mercoledì 31 ottobre 2012

HOLLANDE CONTRO GOOGLE:MAXI-TASSA DA UN MILIARDO DI EURO




 Hollande stanga Google, con una maxi-tassa da un milardo di euro. Un miliardo di euro è la 'bolletta' rivolta a Google, il colosso americano del web, dal fisco francese, al termine di un'indagine delle autorità transalpine sulla divisione francese di Google e sulla sua holding irlandese. In particolare,la direzione generale delle finanze di Parigi ha inviato al colosso di Mountain View una lettera raccomandata nella quale chiede «circa un miliardo di euro per quattro esercizi contabili», scrive il Canard Enchain, nell'edizione che andrà in edicola domani, ma i cui contenuti sono stati anticipati dalla stampa transalpina. Interpellato dall'agenzia France Presse, il ministero delle Finanze non ha voluto commentare, celandosi dietro al principio del segreto fiscale. E anche da Google, almeno per ora, è arrivato un secco no comment.

LA GOOGLE TAX Secondo il Canard, sempre molto ben informato sui retroscena della politica transalpina, questa 'regolarizzazione fiscalè è stata evocata ieri durante l'incontro all'Eliseo tra il presidente francese, Francois Hollande e il numero uno mondiale di Google,Eric Schmidt, dedicato alla mobilitazione degli editori di Francia, Italia e Germania per la creazione di una 'Google Tax'. «Se entro la fine dell'anno il negoziato tra Google e gli editori della stampa non dovesse giungere a conclusione, Google sa già ciò che lo attende dal punto di vista fiscale: 1 miliardo», scrive ancora il Canard, secondo cui ci sarà «senza dubbio un modo di negoziare». In Francia, secondo le stime, il colosso di Mountain View - che opera grazie alla sua holding irlandese - avrebbe realizzato nel 2011 un giro d'affari compreso tra 1,25 e 1,4 miliardi di euro, derivanti soprattutto all'attività pubblicitaria su internet. Alle casse dello Stato francese, avrebbe invece versato poco più di 5 milioni di euro, nel quadro dell'imposta sulla società. Ieri, Hollande ha lanciato un chiaro messaggio di avvertimento al numero uno di Google, chiedendogli di aprire al più presto una trattativa con gli editori e giungere entro «fine anno» a una soluzione sul problema dei contenuti della stampa on-line, se non vuole incorrere nella temutissima 'Google tax'. Ormai da tempo, gli editori francesi, italiani e tedeschi fanno quadrato per chiedere di tassare Google, visto che grazie ai loro contenuti il gigante americano del web genera profitti colossali, senza nessuna contropartita.

Fonte:Leggo

TEMPESTA HALLOWEEN, ALLERTA MALTEMPO IN ITALIA. "DIRETTA WEBCAM DALLE CITTÀ"




Sarà molto forte ma rapida: 18 ore di nubifragi sull'intero territorio nazionale, con 8 regioni a rischio, acqua alta a Venezia e onde fino a quattro metri sul Tirreno. Insomma, la notte delle streghe sarà accompagnata da una tempesta che non può che essere denominata Halloween, come l'ha definita Antonio Sanò del portale «Ilmeteo.it». Le regioni più colpite da questa nuova ondata di nubifragi - secondo le previsioni degli esperti - sono Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Veneto, Friuli e infine Puglia.

GUARDA LE WEBCAM DALLE CITTÀ

Roma Piazza San Pietro
Roma Campidoglio
Milano Duomo
Milano centro
Genova
Torino
Firenze
Venezia Piazza San Marco
Napoli
Bari
Palermo

ALLERTA. In particolare attenzione massima sul «basso Lazio, il Golfo di Gaeta e il Casertano in Campania». Intanto in vista dei temporali la Protezione civile installerà a Rotonda (Potenza) - il centro del versante lucano del Pollino maggiormente colpito dal sisma di venerd scorso - tre prefabbricati per sostituire le dieci tende che ospitano gli sfollati. E sempre la Protezione civile, regionale, ha diramato «l'Allerta 1» in Liguria: «a causa delle piogge già cadute nei giorni scorsi e della conseguente saturazione dei versanti. L'allerta non è di tipo idrologico, ma riguarda in particolare il rischio di frane», precisano da Dipartimento.

ROMA. Massima attenzione anche su Roma dove per limitare eventuali disagi che potranno verificarsi domani pomeriggio in coincidenza con l'intensificarsi dei fenomeni piovosi, la Protezione civile ha avviato l'attivazione dei dispositivi di intervento contro i rischi legati al maltempo. In molte regioni in 24 ore si è passati da temperature più vicine all'estate a quelle invernali, con freddo, vento e neve. Al Sestriere, e sulle montagne olimpiche, sembra di essere passati da fine ottobre a metà dicembre: domenica al Colle sono caduti 80 centimetri di neve fresca, per la gioia degli amanti dello sci che grazie all'innevamento, anche artificiale delle piste, potranno iniziare presto l'attività. Il peggioramento del tempo sarà comunque tanto intenso quanto veloce: «già in serata di giovedì ci sarà un graduale miglioramento» precisano i meteorologi di 3bmeteo. Il sole durerà fino a sabato, poi «altre piogge sono in arrivo almeno fino al 10 Novembre, soprattutto al Nord e sui versanti tirrenici», concludono gli esperti.

Fonte:Leggo

martedì 30 ottobre 2012

MODELLA MUORE DOPO LA LIPOSUZIONE: PAMELA AVEVA 27 ANNI. È GIALLO



Pamela Baris Nascimento, modella brasiliana di 27 anni, è morta durante un intervento di liposuzione effettuato in una clinica specializzata di Ipiranga, a sud di San Paolo. La ragazza, secondo fonti di polizia, è morta a causa della perforazione accidentale del fegato e della successiva emorragia interna.
L'intervento è stato eseguito nella clinica Green Hill e subito dopo il decesso il cadavere della modella è stato frettolosamente tasferito a San Francisco do Sul, sua città natale nello stato di Santa Catarina, dove è stato sepolto senza avvisare le autorità.

GIALLO SULLA SEPOLTURA Una zia della vittima, Enedida Nascimento, 61 anni, venuta a sapere la notizia si è invece rivolta alla polizia. La modella era orfana di madre dall'età di sei anni. I titolari della clinica si sono difesi sostenendo che la decisione di non avvisare la autorità stata «presa dalla famiglia» della modella.
La magistratura ha già aperto un'inchiesta nei confronti del chirurgo plastico che ha eseguito l'intervento, Julio Cesar Yoshimura. Almeno altre due modelle brasiliane sono morte dall'inizio dell'anno durante interventi di chirurgia plastica, molto comuni in Brasile. Pamela, che aveva ottenuto una certa notorietà per aver partecipato ad alcuni programmi televisivi, era alla sua terza liposuzione.

Fonte:Leggo

SANDY, "DEVASTAZIONE INIMMAGINABILE". INCUBO DA 17 MORTI -FOTO/WEBCAM/VIDEO



La notizia buona è che l'acqua sta scendendo a Lower Manhattan, sommersa ieri da una marea di oltre 4 metri provocata dall'uragano Sandy. Le notizie cattive sono tutte le altre: Sandy, anche se degradato a tempesta post-tropicale, rimane pericoloso per i 60 milioni di abitanti della costa est.
I morti sono 16 negli Usa (più uno in Canada), oltre 6 milioni di persone sono senza corrente, la metro di New York è allagata, i treni e gli aerei fermi. E si prevede almeno una settimana per tornare alla normalità. Questa la diretta della giornata:

GUARDA LE WEBCAM
New York City, NY
Brooklyn,New York
New York.live streaming
New York City,NY
Atlanti City,New Jersey
Nantucket,MA

LA DIRETTA

Ore 16.20 Bloomberg: 10 morti a NY L'uragano Sandy ha causato almeno 10 vittime a New York. Lo ha detto il sindaco di New York Michael Bloomberg in una conferenza stampa.


Ore 16.17 Riaperti tre ponti a New York, metro e aeroporti ancora chiusi I ponti di Manhattan, Williamsburg e Brooklyn, a New York, sono stati riaperti dopo il passaggio dell'uragano Sandy. Metropolitana e aeroporti a New York resteranno ancora chiusi. Lo ha detto il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, parlando di «danni senza precedenti al sistema dei trasporti e a quello dell'enmergia elettrica». Anche i tunnel che collegano Manhattan alla terraferma restano chiusi perchè allagati.

Ore 16.13 Chiuse tre centrali nucleari A causa di Sandy, le autorità Usa hanno chiuso tre centrali nucleari, tra cui quella di Indian Point, nei pressi di New York. Di tre centrali chiuse scrive il Wall Street Journal online, citando fonti ufficiali del ministero dell'energia. Un'altra centrale parzialmente chiusa è quella di Hancock Bridge, nel New Jersey.

Ore 16.11 8,1 milioni di americani senza luce Sono circa 8,1 gli americani tuttora senza elettricità, dopo il passaggio di Sandy lungo la East Coast. Lo ha reso noto il Dipartimento dell'Energia.


Ore 15.32 Governatore NJ: "Devastazione inimmaginabile" Quella provocata dall'uragano Sandy in New Jersey è una «devastazione inimmaginabile»: lo ha detto il governatore dello Stato, Chris Christie, parlando di intere aree completamente sommerse dalle acque - tra cui la Jersey Shore, l'area costiera - e di danni a strade, ferrovie, ponti. «È qualcosa di mai visto. È terribile».

Ore 15.00 Romney chiama solo i governatori repubblicani Mitt Romney ha chiamato i governatori repubblicani degli stati colpiti da Sandy, ma non quelli democratici. Da notare che il candidato del Grand Old Party alla Casa Bianca pensa che le funzioni di Protezione Civile vadano trasferite dal governo federale di Washington, alle autorità dei singoli stati. Ma se Obama ieri, in qualità di 'Commander in Chief', ha chiamato ripetutamente tutti i leader degli stati colpiti dalla tempesta, lo stesso non ha fatto Romney. Non ha chiamato infatti Martin O'Malley, capo del Maryland, e neppure Dannel Malloy, governatore del Connecticut, un altro stato finito sott'acqua.

Ore 14.01 Obama in contatto per tutta la notte Barack Obama ha seguito dalla Casa Bianca, per l’intera notte, il passaggio della tempesta post-tropicale Sandy lungo la East Coast. Durante le ore difficilissime per la popolazione, pensiamo agli allagamenti e al blackout che hanno coinvolto milioni di americani, il presidente s’e’ tenuto in continuo contatto con i responsabili degli stati colpiti. Molte le telefonate con il governatore del New Jersey, Chris Christie, il sindaco e il governatore di New York, Michael Bloomberg e Andrew Cuomo.

