sabato 9 giugno 2012

La scomparsa di Roberta Ragusa: il giallo della chiamata interrotta

Roberta Ragusa, scomparsa da San Giuliano Terme

La notte del mistero, quella fra il 13 e il 14 gennaio quando scomparve Roberta Ragusa, Antonio Logli e Sara Calzolaio si sono sentiti telefonicamente tre volte e non due come si era sempre sentito dire (la prima brevissima - come se fosse caduta la linea - e la seconda più lunga).
Ma il particolare importante non è solo il numero delle comunicazioni intercorse tra i due amanti, bensì l’orario e la durata. L’orario è compreso fra le 23 e le 0.15, mentre la durata complessiva delle prime due telefonate è di circa un’ora, mentre l’ultima (appunto poco dopo la mezzanotte, un orario che sfora leggermente rispetto a quello in cui Logli ha riferito di essere andato a letto) è stata brevissima.
Per quale motivo? Probabilmente non perché la linea è caduta (uno dei due avrebbe potuto richiamare); quella telefonata, invece — più verosimilmente — potrebbe essere stata volutamente interrotta perché non era più il caso di proseguirla.
Ovvero, Roberta potrebbe aver sorpreso il marito mentre stava parlando con l’amante, scoprendo così l’identità della donna con cui Antonio la tradiva. Su quello che potrebbe essere successo dopo (non solo in casa, ma anche nelle immediate vicinanze) è al centro delle indagini dei carabinieri.
L’arco di tempo in cui è forse racchiusa la soluzione del «Mistero di Gello» è dunque circoscritto in poco più di cinque ore: dalle 0.15 alle 5.40, ora in cui un testimone ha affermato che da casa Logli non è uscito né entrato nessuno almeno fino alle 6.30 (alle 6.45, poi, Antonio ha riferito di essersi svegliato).
E sempre a proposito di telefonini sono tre e non due i cellulari che sono stati distrutti. Due sono quelli ‘clandestini’ della coppia, l’altro è quello che Sara usava per comunicare con la famiglia e gli amici. E continuano anche le ricerche sul territorio. Nei giorni scorsi infatti, i carabinieri hanno controllato con l’ausilio dei cani molecolari e il georadar i campi che si affacciano su via dei Gigli, vicino alla casa dei Logli.
Intanto fervono i preparativi per il corteo in programma a Gello per mercoledì. «Il conto alla rovescia è cominciato — afferma Cinzia Guidi, amica e vicina di casa di Roberta, nonché infaticabile organizzatrice dell’iniziativa —, mancano pochi giorni alla manifestazione in occasione della ricorrenza del 5° mese dalla scomparsa di Roberta e lo scopo è quello di tenere alta l’attenzione sulla vicenda e fare in modo che le autorità non archivino il caso fino al ritrovamento di Roberta».

Fonte: La Nazione Pisa

LASCIANO I FIGLI IN MACCHINA PER ANDARE IN SALA GIOCHI: ARRESTATI GENITORI


Avevano chiuso i propri figli, un maschietto di appena un anno e una bambina di 6 anni, nella propria auto lasciata parcheggiata sotto il sole cocente: per questo due genitori, di 42 e 40 anni, sono stati denunciati dai carabinieri del Nor della Compagnia di Lecce per concorso aggravato in abbandono di minori. Ad allertare i militari, che erano in servizio di pattuglia nella centralissima Piazza Mazzini, sono stati alcuni passanti. Mentre le dipendenti di un negozio si davano da fare a tranquillizzare i bambini, che erano intrappolati nell'abitacolo e che per il gran caldo cominciavano ad aver problemi di respirazione, i militari si sono messi sulle tracce dei due genitori e li hanno trovati in una sala Bingo, che si trova nelle vicinanze. Dai primi riscontri, i carabinieri ipotizzano che i piccoli siano rimasti chiusi in auto circa 25 minuti. I due bambini sono stati accompagnati dagli stessi carabinieri, con i genitori, nel reparto di pediatria dell'ospedale Vito Fazzi, dove i medici, dopo una visita, hanno escluso che i piccoli abbiano riportato traumi.

Fonte: Leggo

MELISSA, VANTAGGIATO PIANGE:"CHIEDO PERDONO, SCRIVERÒ AI GENITORI"



