venerdì 15 giugno 2012

GRILLO NON SI FERMA: MOVIMENTO 5 STELLE È IL SECONDO PARTITO NEI SONDAGGI



Aumenta il consenso per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Arriva al 21% con una crescita dello 0,8% rispetto alla scorsa settimana. I dati, come riporta il Corriere,it, sono stati riportati da un sondaggio sulle intenzioni di voto condotto dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. In calo sembra essere, invece, il consenso nei confrnti del premier Monti. Il Pd è stato votato dal 24% degli italiani e scende, invece il Pdl che si attesta al 15%. Udc al 5,7% e l'Idv al 5,5% registra un calo dello 0,6%.
Il 60% degli italiani si è detto convinto di volersi recare alle urne, ma ben il 40% ha affermato di non sentirsi rappresenatato adeguatamente dalla classe politica. Coloro che dichiarano di volersi astenere dal voto, inoltre, crescono dal 42,2% al 45,8%.

Fonte: Leggo

STUDENTESSA STUPRATA A ROMA DA 5 CINESI CONOSCIUTI IN CHAT. CONDANNATI A 8 ANNI


Sono stati condannati, con rito abbreviato, ad 8 anni di reclusione i cinque ragazzi cinesi che il 24 ottobre dello scorso anno stuprarono a Roma una studentessa di 21 anni conosciuta in una chat su internet. Nei loro confronti il pm Bice Barborini aveva sollecitato una pena a 5 anni e 4 mesi. Il gup Donatella Pavone ha stabilito che gli imputati dovranno risarcire il Comune di Roma che si è costituito parte civile. I cinque erano accusati di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata e di gruppo. Lo stupro avvenne in una stanza di una pensione del centro di Roma. Dopo un periodo di sporadici scambi di messaggi con il ragazzo conosciuto in rete, la giovane decise di incontrarlo la sera del 24 ottobre, ma all' appuntamento si presentarono anche gli altri quattro. Il gruppo si recò prima a cena in un ristorante cinese e quindi in un disco pub. Approfittando dello stato di ebbrezza della ragazza, che forse aveva assunto anche droghe a sua insaputa, la ragazza fu portata in un'affittacamere nel quartiere Esquilino dove venne violentata. Dopo la denuncia della giovane gli autori della violenza furono rintracciati ed arrestati dai carabinieri.

Fonte: Leggo

ANZIANA STUPRATA E STRANGOLATA IN AUSTRIA. I KILLER SONO FIDANZATINI ROMENI



 La polizia austriaca ha arrestato una giovane coppia rumena con l'accusa di aver violentato e ucciso una donna di 87 anni durante un furto in una casa a Hoetting, in Tirolo. Si tratta di un uomo di 25 e una ragazza di 22 anni. Durante il furto, avvenuto domenica notte definito «maldestro» dagli inquirenti, l'anziana non autosufficiente era distesa a letto e aveva iniziato a gridare. A questo punto l'uomo l'avrebbe strangolata e abusato di lei. La coppia è stata arrestata la scorsa notte proprio nella casa del delitto, mentre tentava un furto nell'appartamento di un'altra anziana. Lui ha già confessato, mentre lei nega ogni responsabilità.

Fonte: Leggo

Emanuela Orlandi: drogata e morta in mano a pedofili di rango molto alto? Leggete