Ore 13.38. Fermato reattore nucleare in New Jersey.  Il reattore 1 della centrale nucleare di Hancocks Bridge, nel New Jersey, è stato fermato dopo che quattro delle sue sei pompe di raffreddamento hanno smesso di funzionare a causa dei danni provocati da passaggio dell'uragano Sandy. Lo ha annunciato la Società pubblica del gas. Oltre al reattore di Hancocks Bridge, Entergy Corp, l'azienda che gestisce le centrali atomiche, ha reso noto di aver spento per motivi precauzionali, a causa di problemi elettrici, anche una sezione di un altro impianto nucleare, quello di Indian Point, a circa 45 miglia nord di New York. L’azienda ha assicurato che in ambedue i casi l’innalzamento del livello dell’acqua provocata dal passaggio di Sandy nella zona non ha provocato alcun pericolo per i lavoratori delle centrali, tantomeno per la popolazione che vive nei dintorni. Resta infine lo stato d’allerta sulla base di Oyster Creek, in New Jersey, dichiarato già ieri. La Nuclear Regulatory Commission, l’ente che si occupa della sicurezza nucleare Usa ha intensificato le sue ispezioni. Tuttavia, al momento, ha ribadito che le centrali attive stanno operando in condizioni di totale sicurezza.

Ore 13.16. Il riseveglio di New York. La mattina dopo la tempesta c'è un clima surreale per le strade di Manhattan. Sono pochissime le macchine che transitano sulle grandi avenue. Del resto i tunnel che la collegano alla terraferma, alcuni dei quali allagati, sono ancora chiusi. Niente autobus, anche i taxi, i famosi yellow cab, scarseggiano. Pochissima gente per strada. Del resto scuole e uffici pubblici resteranno chiusi anche oggi, come Wall Street. Lo strano silenzio per una metropoli come New York è rotto ogni tanto solo dalle sirene dei vigili del fuoco che incessantemente da ieri prestano soccorso soprattutto negli edifici che sono stati invasi dalle acque dell'Hudson e dell'East River. Anche molte stazioni della metro sono state invase dall'acqua, e - nonostante le pompe siano già in funzione da ore - forse ci vorranno giorni perchè tutto torni alla normalità. Gran parte di Lower Manhattan, poi, resta senza luce, con i tecnici della ConEdison, la società che gestisce i servizi elettrici di New York, al lavoro in una lotta contro il tempo. Intorno a Times Square e nei luoghi solitamente più affollati della Grande Mela, come nei dintorni della stazione di Grand Central, le strade appaiono pressochè deserte. Davanti a qualche negozio si vede qualcuno che comincia a contare i danni provocati dal vento e dall'acqua. Al Central Park, invece, gli operatori forestali sono al lavoro per rimuovere i rami caduti e per assicurarsi che non ci siano pericoli per il crollo di alberi. Il ritorno alla normalità a New York, dopo il passaggio di Sandy, appare ancora lontano.

Ore 12.28. Al buio 6,5 milioni. Sono almeno 6,5 milioni gli americani rimasti al buio per il passaggio di Sandy'. I black out riguardano ben 13 Stati e il District of Columbia (dove si trova la capitale federale Washington).

Ore 12.12. Sandy costerà 20 miliardi. Il presidente americano, Barack Obama, ha dichiarato lo "stato di calamita'" per gli Stati di New York e New Jersey in seguito al passaggio della tempesta Sandy. Il provvedimento rendera' possibile lo stanziamento di fondi per far fronte ai danni alle abitazioni e alle attivita' economiche causati dagli allagamenti e dalla furia dei venti. Lo stato di calamita' permette in particolare l'erogazione di fondi federali per individui colpiti dal disastro, compresi prestiti per trovare alloggi alternativi e per far riparare le abitazioni. Obama e' rientrato alla Casa Bianca interrompendo la campagna elettorale per seguire da vicino l'evolversi della situazione con il transito di Sandy sugli Stati della costa orientale.

Ore 11.25. cede una diga. Una diga si è rotta nel Nord del New Jersey a causa dell'uragano Sandy, allagando le città di Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre 1 metro d'acqua. «Siamo impegnati nei soccorsi», ha detto una dirigente della contea di Bergen, Jeanne Baratta. Secondo Baratta, le tre città sono state «devastate» dall'inondazione.

Ore 11.22. Obama: "Catastrofe". Il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato lo stato di «grave catastrofe» per lo stato di New York. Lo stato di grave catastrofe è stato dichiarato per il passaggio dell'uragano Sandy. La decisione «rende disponibili i fondi federali per le persone colpite nelle contee di Bronx, Kings, Nassau, New York, Richmond, Suffolk e Queens», spiega la Casa Bianca in un comunicato. Lo stato di grave catastrofe è stato dichiarato anche lo stato del New Jersey.

Ore 11.18. Diciassette morti. Le vittime, molte per caduta di alberi, sono negli stati di New Jersey, New York, Maryland, North Carolina, West Virginia, Pennsylvania e Connecticut. Sandy è stato declassato a «tempesta post-tropicale», ma rimane pericoloso per la costa est degli Usa, dove minaccia 60 milioni di persone.

Ore 10.42. Air France non vola. Air France-Klm ha deciso di annullare tutti i suoi voli da e per gli aeroporti di New York e Washington a causa dell'uragano Sandy: e' quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo. Oggi sono invece rimasti attivi i collegamenti con Boston, che erano stati annullati ieri.

Ore 9.42. Sandy perde forza.  Il ciclone Sandy sta perdendo forza man mano che penetra nella terraferma americana, ma potrebbe ancora causare forti venti e inondazioni. Stando a quanto riferito dal National Hurricane Center, alle 10 italiane Sandy si stava dirigendo verso la Pennsylvania con venti da 105 chilometri orari. "Nelle prossime 48 ore è previsto un continuo indebolimento (della forza del vento)", ha scritto in un bollettino. L'uragano è stato declassato a ciclone post-tropicale poco dopo aver toccato terra, ieri sera, lungo la costa del New Jersey.

Ore 8.02. Wall Street chiusa. Wall Street rimarra' chiusa anche oggi a causa dell'uragano Sandy, che ha colpito la costa Est degli Stati Uniti. Lo riferisce Nyse Euronext, la societa' che controlla la borsa di New York, che fa inoltre sapere di aver avviato un piano di contingenza qualora non sia possibile riprendere le contrattazioni mercoledi'. Pur sottolineando che l'edificio che ospita la borsa, a poche centinaia di metri dalle aree di sud Manhattan che sono state evacuate, non ha subito alcun danno che possa pregiudicare la ripresa degli scambi sul 'trading floor', l'operatore e' pronto a spostare le operazioni sui circuiti di Nyse Arca nel caso domani il quartier generale di Wall Street non sia ancora agibile.

Ore 7.58. Incendi a catena. Acqua ma anche fuoco a New York per il passaggio di Sandy: una dozzina di incendi ha flagellato la Grande Mela come conseguenza della tempesta. Il piu' grave ha distrutto 50 case a Breezy Point, nel Queens, dove quasi 200 vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme. Due persone sono rimaste leggermente ferite nel rogo. Il quartiere dell'incendio si trova sulla penisola Rockaway, affacciata sull'Atlantico. Altri due incendi sono stati segnalati a Brooklyn, uno in un deposito per il riciclo della carta e un altro in un parcheggio, a cui si aggiungono altri roghi sparsi per la citta' e che si sono potuti alimentare anche a causa dell'allungamento dei tempi di intervento dei pompieri.

Ore 7.40. Ospedale evacuato a New York. Il mancato funzionamento del generatore di emergenza ha provocato l'evacuazione di un ospedale di New York rimasto al buio a causa della super tempesta Sandy. Gli oltre 200 pazienti dell'ospedale Tisch dell'universita' di New York, fra cui 20 neonati in incubatrice, sono stati trasferiti nella notte in ambulanza verso altri nosocomi. Lo riferisce il New York Post, raccontando le difficolta' dei pazienti trasferiti alla luce delle torce elettriche, fra venti fortissimi. Nell'ospedale privo di elettricita', e quindi di ascensori, i pazienti sono stati portati in barella per le scale. L'ospedale si trova nella zona di Lower Manhattan, dove la tempesta ha provocato l'esplosione di una centrale elettrica. Non e' chiaro se cio' sia dovuto ad un allagamento degli impianti o a danni provocati dal vento.

Fonte:Leggo

VIDEO



ANNA, MALATA E DESTINATA A MORIRE A 18 ANNI. L'APPELLO DELLA MADRE: "AIUTATEMI"



Dignità, questo tutto quello che chiede la signora Angela Ambrosio, mamma di Anna. Sua figlia, 18 anni compiuti ad agosto, soffre di Klippel Trenaunay Weber, una sindrome tanto rara quanto letale: 10 casi conosciuti al mondo e nessuna cura, morte certa e inevitabile.
«Aiutatemi a prendermi cura della mia Anna». Angela lancia un appello che non significa elemosina, ma una richiesta di assistenza lecita in una società civile.

MALE INCURABILE Attualmente Anna sta attraversando una fase della malattia paragonabile a quella di un malato terminale di cancro. Dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. Soffre di afasia Anna, ma nonostante ciò «è perfettamente consapevole di cosa le accade». A prendersi cura di lei sono la madre Angela e la sorella maggiore Pina, 22 anni. L'assistenza rischiesta è costante, così la mamma, abbandonata dal padre di Anna e dalla famiglia incapace di sostenere un simile peso, non ha mai potuto lavorare come avrebbe desiderato, mentre Pina ha rinunciato agli studi per occuparsi della sorella.

DIRITTO ALLA VITA Le tre donne sopravvivono solo grazie a un assegno di accompagnamento da 490 euro arrivato dopo una lunga trafila e a qualche lavoretto saltuario di Angela. Per le spese mensili, tra affitto e medicinali, se ne vanno 360 euro circa. Il resto basta a malapena a sopravvivere e in Campania non esistono strutture che possano dare un sostegno alla famiglia. Le autorità sono rimaste insensibili al dolore delle tre donne, e solo il Presidente Giorgio Napolitano ha teso una mano indirizzando Angela verso una cooperativa per fornire assistenza ai minori. Il lavoro è durato poco, perché lo stipendio arrivava ogni cinque mesi mentre le spese erano quotidiane. Ora che Anna ha compiuto 18 anni potrà finalmente avere diritto alla pensione di invalidità, per la quale sono in corso le lunghe pratiche burocratiche del caso.
Angela si è anche affidata alla solidarietà della società civile, ma tutto quello che chiede è il diritto alla vita e alla morte per una figlia tanto amata.

Fonte:Leggo

MADAGASCAR, VITTORIO TROVATO MORTO:RA SCOMPARSO UNA SETTIMANA FA



Non ce l'ha fatta Vittorio Di Gennaro, il turista 69enne di Rimini scomparso martedì scorso, 23 ottobre, durante un'escursione nella riserva naturale di Ankarana, in Madagascar. Una sua parente rende noto che Di Gennaro è stato trovato morto. Il corpo non presenta segni di violenza.
Causa della morte secondo gli inquirenti malgasci potrebbe essere stata un malore. Sul cadavere sarà eseguita l'autopsia. Di Gennaro era in Madagascar con un viaggio organizzato. Durante un'escursione nella riserva con tre compagni e una guida locale si era fermato perché stanco, dicendo agli altri che li avrebbe attesi al ritorno. Dopo un'ora la comitiva non l'aveva più trovato e aveva chiamato la polizia.

