martedì 30 ottobre 2012

MODELLA MUORE DOPO LA LIPOSUZIONE: PAMELA AVEVA 27 ANNI. È GIALLO



Pamela Baris Nascimento, modella brasiliana di 27 anni, è morta durante un intervento di liposuzione effettuato in una clinica specializzata di Ipiranga, a sud di San Paolo. La ragazza, secondo fonti di polizia, è morta a causa della perforazione accidentale del fegato e della successiva emorragia interna.
L'intervento è stato eseguito nella clinica Green Hill e subito dopo il decesso il cadavere della modella è stato frettolosamente tasferito a San Francisco do Sul, sua città natale nello stato di Santa Catarina, dove è stato sepolto senza avvisare le autorità.

GIALLO SULLA SEPOLTURA Una zia della vittima, Enedida Nascimento, 61 anni, venuta a sapere la notizia si è invece rivolta alla polizia. La modella era orfana di madre dall'età di sei anni. I titolari della clinica si sono difesi sostenendo che la decisione di non avvisare la autorità stata «presa dalla famiglia» della modella.
La magistratura ha già aperto un'inchiesta nei confronti del chirurgo plastico che ha eseguito l'intervento, Julio Cesar Yoshimura. Almeno altre due modelle brasiliane sono morte dall'inizio dell'anno durante interventi di chirurgia plastica, molto comuni in Brasile. Pamela, che aveva ottenuto una certa notorietà per aver partecipato ad alcuni programmi televisivi, era alla sua terza liposuzione.

Fonte:Leggo

SANDY, "DEVASTAZIONE INIMMAGINABILE". INCUBO DA 17 MORTI -FOTO/WEBCAM/VIDEO



La notizia buona è che l'acqua sta scendendo a Lower Manhattan, sommersa ieri da una marea di oltre 4 metri provocata dall'uragano Sandy. Le notizie cattive sono tutte le altre: Sandy, anche se degradato a tempesta post-tropicale, rimane pericoloso per i 60 milioni di abitanti della costa est.
I morti sono 16 negli Usa (più uno in Canada), oltre 6 milioni di persone sono senza corrente, la metro di New York è allagata, i treni e gli aerei fermi. E si prevede almeno una settimana per tornare alla normalità. Questa la diretta della giornata:

GUARDA LE WEBCAM
New York City, NY
Brooklyn,New York
New York.live streaming
New York City,NY
Atlanti City,New Jersey
Nantucket,MA

LA DIRETTA

Ore 16.20 Bloomberg: 10 morti a NY L'uragano Sandy ha causato almeno 10 vittime a New York. Lo ha detto il sindaco di New York Michael Bloomberg in una conferenza stampa.


Ore 16.17 Riaperti tre ponti a New York, metro e aeroporti ancora chiusi I ponti di Manhattan, Williamsburg e Brooklyn, a New York, sono stati riaperti dopo il passaggio dell'uragano Sandy. Metropolitana e aeroporti a New York resteranno ancora chiusi. Lo ha detto il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, parlando di «danni senza precedenti al sistema dei trasporti e a quello dell'enmergia elettrica». Anche i tunnel che collegano Manhattan alla terraferma restano chiusi perchè allagati.

Ore 16.13 Chiuse tre centrali nucleari A causa di Sandy, le autorità Usa hanno chiuso tre centrali nucleari, tra cui quella di Indian Point, nei pressi di New York. Di tre centrali chiuse scrive il Wall Street Journal online, citando fonti ufficiali del ministero dell'energia. Un'altra centrale parzialmente chiusa è quella di Hancock Bridge, nel New Jersey.

Ore 16.11 8,1 milioni di americani senza luce Sono circa 8,1 gli americani tuttora senza elettricità, dopo il passaggio di Sandy lungo la East Coast. Lo ha reso noto il Dipartimento dell'Energia.


