lunedì 11 giugno 2012

MELISSA, LA TESTIMONE: "IL COMPLICE DI VANTAGGIATO È ROBUSTO E ALTO 1 E 80"



 «La presenza di altre persone sul luogo del delitto almeno nelle fasi preparatorie» che avrebbero aiutato Giovanni Vantaggiato nell'attentato a Brindisi sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni. È quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare.


IL COMPLICE SECONDO LA TESTE Un uomo con la «corporatura robusta e spalle larghe», alto circa un metro e 80, con «naso pronunciato» e che indossava pantaloni e giacca neri e un cappello con visiera. Così una testimone descrive un uomo, che potrebbe essere il presunto complice che, secondo gli inquirenti, potrebbe avere aiutato la notte del 19 maggio scorso Giovanni Vantaggiato a collocare l'ordigno dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. La teste, secondo quanto riferisce il gip nell'ordinanza di convalida dell'arresto di Vantaggiato, ha visto questo sconosciuto attorno all'1.30, cioè poche ore prima dell'attentato mentre nei pressi del chiosco che si trova vicino alla scuola, «spingeva un bidone della spazzatura munito di ruote , tenendolo dalla parte delle maniglie, inclinato verso il suo corpo e che andava in direzione della scuola».


LA FIGLIA DEL 'NEMICO' DI VANTAGGIATO C'è un nuovo elemento che, secondo gli investigatori, potrebbe giustificare la scelta della scuola 'Morvillo Falconè per l'attentato di Brindisi. La fidanzata del figlio di Cosimo Parato, l'uomo di Torre Santa Susanna che avrebbe truffato Giovanni Vantaggiato, frequenta infatti l'istituto professionale colpito. La ragazza, come Melissa, raggiunge la scuola in pullman. Vantaggiato era stato protagonista, come vittima, di una vicenda giudiziaria che lo aveva visto contrapposto a Parato e che si era conclusa il 19 aprile scorso con la condanna dell'imprenditore di Torre Santa Susanna denunciato a due anni e due mesi di reclusione e al risarcimento dei danni da decidersi in sede civile. Agli inquirenti prima, e poi al gip, Vantaggiato ha detto di aver progettato l'attentato anche perch‚ deluso dalle istituzioni che non lo avrebbero tutelato nonostante avesse subito diverse truffe.




IL LEGALE: "NESSUNO LO HA AIUTATO"  «Il mio assistito ha escluso in modo categorico la partecipazione di altre persone ai fatti». Lo ha ribadito l'avvocato Franco Orlando, difensore di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore di Copertino reo confesso dell' attentato compiuto a Brindisi il 19 maggio scorso. Parlando con i giornalisti all'uscita del carcere di Lecce dove ha incontrato il suo assistito, Orlando ha anche precisato che Vantaggiato ha già più volte chiarito con gli inquirenti che il fatto di avere parlato al plurale descrivendo la preparazione dell'attentato è frutto di «un intercalare» e non di un effettivo riferimento ad altre persone che avrebbero collaborato con lui. Il legale ha anche aggiunto che al momento, dopo avere visto l'ordinanza di custodia cautelare, «sta valutando il da farsi» in merito alla possibilità di presentare un ricorso sulla decisione del gip di Lecce.

PRESIDE SOSPESO È stato sospeso per ragioni di opportunità dall'ufficio scolastico regionale della Puglia Angelo Rampino, preside della scuola 'Morvillo Falcone' di Brindisi dove il 19 maggio scorso è stato compiuto l'attentato che ha ucciso Melissa Bassi e ferito altre 5 sue compagne di scuola. Il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie, che aveva preso subito dopo l'attentato, per presiedere alle attività di scrutinio. La sospensione che è un provvedimento cautelativo (e non disciplinare) è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti del preside per i contenuti di alcune interviste rilasciate nei giorni successivi all'attentato. Rampino era stato al centro di polemiche per aspetti del suo passato in virtù dei quali era stato inizialmente individuato anche dagli investigatori come possibile bersaglio dell'attentatore. L'ipotesi di una vendetta era stata infatti una delle piste inizialmente seguite dagli inquirenti nella ricerca del movente e del responsabile dell'attentato di Brindisi per il quale è ora in carcere e reo confesso l'imprenditore di Copertino (Lecce) Giovanni Vantaggiato.

LA SVOLTA DOPO LE PAROLE DI UN IMPRENDITORE Nella notte precedente al fermo di Giovanni Vantaggiato, 68enne reo confesso dell'attentato di Brindisi dinanzi alla scuola Morvillo Falcone, era stato ascoltato, come persona informata dei fatti, Cosimo Parato, l'imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna imputato in un processo per una truffa denunciata dallo stesso Vantaggiato.
In quella occasione Parato sarebbe stato sentito dai carabinieri nell'ambito dell'inchiesta sulla strage e avrebbe dato elementi utili a determinare la svolta che ha portato al fermo. L'imprenditore Parato era rimasto vittima di un attentato il 24 febbraio 2008 quando fu fatta esplodere una bomba sistemata sul sellino della sua bicicletta.
L'ordigno era confezionato con bombole di gpl, la stessa modalità utilizzata a Brindisi. In quella circostanza, secondo quanto si è appreso, Parato, ascoltato dagli investigatori, fece riferimento ai suoi rapporti commerciali con Vantaggiato e a dissapori intercorsi tra loro, indicandolo come possibile autore del gesto.