L’unica pista che non è stata ancora almeno ufficialmente battuta nel caso di Emanuela Orlandi è quella della morte per una overdose di droga, durante un festino spinto un po’ troppo oltre i limiti. Si tratta della conclusione naturale dell’ipotesi-rivelazione dell’esorcista padre Gabriele Amorth, cui ha aderito anche Pietro Orlandi, fratello della ragazza sparita, una sera di giugno di quasi trent’anni fa e mai più ritrovata. Pietro Orlandi ha aderito a differenti ipotesi sulla scomparsa della sorella, anche contraddittorie fra loro ma non ha smentito la sua ultima convinzione, quella del delitto sessuale, attribuitagli dal Tg della 7.
L’esorcista padre Amorth, intervistato dalla Stampa, ha detto che secondo lui Emanuela Orlandi è stava vittima di un “delitto a sfondo sessuale”. Amorth ha anche citato l’archivista vaticano monsignor Simeone Duca, secondo il quale, a detta di Amorth, “venivano organizzati festini nei quali era coinvolto come “reclutatore di ragazze” anche un gendarme della Santa Sede”.
Merita ricordare il disappunto investigativo del sostituto procuratore generale Giovanni Malerba, titolare della pubblica accusa nel primo troncone dell’istruttoria sul caso, conclusosi nell’agosto 1997 con un nulla di fatto, per come era sfumata la pista che portava a Raoul Bonarelli, già numero due della sicurezza vaticana, prima chiamato in causa e poi scagionato dalla madre di Mirella Gregori, altra ragazza scomparsa, giusto un mese prima di Emanuela.i.
Può trattarsi, da parte di Amorth, di una rimasticatura di vecchie notizie: tutto è disponibile nei due libri da me scritti sul tema e anche nei documenti giudiziari ufficiali.
Però fino a oggi nessuno si era espresso così: “Ritengo che Emanuela sia finita vittima di quel giro. Non ho mai creduto alla pista internazionale, ho motivo di credere che si sia trattato di un caso di sfruttamento sessuale con conseguente omicidio poco dopo la scomparsa e occultamento del cadavere”.
Ultima bomba: “Nel giro era coinvolto anche personale diplomatico di un’ambasciata straniera presso la Santa Sede”.
Questo sembra anche quadrare con quanto mi ha scritto, ancora di recente, un ex carabiniere, Antonio Goglia, il quale, in mezzo a tesi di cui ho motivo di dubitare, conferma una rivelazione da me ricevuta anni fa che Emanuela sarebbe morta il giorno stesso della scomparsa, in salita Monte del Gallo, nei pressi del Vaticano, sulla collina che da via Gregorio VII porta alla stazione ferroviaria di San Pietro, una zona ad alta intensità di residenze religiose.
La tesi che la morte di Emanuela sia avvenuta quella stessa sera è sostenuta anche da dottor Malerba, secondo il quale tutti i presunti rapitori erano o depistatori o sciacalli.
Quello che si sta delineando, tra rivelazioni recenti, rilettura delle vecchie carte e esclusione di piste ormai incongrue, è un nuovo caso Montesi gestito però da mani più abili.
Il caso Montesi prese le mosse la mattina di sabato 11 aprile 1953, quando il manovale Fortunato Bettini, mentre faceva colazione sulla spiaggia di Torvajanica, a ovest di Roma, tra Ostia e Anzio, notò un cadavere, parzialmente vestito, senza scarpe, gonna, calze e reggicalze e gli abiti erano zuppi d’acqua. Era quello di una bella ragazza romana, Wilma Montesi.
Le indagini appurarono che non era stata uccisa, ma che era morta forse per congestione o sincope a causa di un bagno a mare notturno. Soprattutto fu appurato che la sera prima aveva partecipato a un festino molto spinto, qualcuno parlò di orgia, in una tenuta di Capocotta, e che tra i partecipanti c’era il figlio Piero, destinato a diventare un importante musicista, del ministro degli Esteri democristiano Attilio Piccioni. Ne nacquero scandali a catena e un lungo processo, il ministro fu costretto a dimettersi, la sua carriera politica venne stroncata e il figlio assolto. E’ evidente che se il cadavere della ragazza non fosse stato trovato lo scandalo politico non ci sarebbe stato.