Fonte:Leggo

RAVENNA, DONNA INCINTA SEQUESTRATA E STUPRATA DAL BRANCO IN UN CASOLARE



È stata fissata per oggi davanti al Gip del Tribunale di Ravenna l'udienza di convalida per i tre romeni di 22, 41 e 42 anni arrestati domenica sera dai carabinieri con l'accusa di avere sequestrato, in casolare abbandonato alle porte della città romagnola, e violentato una giovane forlivese incinta. La ragazza - come afferma oggi la stampa locale - ha riferito di essere stata affiancata da uno dei tre, di essere stata fatta salire in auto e di essere stata portata in quel casolare che si trova nella zona artigianale Bassette e che in passato era sede di un locale pubblico.
Una volta rinchiusa a chiave in una stanza, ha invocato aiuto agli altri due, zio e nipote, i quali invece di aiutarla avrebbero cercato di tranquillizzarla dicendole che tanto non le sarebbe accaduto nulla. Ma a quel punto - prosegue l'accusa - è entrato il terzo, quello che l'aveva portata in auto, che l'ha spogliata e violentata. La giovane a un certo punto è però riuscita a scappare seminuda determinando così l'intervento dei carabinieri che verso le 20.30 hanno fatto irruzione nel casolare e arrestato i tre. Per tutti - senza fissa dimora, disoccupati - l'accusa è di violenza sessuale di gruppo in concorso. Per quello che l'ha fatta salire in auto, c'è anche il sequestro di persona aggravato. I tre, già interrogati a lungo ieri pomeriggio dal Pm di turno Angela Scorza titolare del fascicolo, hanno fornito versioni differenti respingendo però tutte le accuse. In particolare l'uomo che l'avrebbe stuprata ha detto di conoscerla già da un paio di settimane e di avere avuto con lei in passato rapporti consensuali; ma di non averla toccata quella sera. La ragazza è stata visitata in ospedale.

Fonte:Leggo

lunedì 29 ottobre 2012

Omicidio Scazzi: "Sabrina e Cosima andarono al pozzo"


Depositata lunedì mattina presso il tribunale di Taranto, dove è ricominciato il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana trovata morta in un pozzo, una relazione dei carabinieri del Ros che gioca un punto a favore dell’accusa.

Secondo la relazione, infatti, il giorno dopo l'omicidio di Sarah, Sabrina e sua madre Cosima andarono al pozzo per controllare come Michele avesse nascosto il corpo della ragazzina.

Il lavoro degli uomini guidati del colonnello Vincenzoni smentisce la parole di Valentina, la sorella di Sabrina, che aveva raccontato di aver ricevuto una telefonata dalla madre e dalla sorella il 27 settembre mentre erano nei loro campi fuori città.

I tabulati dimostrano che quella telefonata c'è stata. Ma le due donne non erano nelle loro campagne: la cella telefonica agganciata è quella invece che fa riferimento al pozzo, il luogo dove Michele Misseri aveva nascosto il cadavere di Sarah.


In carcere, con l’accusa di omicidio, sono finite la cugina Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano. Il processo inizia la sua fase decisiva. In aula, infatti, comparirà Michele Misseri, zio di Sarah, nonché reo confesso dell’omicidio. Ma la procura lo ritiene responsabile solo della soppressione di cadavere. In aula non ci sono la madre e il fratello della 15enne, mentre sono presenti Sabrina e Cosima.

Prima dell’avvio dell’udienza, l’avvocato di Sabrina, Fausto Coppi, ha chiesto di dichiarare inutilizzabili le parti del verbale dell'incidente probatorio del 19 novembre 2010 nelle quali Michele Misseri accusa del delitto la figlia Sabrina.

Secondo Coppi, nell’interrogatorio a cui fu sottoposto Michele, il gip avrebbe rivolto un avvertimento troppo sintetico sulle conseguenze che avrebbero potuto provocare le dichiarazioni accusatorie verso terzi.  Nello specifico, Michele Misseri non sarebbe stato avvertito del fatto che, accusando terzi, sarebbe diventato anche testimone del processo, oltre che imputato. In subordine, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale. L'udienza è stata sospesa per mezz'ora in attesa delle controdeduzioni dell'accusa e di reperire il verbale riassuntivo dell'incidente probatorio, che non è agli atti. Martedì, invece, sarà la volta invece della cugina Sabrina e della zia Cosima, accusate dell'omicidio.

Il pm Pietro Argentino ha chiesto di rigettare la richiesta dell'avvocato Coppi, difensore di Sabrina, di dichiarare inutilizzabili le parti dei verbali dell'incidente probatorio del 19 novembre 2010 nelle quali Misseri accusa la figlia. Il pm ha inoltre chiesto alla Corte di Assise di dichiarare "manifestamente infondata" la questione di legittimità costituzionale posta in subordine dallo stesso Coppi. Secondo il rappresentante della Procura, le ipotesi di dichiarazione di inutilizzabilità dei verbali o di loro parti sono indicate in maniera tassativa nel codice di procedura penale, e l'eccezione sollevata dall'avvocato Coppi non rientrebbe tra queste.

Fonte:Pupia

domenica 28 ottobre 2012

OLTRE 70 DISABILI IN SCIOPERO DELLA FAME. "DAL GOVERNO INDIFFERENZA"


Lamanna: ''Cosa vogliono, il morto? Se continua così lo avranno”. Incontri con i prefetti in tutta Italia, interrogazione Udc. La parlamentare Pd Argentin: “Date un segnale. Se costretta mi unirò alla protesta''

Cresce di ora in ora il numero di coloro che, disabili gravi e gravissimi, aderiscono allo sciopero della fame, forma estrema di protesta iniziata il 21 ottobre dal Comitato 16 novembre onlus per richiamare l'attenzione sulla mancanza del Piano per la non autosufficienza. Le ultime notizie sui malati, di Sla e non solo, che stanno facendo lo sciopero dell'alimentazione e dei farmaci nelle loro abitazioni, assistiti dai proprio medici, sono allarmanti: "Qualcuno ha cominciato ad avere problemi specie a livello di pelle con piaghe da decubito - ci dice la dottoressa Mariangela Lamanna per il Comitato -, inoltre sono frequenti gli sbalzi di pressione che, nelle condizioni già compromesse, rischiano di essere molto critici". Al momento il numero delle persone in sciopero è di oltre 70, mentre è di poche ore fa l'adesione dell'associazione "Sicilia risvegli onlus". E Mariangela Lamanna è stata ricevuta dal prefetto di Taranto Claudio Sammartino: "Il prefetto si è fatto carico di trasmettere al governo le nostre richieste. Nelle prossime ore allerteremo i prefetti di tutta Italia".

Ma quale è la risposta, o l'atteggiamento delle istituzioni e della politica di fronte a questa protesta? "Il silenzio, l'assenza", risponde Lamanna. L'unico a dare un cenno è il parlamentare Udc Teresio Delfino che ha presentato una interrogazione urgente ai ministri di Salute e Welfare. Il documento sprona il governo ad "approvare subito il Piano nazionale sulla non autosufficienza" che i disabili in sciopero chiedono da due anni. Dice Lamanna: "Abbiamo 945 parlamentari, ma i segnali sono ben pochi". Il Comitato ha ricevuto la solidarietà dell'associazione Luca Coscioni e di Rifondazione comunista ("e per questo ci hanno chiamato comunisti"). La dottoressa Lamanna si chiede "se la non risposta, l'assenza istituzionale, sia legata alla nostra partecipazione al No Monti day del 27 ottobre". E parrebbe una ipotesi assurda: "Questa è una battaglia civile a cui tutte le forze - politiche, religiose, etc - dovrebbero sentirsi vicine. Noi non ci fermiamo. Cosa voglio il morto? Se continua così lo avranno". Le interlocuzioni del Comitato con il governo in queste settimane ci sono state e hanno riguardato rappresentanti di tutti i ministeri competenti (Salute, Economia, Welfare). Il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo è in queste ore impegnato sulla legge di stabilità, come ribadisce il suo ufficio stampa, e non si pronuncia, pur essendo "molto sensibile su questo tema", sul quale pare abbia anche interloquito via Twitter con il Comitato 16 novembre onlus. Anche il direttore dell'ufficio di gabinetto del ministero dell'Economia e della finanze Lorenzo Quinzi, con cui il Comitato ha avuto contatti, al momento non si pronuncia.

La protesta buca poco, anzi per niente, i grandi e tradizionali media, ma corre sui social network, percepiti dalle persone in sciopero della fame e dei farmaci come un ultimo baluardo di informazione libera. E attraverso la rete interviene la parlamentare Pd Ileana Argentin, donna disabile, sollecitando un'attenzione da parte del governo e prospettando la scelta di unirsi alla protesta: "E' inconcepibile - scrive Argentin - che di fronte a scelte così drastiche nessuno del governo reagisca. Dove sono la Fornero e Balduzzi e mi chiedo: il premier Monti, a cui ho dato la fiducia, insieme al mio partito, per responsabilità politica, che fa? Vogliono vedere il morto? No, non è possibile, mi vergogno di essere un deputato. Qui parliamo di vite umane, date un segnale e non fatemi usare la mia forza contrattuale in modo demagogico e strumentale... Io sono prima disabile e poi un politico, ma non vorrei arrivare ad unirmi allo sciopero della fame, anche se costretta, a questo punto, perché so che diverrebbe "il caso del deputato handicappato"... Fate qualcosa, io ho già gridato insieme a tutta la Commissione welfare e sanità. Vergogna!"

Fonte:SuperAbile INAIL

sabato 27 ottobre 2012

STANOTTE TORNERÀ L'ORA SOLARE, LANCETTE INDIETRO DI 1 ORA: SI DORMIRÀ 60 MINUTI IN PIÙ


Torna l'ora solare. Alle 3 di questa notte si dovranno spostare un'ora indietro le lancette dell'orologio e si dormirà quindi per sessanta minuti in più: sonno che si «perderà» di nuovo nella notte tra il 29 e il 30 marzo del 2013, quando tornerà l'ora legale. Nei circa sette mesi (l'ora legale è scattata il 25 marzo scorso) in cui l'ora legale è stata in vigore, l'Italia ha risparmiato 102 milioni di euro, grazie ai minori consumi di elettricità per 613 milioni di kilowattora, un valore pari al consumi medio annuo di 205mila famiglie.

Fonte:Leggo

'NO MONTI DAY': SCONTRI IN STRADA,CHIUSA LA TANGENZIALE A ROMA




Il 'corteo selvaggiò, formato da studenti e centri sociali, che si era staccato a piazza San Giovanni da quello principale del 'No Monti day' è terminato poco dopo le 19.

All'uscita dalla tangenziale i manifestanti del 'corteo selvaggiò hanno lanciato fumogeni, petardi e bottiglie contro un cordone delle forze dell'ordine schierato al lato della strada. A quel punto la polizia è avanzata e i manifestanti si sono ritirati dirigendosi verso piazza Santa Croce in Gerusalemme.