«Chiedo perdono»: si è presentato così, in lacrime, Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro, ai pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi) e al suo legale, l'avv. Franco Orlando, nell'udienza di convalida del fermo per l'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso. In poco meno di tre ore di interrogatorio nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce, l'imprenditore di Copertino (Lecce) ha confermato la confessione, ha ribadito di aver fatto tutto da solo ed ha aggiunto qualcosa sul movente, cercando di dare una motivazione più plausibile del «ce l'ho con il mondo intero» dichiarato mercoledì scorso, quando è stato fermato. La Procura ha chiesto al gip, che si è riservato di decidere, la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nonchè la conferma della ipotesi di reato di strage in concorso con altri con finalità di terrorismo. «Ho fatto un gesto dimostrativo perchè ho subito due truffe e perchè il fatturato negli ultimi anni è diminuito» ha cercato di spiegare Vantaggiato a giudice e inquirenti. Le due truffe subite lo avrebbero fatto andare in bestia: la prima, per oltre 300 mila euro, da un suo cliente, Cosimo Parato, di Torre Santa Susanna (Brindisi), condannato di recente per truffa ad un risarcimento. Ma dopo la sentenza Vantaggiato avrebbe scoperto che Parato non è in grado di restituirgli nulla economicamente. La seconda truffa, per 120mila euro, l'imprenditore l'avrebbe subita da un fornitore di Avetrana. Gli affari avrebbero poi subito un forte ridimensionamento (da quattro milioni di litri a un milione di litri di carburante) da quando era cessato, nel 2003, l'appalto con la Provincia per alcune scuole superiori di Brindisi, tra le quali proprio il professionale 'Morvillò. Tutte circostanze che avrebbero ridotto del 70% il fatturato della sua attività, costringendolo a ridurre da sei ad un solo dipendente l'organico aziendale. Sarebbero stati questi i motivi che hanno spinto Vantaggiato, a suo dire, a compiere un gesto dimostrativo così violento. Scelta non casuale quella della scuola Morvillo Falcone, perchè vicina al Palazzo di giustizia (la sentenza non sarebbe servita a fargli riavere i soldi persi), facile come luogo da raggiungere e dal quale allontanarsi dopo l'attentato, perchè vicino alla superstrada per Lecce. E allora, ha detto oggi nell'interrogatorio, ha acquistato materia prima in tre negozi della provincia di Lecce per preparare polvere pirica ed ha confezionato l'ordigno rudimentale acquisendo le istruzioni da una enciclopedia, alla voce 'esplosivì, facendo anche una prova del 'bottò in una stradina di campagna. In uno dei momenti nei quali è apparso più provato, Vantaggiato ha manifestato la volontà di scrivere una lettera ai genitori di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne morta nell'attentato, ed ha rivolto un pensiero alle ragazze rimaste ferite, chiamandole 'bambinè, e alla sua famiglia. «È stato di maggiore collaborazione - ha commentato il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta - forse qualche elemento in più c'è, ma a mio avviso resta da indagare, restano dei punti oscuri». Oggi, nel piazzale antistante l'istituto Morvillo Falcone, presenti gli studenti e una delle ragazze ferite nell'attentato, è stata scoperta una targa in memoria di Melissa Bassi. C'è scritto «Per te, per noi, per il futuro. Ciao Melissa». Una frase che servirà a far ricordare sempre la sete di verità e giustizia della gente.

STRAGE AGGRAVATA E TERRORISMO «Quanto dichiarato da Vantaggiato» oggi dinanzi al gip «sembra compatibile» con l'impostazione della pubblica accusa, che ipotizza il reato di strage aggravata da finalità di terrorismo. Lo ha detto il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. «Su questa strada - ha aggiunto - abbiamo chiesto al gip la convalida del fermo e l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere». In ogni caso «ancora nulla è da escludere. Un fatto così grave - ha detto ancora Motta - non può essere chiarito in così breve tempo. Una persona è stata fermata solo due giorni fa. Secondo me è necessario un approfondimento per evitare che restino punti oscuri, si rischierebbe di non acquisire altri elementi». «È necessario - ha concluso - che l'indagine sia completa».

LACRIME Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino che ha confessato l'attentato esplosivo del 19 maggio scorso davanti alla scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi, è scoppiato a piangere in alcuni momenti dell'interrogatorio avvenuto oggi nel carcere di Lecce dove si è svolta anche l'udienza di convalida del fermo. Al termine dell'udienza, il legale di Vantaggiato, l'avvocato Franco Orlando, non ha voluto rispondere alla domanda dei giornalisti sulla possibile spiegazione del movente da parte del suo assistito.

LA DIFESA Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip ha pianto. Lo ha detto il suo legale, avv.Franco Orlando. «L'interrogatorio - ha detto il legale - è stato in alcuni momenti drammatico, il pensiero per la ragazza morta, per le ragazze rimaste ferite, e in particolare un pensiero per la sua famiglia alla quale ovviamente rimane molto vicino»

IL GIP SI RISERVA LA DECISIONE Il gip di Brindisi Ines Casciaro si è riservata la decisione sia sulla convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, sia sull'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dai pm. Lo ha riferito Franco Orlando, legale dell'indagato. Le decisioni del gip potrebbero arrivare già nel pomeriggio o nella giornata di domani.

LA CONVALIDA DEL FERMO Si è appena conclusa l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 68enne di Copertino (Lecce) accusato di aver compiuto l'attentato alla scuola di Brindisi nel quale è morta Melissa Bassi e altre cinque ragazze sono rimaste ferite in modo grave. I pm inquirenti, Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, hanno da qualche minuto lasciato in auto il carcere di Lecce, evitando così di rispondere a domande dei giornalisti in attesa fuori dal penitenziario.