Nel caso di Emanuela come in quello di Mirella, se di morte si è trattato, non si è trattato cadavere alcuno e quindi siamo in un aperto mare di ipotesi e congetture. Ma tutto si tiene e se si comincia a parlare apertamente di orge e di festini in cui queste povere ragazze sono state irretite, si deve anche cominciare a pensare che vi circolasse anche della droga. Oggi la droga costituisce un consumo quasi popolare, una volta era merce per le élites, ma erano anche tempi in cui i controlli erano meno severi e gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine erano più semplici di oggi. Chi aveva soldi se ne poteva procurare in quantità: se poi pensiamo che potevano esserci coinvolti diplomatici o alti prelati, la libertà di procacciamento e di movimento era massima.
Sento sussurrare da qualche settimana dell’ipotesi overdose. “C’è un uomo che prima di morire ha confessato a una donna che Emanuela è morta perché “pippava” (cocaina? eroina?) e una volta ha esagerato. Il suo cadavere è poi stato fatto sparire”: questa è infatti l’indiscrezione che circolava poco prima del botto “di Boston” e l’una cosa non esclude l’altra. Anche se appare da escludere che la Orlandi facesse abituale uso di droga, non è invece da escludere che ne facessero uso, e gliela facessero anche assumere, i suoi maturi seduttori. Può non esserci un collegamento ferreo tra il giro dei pedofili, americani o meno, e il cardinale Law citato dall’ex carabiniere Goglia. Ma certamente i gusti di chi sceglieva come preda ragazzine di 15 – 16 anni non si possono definire esattamente normali e sani, anzi sono molto contigui a quelli dei pedofili.
La scena potrebbe essere una di quelle “comitive di amici” frequentate con fin troppa libertà da Emanuela, come ebbe a dichiararmi l’avvocato Gennaro Egidio, legale degli Orlandi, nelle telefonate le cui registrazioni ho consegnato ai magistrati e che Blitz ha messo in rete pubblicandone anche la trascrizione.
Più che la sagrestia della basilica di don Vergari, la scena potrebbe però essere situata nella zona di via Monte del Gallo o dell’omonima Salita, zona a ridosso della Città di S. Pietro e affollata, oltre che di preti e prelati, anche di istituzioni, ritrovi, uffici e iniziative di vario tipo facenti capo al Vaticano. Mi dicono che nell’83 in quella zona vi avesse un ufficio anche uno stretto collaboratore di Wojtyla, in seguito caduto in disgrazia.
C’è da rilevare che l’ipotesi di una morte per droga nel corso di un festino è il logico punto di arrivo di una serie di “piste” fino ad oggi seguite dagli inquirenti e soprattutto dai mezzi di informazione:
- il “rapimento politico”, per scambiare Emanuela col terrorista turco Alì Agca, ipotesi che è stata scartata dalla magistratura inquirente  già 15 anni or sono; altrettanto poco credito è stato prestato alle altre ipotesi di rapimento come:
- il “rapimento della banda della Magliana”, per riavere i soldi prestati a papa Wojtyla per finanziare l’opposizione anticomunista nella natia Polonia;
- il “rapimento dei servizi segreti”, con annessa “pista di Londra” ed Emanuela “chiusa in un manicomio del centro londinese”;
- il “trasferimento nella reggia del Liechtenstein”, con dito puntato contro l’attuale principe regnante Hans Adam;
- la serie di piste che danno Emanuela viva o in Turchia o comunque in Oriente, dopo essere stata man mano avvistata a Bolzano, Parigi, Europa dell’Est, Mosul in Iraq….
- lo stupro con esito mortale opera dell’allora rettore della basilica di S. Apollinare, don Piero Vergari. Ipotesi lanciata da una lettera anonima dell’agosto 2008, ma presa di colpo in considerazione da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, solo dopo il fallimento del blitz sui resti mortali di De Pedis. Il quale, secondo l’anonimo del 2008, avrebbe provveduto a togliere a don Vergari l’ingombro del cadavere;
- l’unica alternativa credibile al parallelo del caso Montesi è quella della “tratta delle bianche”, ipotizzata a suo tempo dalla buonanima del cardinale Silvio Oddi e che può trovare un sostegno anche nelle parole dell’avvocato Gennaro Egidio, legale degli Orlandi e della mamma di Mirella, quando, escludendo il rapimento, ha fatto riferimento alla irrequietezza tipica dell’età delle due ragazzine, che implica una particolare inclinazione a cadere vittime di raggiri e adescamenti; se fosse valida questa tesi, non sarebbero stati però solo due i casi come Emanuela e Mirella, nell’arco di tutti questi anni;
per concludere con le ultime che si sono incalzate in questa metà del 2012:
- il rito satanico sessuale con morte finale, ipotesi lanciata di recente da don Gabriele Amorth, noto anche come esosrcista ufficiale del Vaticano;
- le orge ad uso e consuno di diplomatici con ragazzine arruolate da una guardia svizzera d’Oltretevere, ipotesi anch’essa lanciata da Amorth;
- ultima in ordine di tempo, la “pista di Boston”, detta anche dei”preti pedofili”, varata il giorno 4 di questo mese di giugno dal Corriere della Sera.
Sono teorie che si intrecciano una con l’altra e trovano un riscontro complessivo con quella elaborata in questo articolo: ragazzine le cui fantasie adolescenziali le portano nella rete degli adescatori, entrano, ancora quasi bambine, nel wild side della vita degli adulti, intrappolate in giochi di uomini adulti, potenti, ricchi, corrotti e viziosi, pedofili, maniaci, satanisti e anche protetti dal rischio di scandalo dalla oggettiva complicità dell’istituzione, la Chiesa, da loro indegnamente oltraggiata.
Per l’eliminazione dell’eventuale cadavere di Emanuela e di Mirella, due casi andati a male, a un mese di distanza, forse per una partita di droga maledetta, non c’è solo, a mo’ di riflesso pavloviano, l’idea che vi abbiano provveduto Enrico De Pedis o i suoi amici della banda della Magliana. Non ha infatti pensato per nulla a loro Ercole Orlandi, padre di Emanuela, quando nel 2001-2002 mi ha detto che assieme all’avvocato Gennaro Egidio ha tenuto d’occhio per un pezzo l’auto, compreso il portabagaglio, dell’allora vice capo della Vigilanza vaticana, ingegner Raoul Bonarelli. Ripeto: non la banda della Magliana e il suo “capo” De Pedis, ma la Vigilanza vaticana e il suo vice capo Bonarelli.
Sono sospetti, come ho rilevato sopra, che quadrano con la denuncia anonima ma precisa di padre Amorth e quadrano anche con il pensiero, messo nero su bianco, della magistratura italiana. Peccato però che i magistrati di questi sospetti e verifiche tentate da Ercole ed Egidio non ne abbiano mai saputo nulla. Neppure quando, partendo da tutt’altra faccenda, quella di Mirella Gregori, hanno scoperto che Bonarelli, da loro convocato come testimone, aveva ricevuto dal Vaticano l’ordine di tacere e di tacere proprio riguardo la Orlandi. Motivo per cui venne indiziato del reato di concorso in sequestro di persona dal giudice istruttore Adele Rando. Poi la cosa cadde, per problemi legati al cambio della procedura penale proprio in quel periodo.
Intanto, la Procura della Repubblica di Roma ha dichiarato ufficialmente conclusa la lunga ispezione, condotta anche con l’uso di martelli pneumatici, nei sotterranei della basilica di S. Apolinare per appurare se oltre alla salma di Enrico De Pedis, ormai identificato, a torto o ragione, con il Dandy della saga di Romanzo criminale, nascondesse anche i resti della ragazza vaticana Emanuela Orlandi. La stessa Procura ha però specificato che “l’esito definitivo delle operazioni è atteso per la fine dell’estate con il deposito della consulenza tecnica disposta dall’ufficio”.
Anche se non è specificato quale sia l’oggetto della consulenza tecnica – ossa umane o reperti d’altro tipo? – tanto è bastato per ridar fiato alle ipotesi sul ritrovamento di “ossa umane di 30-40 anni fa”: modo indiretto per alludere alla possibilità che siano della Orlandi. La speranza dei colpevolisti si aggrappa al ritrovamento di 20-30 ossa, che a differenza di tutte le altre dei 600 defunti del vecchio cimitero sotterraneo non è stato possibile datare con certezza come antiche e che bisogna capire a quante persone siamo appartenute per poter dare a ciascuna la sua sepoltura. Il medico legale Cristina Cattaneo e i magistrati hanno ritenuto opportuno fare approfondire la questione alla polizia scientifica di Milano, che se ne occuperà con i tempi non brevi imposti anche dalle vacanze estive. Se necessario, i DNA di quel gruppo d’ossa verranno comparati non solo con il DNA degli Orlandi, ma anche con quello dei familiari di Mirella Gregori, la ragazza sparita tre settimane prima di Emanuela, scomparsa che si usa collegare a quella della ragazza vaticana. “Per eliminare eventuali dubbi residui, le comparazioni dei DNA siamo pronti a farle fare nei migliori laboratori degli Stati Uniti”, fanno sapere i magistrati, decisi a non lasciare nulla in sospeso e farla finita con le incertezze e i sospetti indebiti.

