venerdì 20 luglio 2012

ABUSA DELLA CUGINETTA DI 10 ANNI:VENTENNE ARRESTATO A CAMPOBASSO


Le violenze andavano avanti da almeno un anno, in un paese della provincia di Campobasso; sono venute alla luce grazie alla denuncia del proprietario di un terreno che, dopo aver assistito a una scena inequivocabile, ha avvisato i servizi sociali e le forze dell'ordine. 
In manette è finito un ventenne disoccupato, accusato di abusi sulla cuginetta, una bambina con meno di dieci anni. I dettagli della vicenda sono stati illustrati in una conferenza stampa in Questura a Campobasso. Dopo aver raccolto l'allarme del testimone, la Procura di Larino (Campobasso) ha avviato indagini serrate, seguite direttamente dal procuratore Vaccaro. 
«Le prove raccolte sono inoppugnabili - ha spiegato il capo della Squadra Mobile, Giuseppe Annichiarico -, ci sono riscontri certi, poi è arrivata la conferma definitiva». La piccola vittima ha raccontato tutto a una psicologa. Il giovane sarà sottoposto a perizia psichiatrica. «Il ragazzo è consapevole delle condotte che tiene - ha sottolineato Annichiarico -, la perizia dovrà comunque stabilire se è capace di intendere e di volere». 
Su di lui, rinchiuso in carcere con l'accusa di violenza sessuale su minori, ora si concentrano le indagini della polizia. Gli investigatori ritengono che possa aver commesso in passato reati simili, per questo è stato sequestrato il suo cellulare. La bimba è ora seguita dagli assistenti sociali e da una psicologa.


Fonte:Leggo

GREEN HILL CHOC, SCOPERTI I CADAVERI DI 100 BEAGLE IN UN CONGELATORE


Una scoperta sconvolgente, macabra, drammatica. Questa mattina gli uomini dellaForestale hanno ritrovato i corpi di quasi cento cani congelati all'interno di Green Hill, l'azienda di Montichiari che allevava cani beagle per i laboratori di vivisezione. Sono tuttora ignoti i motivi che hanno spinto i responsabili dell'azienda a congelare i corpi dei poveri cani. Gli animali, ritrovati impilati nei frigoriferi, sono stati immediatamente sequestrati. Disposti anche accertamenti ed esami per stabilire la causa del decesso dei cani e il motivo della surgelazione. La Procura vuole vederci chiaro e per questo sta vagliando tutta la documentazione dell'azienda, controllata dalla multinazionale americana Marshall.
L'ispezione dlla Digos di Brescia e del Nirda del Corpo Forestale dello Stato ha inoltre portato alla scoperta di un'altra grave irregolarità: ben 400 cuccioli (su un totale di oltre 2.300)non avevano il microchip di riconoscimento, obbligatorio per legge e che deve essere applicato fin dalla nascita. Il sospetto è che non tutti i beagle siano usati esclusivamente per la sperimentazione scientifica e farmacologica, ma che alcuni servano per testare prodotti cosmetici. 


Fonte:Leggo

DONNA INCINTA STUPRATA IN SAUNA: STACCA IL PENE A MORSI ALL'AGGRESSORE -VIDEO


Si è difesa e vendicata delle percosse e dello stupro subiti nella sauna che gestisce mordendo e staccando un pezzo di pene del suo aggressore. L'episodio, riferisce il sito Lifenews.ru, è accaduto nella città di Iskitim, nella regione siberiana di Novosibirsk.
La donna, Svetlana, che ha perso il feto di tre mesi a causa dell'episodio, ha raccontato che l'uomo, un abitante del luogo di 29 anni, ha rotto i vetri della porta della sauna nel cuore della notte, mentre lei dormiva, e l'ha prima picchiata, poi violentata costringendola anche al sesso orale. 
L'imprevista reazione della giovane ha indotto l'aggressore a fuggire urlando, rivolgendosi immediatamente ai medici. La polizia ha poi ricostruito l'accaduto arrestando l'uomo, che avrebbe confessato. 
«Spero che l'effetto della mia autodifesa serva come vera punizione, oltre alla pena detentiva», ha osservato la donna. Il giorno prima, nella stessa città, un'altra sua collega era stata aggredita in una sauna differente.


