sabato 27 luglio 2013

NOI E NICOLETTA - UN MODO PER DAR VOCE A CHI NON NE HA! - LETTERA APERTA

NICOLETTA


La lettera di Rita Cantucci

Non so a chi sia rivolta la mia lettera,
vorrei potessero leggerla tutti,vorrei riuscire a toccare i sentimenti e la coscienza di molti,ma non so se ci riusciro’.
Vi chiedo di farla girare,di spedirla a tutti i vostri conoscenti,con la speranza che arrivi a qualcuno che possa aiutare me,e con me,tutte le persone che si trovano nella mia stessa situazione,tutte quelle persone che non sanno piu’ a chi rivolgersi ma che non possono far altro che chiedere aiuto.
Mi chiamo Rita,sono la sorella piu’ piccola di una ragazza disabile grave.
Non smettete di leggere vi prego,so che queste cose fanno paura,ma ci sono,esistono,vi chiedo solo di ascoltarmi.
Quando parlo di disabile grave,non parlo di una persona che ha qualcosa che non va,ma di una persona che non ha nulla o quasi che va.
Mia sorella si chiama Nicoletta,una crisi epilettica all’eta’ di 3 mesi le ha compromesso per sempre l’evoluzione.
Parlero’ chiaro e schietto,perche’ io sono cosi’,chi mi conosce lo sa.
Le sue funzioni vitali sono normali,fisicamente e’ normale,ma il suo cervello e’ quello di una bambina di tre mesi.
Nicoletta dorme in un letto con le sbarre,come quello dei neonati.Va alzata,lavata,imboccata e seguita 24 ore su 24.Non parla,non comunica,non ti dice ne se ha fame,ne sete, ne sonno,ne dolore,ne gioia,ne se le scappa la pipi’ o altro.Non sa leggere,ne scrivere,non sa nemmeno che si possa, leggere e scrivere.
Cammina,ma non sa dove va’,se ci sono scale,pericoli nulla!
Mia madre e mio padre l’hanno sempre tenuta in casa con loro,accontendandosi di vivere con lo stipendio da operaio di mio padre e la misera pensione che lo stato le passava,ora non sto a dirvi la cifra precisa, non la ricordo ma a grandi linee 260 euro piu’ l’accompagnamento 470.
Io lavoro e fin’ora ce l’abbiamo fatta,ma ora mio padre e mia madre hanno 70 anni,e hanno bisogno d’aiuto.Io ho 45 anni,dovro’ lavorare ancora per molto e i soldi che le passano non bastano a garantirle un’assistenza.
Mia madre ha sacrificato tutta la sua vita per lei e per noi.
Ripeto questa lettera non e’ solo per lei,purtroppo ci sono altri casi come il suo,ma lo stato italiano
Garantisce l’aiuto solo per chi mette i propri figli in istituto. Voi direte”si ma qui siamo noi a pagare”,ma io vi dico, fate qualcosa perche’ i vostri,i nostri soldi, vengano spesi nella maniera piu’ giusta per questi ragazzi. Un ragazzo disabile in istituto,costa 150 euro al giorno,questo significa 4600 euro al mese che voi pagate.
Ci sono troppe cose ingiuste che la gente non sa e dovrebbe sapere.
Un esempio:un Cieco totale prende 260 euro di pensione piu’ 900 euro di accompagno, ma lui con l’alfabeto brail puo’ leggere,lei no,ma a lei spettano 260 euro di pensione piu’460 euro perche’ i suoi occhi sono sani,con un cane guida un cieco puo’ camminare,ma lei no,perche’ lei non sa tenere un guinzaglio e non sa cos’e’ un cane e nemmeno cos’e’ una strada o un marciapiede.
Nicoletta oggi ha 46 anni,un anno piu’di me,io le voglio bene,e’ mia sorella e non l’abbandono.
Non la mettero’ mai in un’istituto,se dovro’ smettere di lavorare per stare con lei faremo la fame insieme,ma i sacrifici di mia madre io non li buttero’ via.
Secondo la legge italiana,lei ha tutto quello che gli spetta,secondo me no!
E’ da un’anno che giro in lungo e in largo per la provincia per ottenere degli aiuti in più,ma nessuno mi sa aiutare,nessuno che ti indichi con chi parlare ….dove andare a chi rivolgersi.
Ne il dottore,ne l’assistente sociale nessuno!
Ma non e’ giusto!
Non e’ giusto che queste famiglie vengano abbandonate a se stesse,
non e’ giusto che se il paese e’ in crisi,comincino a risparmiare cominciando dai pannoloni di questi ragazzi.

