lunedì 14 maggio 2012

NAPOLI, NASCE IL MOVIMENTO ANTI-EQUITALIA.DIEGO MARADONA SARÀ IL TESTIMONIAL



Verrà presentato domani alle ore 12 presso un bar situato nella centralissima piazza Trieste e Trento a Napoli il Movimento nazionale anti Equitalia. Testimonial Diego Maradona e Sergio Paganelli, figlio di Pietro, artigiano di Mergellina che ha tentato il suicidio nei giorni scorsi e in coma al Loreto Mare. Alla conferenza stampa di presentazione del movimento saranno presenti avvocati e commercialisti non solo di Napoli ma provenienti anche da Milano e Palermo. Tra gli altri saranno presenti il fiscalista Silvio Ceci, il professor Angelo Scala, il dottor Massimiliano Toriello, l'avvocato Angelo Pisani, il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. In una nota i promotori sostengono che «Equitalia si batte con la legge e non con la violenza. I funzionari pubblici, la burocrazia inefficiente e i tassi di interesse sproporzionati vanno aboliti con un movimento popolare che porti alla riforma totale di Equitalia. Maradona anche lui vittima di questo sistema sarà il testimonial di questa battaglia assieme a Sergio Paganelli. È giusto che tutti paghino le tasse ma in modo umano ed equo».

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/napoli_nasce_il_movimento_anti_equitalia%20diego_maradona_sara_il_testimonial/notizie/179627.shtml

ARONA, IMPRENDITORE MILANESE SI SPARA: "TEMEVA IL CROLLO DELLA SUA AZIENDA"


Un imprenditore milanese si è ucciso questa mattina sparandosi un colpo di pistola alla testa. A Gignese, vicino Arona, sulla strada per il monte Mottarone. Viveva nel milanese, ma conosceva bene la zona in cui ha deciso di farla finita. Pare fosse preoccupato di non riuscire a far fronte alla crisi della propria attività.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/arona_imprenditore_milanese_si_spara_temeva_il%20crollo_della_sua_azienda/notizie/179615.shtml

Lo scandalo degli F-35, abbiamo speso 17 miliardi per aerei difettosi – Il dossier


L’ultimo dossier del US Government Accountability Office (la Corte dei Conti americana), reso pubblico il 20 marzo scorso è destinato a scoperchiare la più grande truffa della storia militare americana (e italiana). Il rapporto è dedicato al programma Joint Fight Striker, ossia la realizzazione dei cacciabombarderi F-35 costata fino ad oggi 170 miliardi, 17 miliardi (praticamente il costo di una manovra economica) alla sola Italia . Il rapporto dei “contabili” di Washington dice una cosa molto chiara e inquietante: la produzione degli F35 (compresi i 135, poi diventati 90, che il nostro governo ha precipitosamente acquistato) è iniziata con la pratica della “concurrency”, ossia quando ancora gli studi, i test a terra e in volo, i collaudi dei singoli componenti non si erano conclusi. Con una conseguenza clamorosa: i cacciabombardieri sono difettosi.
“Il design dell’F35 -spiega il rapporto- è quasi certamente da rifare, perché  l’apparecchio non vola bene, dà ‘scossoni”; esiste “il rischio che l’aereo possa non svolgere le funzioni chiave di combattimento per il quale è stato ideato”, che  ”la trasmissione dati tra elmetto e aereo avviene con lentezza e con scarsa affidabilità, tanto da mettere a repentaglio la capacità di pilotare l’F35 in situazioni di combattimento” e “solo il 4% dei requisiti di sistema per le missioni per la piena operatività sono stati pienamente verificati”. Insomma, il governo italiano ha buttato via 17 miliardi di euro per acquistare  degli aerei bluff, non verificati nel 96% dei suoi componenti, con gravi errori di progettazione che, negli ultimi tre anni hanno fatto lievitare il costo del progetto di circa 15 miliardi di dollari cui si aggiungeranno altri 13 miliardi di dollari l’anno da qui al 2035. E’ come se acquistaste una macchina e vi dicessero che però è tutta da rifare (a carico vostro). Insomma, un pozzo senza fondo in cui è caduta incredibilmente anche l’Italia e che sposta miliardi di euro di risorse pubbliche dallo stato sociale alle tasche delle industrie belliche. Un bel regalo per l’americana Lockheed Martin, capofila del progetto e per Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica).
Ecco il rapporto della Corte dei Conti americana
Il mese successivo alla pubblicazione del rapporto, ad aprile 2012, venuto a conoscenza delle gravi implicazioni economiche del progetto, il governo canadese ne è uscito velocemente:
Ecco il documento del governo canadese
Ma già a dicembre 2011, un resoconto di Aviation week metteva in guardia sulla reale efficacia operativa degli F-35, cosa che peraltro, nei suoi rapporti pubblici, la Corte dei Conti americana fa ormai da anni: “Gli effetti della concurrency -scrive l’US Government Accountability Office ”sono apparsi particolarmente evidenti nel 2011, quando il programma JSF è incorso in un aggravio di spesa per risistemare apparecchi già costruiti correggendo difetti scoperti durante i test successivi”

