli non disabili rispetto ad un fratello con disabilità. Individuare i bisogni di ogni membro della famiglia, tenendo conto del ruolo che questo ricopre all'interno della stessa. Proteggere i genitori stessi, affinché imparino a scegliere un sostegno adeguato per dare spazio alle loro stesse emozioni e per affrontare con consapevolezza il mondo esterno;  proteggere anche i figli non disabili, insegnando loro ad affrontare lo sguardo a volte indiscreto e indagatore del mondo circostante (parenti, amici, insegnanti, coetanei).

Esprimere emozioni nascoste. Per i fratelli dei portatori di handicap, il metodo è ancora più organizzato. Prima di tutto, si cerca di far loro esprimere le emozioni più nascoste, ma senza forzarli, per avere la possibilità di conoscere il loro stato d'animo e quindi cercare di aiutarli dove necessario. Si passa, poi, al tentativo di annullare i sensi di colpa che spesso vivono e che sono la causa del loro disagio. Soltanto così potranno sconfiggere la paura della disabilità o malattia del loro stesso fratello. L'ultimo e fondamentale passo per venire incontro alle esigenze di questi figli "normali", è aiutarli a fortificarsi per imparare a difendere loro stessi e, eventualmente, il proprio fratello disabile. I corsi per i fratelli sono aperti a partire dai 5 anni e divisi in fasce di età: 5-10 anni; 11-16 anni; 16-21 anni; dai 21 anni in poi.

Quando e quanto costa. I corsi si svolgono una volta al mese, costano 30 euro l'uno, e si  tengono  presso il Centro CaroAnto di Roma, Via Siro Conti 61 e di Osimo (Ancona), in Via San Filippo 11. Un altro esempio interessante di lavoro sulla questione, è un libro-ricerca utile per  comprendere i molteplici aspetti del problema disabilità, scritto da di Chiara Gottardi, assistente sociale della Provincia di Trento. "I fratelli di persone disabili. Ricerca sui loro vissuti personali e sul loro ruolo d'aiuto" (2005) è pubblicato da una piccola casa editrice del Trentino, la Antolini Centro Stampa di Trento, e si è rivelato di grande interesse da parte delle famiglie, e soprattutto dei fratelli, che vivono la disabilità. Quello che si è cercato di far emergere da questa indagine è come i fratelli di persone con handicap possano essere delle importanti risorse non solo per la famiglia e per il disabile, ma anche per gli operatori che lavorano nel sociale.

Fonte: la Repubblica