Non e’ giusto chiedere alle famiglie di vivere cosi’ e di morire sapendo di lasciare i propri figli in preda alla disperazione. Qualcuno ci aiuti!

Rita

Contatti profilo Facebook di RITA CANTUCCI


FATE GIRARE CERCHIAMO DI SENSIBILIZZARE IL PIU' POSSIBILE - GRAZIE A TUTTI

lunedì 15 luglio 2013

NONNA UCCIDE LA NIPOTINA DI OTTO ANNI DOPO MESI DI VIOLENZE. CHOC NEGLI USA


Un'altra storia di violenza e maltrattamenti familiari sconvolge l'America: Helen M. Ford, 51enne di Chicago, è accusata di aver strangolato la nipotina di otto anni Gizzell Kiara Ford. E prima di essere uccisa, la bambina avrebbe subito mesi di abusi e violenze. 
Secondo quanto riportato dalla polizia ai media, il degrado era tale che in una ferita alla testa non curata della piccola sono stati trovati alcuni vermi. Gli agenti hanno ricevuto una segnalazione intorno alle ore 11:15 di venerdì mattina, e quando sono arrivati nell'abitazione dove la vittima viveva con il padre - malato e costretto a letto - e la nonna, l'hanno trovata senza vita.

Secondo il Chicago Tribune entrambi i parenti erano in casa quando Gizzell è morta. Inizialmente la nonna ha detto che la nipote si era suicidata, ma i poliziotti hanno trovato sul suo corpo diversi segni di contusioni, ustioni e tagli. Non solo, poichè tra gli orribili abusi che la bambina ha dovuto subire prima di essere uccisa c'erano anche profondi tagli sulle natiche, il segno di una corda legata intorno a caviglie e polsi, e altri segni che sembravano bruciature di sigaretta.

Lo zio della bambina, Osvaldo Mercado, ha raccontato al Tribune che la donna la teneva lontana dalla famiglia e dagli amici. «Helen non la faceva parlare con nessuno - ha spiegato Mercado - Diceva, 'Gizzell non può parlare, è sotto la doccia', oppure 'è in punizione'. Ogni volta aveva una scusa diversa».

Fonte:Leggo

INDIA, ANCORA UNO STUPRO DI GRUPPO. GIOVANE SUORA VIOLENTATA PER 7 GIORNI


Il branco colpisce ancora in India e, stavolta, si è accanito su una suora cattolica di 28 anni. La religiosa è stata violentata per una settimana da un gruppo, di cui faceva parte anche un cugino, nell'Orissa.

L'aggressione è avvenuta dal 5 all'11 luglio scorsi, ma la notizia è stata data oggi da AsiaNews.
«È una vergogna: i colpevoli devono essere assicurati alla giustizia e la legge deve fare il suo corso», ha commentato l'arcivescovo John Barwa condannando l'episodio.

Fonte:Leggo

IMPRENDITORE SUICIDA IN CIOCIARIA DOPO AVER RICEVUTO UNA CARTELLA ESATTORIALE


È stato ritrovato morto Roberto Nirchi, l’imprenditore 64enne di Pofi scomparso il 3 luglio scorso. Il suo corpo è stato trovato in aperta campagna a ridosso del monastero di Santa Scolastica a Subiaco dai carabinieri della locale compagnia.
Il 64enne, stando alla ricostruzione dei militari, si sarebbe suicidato con una pistola utilizzata per l’abbattimento del bestiame. Ancora non chiare le cause del gesto, sul caso indagano gli investigatori dell'Arma. Sul posto nei pressi del monastero è giunto anche il medico-legale.

Per la sua scomparsa era stato lanciato un appello anche alla trasmissione di Rai 3, Chi l'ha visto?. A quanto risulta era in difficoltà economica con la sua azienda e aveva ricevuto anche la notifica di una cartella esattoriale: per questo si sarebbe suicidato davanti al monastero di Santa Scolastica a Subiaco.