Fonte: Blizt quotidiano

TERREMOTO IN EMILIA: QUELLO CHE NESSUNO VI DICE




Cari amici, dopo l'ennesima forte scossa di stanotte non posso tacere sulle notizie concrete che tutti i mass media giornali e tv tacciono, parlando di tutto e del contrario di tutto senza minimamente toccare la vera questione, addirittura se qualche geologo innavertitamente sta andando sul discorso gli viene improvvisamente tolta la parola in diretta. Si tratta del fenomeno sempre più diffuso in pianura padana da almeno 2/3 anni, il fenomeno fracking che consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po’ di tutto, a seconda della “ricetta” del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Si parla di svariate centinaia di perforazioni per verificare e a volte poi estrarre il gas dalla pianura padana, oltre al fatto che ci sono gia’ stati casi di subsidenza indotta. Nessuno sa che il nostro amato governo ha dato in mano ai texani di Dallas la concessione di questa tecnica perforativa che tra l'altro è vietata in tanti paesi europei proprio per gli effetti collaterali, ad es. in Inghilterra la stanno togliendo perché ha fatto più danni che benefici. Nel caso i texani trovassero delle risorse estrattive al nostro governo andrà il 7% degli introiti, peccato che ai nostri politici sia sfuggito un particolare e cioè che la pianura padana sia strapiena di gente, case, capannoni, chiese, paesi e che se l'americano texano toglie il gas che per millenni si è sedimentato nel nostro sottosuolo per sostenere come un cuscinetto la nostra pianura padana, se lo toglierà tutto collasserà, è una cosa che capiscono in modo elementare anche i bambini. Ci sono già nei paesi colpiti segni evidenti di collassamento del terreno, come ad es. quando una torta fuori dal forno collassa e si stacca dalle pareti, ecco la stessa cosa.
Ecco perché non vogliono che si sappia questa verità perché già alla gente il governo non sta simpatico, figuriamoci se si dovesse prendere carico anche di questo errore astronomico cosa succederebbe? Minimo non verrebbero più pagate le tasse e gli americani estrattori verrebbero presi a calci nel sedere..
Perciò la tecnica sarà sempre la stessa, ovvero parlare degli sfollati, intervistare geologi per non dire la verità, parlare di calciopoli e altri scandali per tentare di distrarci, come dire a Monti e compagnia proprio non ci voleva questa gatta da pelare.. Insomma la solita accozzaglia di gente che omette la verità come sistema, dimenticando che l'omissione ha lo stesso peso della menzogna, e vorrei ricordare loro che tutti questi furbetti o furboni un giorno dovranno spiegare bene alla Vita il loro operato ed il loro schieramento...A riprova di ciò un lettore su internet fa sapere che in uno dei maggiori comuni colpiti oggi c'era affisso il seguente bando di gara: “Procedura aperta per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione rete di teleriscaldamento e indagine geologica esplorativa inerente un pozzo geotermico comprensive dei lavori strutturalmente e direttamente collegati”.
E vogliamo ancora credere alle montagne di cavolate che ci raccontano nel mentre ci devastano pure il territorio...fate girare, la conoscenza è un diritto di tutti!!!