E dunque il governo Monti sapeva ma non ha informato i cittadini quando, nel febbraio del 2012, nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti, il ministro “tecnico” della Difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola (foto a destra), aveva annunciato pomposamente che l’Italia avrebbe acquistato solo 90 F35, invece dei 131 inizialmente prenotati, così da ottenere un risparmio di cinque miliardi di euro: una clamorosa menzogna, smentita dalla preoccupante escalation dei costi prevista nel rapporto americano, di cui il ministro “tecnico” (?) Di Paola era già a conoscenza e che ha volutamente omesso. Un genio: 17 miliardi di euro (di cui 2 miliardi e mezzo già pagati alle imprese) per 90 caccia non solo inutili ma anche difettosi. E adesso chi paga?

Fonte: http://www.articolo21.org/2012/05/lo-scandalo-degli-f-35-abbiamo-speso-17-miliardi-per-aerei-difettosi-il-dossier/

SERENA MOLLICONE, SVOLTA NELLE INDAGINI:TROVATI DUE PROFILI DI DNA SUL CORPO


Probabile svolta nel delitto di Serena Mollicone, la 18enne trovata morta nel 2001 in un bosco nei pressi di Arce, nel frusinate. Sembra che sui vestiti della ragazza siano stati ritrovati due profili misti di Dna maschile e sul nastro con cui le sono state legate le caviglie sono state rinvenute delle impronte digitali.
A diatanza di 11 anni sembra, dunque, che si stia facendo luce sul delitto. Il confronto del Dna dovrebbe riguardare gli attuali indagati: l'ex fidanzato Michele Fioretti, la madre Rosina Partigianoni, l'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola ed il figlio Marco, ma anche Santino Tuzzi, che si sparò nel 2008 perché sembra sapesse chi avesse ucciso Serena.
Pare, inoltre, che sui vestiti della vittima siano state ritrovate tracce di una vegetazione che non crescerebbe nei boschi in cui è stata trovata cadavere.
Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/serena_mollicone%20svolta_nelle_indagini_trovati_due_profili_di_dna_sul_corpo/notizie/179556.shtml

"HO VISTO ROBERTA RAGUSA,CHIEDEVA L'ELEMOSINA IN LIGURIA"