Fonte:Leggo

ROMA, LASCIANO SOLO IL FIGLIO DI 4 ANNI:IN MANETTE I GENITORI, SONO GIOVANISSIMI


Quando i carabinieri del Norm della Compagnia di Castel Gandolfo sono intervenuti intorno alla mezzanotte nell'abitazione di via Tor Paluzzi, località Cecchina, hanno trovato ilpiccolo di 4 anni in lacrime e spaventato. A lanciare l'allarme è stato un vicino preoccupatodagli incessanti singhiozzi del bambino che provenivano dalla casa dove da qualche giorno si era stabilita la coppia di romeni, un uomo di 22 anni ed una donna di 18 anni madre del bambino. Gli accertamenti dei militari hanno permesso di accertare che i due si erano allontanati da casa fin dalle 16, lasciandolo incustodito e senza cibo. Quando i carabinieri li hanno finalmente rintracciati i due hanno tentato invano di giustificarsi riferendo di essersi momentaneamente allontananti per andare a comprare il pane e sono stati arrestati per abbandono di minore. Il bambino è stato temporaneamente affidato ad una vicina di casa.


Fonte:Leggo

EMILIA, SORPRESO NUDO NELLA TENDOPOLI CON UN RAGAZZINO DI 11 ANNI. ARRESTATO


Sorpreso nudo la scorsa notte nelle docce della tendopoli di Rovereto sulla Secchia con un undicenne di origine magrebina, un uomo di 55 anni residente a Novi (Modena) è stato arrestato dai carabinieri, impegnati nei servizi antisciacallaggio nelle zone terremotate.
Solo il tempestivo intervento dei militari ha permesso di riportare l'ordine nel campo, scongiurando tentativi di linciaggio. L'uomo deve rispondere di atti sessuali con minori. Sono stati alcuni ospiti del campo a sorprendere l'uomo con il ragazzino «in atteggiamenti sessuali incontrovertibili», come hanno riferito i carabinieri della Compagnia di Carpi. Il 55enne, dopo l'arresto, è stato portato nel carcere di Modena


Fonte:Leggo.

BOLOGNA, RAGAZZA PARTORISCE 2 GEMELLI E NE GETTA UNO NELLA SPAZZATURA



Si è sbarazzata di uno dei suoi figli gettandolo letteralmente nella spazzatura. E' successo in provincia di Bologna, dove una donna ha partorito in casa il primo di due gemelli di 22 settimane, poi lo ha messo in un sacchetto di plastica e lo ha buttato in un cassonetto dell'immondizia. L'altro lo ha partorito in ospedale ed ora è in incubatrice. La madre è una italiana di 21 anni che vive con i genitori.
Ad accorgersi di quello che era accaduto sono stati i medici dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove la ragazza, accompagnata dai genitori, era andata per partorire. È venuto alla luce, appunto, un bambino prematuro di 22 mesi ma i medici, dallo stato della placenta e del cordone ombelicale, si sono subito resi conto che si trattava di un parto gemellare. La ragazza ha però negato. 
Così i sanitari hanno chiamato il 113. La giovane avrebbe poi ammesso di aver gettato il primo bambino nel cassonetto. Le 'volanti' sono andate subito ad Ozzano e in un cassonetto vicino alla casa della ventunenne hanno trovato il corpicino privo di vita nel sacchetto. Della vicenda si occupa il pm di turno Domenico Ambrosino. Non si sa ancora se sono stati presi provvedimenti a carico della ragazza. Per il tipo di reato che le verrà attribuito sarà necessario capire se il piccolo è nato vivo o meno. 

REATO E' INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA La Procura indaga nell'ipotesi di interruzione di gravidanza in base all'articolo 19 - comma 3 e 4 - della legge 194 sull'aborto nella vicenda del feto trovato nel cassonetto a Ozzano Emilia. La madre è indagata per questa ipotesi, ma non ci sarebbero provvedimenti restrittivi a suo carico. Si tratta di un'ipotesi di reato tecnica per rendere possibili gli accertamenti medico-legali che dovranno stabilire se il parto è stato indotto o naturale e capire anche se la ragazza ha fatto tutto da sola o con l'aiuto di altri. Andrà anche stabilito chi ha gettato il feto nel cassonetto.

PM: BASTAVA CHIEDERE AIUTO «È una vicenda drammatica anche perchè accaduta in un contesto territoriale ove bastava chiedere aiuto sociosanitario per ottenerlo». Lo ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della Procura, commentando la vicenda del feto nel cassonetto. 
La Procura, con la polizia, sta cercando di ricostruire tutti i passaggi della vicenda. «Per la qualificazione giuridica del reato - ha spiegato il magistrato - occorre attendere l'esame medico legale (sarà eseguito con l'ausilio di un neonatologo), perchè è fondamentale accertare se il bimbo sia nato vivo oppure no». 


Fonte:Leggo