TENSIONE NEL CORTEO Momenti di tensione a Roma e un fuori programma durante la manifestazione del 'No Monti day'. Lontano dal corteo, qualcuno ha appiccato fuoco a 3 cassonetti della raccolta differenziata di rifiuti in via dello Statuto. Qualche attimo di paura tra i negozianti della zona, che però non si sono persi d'animo e hanno iniziato a spegnere il fuoco con i loro estintori, fino all'arrivo di una squadra dei vigili del fuoco, all'incirca 5 minuti dopo, che ha provveduto a sistemare la situazione. Via dello Statuto, si ricorda, è limitrofa al percorso del corteo, non inserita nel percorso.

IL CAMBIO DI PERCORSO DI STUDENTI E CENTRI SOCIALI Lo spezzone del corteo degli studenti e dei centri sociali una volta giunto a piazza San Giovanni ha deviato imboccando via Carlo Felice, una strada non prevista nel percorso della manifestazione No Monti Day. I manifestanti sono decisi ora a sfilare, come hanno spiegato ai megafoni, in un «corteo selvaggio».
I book block sono passati avanti al camioncino e hanno preso quindi loro la testa del corteo. Quasi tutti i ragazzi hanno il volto semi coperto. Chi non ha sciarpe o passamontagna copre comunque il viso con i 'librì. Qualcuno ha indossato il casco. Il corteo procede comunque tranquillamente con le forze dell'ordine che presidiano a distanza.
I manifestanti del 'corteo selvaggiò che si è staccato, hanno bloccato per alcuni minuti la bretella che porta all'autostrada A/24. Successivamente i manifestanti sono tornati sulla tangenziale est, in direzione San Giovanni, bloccando nuovamente il traffico sulla carreggiata opposta rispetto al precedente blocco.

TANGENZIALE BLOCCATA I manifestanti del 'corteo selvaggiò hanno bloccato la tangenziale est. Il corteo composto da migliaia di studenti e esponenti dei centri sociali, ha imboccato la tangenziale all'altezza dello scalo di San Lorenzo, in direzione Tiburtina. Il traffico, in quella direzione, è bloccato.
Lungo il percorso i ragazzi battono contro il guard rail con dei sassi. Rassegnati gli automobilisti bloccati, mentre qualcuno nel senso di marcia inverso suona il clacson in segno di solidarietà e saluta sorridendo.

PETARDI CONTRO LE BANCHE Alcuni manifestanti che stanno partecipando a Roma al corteo No Monti day hanno lanciato uova, vernice, petardi e bottiglie di vetro contro la filiale della banca Unipol in via Cavour, all'altezza di Santa Maria Maggiore. Alcuni manifestanti autori del blitz erano a volto coperto, altri a volto scoperto. Sul muro vicino alla filiale hanno scritto «Monti e Fornero al cimitero» e poi «rapinami».
Intanto cresce il numero dei partecipanti al corteo: «Secondo una prima stima siamo 150.000 in piazza». A riferirlo alcuni organizzatori del No Monti Day. «La testa del corteo è in via Merulana mentre la coda si trova ancora in piazza della Repubblica - hanno aggiunto - siamo davvero in tanti».

NEGOZI CHIUSI PER PAURA BLACK BLOC Negozi chiusi e saracinesche abbassate in via Merulana e dintorni. I commercianti della zona, interessata dal passaggio del corteo 'No Monti day', impauriti dalle voci di una possibile 'guerriglia urbanà dei black bloc, hanno deciso di chiudere le loro attività. «Meglio non rischiare - ha commentato un pizzaiolo mentre chiudeva il suo locale - i black bloc sono pericolosi e non vorrei ritrovarmi la pizzeria distrutta». «Oggi ho lavorato solo mezza giornata - ha spiegato il proprietario dello storico panificio Panella in via Merulana - non sono il solo ad aver preso questa decisione, siamo in tanti, quasi tutti. L'anno scorso diversi negozi sono stati danneggiati, dal fioraio alla profumeria più avanti. Hanno avuto vetri rotti e saracinesche spaccate».
 
PRESE DI MIRA LE BANCHE Lanci di uova, scritte 'banca mortà, 'spread your ragè, bancomat imbrattati. Il corteo del No Monti Day segna così il suo passaggio lungo il percorso da via Cavour a via Merulana: ogni banca incontrata viene segnata dai manifestanti con lanci di uova e di vernice colorata. Per il resto il corteo procede pacificamente in direzione di San Giovanni. Il servizio d'ordine interno invita a proseguire e a non eccedere nello sfregio degli istituti bancari.

L'INIZIO DEL CORTEO È partito da piazzale Aldo Moro il corteo degli studenti per il No Monti Day. "Centinaia di studenti delle università e delle scuole di Roma", riferisce una nota del Fronte della Gioventù Comunista, sono diretti a Piazza della Repubblica per partecipare alla giornata di protesta contro le politiche del governo Monti organizzata dal 'Comitato No Debito'.

CHIUSE METRO MANZONI E SAN GIOVANNI  «Come disposto dalla Questura le stazioni metro B Manzoni e san Giovanni sono state chiuse alle ore 14 in previsione della manifestazione »No Monti Day«, promosso dal Comitato No Debito, Usb, Cobas, Cub e Partito della Rifondazione Comunista, che prevede un corteo che partirà da piazza della Repubblica con destinazione piazza san Giovanni. Trentanove le linee bus e tram interessate a deviazioni o limitazioni delle corse. I viaggiatori possono utilizzare le stazioni Vittorio Emanuele e Re di Roma». Lo comunica l'Agenzia per la mobilità.

MISURE DI SICUREZZA Per l'occasione cassonetti dell'immondizia rimossi e divieto di sosta per le auto lungo tutto il percorso del corteo. Forze dell'ordine già mobilitate. Si presenta così il centro di Roma in vista del corteo che nel pomeriggio sfilerà da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. Il pericolo è l'infiltrazione di black bloc che provochino scontri e devastazioni, come al corteo degli Indignati dell'ottobre 2011. Analogo il percorso della manifestazione, che partirà alle 14.30 da piazza della Repubblica e passando per l'Esquilino si concluderà in piazza San Giovanni, dove si terranno gli interventi dal palco. Sono attese decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, nonostante la pioggia prevista. Saranno chiuse le stazioni metro San Giovanni e Manzoni, deviate diverse linee di autobus. La questura di Roma ha fatto sapere che usarà la linea dura contro eventuali violenti non appena dovessero mettersi in azione. Gli organizzatori hanno predisposto un servizio di autotutela di 300 persone, riconoscibili dalle pettorine. Studenti e centri sociali si ritroveranno alle 12.30 in piazzale Aldo Moro, davanti all'Università La Sapienza, per poi raggiungere il concentramento del corteo in piazza della Repubblica. Da quest'ultima è partito stamani un altro corteo, quello dei medici, che sfilano fino al Colosseo contro i tagli alla Sanità.

Fonte:Leggo

COMUNICATO STAMPA - Coordinamento Famiglie Disabili



Dopo 18 anni di attesa il Coordinamento Famiglie Disabili vuole dare uno schiaffo alla politica.

Questa mattina, 27 Ottobre 2012, nel corso dell’incontro promosso dal quotidiano La Discussione con lo scopo di individuare percorsi e progetti per una politica sana e pulita, il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi ha annunciato che sarà - entro brevissimo tempo - avviata un’azione legale per il riconoscimento giuridico della figura del caregiver in Italia, attraverso rivendicazioni di carattere economico-previdenziali. 

Il caregiver, colui che segue ed assiste persone disabili gravi e gravissime in ambito familiare, è una figura alla quale, nei principali Paesi dell’Unione Europea, vengono rivolti compensi specifici e strumenti di tutela che riconoscono legalmente l’elevato valore sociale del lavoro di cura che essi compiono quotidianamente, il più delle volte senza soluzione di continuità. 

L’azione legale verrà seguita da un prestigioso team di professionisti tra i quali il Prof. Paolo Cendon, creatore in Italia dell’istituto dell’Amministrazione di Sostegno, e dall’Avv. Marco Vorano, attualmente impegnato nei ricorsi rivolti al riconoscimento delle cure con cellule staminali. 

La decisione di seguire le vie legali è sortita dall’evidente mancanza di volontà politica di rendere norma applicabile un provvedimento che si trascina nel Parlamento italiano da 18 anni e diverse legislature, quale proposta di legge con il più lungo iter parlamentare della nostra Repubblica, volta al prepensionamento dei caregiver, ai quali – con il sostegno di prove scientifiche inoppugnabili – è purtroppo riservata una sensibile riduzione delle aspettative di vita a causa dell’elevato stress al quale sono continuamente sottoposti.

La causa verrà promossa e sostenuta anche attraverso una serie di azioni ed eventi per sensibilizzare il mondo scientifico e l’opinione pubblica su una fascia di popolazione fino a questo momento trascurata pesantemente dai legislatori nonostante il fondamentale apporto – finora totalmente gratuito e disconosciuto - offerto da questi al settore sociale del Paese. Tra gli strumenti individuati è previsto un Convegno, in una sede istituzionale di altissimo livello e con relatori di prestigio internazionale- che analizzerà la figura del caregiver dal punto di vista giuridico, medico e sociologico - pubblicazioni volte alla diffusione di una cultura del rispetto nei confronti delle disabilità gravissime e un blog dedicato sia alla stessa azione legale che ai contatti tra ricorrenti e sostenitori dell’azione legale.

Tutti coloro che si riconoscono nella figura del caregiver potranno prendere contatto con il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi per partecipare attivamente al ricorso legale, tramite il Gruppo Facebook: Comitato Prepensionamento per i Familiari di Disabili Gravi e Gravissimi o la mail: .info@famigliedisabili.org

Autore:Maria Simona Bellini Profilo Facebook

CONDIVIDETE SU FACEBOOK- TWITTER - GOOGLE +, SITI E BLOG -PER PORTARE A CONOSCENZA TUTTE LE PERSONE INTERESSATE.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE

venerdì 26 ottobre 2012

BERLINO, BIMBI TORTURATI DALLA MAESTRA: "COSTRETTI A MANGIARE IL LORO VOMITO"



Bambini maltrattati, «torturati», dicono i genitori, dalla loro insegnante in un asilo privato cattolico, in Germania. Le presunte violenze sono state scoperte, racconta il tabloid Bild, per lo strano comportamento che i piccoli manifestavano a casa: incontinenza, inappetenza, attacchi di panico. Dalle testimonianze dei bambini sarebbe emerso che la maestra 30enne, dipendente dell'asilo St. Elisabeth di Herne, in Nordreno-Vestfalia, li avrebbe costretti a mangiare anche contro la loro volontà. Chi non ce la faceva, e rimetteva, sarebbe stato obbligato a mangiare il proprio vomito, denunciano i genitori alla Bild. I bambini puniti venivano inoltre tenuti per ore in un angolo e quelli che si facevano la pipì addosso erano costretti a cambiarsi davanti ai compagni di classe. Una delle vittime, Joel, è anche finito in ospedale: «Se la faceva sotto due o tre volte al giorno, vomitava e non mangiava più - ha raccontato la madre, Randa Houbban -, l'hanno dovuto mettere sotto flebo».
Sulla vicenda la procura locale ha aperto un'inchiesta: «Le accuse alla maestra - ha spiegato a Bild un portavoce della polizia - riguardano il presunto uso di violenza fisica e psichica sui bambini». Il responsabile della scuola, padre Christian Groene, è rimasto scioccato per le accuse che sono state rivolte alla donna: «L'insegnante e la direzione dell'asilo sono stati licenziati».