SI È RICONOSCIUTO NEL VIDEO Nel corso nell'interrogatorio di garanzia Giovanni Vantaggiato ha «riconosciuto se stesso nei fotogrammi estrapolati dalle telecamere del chiosco posto nelle vicinanze della scuola» Morvillo Falcone di Brindisi. Lo scrive il gip Ines Casciaro nel provvedimento restrittivo. Due testimoni - annota il giudice - hanno inoltre visto un uomo corrispondente a quello ritratto nelle immagini delle telecamere di sicurezza mentre si allontanava, prima lentamente e poi accelerando il passo, dal luogo dell'attentato. Due i capi di imputazione contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare. L'imprenditore di Copertino è accusato di strage aggravata dalla finalità terroristica e di fabbricazione, detenzione, trasporto ed esplosione in luogo pubblico di un congegno micidiale. Entrambi i capi di imputazione sono contestati in concorso. Il gip ha condiviso pienamente l'impostazione accusatoria dei magistrati inquirenti, il procuratore Cataldo Motta e i sostituti Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi che avevano sottoposto a fermo Vantaggiato il 6 giugno scorso.


LE INDAGINI SU VANTAGGIATO Intanto la procura continua le indagini su Vantaggiato e procede lungo la pista finanziaria. L'uomo ha, infatti, confessato di aver fatto esplodere la bomba di fronte alla scuola per protesta dopo essere stato truffato almeno due volte dai suoi clienti. Nessuna motivazione viene, però, data sulla sparizione di alcuni documenti dalla sua abitazione e tra le sue mani è stato ritrovato un pizzino indirizzato alla moglie con scritto "brucia le carte" e un'altra registrazione telefonica in cui dice "fai sparire la macchina". Il sospetto ora, come riporta La Repubblica, è che sia l'attività di Vantaggiato ad aprire nuovi scenari sulle indagini. Continua anche a non convincere gli inquirenti la tesi secondo la quale avrebbe agito da solo nell'attentato. Per tutti l'importatnte è fare chiarezza su tutto quello che si nasconde dietro questa tragedia.

Fonte: Leggo

GERMANIA CHOC, ARRESTATO PEDOFILO:STUPRAVA E FILMAVA LE FIGLIE DI 4 E 7 ANNI



BERLINO- Un uomo a Mönchengladbach è stato arrestato dalla polizia federale perchè accusato di aver fatto violenza sulla figlia di quattro anni e la bambina della sua compagna, di sette anni, per realizzare film pedopornografici.
Il caso è stato risolto grazie ad alcuni filmati che riprendevano un uomo e due bambine intercettati dalla Bka che successivamente è riuscita a risalire all'identità dell'autore.
L'uomo al momento dell'arresto non ha opposto alcuna resistenza e ha subito confessato di essere lui l'autore dei filmati che circolavano sul web. La moglie è rimasta sconvolta dalle sue dichiarazioni, affermando di non avere mai avuto alcun tipo di sospetto. Ora le indagini proseguono nel tentativo di capire se il pedofilo avesse degli appoggi e per individuare i clienti di tale mercato.

Fonte: Leggo

FEDERICA, 15 ANNI, È SCOMPARSA DA OSTIA.DISPERATA LA MAMMA: "DOVE SEI?" - FATE GIRARE

Federica Marinaro scomparsa da Ostia ( Roma )

Federica Marinaro, 15 anni, è scomparsa da Ostia giovedì scorso. Si sarebbe allontanata da casa in stato confusionale, portando con sé solo una borsa da palestra della società Virgin Active con dentro alcuni vestiti. È quanto ha raccontato la mamma della giovane a OstiaToday. E in tutta la provincia sono scattate le ricerche.

Federica, secondo alcune ricostruzioni della famiglia, sarebbe stata vista nei dintorni di Roma. La mamma descrive Federica come una ragazza magra, alta circa 1 metro e 65 centimetri, con occhiali rossi da sole, rasata alla parte inferiore dei capelli, che tiene legati, con grandi occhi azzurri, un piercing sulla lingua ed un tatuaggio della Disney raffigurante Stitch. La 15enne ha una piccola cicatrice sul labbro superiore.

Ieri sarebbe stata vista per l'ultima volta in zona Frascati e a Ciampino. Era vestita con camicia rossa a quadri e jeans, e scarpe trainer nere e oro.

Fonte: Leggo

UNA NOTTE PIENA DI EROS - VIDEO


UNA DOLCISSIMA NOTTE A TUTTI
Amministratore
Marco Gilotti