L'UDIENZA L'udienza si è tenuta dinanzi al gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro. Sono stati presenti per l'accusa il sostituto procuratore della distrettuale antimafia salentina Guglielmo Cataldi e il pm della procura di Brindisi Milto De Nozza. Vantaggiato era difesso dall'avv.Franco Orlando ed è accusato di strage in concorso con altri per finalità di terrorismo.

IL LIBRO DI COELHO Per gli inquirenti, tuttavia, il movente va chiarito, così come deve essere fatta luce su possibili mandanti dell’attentato. Le indagini così proseguono e le perquisizioni nell’appartamento di Vantaggiato si intensificano. Stando alle ultime informazioni, nella sua abitazione è stata trovata anche una copia del libro di Paulo Coelho, “Manuale del guerriero della luce”, con un appunto scritto da Vantaggiato. «Agire subito», si legge tra le pagine del suo autore preferito.

IL PARERE DEL CRIMINOLOGO «Ci sono profili dalla personalità paranoide che tendono a immedesimarsi in personaggi della letteratura fino a sentirsi questi personaggi». Così il criminologo Francesco Bruno commenta all'Adnkronos il fatto che Giovanni Vantaggiato, in carcere per l'attentato alla scuola 'Morvillo-Falconè di Brindisi in cui ha perso la vita la giovane studentessa Melissa Bassi, potrebbe essersi ispirato al libro 'Manuale del guerriero della lucè di Paulo Coelho. «Questo elemento - continua Bruno - la dice lunga sull'aspetto psicologico del Vantaggiato. Mi sono capitati due casi di soggetti che identificandosi con personaggi di libri hanno compiuto atti criminali eclatanti: uno - spiega - uccise il sindaco del suo paese, l'altro la moglie e l'amante della moglie». «Esistono dunque casi di persone che hanno compiuto azioni delittuose immedesimandosi in personaggi letterari. Il fatto che il protagonista del libro di Coelho sia un guerriero - conclude Bruno - chiarirebbe anche perchè Vantaggiato non si sia sottratto alla telecamera, quasi a voler farsi riconoscere, per far vedere a tutti che 'è un guerrierò». Per la criminologa Roberta Bruzzone il quadro «a livello investigativo non è ancora completo. Deve essere chiarito l'aspetto motivazionale, rispetto a cui mancano molte informazioni». «Quello che è chiaro - continua - è che non ha agito d'impulso. È un soggetto lucido, ci vuole tempo per progettare un attentato come quello alla scuola 'Morvillo-Falconè, ha fatto sopralluoghi, ha progettato precisamente come agire». «Non si può escludere - afferma Bruzzone - che possa avere agito di concerto con altre persone, che stia cercando di coprire qualcun'altro».

LEGAMI CON UN ALTRO ATTENTATO Sembra inoltre che tra le prove di colpevolezza non ci siano soltanto i filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, ma anche segnalazioni sull’indole violenta e pericolosa del killer di Melissa. I documenti sono stati raccolti dai carabinieri di Torre Santa Susanna che, pochi anni prima, avevano indagato (ed intercettato) Vantaggiato per l’attentato subito da Cosimo Parato, che ne uscì ferito. Ora anche questo caso potrebbe riaprirsi.

Fonte: Leggo

BERGAMO, 15ENNE SI GETTA DAL BALCONE: DOVEVA ANDARE IN COMUNITÀ


In preda allo sconforto si è gettato dalla finestra di casa, al terzo piano, perchè non voleva frequentare una comunità, come disposto dal giudice del Tribunale del minori dopo il suo arresto scattato perchè sorpreso a coltivare marijuana. Uno studente di 15 anni, residente in un paese della valle Seriana (Bergamo), è ora ricoverato in prognosi riservata agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Martedì il ragazzo era stato arrestato dai carabinieri di Clusone (Bergamo), che lo avevano sorpreso in un campo con 78 piantine di marijuana da lui coltivate. Il minorenne era stato affidato ai genitori in attesa della decisione del giudice, che ha poi disposto di fargli frequentare per quattro mesi la comunità 'Don Milanì di Sorisole (Bergamo). Una decisione che il quindicenne non ha accettato e ieri pomeriggio, mentre era in casa con i genitori, è uscito sul balcone e si è lanciato nel vuoto, facendo un volo di una decina di metri. Nella caduta il corpo è stato in parte frenato da una siepe di lauro, ma la testa ha sbattuto con violenza contro una vicina ringhiera. Soccorso dal 118, è stato portato in ospedale in condizioni gravissime.

Fonte: Leggo

UNA NOTTE SERENA CON LARA - VIDEO


SERENA NOTTE A TUTTI DALL'AMMINISTRATORE DEL BLOG, VI LASCIO IN COMPAGNIA DI LARA FABIAN CON LA BELLISSIMA CANZONE "ADAGIO".GRAZIE E SEGUITE SEMPRE IL BLOG " TUTTO SUL SOCIALE E NON "