Fonte:Leggo

CHOC A NY, LA BABY SITTER MASSACRA A COLTELLATE DUE BIMBI DI 2 E 6 ANNI



La mamma era andata ad accompagnare una delle sue figlie alla lezione di nuoto, il papà era fuori città per lavoro, così Leo, 2 anni, e Lulu, 6, erano rimasti a casa con la tata cinquantenne. Tornata a casa, un condomionio di lusso a New York che affaccia su Central Park, Marina Krim è rimasta sorpresa dal trovare tutte le luci spente. Pensava che i suoi bimbi fossero usciti con la baby sitter, e invece li ha ritrovati in bagno, uccisi nella vasca, la donna riversa in una pozza di sangue con una ferita alla gola ma ancora viva.

A dare l'allarme sarebbe stata una vicina di casa dopo aver sentito le forti grida della donna nel pomeriggio. Sui corpi dei bambini, dichiarati morti sulla scena del crimine, c'erano numerose ferite da taglio inflitte con un coltello da cucina. La tata è stata ricoverata in stato di arresto e le sue condizioni sono critiche.

Fonte:Leggo

giovedì 25 ottobre 2012

SALUTE, LA METÀ DEGLI ITALIANI CHIEDE PRIMA A GOOGLE E POI AL DOTTORE




Quasi un italiano su due, nell'affrontare un problema di salute, si rivolge a Internet prima ancora di andare dal medico. Emerge dal sondaggio 'Salute e informazione: tu come la pensi?', promosso dall' associazione 'Peripato' in collaborazione con il Corriere.it. Il sondaggio, basato su un campione di 2454 lettori del quotidiano online, quindi non rappresentativo della popolazione nazionale, dà comunque un'idea del rapporto che esiste fra pazienti e Internet, tanto che secondo i risultati, la fonte di informazione più consultata, per ben l'86% è ancora il web. Basso il ricorso a radio e tv (5,7%), in caduta libera la vecchia enciclopedia medica, col 7,7%. Resta il fatto che davanti a pazienti più autonomi il ruolo del medico è più complesso: cresce il bisogno di dialogo (62%) per cercare nella figura del medico rassicurazione verso ansie spesso suscitate dal sovraffollamento di notizie trovate proprio su Internet. Sono dati che mettono nero su bianco un concetto già noto ai fondatori di Peripato, neonata associazione presieduta da Sergio Harari, direttore della Pneumologia all' Ospedale San Giuseppe di Milano, per «stimolare – dice il medico – la sensibilità del pubblico verso il sapere biomedico e sociosanitario, rifondando il rapporto tra popolazione e cultura della salute». Una delle prime iniziative di Peripato è la promozione a Milano nel settembre del 2013, di un 'Festival della Salutè incentrato proprio su questi temi. Iniziativa che non poteva non trovare collaborativo l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino «anche per capire – ha detto – come le risorse economiche e umane possano essere utilizzate nel migliore dei modi». La presentazione di Peripato è stata anche l'occasione per illustrare il progetto di Humanitas Gavazzeni 'ComunicAnimare la salutè, quattro cartoni animati firmati da Bruno Bozzetto incentrati sulla prevenzione e la tutela della salute. «Un modo con cui la medicina – ha detto Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto – può costruire ponti per trasmettere i valori della cultura scientifica».

Fonte:Leggo

CATARINA, 20 ANNI, VENDE LA SUA VERGINITÀ PER 600.000 €. "MI PAGHERÒ GLI STUDI"



Una studentessa brasiliana di 20 anni, Catarina Migliorini, ha venduto la sua verginità per 780.000 dollari (600.000 euro circa) a un giapponese, attraverso un'asta su un sito internet australiano, virginswanted.com.au.
Alla gara hanno partecipato 15 uomini da India, Brasile, Usa e Giappone. Il sito ha messo all'asta anche la verginità di un 21enne russo, Aleksandr: in questo caso una brasiliana se l'è aggiudicata, ma per l'illibatezza maschile sono bastati 3.000 dollari (2.300 euro).
Catarina ha detto alla stampa del suo paese di volersi finanziare gli studi di medicina in Argentina. «La vedo come un'impresa - ha raccontato alla stampa britannica -. Mi permette di viaggiare, di girare un film e di avere subito del denaro».
Secondo i media australiani, la ragazza brasiliana sarà condotta in aereo in Australia. Nelle settimane seguenti si incontrerà in un luogo segreto con il vincitore giapponese dell'asta, chiamato Natsu. Quest'ultimo ha dovuto stipulare un contratto con la giovane nel quale si impegna a sottoporsi a un test sulle malattie sessualmente trasmissibili. «Se fai questo una sola volta nella vita, non sei una prostituta», ha commentato Catarina, «non è che facendo una sola foto diventi un fotografo».

Fonte:Leggo

UNO SQUALO NEL MARE ADRIATICO:CARCASSA DA 200 KG A BRINDISI


Pesa oltre 200 chili la carcassa di uno squalo trovata ieri pomeriggio dai militari della guardia costiera nel porto interno di Brindisi. Secondo quanto accertato, con l'ausilio degli esperti del servizio veterinario della Asl, l'animale sarebbe stato ucciso durante il passaggio di una nave. Il predatore presentava, infatti, profondi tagli ed era privo della coda. Con tutta probabilità è stato tranciato dalle eliche di qualche imbarcazione mentre cercava cibo nelle acque del porto. Il ritrovamento è stato fatto durante controlli disposti per scovare pescatori di tonno rosso.

Fonte:Leggo

ANGELA RENDO - Intervista:Legge di stabilità 2012 in Sicilia



La legge di stabilità proposta in questi giorni dal governo Monti contiene decisioni che lasciano senza parole. Fra le più eclatanti colpisce la volontà di tassare le pensioni di invalidità civile e le relative indennità di accompagnamento, già ridotte al lumicino. Il 31 ottobre la Fish (federazione italiana per il superamento dell'handicap) ha fissato una manifestazione a Roma per cercare di indurre il Parlamento a rivedere certe scelte.

Il Comitato 14 settembre, sostenuto dal Coordinamento nazionale famiglie disabili gravi gravissimi, si è subito riunito davanti ai palazzi del potere in presidio permanente protestando anche attraverso lo sciopero della fame. La situazione della disabilità in Italia è grave. Un malato divenuto cronico e spinto in fase terminale con gli interventi tutt'altro che curativi degli ultimi governi. In meridione la situazione è persino peggiore. Ce lo racconta Angela Rendo, mamma siciliana che ha un figlio affetto da malattia rara e referente per la sua regione del citato coordinamento.

Esordisce raccontando come si è dovuta informare sulla disabilità negli anni, contando solo sulle proprie forze. Non c'è informazione e oggi sono in tanti a ricorrere a lei. La sua esperienza sul territorio è smisurata. Una delle lotte per cui si è impegnata di più è stata quella per la legge sul prepensionamento per chi assiste persone con grave disabilità, che in Sicilia esisteva già per gli impiegati regionali, e che "è stata abrogata senza che non si sia fatto buon uso". L'assistenza domiciliare viene garantita, continua a raccontare, "più che altro in forma diretta che non in quella indiretta, violando il diritto sacrosanto, secondo me, di poter scegliere da chi essere assistiti. Inoltre vengono ridotte le ore d'assistenza offerte perché, ci rispondono, non ci sono soldi".

Dal suo punto di vista manca anche un supporto psicologico. A scuola scarseggia il personale specializzato, così "i genitori si ritrovano ad inizio anno a fare dure lotte e molti finiscono per desistere. Per non parlare dell'iter burocratico. Spesse volte per sapere che fine fa un verbale d'invalidità passa un anno e più e, non di rado, l'Inps dichiara di aver perso il verbale, un documento senza il quale sovente non si può accedere a determinate domande (bandi per disabili,  scuola…). Posso testimoniare personalmente. Si fanno infiniti viaggi e attese di cui non si finisce mai di stancarsi. È come se le persone disabili fossero una pratica o un numero: poca sensibilità e poca considerazione da parte della società!”.

Sul lavoro afferma che “la legge sul collocamento obbligatorio è il nulla come messa in pratica, infatti ci sono persone che ne hanno diritto e attendono anche da vent’anni”. Secondo lei  “le leggi non vengono quasi mai applicate correttamente, nessuno organo si fa carico davvero della famiglia. Per non aprire il discorso sui centri riabilitativi, pochissimi e mal gestiti, purtroppo, con ore ridotte ai minimi termini. I genitori devono affidarsi alla competenza esterna (pagando) per garantire almeno una buona riabilitazione”. Non va meglio per chi è in grado di poter avere una vita indipendente: “c'è poco o nulla, a parte qualche associazione che offre qualche servizio ricreativo. Sembra quasi che in questa società Siciliana si ometta il fatto che vi siano disabili.

Certo, "pagando si riesce ad accedere a qualche attività tipo la piscina, ma ben poco è gratuito". Angela offre una soluzione per migliorare questo desolante panorama, ma è fatta di risorse date alle famiglie, di controlli, di decentramento dei servizi per una maggior personalizzazione che riduca gli sprechi e migliori la qualità, di confronto fra le parti e di abbattimento delle barriere mentali. Il contrario di ciò che sta facendo il governo, avviandoci verso una desertificazione della società che non ci rende degni di nessuna appartenenza all’Europa e, men che meno, di essere annoverati fra i Paesi civili.

Intervistata:Angela Rendo Profilo Facebook

Intervista fatta da:Antonio Giuseppe Malafarina Profilo Facebook.
Classe 1970, un diploma e una specializzazione nell'ambito della contabilità. Collaboro con il gruppo Headnet del Besta, sulla salute pubblica e sulla disabilità. Opero in questo campo dai primi degli anni '90 e mi occupo di tutto quanto concerne le persone con disabilità: le leggi, la cultura, la storia, il divertimento

mercoledì 24 ottobre 2012

NEWS - INFLUENZA, STOP AI VACCINI NOVARTIS.BALDUZZI: "NESSUN ALLARMISMO"



Proprio mentre stava per partire la tradizionale campagna vaccinale contro l'influenza, un nuovo 'incidente' ostacola il normale avvio dell'immunizzazione. Questa volta, dopo il blocco di due settimane fa di oltre 2 milioni e mezzo di dosi dell'azienda olandese Crucell, il Ministero della Salute e l'AIFA hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo di alcuni vaccini antinfluenzali Novartis che per colpa di un problema nell'aggregazione delle proteine, potrebbero, secondo i timori delle istituzioni sanitarie, causare effetti indesiderati. Ai cittadini, ha spiegato il ministero con una nota - è richiesto di non acquistare nè utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione. Al momento non è stata comunicata alcuna segnalazione di eventi avversi ma allo stato, secondo il ministro, «possiamo stimare che possano eventualmente verificarsi eventi avversi locali e aumento della temperatura».