Roberta Ragusa potrebbe essere stata avvistata il 27 aprile scorso a Pietra Ligure (Savona) in un'agenzia di pratiche auto. La notizia è stata data oggi dagli inquirenti che da quattro mesi indagano sulla sua scomparsa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa).
La persona che l'avrebbe riconosciuta ha infatti avvistato la locale stazione dei carabinieri ed è già stata sentita due volte dagli investigatori. Secondo quanto si è appreso, la donna somigliante a Roberta Ragusa avrebbe indossato una maglia gialla, con disegni marroni e un paio di jeans. Aveva i capelli raccolti e gli occhi azzurri.
La titolare della scuola guida sostiene di averla riconosciuta dalle immagine trasmesse spesso in tv nelle trasmissioni che seguono il caso. «Ha attirato la mia attenzione - ha raccontato la donna ai carabinieri - perchè commentava un poster sul codice della strada e in particolare sull'articolo 176 per il quale è richiesta una notevole competenza. È entrata per chiedere l'elemosina e mi ha detto che da tempo si era allontanata dalla famiglia e che era arrivata dalla Sardegna nei giorni precedenti sbarcando a Genova. Infine, mi ha detto che viveva nei boschi alla periferia di Pietra Ligure perchè si fidava più degli animali randagi che delle persone e che più volte si era rivolta ai punti ristoro della Caritas».
Secondo il racconto fatto agli inquirenti, la donna somigliante all'imprenditrice pisana scomparsa parlava con una chiara cadenza toscana e, nonostante avesse detto di vivere per strada da tempo, risultava ben curata.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/ho_visto_roberta_ragusa_chiedeva_lelemosina_in_liguria/notizie%20179549.shtml

Caso Orlandi, trovati altri resti dentro nicchia tomba De Pedis


Il corpo contenuto nel sarcofago custodito all'interno della basilica di Sant'Apollinare è di Enrico De Pedis. Non si sa invece di chi siano gli altri resti ossei trovati all'interno della nicchia in cui era murata la tomba. Resti, trovati durante le operazioni di smuramento effettuate per estrarre il sarcofago con la salma del boss della Banda della Magliana, che saranno sottoposti ad analisi per tentare di capire a chi appartengano.
La riapertura del sepolcro, avvenuta nell'ambito dell'inchiesta su Emanuela Orlandi, è iniziata nella tarda mattinata di oggi nel cortile della basilica di Sant'Apollinare, dove la scientifica aveva allestito una tenda. E' stato grazie alle analisi delle impronte digitali che si è potuto determinare che il corpo tumulato nella basilica è di De Pedis. Già da una prima analisi era risultato evidente che il cadavere, ben conservato, appartenesse a un uomo.


A effettuare i controlli il medico legale Cristina Cattaneo, il gruppo Labanof dell'istituto di medicina legale di Milano, insieme a un gruppo di archeologi e antropologi forensi.


Nella basilica erano presenti il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, accompagnato dal suo legale e gli avvocati della famiglia di 'Renatino'. "Oggi è stato risolto uno dei dubbi, uno dei tasselli di questa vicenda. Finalmente si può mettere un punto su questa pista, una delle tante che si sono seguite in questi anni. Non avevo dubbi sul fatto che Emanuela non fosse lì dentro". "Io ho sempre detto - ha aggiunto - che se la banda della Magliana ha avuto un ruolo in questa storia è stato solo di manovalanza. I mandanti sono sicuramente altri, altrimenti non si spiegherebbe un silenzio di 29 anni da parte delle istituzioni". "Non ho potuto assistere all'apertura del sarcofago, hanno fatto dei prelievi e adesso aspettiamo l'esito delle analisi", ha spiegato. Secondo quanto riferito da Pietro Orlandi, il sarcofago di De Pedis è composto da tre strati, uno di rame, uno di zinco e la bara di legno. "Sono contento che da parte della magistratura italiana ci sia stata la volontà di fare chiarezza", ha proseguito. "Spero che questo sia l'inizio della collaborazione tra magistratura e vaticano per arrivare alla verita'", ha sottolineato.


Per quanto riguarda l'eventuale traslazione della salma di De Pedis, in procura si conferma che il problema potrà essere risolto soltanto tra le autorità religiose e i congiunti del defunto. La procura infatti limita il suo intervento all'accertamento conseguente alle indagini sulla fine di Emanuela Orlandi.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Caso-Orlandi-trovati-altri-resti-dentro-nicchia-tomba-di-De-Pedis_313301111239.html