Ore 15.32 Governatore NJ: "Devastazione inimmaginabile" Quella provocata dall'uragano Sandy in New Jersey è una «devastazione inimmaginabile»: lo ha detto il governatore dello Stato, Chris Christie, parlando di intere aree completamente sommerse dalle acque - tra cui la Jersey Shore, l'area costiera - e di danni a strade, ferrovie, ponti. «È qualcosa di mai visto. È terribile».

Ore 15.00 Romney chiama solo i governatori repubblicani Mitt Romney ha chiamato i governatori repubblicani degli stati colpiti da Sandy, ma non quelli democratici. Da notare che il candidato del Grand Old Party alla Casa Bianca pensa che le funzioni di Protezione Civile vadano trasferite dal governo federale di Washington, alle autorità dei singoli stati. Ma se Obama ieri, in qualità di 'Commander in Chief', ha chiamato ripetutamente tutti i leader degli stati colpiti dalla tempesta, lo stesso non ha fatto Romney. Non ha chiamato infatti Martin O'Malley, capo del Maryland, e neppure Dannel Malloy, governatore del Connecticut, un altro stato finito sott'acqua.

Ore 14.01 Obama in contatto per tutta la notte Barack Obama ha seguito dalla Casa Bianca, per l’intera notte, il passaggio della tempesta post-tropicale Sandy lungo la East Coast. Durante le ore difficilissime per la popolazione, pensiamo agli allagamenti e al blackout che hanno coinvolto milioni di americani, il presidente s’e’ tenuto in continuo contatto con i responsabili degli stati colpiti. Molte le telefonate con il governatore del New Jersey, Chris Christie, il sindaco e il governatore di New York, Michael Bloomberg e Andrew Cuomo.

Ore 13.38. Fermato reattore nucleare in New Jersey.  Il reattore 1 della centrale nucleare di Hancocks Bridge, nel New Jersey, è stato fermato dopo che quattro delle sue sei pompe di raffreddamento hanno smesso di funzionare a causa dei danni provocati da passaggio dell'uragano Sandy. Lo ha annunciato la Società pubblica del gas. Oltre al reattore di Hancocks Bridge, Entergy Corp, l'azienda che gestisce le centrali atomiche, ha reso noto di aver spento per motivi precauzionali, a causa di problemi elettrici, anche una sezione di un altro impianto nucleare, quello di Indian Point, a circa 45 miglia nord di New York. L’azienda ha assicurato che in ambedue i casi l’innalzamento del livello dell’acqua provocata dal passaggio di Sandy nella zona non ha provocato alcun pericolo per i lavoratori delle centrali, tantomeno per la popolazione che vive nei dintorni. Resta infine lo stato d’allerta sulla base di Oyster Creek, in New Jersey, dichiarato già ieri. La Nuclear Regulatory Commission, l’ente che si occupa della sicurezza nucleare Usa ha intensificato le sue ispezioni. Tuttavia, al momento, ha ribadito che le centrali attive stanno operando in condizioni di totale sicurezza.

Ore 13.16. Il riseveglio di New York. La mattina dopo la tempesta c'è un clima surreale per le strade di Manhattan. Sono pochissime le macchine che transitano sulle grandi avenue. Del resto i tunnel che la collegano alla terraferma, alcuni dei quali allagati, sono ancora chiusi. Niente autobus, anche i taxi, i famosi yellow cab, scarseggiano. Pochissima gente per strada. Del resto scuole e uffici pubblici resteranno chiusi anche oggi, come Wall Street. Lo strano silenzio per una metropoli come New York è rotto ogni tanto solo dalle sirene dei vigili del fuoco che incessantemente da ieri prestano soccorso soprattutto negli edifici che sono stati invasi dalle acque dell'Hudson e dell'East River. Anche molte stazioni della metro sono state invase dall'acqua, e - nonostante le pompe siano già in funzione da ore - forse ci vorranno giorni perchè tutto torni alla normalità. Gran parte di Lower Manhattan, poi, resta senza luce, con i tecnici della ConEdison, la società che gestisce i servizi elettrici di New York, al lavoro in una lotta contro il tempo. Intorno a Times Square e nei luoghi solitamente più affollati della Grande Mela, come nei dintorni della stazione di Grand Central, le strade appaiono pressochè deserte. Davanti a qualche negozio si vede qualcuno che comincia a contare i danni provocati dal vento e dall'acqua. Al Central Park, invece, gli operatori forestali sono al lavoro per rimuovere i rami caduti e per assicurarsi che non ci siano pericoli per il crollo di alberi. Il ritorno alla normalità a New York, dopo il passaggio di Sandy, appare ancora lontano.

