sabato 27 ottobre 2012

STANOTTE TORNERÀ L'ORA SOLARE, LANCETTE INDIETRO DI 1 ORA: SI DORMIRÀ 60 MINUTI IN PIÙ


Torna l'ora solare. Alle 3 di questa notte si dovranno spostare un'ora indietro le lancette dell'orologio e si dormirà quindi per sessanta minuti in più: sonno che si «perderà» di nuovo nella notte tra il 29 e il 30 marzo del 2013, quando tornerà l'ora legale. Nei circa sette mesi (l'ora legale è scattata il 25 marzo scorso) in cui l'ora legale è stata in vigore, l'Italia ha risparmiato 102 milioni di euro, grazie ai minori consumi di elettricità per 613 milioni di kilowattora, un valore pari al consumi medio annuo di 205mila famiglie.

Fonte:Leggo

'NO MONTI DAY': SCONTRI IN STRADA,CHIUSA LA TANGENZIALE A ROMA




Il 'corteo selvaggiò, formato da studenti e centri sociali, che si era staccato a piazza San Giovanni da quello principale del 'No Monti day' è terminato poco dopo le 19.

All'uscita dalla tangenziale i manifestanti del 'corteo selvaggiò hanno lanciato fumogeni, petardi e bottiglie contro un cordone delle forze dell'ordine schierato al lato della strada. A quel punto la polizia è avanzata e i manifestanti si sono ritirati dirigendosi verso piazza Santa Croce in Gerusalemme.

TENSIONE NEL CORTEO Momenti di tensione a Roma e un fuori programma durante la manifestazione del 'No Monti day'. Lontano dal corteo, qualcuno ha appiccato fuoco a 3 cassonetti della raccolta differenziata di rifiuti in via dello Statuto. Qualche attimo di paura tra i negozianti della zona, che però non si sono persi d'animo e hanno iniziato a spegnere il fuoco con i loro estintori, fino all'arrivo di una squadra dei vigili del fuoco, all'incirca 5 minuti dopo, che ha provveduto a sistemare la situazione. Via dello Statuto, si ricorda, è limitrofa al percorso del corteo, non inserita nel percorso.

IL CAMBIO DI PERCORSO DI STUDENTI E CENTRI SOCIALI Lo spezzone del corteo degli studenti e dei centri sociali una volta giunto a piazza San Giovanni ha deviato imboccando via Carlo Felice, una strada non prevista nel percorso della manifestazione No Monti Day. I manifestanti sono decisi ora a sfilare, come hanno spiegato ai megafoni, in un «corteo selvaggio».
I book block sono passati avanti al camioncino e hanno preso quindi loro la testa del corteo. Quasi tutti i ragazzi hanno il volto semi coperto. Chi non ha sciarpe o passamontagna copre comunque il viso con i 'librì. Qualcuno ha indossato il casco. Il corteo procede comunque tranquillamente con le forze dell'ordine che presidiano a distanza.
I manifestanti del 'corteo selvaggiò che si è staccato, hanno bloccato per alcuni minuti la bretella che porta all'autostrada A/24. Successivamente i manifestanti sono tornati sulla tangenziale est, in direzione San Giovanni, bloccando nuovamente il traffico sulla carreggiata opposta rispetto al precedente blocco.

TANGENZIALE BLOCCATA I manifestanti del 'corteo selvaggiò hanno bloccato la tangenziale est. Il corteo composto da migliaia di studenti e esponenti dei centri sociali, ha imboccato la tangenziale all'altezza dello scalo di San Lorenzo, in direzione Tiburtina. Il traffico, in quella direzione, è bloccato.
Lungo il percorso i ragazzi battono contro il guard rail con dei sassi. Rassegnati gli automobilisti bloccati, mentre qualcuno nel senso di marcia inverso suona il clacson in segno di solidarietà e saluta sorridendo.

PETARDI CONTRO LE BANCHE Alcuni manifestanti che stanno partecipando a Roma al corteo No Monti day hanno lanciato uova, vernice, petardi e bottiglie di vetro contro la filiale della banca Unipol in via Cavour, all'altezza di Santa Maria Maggiore. Alcuni manifestanti autori del blitz erano a volto coperto, altri a volto scoperto. Sul muro vicino alla filiale hanno scritto «Monti e Fornero al cimitero» e poi «rapinami».
Intanto cresce il numero dei partecipanti al corteo: «Secondo una prima stima siamo 150.000 in piazza». A riferirlo alcuni organizzatori del No Monti Day. «La testa del corteo è in via Merulana mentre la coda si trova ancora in piazza della Repubblica - hanno aggiunto - siamo davvero in tanti».

NEGOZI CHIUSI PER PAURA BLACK BLOC Negozi chiusi e saracinesche abbassate in via Merulana e dintorni. I commercianti della zona, interessata dal passaggio del corteo 'No Monti day', impauriti dalle voci di una possibile 'guerriglia urbanà dei black bloc, hanno deciso di chiudere le loro attività. «Meglio non rischiare - ha commentato un pizzaiolo mentre chiudeva il suo locale - i black bloc sono pericolosi e non vorrei ritrovarmi la pizzeria distrutta». «Oggi ho lavorato solo mezza giornata - ha spiegato il proprietario dello storico panificio Panella in via Merulana - non sono il solo ad aver preso questa decisione, siamo in tanti, quasi tutti. L'anno scorso diversi negozi sono stati danneggiati, dal fioraio alla profumeria più avanti. Hanno avuto vetri rotti e saracinesche spaccate».
 