COSA VUOL DIRE Solidarietà !!!!!!!!!!!!!!! Per Franca De Padova


Vorrei chiarire un concetto che gira su Facebook e sul Sociale !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La Solidarietà per me è Dare senza Chiedere !!!!!!!!!!QUANDO USIAMO  questo termine ognuno di noi dovrebbe capire a cosa ci riferiamo giusto ????
Quindi se io faccio Solidarietà non devo Chiedere ma Dare !!!!!!!!!!
Io non condivido richieste di Soldi o altro............
per il semplice motivo che la richiesta di soldi o altro va fuori dai miei parametri .......
quindi condivido ogni richiesta di Eventi
senza richieste ............
Deve essere volontaria qualsiasi partecipazione !!!!!!
SENZA METTERE IN DIFFICOLTA' LA PERSONA INTERESSATA !!!
SPERO DI ESSERE STATA CHIARA !!
NON VOGLIO FARMI NEMICI ----------MA VORREI ESSERE RISPETTATA
COME IO RISPETTO TUTTI !!

FRANCA DE PADOVA

FIRENZE, SCOMPARSO DA 5 SETTIMANE. MICHELE, STUDENTE 29ENNE


Uno studente universitario di 29 anni è scomparso in Toscana. Si tratta di Michele Radicchi, di Firenze ma iscritto all'ateneo di Pisa, alla facoltà di medicina. Del ragazzo non si hanno più notizie dall'8 aprile scorso, giorno di Pasqua: ai due amici con cui condivideva un appartamento a Pisa, aveva detto che sarebbe andato ad una gara ciclistica.
Da quel giorno di lui si è persa ogni traccia. Il padre ha sporto denuncia di scomparsa alla Questura di Firenze; sull'episodio indaga la Squadra Mobile di Pisa. Radicchi era già laureato in informatica, è un appassionato di ciclismo e all'università fa parte di un'associazione goliardica.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/firenze_scomparso%20da_5_settimane_michele_studente_29enne_foto/notizie/179531.shtml

SANITÀ, MAXITAGLIO A STRUTTURE E SERVIZI.CHIUDERANNO 17.000 AMBULATORI E SERT


 Reparti ospedalieri dimezzati, ambulatori delle asl soppressi e consultori depennati in tronco. E’ la cura dimagrante imposta dalla politica dei tagli alla sanità italiana. E ancora una volta a rimetterci sono i pazienti, soprattutto i più deboli che usufruiscono delle strutture territoriali come il day hospital o l’assistenza domiciliare. In corsia allora scatta l’allarme da codice rosso.
E’arrivato sulle scrivanie degli assessorati alla sanità un documento approvato lo scorso 26 marzo dai ministeri della salute e dell’economia e dalla Regioni: il piano, inviato dal dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del servizio sanitario nazionale, indica gli standard su cui regolarsi per tenere aperte le strutture semplici (come i day hospital, i sert per i tossicodipendenti e i consultori famigliari) e complesse, come i reparti ospedalieri o territoriali di medicina e chirurgia. Tutte le regioni sottoposte al piano di rientro che, ad oggi, non rispettano tali parametri dovranno comunicare entro il 31 dicembre 2012 come intendono adeguarsi. Mettendo quindi i tagli nero su bianco. Per le altre, invece, i tempi saranno più lunghi.
Secondo la Cgil medici, che ha incrociato i dati Istat sulla popolazione e quelli del ministero della salute sulle strutture esistenti, il risultato sarà una vera mattanza. Nel Lazio le 1.774 strutture complesse dovranno diventare 1.533, mentre quelle semplici saranno ridotte di 1.053 unità. Per una perdita complessiva di 1.294 strutture. Non va meglio in Piemonte, in cui il taglio complessivo dovrà raggiungere quota 1.892, e in Campania dove i numeri sono davvero da capogiro: dovranno sparire infatti 8.998 strutture, di cui 8.203 semplici.
Va tenuto conto comunque che, a volte, soprattutto nei policlinici universitari un solo incarico risulti essere una struttura semplice. La Calabria dovrà rinunciare a 472 unità e la Sicilia a 1.197. Tutt’altra storia, invece, per la Lombardia a cui secondo i calcoli spetterebbe addirittura un incremento di 255 strutture complesse e 423 semplici. In tutto rischiano di sparire da Nord a Sud 17.160 strutture, tra cui ben 11.173 territoriali. Significa dover rinunciare a tutti quei servizi legati ai pazienti, malati cronici e disabili, o alle criticità del territorio come nel caso dell’assistenza per i tossicodipendenti o dei consultori famigliari.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/sanita_maxitaglio_a_strutture_e%20servizi_chiuderanno_17000_ambulatori_e_sert/notizie/179486.shtml