Fonte:Leggo

sabato 13 luglio 2013

VIAREGGIO, BACIA SULLA BOCCA UN BIMBO DI 1 ANNO: 38ENNE NORDAFRICANO ARRESTATO



Un 38enne nordafricano è stato arrestato per abuso sessuale dai carabinieri a Lido di Camaiore (Lucca), in Versilia: l'uomo è stato infatti denunciato dai genitori di un bambino di 1 anno, che l'arrestato ha baciato sulla bocca.

È successo in un supermercato. La mamma stava facendo la spesa, con il figlioletto dentro al carrello; a un certo punto, repentinamente, il nordafricano ha baciato il bambino sulla bocca. La mamma ha gridato e lanciato l'allarme, l'uomo è stato fermato dagli addetti alla sicurezza del supermercato, e poi sono intervenuti i carabinieri che hanno arrestato l'uomo, il quale ha tentato di giustificarsi dicendo che gli piacciono i bambini.

Fonte: Leggo

GENOVA, BIMBO DI 8 ANNI MUORE IN CASA: "HA ACCUSATO UN MALORE, STAVA BENE"


Ha accusato un malore ed è morto nella sua abitazione.
E' successo a Genova Rivarola ad un bimbo di otto anni e mezzo, deceduto questa mattina. Hanno dato l'allarme i familiari verso le cinque. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno tentato invano le prime manovre rianimatorie sul bimbo, già in arresto cardiocircolatorio. Anche i tentativi di rianimazione praticati all'ospedale Gaslini non hanno avuto effetto. I familiari escludono che il bambino avesse problemi di salute.

Fonte:Leggo

VITERBO, RAGAZZA DI 30 ANNI SI BUTTA DAL VIADOTTO: "VOLO DI 50 METRI, È GRAVISSIMA"




Un volo di 50 metri, ma è ancora viva.
Una ragazza si è buttata giù dal viadotto che si trova tra Vignanello e Canepina, in provincia di Viterbo. Dopo un volo di oltre 50 metri è ancora viva. Sul posto si sono recati immediatamente i vigili del fuoco e il 118, la donna - apparentemente sui 30 anni, non si conoscono ancora le sue generalità - è stata recuperata e adesso è in volo con il Pegaso del 118, in codice rosso, in direzione del policlinico Gemelli a Roma. Sconosciuti al momento i motivi del gesto.

Fonte:Leggo

Napolitano: "Necessario eliminare gli ostacoli che i disabili hanno nel lavoro e nell'istruzione"


Il presidente della Repubblica invia un messaggio ai partecipanti della IV Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità, a cui partecipa anche il ministro del Welfare Giovannini: "Nei momenti di difficoltà economica si impone più attenzione alle condizioni di queste persone. Bisogna evitare che il disagio sociale si traduca in emergenza"

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della IV Conferenza Nazionale sulle politiche della disabilità in programma a Bologna, ha inviato un messaggio ai partecipanti del convegno e punta i riflettori sulle azioni che devono essere messe in campo per i disabili: "E' ormai necessario che alla garanzia di prestazioni e servizi sanitari e di cura si affianchi un forte impegno diretto alla eliminazione di tutti quegli ostacoli che compromettono sia la mobilità sia l'inserimento nel mondo dell'istruzione e del lavoro. E' in particolare il tema del lavoro che oggi richiede misure di inclusione efficaci".

Il capo dello Stato ha poi aggiunto. "E' quindi importante che il primo programma di azione italiano, promosso dall'osservatorio, tratti di questo tema  in modo serio e approfondito, anche in risposta alla sentenza della Corte di giustizia dell'unione europea. Proprio nei momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo attraversando si impone una particolare attenzione alla condizione e ai diritti delle persone con disabilità, così da evitare  che il disagio sociale si traduca in emergenza, come purtroppo in troppi casi sta avvenendo".

Oggi, al Palazzo dei Congressi di Bologna si riuniscono infatti esperti nazionali e internazionali che parleranno del mondo della disabilità e di come attuare un piano d'azione per allargare i diritti dei disabili. Tra i partecipanti, il ministro del Welfare Giovannini.