PRESE DI MIRA LE BANCHE Lanci di uova, scritte 'banca mortà, 'spread your ragè, bancomat imbrattati. Il corteo del No Monti Day segna così il suo passaggio lungo il percorso da via Cavour a via Merulana: ogni banca incontrata viene segnata dai manifestanti con lanci di uova e di vernice colorata. Per il resto il corteo procede pacificamente in direzione di San Giovanni. Il servizio d'ordine interno invita a proseguire e a non eccedere nello sfregio degli istituti bancari.

L'INIZIO DEL CORTEO È partito da piazzale Aldo Moro il corteo degli studenti per il No Monti Day. "Centinaia di studenti delle università e delle scuole di Roma", riferisce una nota del Fronte della Gioventù Comunista, sono diretti a Piazza della Repubblica per partecipare alla giornata di protesta contro le politiche del governo Monti organizzata dal 'Comitato No Debito'.

CHIUSE METRO MANZONI E SAN GIOVANNI  «Come disposto dalla Questura le stazioni metro B Manzoni e san Giovanni sono state chiuse alle ore 14 in previsione della manifestazione »No Monti Day«, promosso dal Comitato No Debito, Usb, Cobas, Cub e Partito della Rifondazione Comunista, che prevede un corteo che partirà da piazza della Repubblica con destinazione piazza san Giovanni. Trentanove le linee bus e tram interessate a deviazioni o limitazioni delle corse. I viaggiatori possono utilizzare le stazioni Vittorio Emanuele e Re di Roma». Lo comunica l'Agenzia per la mobilità.

MISURE DI SICUREZZA Per l'occasione cassonetti dell'immondizia rimossi e divieto di sosta per le auto lungo tutto il percorso del corteo. Forze dell'ordine già mobilitate. Si presenta così il centro di Roma in vista del corteo che nel pomeriggio sfilerà da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. Il pericolo è l'infiltrazione di black bloc che provochino scontri e devastazioni, come al corteo degli Indignati dell'ottobre 2011. Analogo il percorso della manifestazione, che partirà alle 14.30 da piazza della Repubblica e passando per l'Esquilino si concluderà in piazza San Giovanni, dove si terranno gli interventi dal palco. Sono attese decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, nonostante la pioggia prevista. Saranno chiuse le stazioni metro San Giovanni e Manzoni, deviate diverse linee di autobus. La questura di Roma ha fatto sapere che usarà la linea dura contro eventuali violenti non appena dovessero mettersi in azione. Gli organizzatori hanno predisposto un servizio di autotutela di 300 persone, riconoscibili dalle pettorine. Studenti e centri sociali si ritroveranno alle 12.30 in piazzale Aldo Moro, davanti all'Università La Sapienza, per poi raggiungere il concentramento del corteo in piazza della Repubblica. Da quest'ultima è partito stamani un altro corteo, quello dei medici, che sfilano fino al Colosseo contro i tagli alla Sanità.

Fonte:Leggo

COMUNICATO STAMPA - Coordinamento Famiglie Disabili



Dopo 18 anni di attesa il Coordinamento Famiglie Disabili vuole dare uno schiaffo alla politica.

Questa mattina, 27 Ottobre 2012, nel corso dell’incontro promosso dal quotidiano La Discussione con lo scopo di individuare percorsi e progetti per una politica sana e pulita, il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi ha annunciato che sarà - entro brevissimo tempo - avviata un’azione legale per il riconoscimento giuridico della figura del caregiver in Italia, attraverso rivendicazioni di carattere economico-previdenziali. 

Il caregiver, colui che segue ed assiste persone disabili gravi e gravissime in ambito familiare, è una figura alla quale, nei principali Paesi dell’Unione Europea, vengono rivolti compensi specifici e strumenti di tutela che riconoscono legalmente l’elevato valore sociale del lavoro di cura che essi compiono quotidianamente, il più delle volte senza soluzione di continuità. 

L’azione legale verrà seguita da un prestigioso team di professionisti tra i quali il Prof. Paolo Cendon, creatore in Italia dell’istituto dell’Amministrazione di Sostegno, e dall’Avv. Marco Vorano, attualmente impegnato nei ricorsi rivolti al riconoscimento delle cure con cellule staminali. 

La decisione di seguire le vie legali è sortita dall’evidente mancanza di volontà politica di rendere norma applicabile un provvedimento che si trascina nel Parlamento italiano da 18 anni e diverse legislature, quale proposta di legge con il più lungo iter parlamentare della nostra Repubblica, volta al prepensionamento dei caregiver, ai quali – con il sostegno di prove scientifiche inoppugnabili – è purtroppo riservata una sensibile riduzione delle aspettative di vita a causa dell’elevato stress al quale sono continuamente sottoposti.

La causa verrà promossa e sostenuta anche attraverso una serie di azioni ed eventi per sensibilizzare il mondo scientifico e l’opinione pubblica su una fascia di popolazione fino a questo momento trascurata pesantemente dai legislatori nonostante il fondamentale apporto – finora totalmente gratuito e disconosciuto - offerto da questi al settore sociale del Paese. Tra gli strumenti individuati è previsto un Convegno, in una sede istituzionale di altissimo livello e con relatori di prestigio internazionale- che analizzerà la figura del caregiver dal punto di vista giuridico, medico e sociologico - pubblicazioni volte alla diffusione di una cultura del rispetto nei confronti delle disabilità gravissime e un blog dedicato sia alla stessa azione legale che ai contatti tra ricorrenti e sostenitori dell’azione legale.

Tutti coloro che si riconoscono nella figura del caregiver potranno prendere contatto con il Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi per partecipare attivamente al ricorso legale, tramite il Gruppo Facebook: Comitato Prepensionamento per i Familiari di Disabili Gravi e Gravissimi o la mail: .info@famigliedisabili.org

Autore:Maria Simona Bellini Profilo Facebook

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