sabato 19 maggio 2012

CRISI, EX IMPRENDITORE SI IMPICCA A CARPI:AVEVA 250MILA EURO DI DEBITI CON EQUITALIA


Un ex imprenditore del settore tessile-abbigliamento, Luigi Bignardi, 68 anni, si è impiccato ieri mattina nel suo appartamento a Carpi, dove viveva solo, lasciando una lettera destinata a moglie e figli in cui faceva riferimento ad un debito di 250.000 euro accumulato, così sembrerebbe, anche nei confronti di Equitalia. Lo riferiscono media cittadini, aggiungendo che la polizia ha sequestrato la lettera e alcune cartelle di documenti. Il corpo è stato portato alla Medicina legale di Modena per l'autopsia. Pare che la famiglia fosse a conoscenza del debito, che risalirebbe a diversi anni fa, ma che la situazione fosse tutto sommato tranquilla perchè c'era la possibilità di saldarlo tramite alcune operazioni di compravendita. Ancora da mettere a fuoco di che natura fosse il debito, verso quali enti, e se tutta la cifra dovesse essere riscossa dall'agenzia del fisco. L'uomo aveva rilevato, con il figlio, alla fine degli anni Ottanta l'azienda Centertex e l'aveva trasformata in una ditta produttrice di tessuti per la vendita diretta. Aveva poi lasciato l'attività al figlio e si era dedicato all'edilizia, quindi aveva cambiato settore rilevando un prosciuttificio.

Fonte: Leggo news

ATTENTATO A BRINDISI: TUTTE LE MANIFESTAZIONI NELLE PIAZZE ITALIANE



Manifestazioni e presidi in tutta Italia per la tragedia dell'attentato alla scuola di Brindisi.
A Roma il presidio di solidarietà per le vittime dell'attentato a Brindisi, promosso dalla Rete Studenti-Udu, si svolgerà nel pomeriggio al Pantheon. Lo slogan dell'iniziativa è «Qualsiasi cosa farete, non ci fermerete». Tutti i partecipanti sono invitati a tenere in mano un fazzoletto bianco. Hanno già annunciato la partecipazione: l'associazione «daSud»,la Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci, ed i Giovani Idv del Lazio.

MILANO SI STINGE INTORNO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME È fissato alle 17 di oggi in piazza San Fedele a Milano un presidio per far «sentire la propria voce, il proprio sdegno e la propria ferma condanna» per l'attentato di Brindisi. A organizzare l'appuntamento sono stati il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo, il presidente del comitato di esperti antimafia di Palazzo Marino Nando Dalla Chiesa e il presidente della commissione antimafia David Gentili. È partito da loro l'invito a «tutti i cittadini - sottolinea un comunicato - a riunirsi in Piazza San Fedele alle ore 17, per un presidio a tutela della democrazia, aperto a tutta la cittadinanza e come gesto di vicinanza e solidarietà verso la scuola Morvillo Falcone, le famiglie e tutti gli abitanti della città pugliese».

CORDOGLIO A GENOVA Il sindaco di Genova Marta Vincenzi ha disposto l'abbrunamento delle bandiere in tutta la città di Genova, in segno di lutto per l'attentato di Brindisi. Nel pomeriggio è previsto un presidio spontaneo in piazza De Ferrari. «Al di là del lutto che ognuno di noi sente nel cuore - ha detto Vincenzi - è necessario dare una risposta collettiva a quanto è successo, per dire forte 'no'».

PALERMO: PRESIDIO DAVANTI ALL'ALBERO FALCONE Un presidio davanti all'albero Falcone in via Notarbartolo alle 16 e una fiaccolata di fronte alla scuola del quartiere Zen intitolata al giudice ucciso nella strage di Capaci per questa sera alle 20. Sono queste le iniziative previste a Palermo per condannare l'attentato di Brindisi che ha provocato la morte di una studentessa.

LA CITTÁ DI BRINDISI SI MOBILITA Profondamente scossa e turbata per l'attentato all'Istituto professionale «Morvillo Falcone», la città di Brindisi si mobilita. Dopo un tam-tam in rete o per le vie della città, è stata organizzata una manifestazione in piazza Vittoria alle ore 18 a cui parteciperanno i cittadini, la Carovana antimafia e don Luigi Ciotti e le autorità, tra cui il sindaco Mimmo Consales ed il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. I brindisini vogliono così manifestare la loro solidarietà alle famiglie di Melissa Bassi e delle ragazze ferite ed esprimere tutta la loro indignazione per il vile attentato che ha colpito una scuola e delle giovani studentesse.