NESSUN ALLARME Ma, per Balduzzi, non esistono ragioni perchè si crei panico. Anzi, come ha spiegato il segretario nazionale dei medici di famiglia della Fimmg, Giacomo Milillo, quanto è accaduto dimostra che i controlli funzionano. I vaccini vietati spiega il ministero sono 'Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad. In totale le dosi di vaccino antinfluenzale contrattate con la Norvatis per l'Italia sono pari a tre milioni, e al momento sette Regioni che hanno fatto ordinativi non hanno però ancora avviato la distribuzione di tali vaccini. Oggi sono state bloccate circa 500mila dosi già acquisite, che erano sul territorio italiano. Di queste, appunto, 175mila erano distribuite in farmacia e 312mila nel circuito delle Asl. I restanti 2,5 milioni di dosi di vaccini Novartis ancora non sono stati consegnati al mercato e sono nelle fabbriche italiane di produzione localizzate a Siena, Rosia e Varese. Chi ha avuto iniettato eventualmente uno dei vaccini antinfluenzali Novartis per i quali oggi è stato deciso il blocco e avesse dei dubbi, a partire da venerdì mattina potrà contattare il numero verde che sarà attivato dal Ministero della Salute per fornire informazioni.

IL NUMERO VERDE Se qualcuno avesse già utilizzato i vaccini indicati «e non ha riscontrato anomalie - ha detto il ministro - ciò indica che la fiala utilizzata era integra oppure che il difetto relativo al vaccino non ha dato reazioni. Da venerdì sarà disponibile il numero verde per le informazioni». Domani il ministero incontrerà i rappresentanti della Novartis che hanno dichiarato di avere già consegnato la documentazione sulla sicurezza e l'efficacia dei propri vaccini. Diversa la versione del ministero che afferma che invece l'azienda sapeva dallo scorso luglio delle anomalia contestate. Ora però, secondo Tribunale per i diritti del Malato-Cittadinanzattiva, il rischio è un altro: la mancata vaccinazione di chi rischia grave complicanze se colpito dall'influenza, come i malati cronici. «Siamo molto preoccupati. A questo punto la campagna di vaccinazione antinfluenzale è seriamente a rischio», ha detto Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale. «Se da una parte possiamo dire meno male che ci sono i controlli, dall'altra temiamo che la fiducia dei cittadini possa venire meno nei confronti dello strumento vaccinale, fondamentale per le politiche della prevenzione».

NOVARTIS SAPEVA DELLE ANOMALIE DA LUGLIO L'azienda Novartis era a conoscenza delle anomalie rilevate sui vaccini antinfluenzali dallo scorso 11 luglio. Lo ha reso noto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che, nel corso di una conferenza stampa al Ministero, ha precisato come su tale aspetto si riserva ulteriori approfondimenti. Ricostruendo la vicenda, Balduzzi ha sottolineato come lo scorso 19 ottobre l'azienda abbia inviato all'agenzia italiana del farmaco una documentazione relativa alle anomalie legate ai vaccini, e si evince, ha detto il ministro, che la Novartis «era a conoscenza di tali anomalie dall'11 luglio». L'Aifa ha quindi esaminato la documentazione fino ad arrivare alla decisione di oggi di bloccare i quattro farmaci antinfluenzali. Si tratterrebbe, ha spiegato il ministro, di «anomalie che consistono nella formazione di particelle, ovvero di aggregati proteici, all'interno di alcune delle fiale o siringhe di vaccino, per una percentuale del 3x1000. A titolo precauzionale - ha rilevato - si è quindi disposto il blocco dei vaccini interessati».

Fonte:Leggo

PUNISCONO LA FIGLIA PUBBLICANDO FOTO IMBARAZZANTI SUL SUO PROFILO FACEBOOK



Punizioni 2.0. Vostra figlia si comporta male? E allora quale miglior punizione che sequestrargli lo smartphone e pubblicare sul suo profilo Facebook foto imbarazzanti di mamma e papà che fanno le boccacce?
L'hanno pensata proprio bene due genitori statunitensi del Wisconsin per punire il comportamento irrispettoso della loro primogenita. I due hanno pubblicato una decina di foto - riportano alcuni siti di informazione come FanPage - mentre la vicenda è raccontata dal fratello della "vittima". Per alcuni, tale punizione può essere un banale scherzo, ma nell'ottica di un'adolescente può rappresentare un vero e proprio “suicidio sociale”, a causa dell'imbarazzo provocato dall'atteggiamento dei genitori.

Fonte:Leggo

CURÓ IL TUMORE CON IL BICARBONATO:27ENNE CATANESE MUORE A TIRANA



Morto a 27 anni dopo una terapia a base di bicarbonato di sodio per curare un tumore al cervello. È quanto ha denunciato alla magistratura la famiglia di Luca O., un giovane catanese morto il 18 ottobre scorso in una clinica privata di Tirana dove era ricoverato «per sottoporsi alla terapia indicata dal medico Tullio Simoncini al di là di ogni medicina tradizionale», spiega il legale della famiglia.
Tullio Simoncini è stato già in passato al centro di casi di cronaca e si dice convinto che il cancro sia un fungo, che possa essere trattato con sistemi alternativi rispetto alle terapie tradizionali. Il giovane Luca, cui nel giugno scorso era stato diagnosticato un tumore al cervello, viene accompagnato a Tirana dai suoi genitori. In Italia, infatti, la pratica seguita da Simoncini è vietata.
Ai famigliari viene detto dallo specialista - si legge nella denuncia depositata sia a Tirana che presso al Procura della Repubblica di Roma - che attraverso la terapia a base di bicarbonato di sodio «le possibilità di sconfiggere il tumore erano del 70% a fronte di un rischio clinico di trombosi e infezione di circa il 2%». Prezzo della prestazione, da corrispondere in contanti - è scritto nella denuncia - «20mila euro».
Dopo le prime sette fiale di bicarbonato - si legge ancora nella denuncia - Luca comincia a rimettere e ad avvertire forti mal di testa che convincono Simoncini a sospendere la terapia che sarebbe stata ripresa dopo due giorni. Poco dopo l'infusione della restante terapia a base di bicarbonato, il giovane ha accusato gli stessi disturbi di due giorni prima, aggravati dall'insorgere di violenti spasmi muscolari. A quel punto un medico albanese decide autonomamente di somministrare una flebo di valium.
Le condizioni di Luca, però, precipitano e viene trasferito nel vicino ospedale «Madre Teresa» dove muore dopo pochi minuti. La vicenda è ora all'esame della Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo sulla morte del giovane: domani la Procura di Catania, su delega di quella della Capitale, conferirà l'incarico per l'autopsia. «Èuna storia allucinante - dice Francesco Lauri, avvocato della famiglia - in cui una terapia del tutto sprovvista di validità scientifica a livello nazionale, viene praticata - dietro preventivo pagamento di 20mila euro - irresponsabilmente in strutture non in grado di affrontare un'emergenza. Ci auguriamo che le autorità albanese conducano le appropriate indagini in parallelo con la Procura di Roma».

Fonte:Leggo

ANGELA CELENTANO, I GENITORI ANDRANNO IN MESSICO: "FINALMENTE CI SIAMO"



Ieri i genitori di Angela Celentano, la bambina sparita sul monte Faito nel 1996, hanno incontrato il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, e secondo le indiscrezioni entro Natale il giallo di Celeste Ruiz, la ragazza messicana che dal 2010 si è messa in contatto con la famiglia dicendo di essere loro figlia, potrebbe essere risolto.

Ad accompagnare Catello e Maria Celentano, il generale Luciano Garofano, fino al 2009 a capo dei Ris di Parma. Nell'incontro al ministero degli Interni si è probabilmente discusso di un imminente viaggio in Messico per i genitori di Angela, determinati a incontrare di persona Cristino Ruiz e sua moglie Norma Hilda Valle Fierro, dal cui telefono è partita una telefonata due anni fa. Mai come stavolta, la speranza della famiglia si riaccende: dopo 16 anni, quella messicana sembra una pista plausibile per giustificare la sparizione di Angela.

Il Commissario Straordinario per le persone scomparse è anche entrato a far parte del pool della Procura di Torre Annunnziata, che indaga sulla vicenda. Oggi è prevista la rogatoria internazionale, in cui saranno preparate le richieste da inoltrare a Facebook Ink per ottenere la mappatura completa degli spostamenti virtuali di Celeste Ruiz, Claudia Torres e Norma Hikla e scoprirne le vere identità.

Fonte:Leggo

INFLUENZA, IL MINISTERO: "STOP AI VACCINI NOVARTIS. EFFETTI E REAZIONI INDESIDERATI"



 Stop ai vaccini anti-influenzali Novartis. Il diktat arriva dal Ministero. Il Ministero della Salute e l'AIFA hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini dell'utilizzo di alcuni vaccini antinfluenzali Novartis. «Ai cittadini - spiega una nota - è richiesto di non acquistare e non utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione.

"DIVIETO DI ACQUISTO E UTILIZZO VACCINI ANTINFLUENZALI NOVARTIS" Il comunicato del Ministero della Salute n. 216 ha carattere d'urgenza. Il Ministero della Salute e l’AIFA hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo e in attesa di ulteriori indagini dell’utilizzo dei seguenti vaccini antinfluenzali: 1) Agrippal; 2) Influpozzi sub unità; 3) Influpozzi adiuvato; 4) Fluad. Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito. I vaccini sottoposti a divieto sono prodotti dall’azienda Novartis. L’AIFA, sulla base della documentazione presentata dall’azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la situazione. Ulteriori informazioni saranno diffuse nel corso della giornata.

STOP CAUTELATIVO Il divieto di acquisto e utilizzo dei vaccini antinfluenzali Novartis è stato disposto dal ministero della salute in via cautelativa, al momento in assenza di segnalazioni di reazioni avverse. Secondo quanto si apprende dal ministero l'azienda interessata e l'Aifa avrebbero avviato le procedure di allerta previste dall'Ue.

FARMACIE AVVISATE DA ALLERTA RAPIDO «È già partito l'allerta rapido a tutte le farmacie italiane»: lo ha confermato la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, subito dopo l'annuncio da parte del ministero del divieto di acquisto e utilizzo dei vaccini antinfluenzali Novartis. «Sono state contattate immediatamente le oltre 18mila farmacie italiane», ha aggiunto.

NOVARTIS, 6 MILIONI DI DOSI SU 12-14 TOTALI Si stima siano di 6 milioni le dosi di vaccino della Novartis sul mercato italiano. In tutto in Italia si utilizzano 12-14 milioni di dosi per campagna antinfluenzale. Ma, secondo quanto si è appreso, il provvedimento di divieto di acquisto e utilizzo per il momento avrebbe riguardato solo le circa 500 mila dosi attualmente distribuite. Con lo stop alla distribuzione delle 2,3 milioni di dosi dell'azienda olandese Crucell al momento quindi potrebbero mancare per l'avvio della campagna, se i provvedimenti venissero confermati, oltre 8 milioni di dosi.