Guerra:"Pochi finanziamenti alle politiche sociali". ''Per quanto riguarda le politiche sociali c'è un drammatico problema di sottofinanziamento di queste politiche, quindi l'impegno del Governo è a non arretrare sotto questo profilo dopo che finalmente si è ripreso il discorso del finanziamento dei fondi strutturali''. Lo dice il viceministro del lavoro e dello politiche sociali, Maria Cecilia Guerra. Per il viceministro, ''l'importante è poter costruire politiche che non debbano essere rimesse in discussione anno per anno. Cioè cominciare a dare alle politiche sociali delle gambe che possano, mattone per mattone, arrivare ad una costruzione come si deve''. Un problema, ha spiegato Guerra, è quello delle ristrettezze in cui versano gli enti locali. ''Purtroppo - ha detto - fanno fatica anche quelli più avanzati a mantenere gli standard che erano stati raggiunti''.

Fonte: La Repubblica 

NAPOLI, SEQUESTRATA CLINICA DEGLI ORRORI: DISABILI CHIUSI IN BAGNO TRA GLI ESCREMENTI



 Blitz dei militari del Nas dei carabinieri di Napoli la scorsa notte in una residenza socio sanitaria a Meta nella quale 37 disabili erano tenuti segregati in condizioni di profondo degrado.
I carabinieri hanno arrestato un operatore, M.V. 41enne, in servizio notturno, per sequestro di persona, maltrattamenti e abbandono di persona incapace.

Al momento dell'irruzione dei militari del Nas, i disabili sono stati trovati, nella maggior parte dei casi, senza indumenti. I pazienti, uomini e donne in totale promiscuità, erano abbandonati a se stessi. Una donna è stata trovata rinchiusa a chiave all'interno di un bagno, letteralmente immersa negli escrementi, al buio.

La struttura è stata sequestrata per gravi carenze igienico-sanitarie-strutturali; sottoposte a sequestro anche numerose confezioni di farmaci scaduti. Il valore complessivo della clinica ammonta a 2milioni di euro mentre quello dei farmaci a 500 euro circa.

Sono stati, inoltre, segnalati all'Autorità Giudiziaria il legale rappresentante, G.A. 60enne di Cava dei Tirreni, e il direttore sanitario della residenza sanitaria per concorso nei reati di maltrattamento e abbandono di incapace.

I 37 ospiti permarranno temporaneamente presso la struttura in attesa che l'Autorità Giudiziaria competente detti le modalità di sgombero d'intesa con l'Autorità Sanitaria locale.

Fonte:Leggo

UN ICEBERG ENORME SI STACCA IN ANTARTIDE. GLI ESPERTI: "SI ALZERÀ IL LIVELLO DEL MARE"


Un iceberg della superficie di 720 chilometri quadrati grande come la città di Amburgo, forse il più grande mai registrato nella storia umana, ha preso forma in Antartide. Ha iniziato a formarsi nell’ottobre del 2011, fino alla frattura recente che lo ha separato dalla terraferma.
Il distacco è stato registrato dal satellite tedesco TERRASAR-X e ora gli scienziati si interrogano sulle conseguenze che lo scioglimento di una formazione così voluminosa potrebbe portare alla terra, fra cui un probabile innalzamento del livello del mare.

Fonte: Leggo

SIDONIE, MORTA A 18 ANNI: RITROVATO SULLA SPIAGGIA UN MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA SCRITTO 11 ANNI FA



Undici anni fa, una bambina di 10 anni, Sidonie Fery, scrisse su foglietto di carta «Be excellent to yourself, dude!» (Trattati bene amico!, ndr) e lo nascose in una bottiglietta di vetro che gettò nell'oceano al largo di Long Island, nella Great South Bay.

Il caso ha voluto che gli addetti alle pulizie delle spiagge dello Stato di New York dopo il devastante passaggio dell'uragano Sandy hanno trovato il messaggio di Sidonie sul lungomare di Patchogue e, come richiesto dalla bambina in una postilla, hanno prontamente telefonato al numero indicato sul biglietto.

La mamma di Sidonie non avrebbe potuto ricevere telefonata più gradita. Per lei è stato come riavere per un attimo la sua bambina che un destino crudele le ha strappato tre anni fa quando, a soli 18 anni, morì cadendo da un dirupo in Svizzera dove stava completando gli studi.