MATERA IN PIAZZA Anche la città di Matera si appresta a mobilitarsi con una grande manifestazione dopo l'esplosione alla scuola di Brindisi. Stamane si sono tenute assemblee in alcuni istituti. Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, esprime «sgomento e profondo dolore per il vile attentato» all'Istituto professionale «Morvillo Falcone». «A questo gesto efferato - afferma il sindaco Adduce - dobbiamo rispondere tutti con grande determinazione perchè i responsabili vengano subito assegnati alla giustizia e per strappare la nostra società alla barbarie in cui rischia nuovamente di precipitare. Una delegazione del Comune di Matera, stamane, si è recata all'assemblea degli studenti in corso al Liceo classico per portare simbolicamente la solidarietà al mondo della scuola. Lunedì convocheremo i presidi delle scuole della città e la Consulta provinciale degli studenti per organizzare una grande manifestazione per il 23 maggio in occasione dell'anniversario del tragico attentato a Giovanni Falcone».

SOLIDARIETÁ DA PADOVA Una cinquantina di persone, tra cui consiglieri comunali di tutti i partiti, hanno dato vita poco dopo mezzogiorno a Padova ad una manifestazione di solidarietà alle vittime ed ai familiari degli studenti colpiti dall'attentato davanti alla scuola 'Morvillo-Falconè, a Brindisi. La manifestazione si è conclusa di fronte al liceo classico «Tito Livio», dove ha studiato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «No alla violenza, no al terrorismo, Padova abbraccia Brindisi, le vittime e i loro familiari»: è invece il testo dei manifesti affissi dall'amministrazione comunale di Padova all'interno ed all'esterno del municipio. Alessandro Naccarato (Pd) ha annunciato che stasera «ci ritroveremo davanti al municipio con il sindaco Flavio Zanonato per dire no alla violenza di tutte le mafie. è importante che la società civile in tutta Italia risponda. Noi a Padova lo stiamo già facendo e lo faremo con manifestazioni e momenti di riflessione in tutte le scuole superiori, per riflettere assieme agli studenti sul valore della legalità».

A PERUGIA MANIFESTAZIONE PER LE VITTIME Una manifestazione di solidarietà per le vittime dell'attentato di Brindisi è stata convocata per oggi pomeriggio in piazza IV Novembre a Perugia dalla Sinistra Universitaria- Udu del capoluogo umbro. «Non ci fermerete, in piazza per le vittime di Brindisi»: con questo slogan gli studenti universitari di Perugia invitano la cittadinanza intera a scendere in piazza con un fazzoletto bianco, «come unico simbolo». Alla manifestazione ha già aderito la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che in una nota ha detto «c'e in questi momenti in tutto noi un grande senso di rabbia e sconforto, ma occorre reagire per difendere il nostro paese da quella mafia e quella criminalità che venti anni fa, guarda caso, uccideva e i giudici Falcone e Morvillo e gli uomini della scorta, cui e intitolata la scuola di Brindisi. Per questo sarò a manifestare questa sera a Perugia, aderendo aprendo alla manifestazione organizzata per quest'oggi a Perugia da tutte le associazioni studentesche».

ANCONA: STUDENTI IN PIAZZA CON I FAZZOLETTI Come nel resto d'Italia, anche ad Ancona gli studenti scenderanno in piazza questo pomeriggio contro l'attentato alla scuola di Brindisi. Porteranno con loro fazzoletti bianchi e uno striscione con la scritta «Qualsiasi cosa farete non ci fermerete». Lo annunciano l'Udu-Lista Gulliver e la Rete Studenti Medi. «Siamo scossi, pieni di dolore e rabbia per ciò che è accaduto questa mattina a Brindisi», dicono. «Il nostro pensiero va alle giovanissime vittime di quelle vergognose bombe. Il nostro dolore e quello degli studenti e delle studentesse di tutta Italia si unisce a loro in questo difficile momento. Le parole del sindaco di Brindisi ci trovano concordi: è un attacco senza precedenti alla democrazia, allo Stato, a tutti i cittadini e le cittadine di questo Paese. Si è scelto per la prima volta di attaccare una scuola, simbolo di democrazia, presidio dei valori che la nostra Costituzione vuole portare avanti, baluardo di legalità».

NAPOLI SI MOBILITA «È ora di mobilitarci per difendere la democrazia. Parteciperemo al presidio indetto oggi alle 18.30 in piazza Municipio a Napoli dopo il vile attacco alla scuola di Brindisi». Lo scrivono in una nota congiunta Pd Campania, Pd Napoli e i Giovani democratici regionali e cittadini. «Bisogna reagire, scendere in strada per dimostrare che non abbiamo nessuna paura, che noi siamo più forti e rimarremo uniti contro chi cerca di distruggere le fondamenta dello Stato con la violenza le bombe», conclude la nota.