Fonte:Leggo

SESSO NEI CLUB SCAMBISTI, NEONATA LASCIATA A CASA: MAMMA E PAPÀ DENUNCIATI



Hanno frequentato per quattro anni club scambisti tra Ravenna, Imola e Bologna, poi la donna si è rivolta alla polizia dicendo di essere costretta dal compagno, sotto minaccia di togliere il mantenimento a lei e ai figli piccoli e di divulgare foto e filmini osè di loro due assieme. Davanti agli inquirenti era pure emerso che in almeno un'occasione i due avevano lasciato la bimba di un anno a casa, per frequentare i club. È così che entrambi si sono ritrovati denunciati per abbandono di minorenni.

L'uomo deve rispondere anche di maltrattamenti in famiglia e di mancato mantenimento. Protagonisti della vicenda approdata oggi davanti al Gup Rita Clerici di Forlì sono una 38enne ora residente nel Ravennate dove si era trasferita dopo i fatti e difesa dall'avv. Manuela Mengucci. E il compagno, un 48enne residente nella stessa casa del Cesenate dove i due abitavano e difeso dall'avv. Riccardo Luzi. I tre figli sono stati a suo tempo affidati ai servizi sociali. La più piccola, attraverso l'avv. Christian Biserni per conto dei servizi sociali, si costituirà parte civile. L'udienza, a causa della giornata di astensione degli avvocati, è stata rinviata a metà dicembre. Secondo quanto finora emerso dalle indagini coordinate dal Pm Alessandro Mancini, la donna all'inizio, seppur non troppo convinta, aveva accettato quei giochi con il compagno nei club emiliano-romagnoli. Poi erano arrivate le presunte costrizioni di lui. E quando lei non voleva, l'uomo sarebbe diventato manesco picchiandola e insultandola anche davanti ai figli. Una sera la signora era tornata prima dal club perchè la bimba piangeva, determinando così l'ira del compagno. È dall' episodio che era scattata la denuncia in Commissariato.

Fonte:Leggo

CECILIA, SCOMPARSA DA UNA SETTIMANA:"AVVISTATA A PORDENONE"


Cecilia Beretta, la studentessa universitaria di 25 anni di Abbiategrasso (Milano), scomparsa da una settimana, sarebbe stata notata a Pordenone. La ragazza, che frequenta la facoltà di Farmacia all'Università di Pavia, è stata vista per l'ultima volta martedì 16 ottobre, proprio a Pavia, ma un uomo avrebbe notato nelle scorse ore la sua presenza a Pordenone. Cecilia, secondo il racconto fornito, portava degli occhiali con una montatura grande e indossava pantaloni bianchi. È una segnalazione che ora è all'esame degli investigatori, così come quella di qualche giorno fa che segnalava la presenza della studentessa a Milano, nella zona di Famagosta. Cecilia Beretta, prima di sparire, ha lasciato una lettera indirizzata ai suoi familiari ai quali ha spiegato di essersene andata perchè voleva cambiare vita. La giovane ha anche aggiunto di essere partita in compagnia di un ragazzo che aveva conosciuto sul treno.

Fonte:Leggo


martedì 23 ottobre 2012

USA, TORNA IL KU KLUX KLAN: VENTENNE NERA DATA ALLE FIAMME. È GRAVE -VIDEO


Aggressione razzista a Winnsboro, in Louisiana, dove tre militanti del Ku Klux Klan hanno dato fuoco a Sharmeka Moffit, una ragazza nera di 20 anni, che si trova in gravissime condizioni, con oltre meta’ del corpo ustionato.

Fonte:Leggo
  

LECCO, MEDICO ARRESTATO: MOLESTIE SESSUALI ALLE PAZIENTI IN OSPEDALE



Molestie sessuali nei confronti di alcune sue pazienti. E' con questa accusa che un medico di 59 anni che esercita all'ospedale di Merate, centro della Brianza in provincia di Lecco, è stato arrestato dai carabinieri.
L'uomo questa mattina è stato preso in consegna dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile a Calco (Lecco), in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. La delicata indagine, coordinata dalla Procura di Lecco, impegnava i militari da alcuni mesi, sulla base delle denunce di molestie sessuali formulate da alcune pazienti e che sarebbero avvenute nel corso di visite specialistiche nel suo studio privato e in ospedale. Gli investigatori, che hanno reso noto di aver avuto piena collaborazione dai vertici ospedalieri, hanno anche effettuato perquisizioni nello studio privato e in quello all'ospedale del medico.

Fonte:Leggo

SESSO ONLINE CON DUE BIMBE DI 9 E 11 ANNI DAVANTI ALL'AMICHETTA. PRESO UN 52ENNE




Immagini pornografiche, anche di autoerotismo. Atti sessuali online nei quali sono rimaste coinvolte due sorelline napoletane di 9 e 11 anni. Arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli l'autore, un pedofilo di 52 anni della provincia di Trento. Avveniva tutto attraverso il sistema di messaggistica Msn. È lì, che l'uomo ha iniziato a inviare, lo scorso mese di giugno, «incessanti» richieste di amicizia, nonostante gli iniziali rifiuti delle piccole.
Secondo quanto è stato ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli, sezione reati contro le 'fasce debolì, l'uomo che dissimulava la sua identità utilizzando diversi nickname non a lui direttamente riconducibili, prima ha creato un approccio simpatico e amichevole, poi con tono sempre più perentorio e insistente, è riuscito a coinvolgere le piccole vittime in attività erotiche e ad inviare proprie immagini d'inequivocabile contenuto sessuale.
È riuscito, così, a coinvolgere le due sorelline in atti sessuali online. In un'occasione, ad assistere a tutto questo, anche un'amichetta di 13 anni. È grazie alla denuncia dei genitori delle bimbe che le indagini sono scattate. La mamma e il papà, infatti, hanno trovato nel computer utilizzato dalle figlie una conversazione telematica con un uomo in video chat dal palese contenuto sessuale che comprendeva immagini pornografiche. I carabinieri, grazie al supporto del Reparto tecnologie informatiche del Racis, sono riusciti a identificare l'uomo.
Nel corso delle indagini è emerso che l'autore del reato «dominato da una personalità caratterizzata dalla mancanza di adeguati freni inibitori e dalla compulsiva ricerca di appagamento sessuale, è intestatario di diverse utenze mobili e in contatto con numerose minorenni, sia in Italia che in altri paesi europei, coinvolte in attività sessuali».

Fonte:Leggo

lunedì 22 ottobre 2012

LA PROTESTA CHOC DI 50 MALATI DI SLA:SCIOPERO DELLA FAME PER L'ASSISTENZA




Un atto estremo per chiedere assistenza: è la protesta choc di 50 disabili gravi, malati di Sla, distrofia muscolare e sclerosi multipla, che rinunciano ad alimentarsi per denunciare la scarsa attenzione del governo verso la loro condizione di malati gravi. Lo sciopero della fame è stato indetto dal Comitato 16 Novembre onlus. Le persone affette da patologie neurodegenerative progressive, bisognose di assistenza 24 ore su 24, denunciano: «Il governo ha destinato parte dei 658 milioni della legge sulla Spending Review alla non autosufficienza, ma ancora non c'è un piano per la destinazione delle risorse», spiega Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 novembre onlus.

 «Lo sciopero della fame consiste in una progressiva riduzione degli alimenti. Si tratta - spiega Lamanna - di malati gravissimi, quasi tutti tracheotomizzati e allettati, tutti bisognosi di assistenza continua e vigile h24. Un'assistenza costosissima, in quanto ogni malato è attaccato a dei macchinari, ad esempio respiratori, che devono essere disponili in misura doppia, perchè se uno si ferma l'altro deve essere subito pronto». Il comitato 16 ottobre ha più volte sollecitato un piano per la assistenza ai non autosufficienti, le cui competenze sono divise tra i Ministeri dell'economia, del lavoro e della salute. « Abbiamo chiesto un incontro con tutti e tre i ministri, Fornero, Grilli e Balduzzi - spiega Lamanna -proprio per dire basta al palleggiamento delle responsabilità e delle competenze. I malati e le famiglie non possono più aspettare, l'assistenza ha dei costi altissimi». Il comitato 16 novembre ha presentato il progetto 'Restare a Casà che consiste nell'assistere al proprio domicilio i malati di questa patologie facendoli rimanere nel loro ambiente familiare ma dotandoli di tutti gli strumenti e i macchinari necessari alla sopravvivenza. Per far questo è stato richiesto da parte dello Stato un contributo di 20mila euro l'anno ad ogni famiglia dove risiede un malato grave. L'elenco dei malati che partecipano allo sciopero della fame è consultabile sul gruppo facebook Comitato 16 Novembre

Fonte:Leggo

ILVA, ESALAZIONI KILLER: MORTALITÀ ALL'11%.ALLARME DONNE: "TUMORI RADDOPPIATI"




 Situazione ancora molto critica a Taranto per le esalazioni dell'Ilva . Peggiorano da +10% a più 11% nell'aggiornamento 2009 del Progetto Sentieri dell'ISS sui siti inquinati i dati della mortalità a Taranto: lo rende noto il presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti.

MORTALITÀ A TARANTO Secondo i dati ufficiali del ministero si registra a Taranto +14% di mortalità per gli uomini per tutte le cause; e +8% di mortalità per le donne per tutte le cause.

TUMORI +24%, 100% NELLE DONNE Dai dati aggiornati al 2009 forniti dal ministro della Salute, Renato Balduzzi alle associazioni ambientalisti emerge per le donne a Taranto un aumento di tumori dal 24% al 100%. Lo rende noto il presidente di Pacelink, Alessandro Marescotti che partecipa all'incontro.   In particolare, - secondo i dati contenuti nel progetto Sentieri aggiornato al 2003-2009 e riferiti al sito di Taranto con Statte - si registra un incremento dei tumori al fegato (+75%), linfoma non Hodgkin (+43%), corpo utero superiore (+80%), polmoni (+48%), tumori allo stomaco (+100%), tumore alla mammella (+24%). Si registra complessivamente un aumento di tutti i tumori del 30% mentre per i bambini si registrano incrementi significativi di contrazione malattie per tutte le cause nel primo anno di vita.

BALDUZZI: «A TARANTO UN PIANO MIRATO» «La situazione a Taranto è indubbiamente complessa. Credo sia necessario uno sforzo, anche da parte della sanità' pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate». Lo ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi, oggi a Taranto.

«AZIENDA RESPONSABILE» «Lo stabilimento siderurgico, in particolare gli impianti altoforno, cokeria e agglomerazione, è il maggior emettitore nell'area per oltre il 99% del totale ed è quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari correlati l al benzopirene». Cos' è scritto nel Rapporto Sentieri presentato oggi a Taranto dal ministro Balduzzi.


