domenica 11 novembre 2012

PERMALOSITA' - DEDICATA A TUTTI/E LE PERSONE PERMALOSE


Prendersi troppo sul serio e reagire male a qualunque osservazione su di sé, anche sottoforma di battuta. I permalosi hanno di base una forte insicurezza.

Persone pronte a mettere il broncio alla minima osservazione, che hanno difficoltà a sorridere dei loro difetti e spesso finiscono per avvelenarsi la giornata per un nonnulla, vittime come sono del loro stesso bisogno di totale approvazione. Ma cosa si nasconde dietro alla permalosità? Perché si fa fatica a superarla? E soprattutto come gestire le critiche?

Persone fragili
Fragili, un po’ rigide, molto attente ai segnali provenienti dall’esterno: spesso mancano di autoironia e di spirito di autocritica. Sono persone che si prendono sempre troppo sul serio, si innervosiscono non appena ricevono una critica e mettono il muso al primo dissenso.
Si definisce permalosa la persona che si risente di parole o di atti che gli altri non considererebbero offensivi. Le reazioni sono varie: si passa dal mutismo destinato a durare anche dei giorni, oppure si reagisce in modo impulsivo, passando al contrattacco con l’obiettivo di avere l’ultima parola.

Scarsa fiducia in sé
Qualunque forma di permalosità va ricercata nella scarsa fiducia in se stessi; il permaloso interpreta le osservazioni in base alle proprie insicurezze e si creano degli equivoci di fondo, su percezioni distorte del reale. Le radici di questo comportamento affondano nell’infanzia: in alcuni casi ci si è sentiti trascurati quando si era piccoli per cui il messaggio interiorizzato era “tu non conti”. Ma si può anche essere verificato il caso opposto, ovvero persone cresciute in un contesto in cui sono state adorate e trattate con i guanti di velluto e così permane il desiderio irrinunciabile di piacere totalmente agli altri, godendo di una considerazione positiva incondizionata. In questo caso non si ammettono ombre perché non hanno mai sperimentato di poter essere amate nonostante i propri limiti.
In entrambi i casi si tratta di un problema dell’ego, da non confondere con la sensibilità che, invece, è una qualità dell’anima.

Le conseguenze
Basta una parola, un tono di voce diverso e il permaloso subito si chiude in se stesso, rimugina, gli viene da piangere. Così se da una parte si cerca l’approvazione continua degli altri, le relazioni si deteriorano sempre di più. Per non indispettirsi si evitano i confronti e i rapporti rischiano di perdere di spontaneità, divenendo rigidi e formali.

Cosa fare
Il punto di base nel permaloso è la mancanza di autostima e bisogna lavorare proprio su questa.

Fare una lista delle proprie qualità e rileggerla nei momenti difficili;
Valutare successi e fallimenti;
Tenere conto del contesto in cui ci si trova e non confondere il proprio operato con la propria persona;
Imparare a gestire le proprie reazioni e riflettere.
Se qualcosa ci ha ferito anziché rimuginare meglio parlarne e chiarire con calma.
Ricordarsi che tutti hanno difetti e punti deboli;
Imparare a distinguere le critiche.