Come riportato dai media americani la signora Mimi è scoppiata in lacrime quando ha appreso la notizia del ritrovamento del biglietto scritto dalla sua unica figlia che oggi non c'è più. Sidonie era «un'adolescente creativa ed amante delle poesie che scriveva di continuo».

Nel fine settimana la mamma di Sidonie andrà a ringraziare di persona gli operai nel villaggio di Patchogue dove si terrà una cerimonia in memoria della ragazza.

Fonte:Leggo

DIMENTICA UN HAMBURGER DI MCDONALD IN TASCA: LO RITROVA INTATTO DOPO 14 ANNI



                       

Nel 1999 David Whipple ha comprato un hamburger da McDonald ma si è dimenticato di mangiarlo. Passati 14 anni il panino della nota catena di fast food americana non ha cambiato aspetto.

Niente muffa, niente anomalie sulla carne. Sono spariti i cetriolini, che si sono dissolti. La questione ha scatenato polemiche circa il tipo di conservanti utilizzati.

Fonte:Leggo

MAMMA 24ENNE UCCIDE FIGLIO DI 2 ANNI, POI SI SUICIDA CON IL FRATELLINO DI 5


Li hanno trovati morti caduti dalla roccia di Dartmoor, suggestivo spot turistico, poi a casa è spuntato il corpo di un altro bambino. La polizia britannica indaga sul decesso di una mamma di 24 anni, Katherine Hooper, e dei suoi due figli Joshua, 5 anni, e Sam, 2 anni.

LA VICENDA Secondo la ricostruzione la mamma avrebbe prima ucciso in casa il più piccolo dei due figli, Sam, per poi recarsi verso Dartmoor e lanciarsi in un volo della morte da un altezza di 30 metri con Joshua sulle spalle.

REAZIONI Una notizia che ha scosso parenti e vicini che si sono detti sorpresi da quanto accaduto. "Io davvero non capisco cosa sia successo - dice la vicina Tracey Cole - Kat è stato totalmente e assolutamente dedicato ai suoi figli".

LE INDAGINI "Siamo concentrati sui tre corpi per cercare di collegare qualcosa all'omicidio". Ha detto il soprintendente Paolo Burgan che segue le indagini. "Siamo ansiosi di parlare a tutti coloro che possono avere qualsiasi informazione o potrebbe essere stato in zona Haytor prima di oggi", ha concluso.

Fonte:Leggo

venerdì 12 luglio 2013

VANESSA, UCCISA IN METRO CON UN OMBRELLO. "SUA MADRE È MALATA, IL PADRE NON LAVORA"



Appello del padre di Vanessa Russo, la ventitreenne uccisa nel 2007 alla fermata della metropolitana della Stazione Termini da una ragazza romena con la punta di un ombrello.

Le condizioni economiche della famiglia di Vanessa. «Desideriamo esprimere la nostra più sincera vicinanza e solidarietà a Rita e Giuseppe Russo, i genitori di Vanessa. Sono passati 6 anni ed è grave che, di fronte ad una situazione così particolare, la famiglia Russo sia stata totalmente abbandonata dalle Istituzioni - affermano in una nota Marco Marsilio, portavoce regionale del Lazio di Fratelli d'Italia, e Giuseppe Calendino, capogruppo FdI nel Municipio XV (Ex XX) - La signora Rita ha problemi di salute e Giuseppe, dopo 25 anni, ha perso il suo impiego ed è disoccupato, mentre il parco di via Bellagio a Labaro, intitolato alla figlia, è in completo stato di abbandono, vandalizzato e senza manutenzione. Il grido di aiuto lanciato oggi su un quotidiano romano da Giuseppe Russo non può e non deve rimanere inascoltato».

«Chiediamo al sindaco Ignazio Marino di intervenire il prima possibile per accogliere la richiesta di sostegno e al neo presidente del Municipio XV (ex XX) Daniele Torquati di provvedere immediatamente alla manutenzione dell'area verde dedicata a Vanessa - aggiungono - Una memoria oltraggiata che si accompagna a una storia di degrado sociale e urbano di cui le Istituzioni comunali e territoriali devono farsi carico. Non dobbiamo in alcun modo consentire che qualcuno si senta solo di fronte a queste tragedie».