Ore 12.28. Al buio 6,5 milioni. Sono almeno 6,5 milioni gli americani rimasti al buio per il passaggio di Sandy'. I black out riguardano ben 13 Stati e il District of Columbia (dove si trova la capitale federale Washington).

Ore 12.12. Sandy costerà 20 miliardi. Il presidente americano, Barack Obama, ha dichiarato lo "stato di calamita'" per gli Stati di New York e New Jersey in seguito al passaggio della tempesta Sandy. Il provvedimento rendera' possibile lo stanziamento di fondi per far fronte ai danni alle abitazioni e alle attivita' economiche causati dagli allagamenti e dalla furia dei venti. Lo stato di calamita' permette in particolare l'erogazione di fondi federali per individui colpiti dal disastro, compresi prestiti per trovare alloggi alternativi e per far riparare le abitazioni. Obama e' rientrato alla Casa Bianca interrompendo la campagna elettorale per seguire da vicino l'evolversi della situazione con il transito di Sandy sugli Stati della costa orientale.

Ore 11.25. cede una diga. Una diga si è rotta nel Nord del New Jersey a causa dell'uragano Sandy, allagando le città di Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre 1 metro d'acqua. «Siamo impegnati nei soccorsi», ha detto una dirigente della contea di Bergen, Jeanne Baratta. Secondo Baratta, le tre città sono state «devastate» dall'inondazione.

Ore 11.22. Obama: "Catastrofe". Il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato lo stato di «grave catastrofe» per lo stato di New York. Lo stato di grave catastrofe è stato dichiarato per il passaggio dell'uragano Sandy. La decisione «rende disponibili i fondi federali per le persone colpite nelle contee di Bronx, Kings, Nassau, New York, Richmond, Suffolk e Queens», spiega la Casa Bianca in un comunicato. Lo stato di grave catastrofe è stato dichiarato anche lo stato del New Jersey.

Ore 11.18. Diciassette morti. Le vittime, molte per caduta di alberi, sono negli stati di New Jersey, New York, Maryland, North Carolina, West Virginia, Pennsylvania e Connecticut. Sandy è stato declassato a «tempesta post-tropicale», ma rimane pericoloso per la costa est degli Usa, dove minaccia 60 milioni di persone.

Ore 10.42. Air France non vola. Air France-Klm ha deciso di annullare tutti i suoi voli da e per gli aeroporti di New York e Washington a causa dell'uragano Sandy: e' quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo. Oggi sono invece rimasti attivi i collegamenti con Boston, che erano stati annullati ieri.

Ore 9.42. Sandy perde forza.  Il ciclone Sandy sta perdendo forza man mano che penetra nella terraferma americana, ma potrebbe ancora causare forti venti e inondazioni. Stando a quanto riferito dal National Hurricane Center, alle 10 italiane Sandy si stava dirigendo verso la Pennsylvania con venti da 105 chilometri orari. "Nelle prossime 48 ore è previsto un continuo indebolimento (della forza del vento)", ha scritto in un bollettino. L'uragano è stato declassato a ciclone post-tropicale poco dopo aver toccato terra, ieri sera, lungo la costa del New Jersey.