ASSESSORE PUGLIA: «DATI ALLARMANTI» «I dati su Taranto sono allarmanti e ricalcano quelli già circolati: bisogna partire da questo dato di fatto per intervenire». Lo ha detto poco fa l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini, dopo l'incontro a Taranto con il ministro Renato Balduzzi.

Fonte:Leggo

"NON HAI PULITO BENE" AGGREDISCE LA MOGLIE POI MASSACRA LA FIGLIA



I carabinieri della Compagnia di Verona hanno arrestato un 57enne originario della provincia di Avellino, accusato di aver picchiato la figlia e di averle procurato fratture alla mascella e al naso. L'uomo, che ora si trova in carcere, in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, si è scagliato dapprima contro la moglie ritenuta colpevole di non aver sbrigato le faccende domestiche a regola d'arte e poi, quando la figlia ha provato a difendere la madre, ha colpito la ragazza diciottenne, procurandole le fratture giudicate guaribili in 30 giorni.

Fonte:Leggo

sabato 20 ottobre 2012

Sesso e disabilità, un tabù al quadrato - testimonianza



“Vivo la mia sessualità come qualunque donna che sta bene con se stessa e ne parlo anche in modo serio per sfatare i tabù sulla sessualità e disabilità. Ne potrei parlare senza problemi anche nei convegni. Forse mi aiuta anche la mia corrente filosofica che vede il sesso in modo molto positivo e naturale, non come la religione cattolica, o come altre correnti spirituali, che lo vedono in modo negativo e peccaminoso”.

Sono affermazioni che Valeria Sirigu, ventottenne affetta da schizoencefalia, ha rilasciato al periodico della Uildm. Valeria si dichiara “atea, umanista e razionalista”, e definisce “il sesso un bisogno primario e naturale del mondo”, da praticare liberamente. Ma è conscia che alcune persone la credono asessuata in quanto disabile, e non nasconde i problemi che la sua situazione comporta: trovare un compagno, certamente, ma anche solo avvisare un’assistente o la madre che sta uscendo con un uomo.

È raro trovare affermazioni simili, in Italia. Che i grandi e piccoli mezzi di informazione non ne parlino è tutto sommato normale, tanto sono condizionati dalle paturnie della Chiesa cattolica. Che accada anche su testate che si vogliono laiche e progressiste suscita tuttavia più sorpresa: è un tabù anche per loro?

Ne scriviamo allora noi, cercando di lanciare un sasso nello stagno. Le persone disabili incontrano molte più difficoltà a trovare un partner. Ed è talmente un’evidenza che, altrove, si cerca di risolvere questo problema.

Già la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità afferma che gli stati sottoscrittori dovranno “fornire alle persone con disabilità la stessa gamma, qualità e standard di servizi e programmi sanitari, gratuiti o a costi sostenibili, forniti alle altre persone, compresi i servizi sanitari nell’area sessuale e riproduttiva”: non è molto, ma si riconosce che il problema esiste. Spetta agli stati andare oltre.

E molti l’hanno fatto. Nei Paesi Bassi l’assistenza sessuale è un servizio completamente garantito dal servizio sanitario nazionale. E la notoria tolleranza olandese ha fatto sì che alcuni comuni inglesi, avvalendosi di un apposito fondo governativo, abbiano inviato ad Amsterdam alcuni disabili al fine di permettere loro di avere rapporti sessuali. Ma anche altri paesi – non solo quelli scandinavi, ma anche la Germania, e persino la “cattolicissima” Spagna – si sono dati regolamentazioni e consentono ai portatori di handicap di avere esperienze sessuali in modo sicuro, quale servizio mutuato o dietro il corrispettivo di un prezzo calmierato. In Svizzera o due associazioni, Sexualité et Handicaps Pluriels e Fachstelle Behinderung & Sexualität, formano assistenti sessuali. Sono attivi anche nel Canton Ticino. E ricevono richieste anche dall’Italia.

Già, l’Italia. Uno dei paesi europei che meno spende per i disabili. Il nostro Stato, quando spende, lo fa “sussidiando” clericalmente i loro viaggi a Lourdes. Invece di finanziare chi per i disabili organizza pellegrinaggi, perché non li interpella direttamente offrendo loro anche la scelta dell’assistenza sessuale?

Se lo Stato finanzia i “viaggi della speranza” cattolici, è purtroppo il responsabile diretto anche di tanti altri “viaggi della speranza”, quelli verso mete più civili, quelle che non solo mettono a disposizione assistenti sessuali, ma consentono anche un ricorso “normale” alla fecondazione artificiale, un divorzio in tempi ragionevoli, un aborto terapeutico in cliniche non condizionate dalla dottrina della Chiesa cattolica. Quella stessa Chiesa un cui rappresentante, il vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli, rifiutò il matrimonio religioso a un paraplegico, in quanto “incapace di procreare”.

Dimenticando, o forse fingendo di dimenticare, che se i paraplegici non possono procreare in maniera naturale possono sempre farlo attraverso le tecniche di procreazione: proprio quelle tecniche che la sua Chiesa, tanto favorevole (a parole) alla “vita”, vuol vietare ovunque. Una Chiesa che si riempie la bocca con tante belle parole e fa, lo riconosciamo, anche tante belle cose (spesso assai noiose) per i disabili, ma i cui vertici hanno deciso di non sottoscrivere la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Siamo ormai abituati in Italia, ad affrontare problemi serissimi in modo poco serio. L’unica iniziativa di cui siamo a conoscenza che abbia offerto una possibilità di soddisfacimento dei desideri sessuali dei disabili è stata lanciata da Federsex, l’associazione che “raccoglie e tutela i club privée”. Probabilmente perché vi avrà intravisto un business. E pensare che, sin dal 1978, esiste una pubblicazione accademica internazionale dal nome eloquente: Sexuality & Disability.

Il profumo di provincialismo si avverte sempre più forte, dalle nostre parti, quando in gioco sono i diritti dei più deboli. Ci auguriamo che questo nostro intervento serva ad avviare anche in Italia un dibattito su una questione che riguarda, ormai, oltre tre milioni di persone. Di cittadini. Perché godano anch’essi di quei diritti che mezza Europa già riconosce.

Fonte:UAAR








“Vivo la mia sessualità come qualunque donna che sta bene con se stessa e ne parlo anche in modo serio per sfatare i tabù sulla sessualità e disabilità. Ne potrei parlare senza problemi anche nei convegni. Forse mi aiuta anche la mia corrente filosofica che vede il sesso in modo molto positivo e naturale, non come la religione cattolica, o come altre correnti spirituali, che lo vedono in modo negativo e peccaminoso”.
Sono affermazioni che Valeria Sirigu, ventottenne affetta da schizoencefalia, ha rilasciato al periodico della Uildm. Valeria si dichiara “atea, umanista e razionalista”, e definisce “il sesso un bisogno primario e naturale del mondo”, da praticare liberamente. Ma è conscia che alcune persone la credono asessuata in quanto disabile, e non nasconde i problemi che la sua situazione comporta: trovare un compagno, certamente, ma anche solo avvisare un’assistente o la madre che sta uscendo con un uomo.
È raro trovare affermazioni simili, in Italia. Che i grandi e piccoli mezzi di informazione non ne parlino è tutto sommato normale, tanto sono condizionati dalle paturnie della Chiesa cattolica. Che accada anche su testate che si vogliono laiche e progressiste suscita tuttavia più sorpresa: è un tabù anche per loro?
Ne scriviamo allora noi, cercando di lanciare un sasso nello stagno. Le persone disabili incontrano molte più difficoltà a trovare un partner. Ed è talmente un’evidenza che, altrove, si cerca di risolvere questo problema.
Già la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità afferma che gli stati sottoscrittori dovranno “fornire alle persone con disabilità la stessa gamma, qualità e standard di servizi e programmi sanitari, gratuiti o a costi sostenibili, forniti alle altre persone, compresi i servizi sanitari nell’area sessuale e riproduttiva”: non è molto, ma si riconosce che il problema esiste. Spetta agli stati andare oltre.
E molti l’hanno fatto. Nei Paesi Bassi l’assistenza sessuale è un servizio completamente garantito dal servizio sanitario nazionale. E la notoria tolleranza olandese ha fatto sì che alcuni comuni inglesi, avvalendosi di un apposito fondo governativo, abbiano inviato ad Amsterdam alcuni disabili al fine di permettere loro di avere rapporti sessuali. Ma anche altri paesi – non solo quelli scandinavi, ma anche la Germania, e persino la “cattolicissima” Spagna – si sono dati regolamentazioni e consentono ai portatori di handicap di avere esperienze sessuali in modo sicuro, quale servizio mutuato o dietro il corrispettivo di un prezzo calmierato. In Svizzera o due associazioni, Sexualité et Handicaps Pluriels e Fachstelle Behinderung & Sexualität, formano assistenti sessuali. Sono attivi anche nel Canton Ticino. E ricevono richieste anche dall’Italia.
Già, l’Italia. Uno dei paesi europei che meno spende per i disabili. Il nostro Stato, quando spende, lo fa “sussidiando” clericalmente i loro viaggi a Lourdes. Invece di finanziare chi per i disabili organizza pellegrinaggi, perché non li interpella direttamente offrendo loro anche la scelta dell’assistenza sessuale?
Se lo Stato finanzia i “viaggi della speranza” cattolici, è purtroppo il responsabile diretto anche di tanti altri “viaggi della speranza”, quelli verso mete più civili, quelle che non solo mettono a disposizione assistenti sessuali, ma consentono anche un ricorso “normale” alla fecondazione artificiale, un divorzio in tempi ragionevoli, un aborto terapeutico in cliniche non condizionate dalla dottrina della Chiesa cattolica. Quella stessa Chiesa un cui rappresentante, il vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli, rifiutò il matrimonio religioso a un paraplegico, in quanto “incapace di procreare”.
Dimenticando, o forse fingendo di dimenticare, che se i paraplegici non possono procreare in maniera naturale possono sempre farlo attraverso le tecniche di procreazione: proprio quelle tecniche che la sua Chiesa, tanto favorevole (a parole) alla “vita”, vuol vietare ovunque. Una Chiesa che si riempie la bocca con tante belle parole e fa, lo riconosciamo, anche tante belle cose (spesso assai noiose) per i disabili, ma i cui vertici hanno deciso di non sottoscrivere la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Siamo ormai abituati in Italia, ad affrontare problemi serissimi in modo poco serio. L’unica iniziativa di cui siamo a conoscenza che abbia offerto una possibilità di soddisfacimento dei desideri sessuali dei disabili è stata lanciata da Federsex, l’associazione che “raccoglie e tutela i club privée”. Probabilmente perché vi avrà intravisto un business. E pensare che, sin dal 1978, esiste una pubblicazione accademica internazionale dal nome eloquente: Sexuality & Disability.
Il profumo di provincialismo si avverte sempre più forte, dalle nostre parti, quando in gioco sono i diritti dei più deboli. Ci auguriamo che questo nostro intervento serva ad avviare anche in Italia un dibattito su una questione che riguarda, ormai, oltre tre milioni di persone. Di cittadini. Perché godano anch’essi di quei diritti che mezza Europa già riconosce.