La risposta del Campidoglio: «Dopo aver letto con grande attenzione le notizie relative al momento di disagio vissuto dai genitori di Vanessa Russo, la giovane uccisa nel 2007 all'interno della stazione Termini della metropolitana, l'assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, Rita Cutini, ha dato la sua disponibilità di incontrarli. A breve quindi l'assessore contatterà i genitori della ragazza per fissare un incontro con loro».

Fonte:Leggo

lunedì 8 luglio 2013

L’Inps che revoca la pensione di invalidità a Soriano Ceccanti



L’Inps che revoca la pensione di invalidità a Soriano Ceccanti, rimasto paralizzato per un colpo di pistola sparato dalle forze dell’ordine alla Bussola il 31 dicembre 1968

Soriano Ceccanti colpito da una pallottola sparata dalle forze dell’ordine a una vertebra, rimasto paralizzato da quel 31 dicembre del 1968 sul lungomare davanti alla Bussola di Focette, l’Inps gli ha appena revocato la pensione d’invalidità. L’ho appreso da questo riassunto che Adriano Sofri ha pubblicato anche su Facebook. Che dire? Ero lì quella sera dell’ultimo dell’anno, molto vicino a Soriano allora sedicenne, su quel lungomare. Quella sera la vita di Soriano così giovane ricevette un insulto brutale, Soriano però è riuscito nonostante quel colpo di pistola che gli ha cambiato la vita ad andare avanti e con che spirito. Ora però una burocrazia stolta quanto scorretta, con un gusto quasi vendicativo (non si sa bene di cosa), lo investe con una decisione incredibile. Anch’io dico come scrive qui di seguito Adriano che scriverò sui muri questa storia. Ecco cosa ha scritto Adriano Sofri (con l’occasione saluto Soriano Ceccanti):
Ai responsabili dell’Inps di Pisa (e nazionali), per conoscenza al Prefetto e al Sindaco di Pisa, e ai lettori di passaggio. Espongo per sommi capi una vicenda che mi sembra per lo meno grottesca. Riguarda il mio carissimo amico Soriano Ceccanti, il quale vive ammirevolmente su una carrozzella dal Capodanno del 1969, quando, sedicenne, fu colpito da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine durante una manifestazione. Disabile al 100 per cento, Soriano è titolare di una pensione di invalidità. Una decina di giorni fa gli viene comunicato dall’Inps, a firma rag.Giacomo Tognini, che la pensione gli è stata sospesa, perché “da accertamenti risulta che la persona abita in Marocco”. Soriano abita a Pisa, come tutti sanno, e in Marocco ha trascorso lunghi periodi di recente per le migliori ragioni personali. Sbalordito, si sente dire da una funzionaria dell’Inps pisano che “la pensione viene sospesa se il beneficiario soggiorna all’estero per più di un mese”. E che l’Inps, se sospetta che questo avvenga, può richiedere il passaporto dell’interessato. Ulteriormente sbalordito, e poiché non gli viene indicata, né la trova per suo conto, una simile norma, Soriano chiede a una esperta legislativa sulle invalidità (sito Handylex) che spiega: “Se lei mantiene la residenza in Italia non perde la provvidenza econom ica. Se trasferisce la residenza all’estero, perde il diritto”. Soriano ha la residenza in Italia. Ricostruisce che l’Inps l’ha chiamato l’anno scorso a una visita di controllo (e aggiunge spiritosamente, perché è spiritoso: “Un miracolo può sempre capitare”) ma è appunto in Marocco, e manda un fax chiedendo di essere preavvisato con un certo anticipo. La cosa si ripete per una visita fissata allo scorso 15 gennaio, lui è via e al ritorno, a fine gennaio, fa domanda per la visita medico legale. Intnto però la pensione è stata “eliminata in via cautelativa”. A fine marzo viene visitato da una dottoressa coetanea che “si ricorda il fatto”, e gli chiede se abbia avuto un indennizzo… Passa un altro mese e l’Inps per raccomandata conferma che è disabile e ha diritto alla pensione. Va a ripresentare la domanda all’Inps e si infila in un battibecco con le impiegate cui spiega quanto gli costi tutta quella burocrazia: gli rispondono che se va tanto in giro tanto male non sta. (Soriano, male come sta, è salito per quattro volte sul podio delle paralimpiadi per la scherma italiana, in posti distanti come Tokyo o Sidney). E ammoniscono di togliergli di nuovo la pensione perché sta troppo tempo all’estero, e gli chiederanno il passaporto. Lui “non crede alle sue orecchie”: “Ma se invece che in Marocco andavo in Danimarca che se ne facevano del passaporto?” Alla sua protesta cercano invano la norma pertinente, dicono che gliela manderanno per mail, e non succde, perhé la norma non esiste. In cambio gli arriva la lettera sugli “accertamenti”. La ua pensione è sospesa da febbraio. Ha messo le cose in mano a un’avvocata, passaporto compreso. Per sbloccare l’ “annullamento temporaneo della pensione”, e per tutte le eventuali ulteriori azioni legali. Ci vorrà del tempo, avrà ragione, nel frattempo però mangia e accende la luce, lui e chi dipende da lui. In passato, pagava con la pensione.
P.S. Non sopravvaluto la Piccola posta, non so se la leggerà l’Inps, il Prefetto di Pisa, il mio amico sindaco (Soriano fu consigliere comunale), e altre autorità. Però troverò il modo di riscrivere la storia su tutti i muri. E aggiungo di essere molto stupito del comportamento delle signore dell’Inps pisano, di cui avevo, e conto di avere ancora, tutt’altra opinione. Per non dovermi convincere che un disabile al 100 per cento che insista ad avere la sua vita non sia visto di buon occhio.