Ore 8.02. Wall Street chiusa. Wall Street rimarra' chiusa anche oggi a causa dell'uragano Sandy, che ha colpito la costa Est degli Stati Uniti. Lo riferisce Nyse Euronext, la societa' che controlla la borsa di New York, che fa inoltre sapere di aver avviato un piano di contingenza qualora non sia possibile riprendere le contrattazioni mercoledi'. Pur sottolineando che l'edificio che ospita la borsa, a poche centinaia di metri dalle aree di sud Manhattan che sono state evacuate, non ha subito alcun danno che possa pregiudicare la ripresa degli scambi sul 'trading floor', l'operatore e' pronto a spostare le operazioni sui circuiti di Nyse Arca nel caso domani il quartier generale di Wall Street non sia ancora agibile.

Ore 7.58. Incendi a catena. Acqua ma anche fuoco a New York per il passaggio di Sandy: una dozzina di incendi ha flagellato la Grande Mela come conseguenza della tempesta. Il piu' grave ha distrutto 50 case a Breezy Point, nel Queens, dove quasi 200 vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme. Due persone sono rimaste leggermente ferite nel rogo. Il quartiere dell'incendio si trova sulla penisola Rockaway, affacciata sull'Atlantico. Altri due incendi sono stati segnalati a Brooklyn, uno in un deposito per il riciclo della carta e un altro in un parcheggio, a cui si aggiungono altri roghi sparsi per la citta' e che si sono potuti alimentare anche a causa dell'allungamento dei tempi di intervento dei pompieri.

Ore 7.40. Ospedale evacuato a New York. Il mancato funzionamento del generatore di emergenza ha provocato l'evacuazione di un ospedale di New York rimasto al buio a causa della super tempesta Sandy. Gli oltre 200 pazienti dell'ospedale Tisch dell'universita' di New York, fra cui 20 neonati in incubatrice, sono stati trasferiti nella notte in ambulanza verso altri nosocomi. Lo riferisce il New York Post, raccontando le difficolta' dei pazienti trasferiti alla luce delle torce elettriche, fra venti fortissimi. Nell'ospedale privo di elettricita', e quindi di ascensori, i pazienti sono stati portati in barella per le scale. L'ospedale si trova nella zona di Lower Manhattan, dove la tempesta ha provocato l'esplosione di una centrale elettrica. Non e' chiaro se cio' sia dovuto ad un allagamento degli impianti o a danni provocati dal vento.

Fonte:Leggo

VIDEO



ANNA, MALATA E DESTINATA A MORIRE A 18 ANNI. L'APPELLO DELLA MADRE: "AIUTATEMI"



Dignità, questo tutto quello che chiede la signora Angela Ambrosio, mamma di Anna. Sua figlia, 18 anni compiuti ad agosto, soffre di Klippel Trenaunay Weber, una sindrome tanto rara quanto letale: 10 casi conosciuti al mondo e nessuna cura, morte certa e inevitabile.
«Aiutatemi a prendermi cura della mia Anna». Angela lancia un appello che non significa elemosina, ma una richiesta di assistenza lecita in una società civile.

MALE INCURABILE Attualmente Anna sta attraversando una fase della malattia paragonabile a quella di un malato terminale di cancro. Dolori atroci, necrosi, sanguinamenti, infezioni, linfoangite, metastasi in tutto il corpo e aggressività in momenti dolorosissimi. Soffre di afasia Anna, ma nonostante ciò «è perfettamente consapevole di cosa le accade». A prendersi cura di lei sono la madre Angela e la sorella maggiore Pina, 22 anni. L'assistenza rischiesta è costante, così la mamma, abbandonata dal padre di Anna e dalla famiglia incapace di sostenere un simile peso, non ha mai potuto lavorare come avrebbe desiderato, mentre Pina ha rinunciato agli studi per occuparsi della sorella.