Orlandi, in corso apertura tomba De Pedis. Da un primo esame il corpo corrisponde


 A quanto si apprende, gli esperti della polizia scientifica stanno esaminando il corpo contenuto nel sarcofago di Enrico di De Pedis, sepolto nella basilica di Sant'Apollinare a Roma. Si tratta del corpo di un uomo ben conservato, che da un primo esame corrisponde a De Pedis. La certezza però si avrà dai successivi accertamenti tecnici.
I medici legali impegnati sono Cristina Cattaneo e il gruppo Labanof dell'istituto di medicina legale di Milano, insieme un gruppo di archeologi e antropologi forensi.


L'apertura del sarcofago di Enrico De Pedis era iniziata questa mattina nel cortile della basilica di Sant'Apollinare, dove la scientifica ha allestito una tenda. Le operazioni sono andate avanti con cautela per le esalazioni provenienti dal feretro.


Nella basilica sono presenti il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, accompagnato dal suo legale e gli avvocati della famiglia di 'Renatino'. La riapertura del sepolcro di De Pedis sta avvenendo nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. "E' importante sciogliere tutti i dubbi - ha detto all'Adnkronos Pietro Orlandi - anche se questa è un'ipotesi a cui io non ho mai creduto molto, ma soltanto sciogliendo questi dubbi potremo percorrere la strada per arrivare alla verità".


"Ho sentito poco fa la mamma di Emanuela, mia zia Maria mi ha chiamato. Voleva venire ma non se l'è sentita", ha detto Pasquale Lo Russo, cugino di Emanuela tenendo in mano un cartello con su scritto aderisco alla petizione per la verità su Emanuela Orlandi. "Quando ho saputo della scomparsa, il 22 giugno del 1983 avevo pensato a una scappatella amorosa, non avrei mai pensato a una cosa del genere", ha aggiunto. "Grazie all'interessamento del papà e poi di Pietro, che ha avuto questa caparbietà di poter andare avanti per cercare di arrivare alla verità, oggi si sta verificando qualcosa di buono, sperando che sia utile - ha sottolineato - Spero che la verità venga a galla". A chi gli chiedeva se crede nella pista della banda della Magliana, ha risposto "Sinceramente no".

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio/Orlandi-in-corso-apertura-tomba-De-Pedis-Da-un-primo-esame-il-corpo-corrisponde_313301206846.html

TREVISO, PAPÀ ORCO VIOLENTÒ FIGLIE DI 5 E 6 ANNI: SCOPERTO DAI DISEGNI


La terribile storia di un papà 'orco' è stata descritta da due sorelle di Treviso, che all'epoca dei fatti avevano 5 e 6 anni, con le loro testimonianze e i disegni prodotti davanti agli psicologici infantili che proverebbero di essere state vittime di ripetuti casi di violenze sessuali. L'uomo, un operaio 30enne, denunciato dalla compagna alle forze dell'ordine, ha professato la propria innocenza. Ma quando, dopo l'indagine ed il rinvio a giudizio per violenza sessuale su minori, doveva presentarsi al processo - riferisce l'edizione di Treviso de 'Il Gazzettinò - ha fatto perdere le proprie tracce. Neppure l'avvocato che lo doveva rappresentare in udienza è riuscito a contattarlo, ed ha così rimesso il mandato, assegnato ora ad un legale d'ufficio. Ad accusare l'uomo vi sarebbero i racconti circostanziati delle due figlie, e i disegni realizzati davanti agli psicologi che farebbero emergere in maniera chiara disturbi di chi ha subito violenze sessuali.
Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/treviso_papa_orco_violento%20figlie_di_5_e_6_anni_scoperto_dai_disegni/notizie/179437.shtml