QUEL PRETE ERITREO CHE DAL VATICANO ANNUNCIA ALLA GUARDIA COSTIERA LE COORDINATE DEI BARCONI DELLA SPERANZA


Un prete eritreo riceve una telefonata, l’ennesima. E’ sempre lui, Don Mosé Zerai, tutti i passeurs hanno il suo numero.

Dietro ogni sbarco con “telefonata”, c’è il prete eritreo. Prima c’era anche Boldrini, ora ha altri impegni. Il traffico funziona in questo modo.

Si prende il mare dalla Libia, poi si danneggia il barcone e si avvisa Don Mosè Zerai – il sacerdote eritreo responsabile dell’agenzia Habeshia – da quel momento parte la segnalazione del sacerdote alla Guardia Costiera: “mi hanno chiamato e stanno affondando, sono…”. Il resto lo immaginate: i nostri “crocerossini” corrono in acque libiche a prendersi i clandestini. In basso troverete una serie di screenshots che il “prete” pubblica sulla sua pagina Facebook, segnalando ai coloni già presenti in Italia la sua attività. Tutto avviene alla luce del sole. Con la protezione del Vaticano.


Poi, però, quelli che lui definisce profughi – di quale guerra? – non finiscono in Vaticano, ma nelle nostre città. Intanto nessun magistrato indaga. Eppure ci sarebbero ottimi motivi: come mai gli scafisti hanno il suo numero?

Conoscete disperati col satellitare? E’, il prete, per caso anche implicato nella truffa dei falsi profughi minorenni? A quanto pare, la procura di Roma non ha tempo per indagare Don Mosè Zerai e i suoi strani contatti.

Il business dei “profughi” è un business fiorente che ha ben attecchito nella cerchia dei “preti” xenofili e delle loro associazioni.

Non è quindi bizzarro che, visti i soldi che ogni immigrato vale per l’associazione che lo ospita, la stessa cerchi di farne arrivare il più possibile. Bizzarro è che nessuno indaghi. Intanto, altri 1000 invasori – e altri in arrivo secondo Zerai, che è più aggiornato dell’Ansa, sono stati raccolti dalla Guardia Costiera e, da oggi, riceveranno 45€ al giorno delle nostre tasse.


Vitto e alloggio escluso, ovviamente. Ancora più scioccante, è che la Guardia Costiera risponda con ossequio al ‘prete’- lo leggerete negli screenshots in basso – e che, una volta salvato il barcone, la prima volta, non abbia richiesto indagini su questo personaggio che riceve chiamate dai trafficanti di carne umana. No, continuano a correre dove lui li manda.

Nessuno fa un’interrogazione parlamentare?

https://www.facebook.com/abbamussie.zerai