Fonte:Questa è L ' Italia

IL RITORNO DELLA PESTE: ISOLATO IL BATTERIO IN UN UOMO IN OREGON



La peste torna a far paura. La malattia che ha terrorizzato intere città nei secoli passati e l'incubo che ha riempito molte delle pagine della nostra letteratura potrebbe non essere stata debellata come pensavamo. Il "Guardian" riporta il caso di un uomo nello stato dell’Oregon che è stato ricoverato in ospedale dopo esser stato morso mentre cercava di togliere "un topo putrefatto dalla bocca di un gatto selvatico”. La malattia oggi come oggi “è curabile con gli antibiotici” anche se rimane pericolosissima e potenzialmente mortale. Il vaccino, invece, non è più in circolazione.
 I medici non sono ancora in grado di stabilire se l’uomo si sia ammalato attraverso il contatto con il gatto o con il topo. Il batterio, lo yersinia pestis, può essere trasmesso attraverso le pulci infette o attraverso il contatto con animali vettori e causare tre diversi tipi di infezione, la peste bubbonica, che fa gonfiare i linfonodi in tutto il corpo, la peste setticemica, che coinvolge il sistema circolatorio e la peste pneumonica che va ad impattare sui polmoni.
"L’uomo - afferma Karen Yeargain del dipartimento della Salute della contea - mostra segni della variante bubbonica e di quella setticemica ed è in condizioni critiche”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il caso dell’Oregon non deve sorprendere perché ogni anno sono diagnosticati mille casi di peste; l’Oregon ha il curioso primato negli Stati Uniti fin dal 1934.

Fonte: Leggo

LA SFIDA GLORIA: TETRAPLEGICA DALLA NASCITA METTE ALLA LUCE UNA BIMBA



Tetraplegica dalla nascita e senza speranze di divenire madre ha vinto paure e rischi ed ha dato alla luce la piccola Alessandra. Gloria, questo il nome della neomamma 28enne, ha ''scommesso'' su se' stessa, con a fianco sempre il marito - come racconta - e grazie all'equipe del Policlinico di Abano (Padova) ha avuto una figlia quando le donne con la sua malattia non potrebbero averle.

Gloria e' affetta da tetraparesi spastica, una condizione che l'ha costretta sulla sedia a rotelle da quando era bambina, con handicap alle braccia e alle gambe, vittima di danni nel momento della nascita. Nonostante i suoi problemi non ha mai nascosto a se' stessa ne' agli altri la sua volonta' di diventare madre. E quando Gloria ha deciso assieme a suo marito che il momento era arrivato, la sua positivita', forza di volonta' e lucidita' - rilevano i medici di Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente di Abano - non lasciavano spazio a dubbi che ce la potesse fare.

A seguire Gloria costantemente per i nove mesi di gestazione fino al parto cesareo e' stata l'equipe ostetrica guidata dal dott. Gianluca Straface, con il responsabile dell'attivita' di neonatologia dott. Vincenzo Zanardo e la ginecologa dottoressa Marina Pace.

Fonte:Leggo

PADOVA CHOC, ARTIGIANO IN CRISI: "OFFRO UN RENE PER 30MILA EURO"



Pronto a vendere un rene per salvare la sua condizione debitoria. É il caso di un artigiano di Padova che ha messo diversi annunci su alcuni siti internet offrendo il prorpio organo in cambio di 30 mila euro, soldi che basterebbero a salvare la sua attività in crisi.
«l mio calvario è iniziato poco meno di due anni fa», racconta l'uomo al Gazzettino.it, «sembrava una cosa risolvibile nel giro di un paio di mesi poi invece la situazione è precipitata, la crisi si è acuita, da sette mesi non lavoro se non saltuariamente e le entrate troppo scarse non mi permettono di far fronte alle necessità della mia famiglia».
L'uomo ammette di avert tentato di essere aiutato anche dalla Caritas, ma senza  avere però soluzione ai suoi problemi. E conclude: «Forse se trovo l'acquirente serio riuscirò a rimettere in ordine la mia vita, ad avere una base per far ripartire il mio lavoro, capisco le difficoltà di salute a cui mi espongo, ma non sarà sicuramente peggio della situazione che vivo ora».

Fonte: Leggo

IO AMERO' DOLCE NOTTE A TUTTI


SERENA NOTTE A TUTTI
Marco Gilotti