L'AQUILA PER BRINDISI A seguito dei tragici fatti accorsi stamane presso l'istituto professionale «Francesca Laura Morvillo Falcone» di Brindisi che hanno visto il brutale assassinio di una studentessa di 16 anni ed il grave ferimento di diversi altri studenti, l'Udu L'Aquila «invita tutti gli studenti e tutti i cittadini ad un sit-in alle ore 18:30 a Piazza Palazzo, ognuno con un fazzoletto bianco. Alla follia di Brindisi, qualsiasi sia la mano, la risposta va data subito».

Fonte: Leggo news

PADOVA, PEDOFILO AMMETTE RAPPORTI CON MINORI: "ERANO MIEI AMICI, GLI FACEVO REGALI"



Ammissione di colpa da parte di un pedofilo. Paolo Segato, cinquantaduenne, residente a Maserà, in provincia di Padova ha ammesso di aver avuto rapporti con un ragazzo di 15 anni, definendolo il suo  miglire amico, e di guardare insieme a lui film pornografici. Ha inoltre dichiarato, come riporta il gazzettino.it, di aver avuto anche rapporti con altri giovani ragazzi da lui ricompensati con piccoli regali.

Le indagini, che hanno portato all'arresto di Segato, sono iniziate a seguito della segnalazione di uno dei ragazzi avvicinati dall'uomo. In realtà quasi tutti pare sapessero del suo problema e dei diversi episodi di pedofilia, ma non essendoci mai stata nessuna denuncia le forze dell'ordine non erano mai intervenute.
Dopi il sequestro dell'abitazione i carabinieri hanno rinvenuto anche un "tariffario dei servizi": nomi dei ragazzi, le loro date di nascita, le volte che li incontrava e quanto dava loro. Dieci o venti euro, a volte ricariche telefoniche.

Fonte: Leggo news

CASO ORLANDI: INDAGATO MONS. EX RETTORE APOLLINAIRE. "SONO TRANQUILLO"



Nell'inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi, la figlia di un messo del Vaticano del quale non si sa piu' nulla dal giugno 1983, finisce anche mons.Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare dove, fino a lunedi' scorso, e' stato sepolto Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana ucciso 22 anni in un regolamento di conti. Concorso nel sequestro della giovane, che all'epoca aveva 15 anni, il reato ipotizzato dalla Procura di Roma nei confronti dell'alto prelato. Un'iscrizione, quella nel registro degli indagati, avvenuta recentemente e non e' escluso che tale iniziativa possa essere scaturita dal ritrovamento di ossa recenti all'interno della cripta dove, da lunedi' scorso, sono in corso le attivita' di selezione da parte degli esperti della polizia scientifica.

Anche per questo motivo l'iscrizione di don Vergari viene definita un atto dovuto. Nel 2009 mons. Vergari fu sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Simona Maisto sui motivi che avevano determinato la sepoltura di De Pedis nella Basilica che si trova nel centro di Roma. Mons. Vergari spiego', poi, sul suo sito online che ''De Pedis veniva piu' volte nella chiesa'' e che lo aveva ''aiutato molto per preparare le mense che organizzavo per i poveri''. Qualche tempo dopo - spiegava l'esponente religioso sul proprio sito - i suoi famigliari mi dissero che De Pedis aveva espresso l'auspicio di essere sepolto in quella che rappresentava una delle piu' antiche camere mortuarie di Roma, il sotterraneo della basilica di Sant'Apollinare.

''Furono chiesti - affermo' Vergari - i dovuti permessi religiosi e civili, fu restaurata una delle camere e vi fu deposto'', non prima che la vedova del boss si rivolgesse al cardinale Ugo Poletti avendo in mano l'attestazione che ''il signor De Pedis e' stato un grande benefattore di poveri che frequentano la basilica''. L'inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi conta altri indagati: tra questi Servio Virtu', gia' autista di Renato De Pedis, Angelo Cassani, detto ''Ciletto'', Gianfranco Cerboni, detto 'Gigetto' '', tutti in qualche modo legati alla holding del crimine attiva a Roma negli anni '70/'80 e Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis e supertestimone che ha ricollegato la sparizione di Emanuela alla Banda della Magliana.

VERGARI, SONO TRANQUILLO, NULLA DA NASCONDERE - ''Sono assolutamente tranquillo, non ho nulla da nascondere''. E' quanto ha affermato mons. Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant' Apollinare, indagato dalla Procura di Roma per concorso nel sequestro di Emanuela Orlandi, secondo quanto riferisce chi lo ha incontrato.

Fonte: http://www.leggo.it/news/cronaca/caso_orlandi_indagato_mons_ex_rettore_apollinaire_sono_tranquillo/notizie/180210.shtml