DIRITTO ALLA VITA Le tre donne sopravvivono solo grazie a un assegno di accompagnamento da 490 euro arrivato dopo una lunga trafila e a qualche lavoretto saltuario di Angela. Per le spese mensili, tra affitto e medicinali, se ne vanno 360 euro circa. Il resto basta a malapena a sopravvivere e in Campania non esistono strutture che possano dare un sostegno alla famiglia. Le autorità sono rimaste insensibili al dolore delle tre donne, e solo il Presidente Giorgio Napolitano ha teso una mano indirizzando Angela verso una cooperativa per fornire assistenza ai minori. Il lavoro è durato poco, perché lo stipendio arrivava ogni cinque mesi mentre le spese erano quotidiane. Ora che Anna ha compiuto 18 anni potrà finalmente avere diritto alla pensione di invalidità, per la quale sono in corso le lunghe pratiche burocratiche del caso.
Angela si è anche affidata alla solidarietà della società civile, ma tutto quello che chiede è il diritto alla vita e alla morte per una figlia tanto amata.

Fonte:Leggo

MADAGASCAR, VITTORIO TROVATO MORTO:RA SCOMPARSO UNA SETTIMANA FA



Non ce l'ha fatta Vittorio Di Gennaro, il turista 69enne di Rimini scomparso martedì scorso, 23 ottobre, durante un'escursione nella riserva naturale di Ankarana, in Madagascar. Una sua parente rende noto che Di Gennaro è stato trovato morto. Il corpo non presenta segni di violenza.
Causa della morte secondo gli inquirenti malgasci potrebbe essere stata un malore. Sul cadavere sarà eseguita l'autopsia. Di Gennaro era in Madagascar con un viaggio organizzato. Durante un'escursione nella riserva con tre compagni e una guida locale si era fermato perché stanco, dicendo agli altri che li avrebbe attesi al ritorno. Dopo un'ora la comitiva non l'aveva più trovato e aveva chiamato la polizia.

Fonte:Leggo

RAVENNA, DONNA INCINTA SEQUESTRATA E STUPRATA DAL BRANCO IN UN CASOLARE



È stata fissata per oggi davanti al Gip del Tribunale di Ravenna l'udienza di convalida per i tre romeni di 22, 41 e 42 anni arrestati domenica sera dai carabinieri con l'accusa di avere sequestrato, in casolare abbandonato alle porte della città romagnola, e violentato una giovane forlivese incinta. La ragazza - come afferma oggi la stampa locale - ha riferito di essere stata affiancata da uno dei tre, di essere stata fatta salire in auto e di essere stata portata in quel casolare che si trova nella zona artigianale Bassette e che in passato era sede di un locale pubblico.
Una volta rinchiusa a chiave in una stanza, ha invocato aiuto agli altri due, zio e nipote, i quali invece di aiutarla avrebbero cercato di tranquillizzarla dicendole che tanto non le sarebbe accaduto nulla. Ma a quel punto - prosegue l'accusa - è entrato il terzo, quello che l'aveva portata in auto, che l'ha spogliata e violentata. La giovane a un certo punto è però riuscita a scappare seminuda determinando così l'intervento dei carabinieri che verso le 20.30 hanno fatto irruzione nel casolare e arrestato i tre. Per tutti - senza fissa dimora, disoccupati - l'accusa è di violenza sessuale di gruppo in concorso. Per quello che l'ha fatta salire in auto, c'è anche il sequestro di persona aggravato. I tre, già interrogati a lungo ieri pomeriggio dal Pm di turno Angela Scorza titolare del fascicolo, hanno fornito versioni differenti respingendo però tutte le accuse. In particolare l'uomo che l'avrebbe stuprata ha detto di conoscerla già da un paio di settimane e di avere avuto con lei in passato rapporti consensuali; ma di non averla toccata quella sera. La ragazza è stata visitata in ospedale.

Fonte:Leggo