mercoledì 3 ottobre 2012

ANGELA RENDO - RADIO NUMBER ONE

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VIOLENTA A 15 ANNI LA SUA EDUCATRICE: BABY STUPRATORE ARRESTATO A PESCARA



L'accusa per un ragazzo di 15 anni di origine albanese è di violenza sessuale, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già con precedenti, è stato arrestato nella serata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Penne (Pescara), diretti dal capitano Massimiliano Di Pietro, e rinchiuso nel carcere minorile dell'Aquila.

Il 15enne era già sottoposto a misura cautelare in comunità per una rapina compiuta un mese fa ad Avezzano (L'Aquila). Il ragazzo è accusato di aver violentato l'educatrice di un centro per minori di Penne (Pescara) dove era stato collocato subito dopo la rapina dell'agosto scorso. Come ricostruito dagli inquirenti, ieri pomeriggio il giovane, avvertendo un lieve stato di malessere ed agitazione, aveva chiesto alla propria educatrice di visitare l'oasi naturalistica di Penne (Pescara) in località «Cascatelle» per una passeggiata che avrebbe dovuto aiutarlo a ristabilirsi. Una volta giunti nell'oasi con il furgone della comunità, il ragazzo ha subito manifestato l'intento di un approccio sessuale con la donna, ma visto il netto rifiuto della stessa ed il suo tentativo di ricondurlo in comunità senza suscitare le sue ire, in preda ad un profondo stato di collera e agitazione, il ragazzo l'ha aggredita e percossa e, stringendole una cinta al collo, l'ha costretta con violenza ad un rapporto sessuale all'interno dello stesso furgone. La poveretta, in stato di choc per la violenza subita, è stata nuovamente percossa e minacciata di morte per non rivelare quanto accaduto e poi costretta a mettersi alla guida del veicolo ed a fare rientro in comunità dove i carabinieri, nel frattempo intervenuti su segnalazione di altro educatore, allarmatosi per il ritardo della collega, hanno bloccato il 15enne albanese che ha tentato una inutile fuga.

Nella violenta colluttazione con i militari dell'Arma, il giovane, molto prestante fisicamente, e probabilmente sotto l'effetto di sostanze psicotrope, si è armato di coltello brandendolo ripetutamente nei confronti dei militari che poco dopo sono riusciti a neutralizzarlo con l'aiuto dei componenti di un' altra pattuglia intervenuta. Il veicolo, nel quale sono state rinvenute evidenti tracce della violenza, il coltello e gli abiti del giovane e della educatrice sono stati posti sotto sequestro. La vittima della violenza è stata medicata presso l'ospedale di Penne (Pescara) dove i sanitari hanno attestato l'avvenuta violenza sessuale e lesioni traumatiche e contusive. Ferite lievi anche per i due militari intervenuti per bloccare il 15enne.

Fonte:Leggo

TRAPANI, RAGAZZINA STUPRATA A SCUOLA PER 5 ANNI DALLA PRESIDE E DAL BIDELLO



Abusi sessuali su una studentessa minorenne: la preside ed un bidello di una scuola di Marsala sono stati arrestati stamani dalla Squadra mobile di Trapani per violenza sessuale sulla ragazzina. Al momento non si conoscono altri particolari sulla vicenda.
La preside e il bidello lavorano all'Istituto «Rubino» di Marsala che si occupa di assistere anche studenti disagiati, su segnalazione del Tribunale dei minori di Palermo. I due sono indagati per il reato continuato di violenza sessuale di gruppo aggravata in danno di minorenne. Gli abusi, cominciati nel 2004 quando la vittima aveva appena 14 anni, sarebbero proseguito fino al 2009.
Secondo le indagini della polizia la ragazzina, che frequentava il doposcuola, sarebbe stata invitata in diverse occasioni dalla preside dell’istituto nella sua stanza dove si trovava anche il bidello. Entrambi avrebbero abusato sessualmente della minore.
La vicenda è venuta alla luce dopo che la studentessa, oggi maggiorenne, ha confidato le violenze ad un amico di famiglia che ha informato la polizia. Gli investigatori si sono avvalsi della collaborazione dei Servizi sociali del Comune di Marsala, che hanno fornito «elementi utili alle indagini». Gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.

Fonte:Leggo

ANTONIO PIAZZA POLITICO COSTRETTO A SPOSTARE LA SUA JAGUAR: BUCA LE GOMME AL DISABILE



Aveva parcheggiato la sua Jaguar nel posto riservato ai disabili proprio di fronte alla sede dell'Aler di Lecco, l'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale di cui è presidente. Antonio Piazza, però, è stato costretto a spostare l'auto e a pagare la rispettiva multa da un disabile che, seccato dal trovare il proprio posto occupato impropriamente, aveva subito allertato i vigili urbani. Ma una volta allontanatisi gli agenti, Piazza non ha esitato a vendicarsi bucando le gomme all'auto dell'invalido.

DIMISSIONI PDL La scena è stata ripresa dalle telecamere della zona e il presidente dell'Aler è stato sollecitato dal suo partito, il Pdl, a dimettersi suo malgrado: «Le mie dimissioni - si è giustificato il numero uno dell'Aler lecchese - non sono assolutamente giuste. Non le ho certo date volontariamente. Il mio comportamento è sempre stato improntato nella massima correttezza nel ruolo che ho svolto fino ad oggi nell'azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Spero che l'assessore lombardo nelle prossime ore le respinga».

Fonte:Leggo