sabato 30 giugno 2012

VESCOVO DI ISERNIA: "I DOWN COME GLI INDEMONIATI". GENITORI: "CHIEDA SCUSA" - VIDEO

monsignor Andrea Gemma

Scalpore e polemiche per le parole di monsignor Andrea Gemma, vescovo emerito di Isernia. Il prelato ha paragonato le persone affette dalla sindrome di Down ai posseduti dal demonio. «Il posseduto dal diavolo ha le movenze e il portamento simile a un down», aveva detto il vescovo, esperto di esorcismi, durante la trasmissione 'Vade retro', andata in onda il 9 giugno su TV 2000, il canale di proprietà della Cei. 
Il parallelo tracciato dall'ex vescovo di Isernia ha molto irritato un gruppo di 52 genitori di ragazzi affetti dalla sindrome, che hanno deciso di scrivere una lettera di protesta a 'la Repubblica'. «È un pregiudizio sbagliato, il parlare senza sapere, il voler a ogni costo giudicare senza conoscere. Esigiamo le scuse del vescovo», hanno lamentato. 
I familiari di persone Down non possono «accettare che queste affermazioni vengano espresse dal paladino dei più deboli». E quindi, come genitori «chiediamo le scuse dal vescovo». Il consiglio rivolto a mons. Gemma è «di passare un po' del suo prezioso tempo con ragazzi disabili per conoscerli e confrontarsi con loro». «I nostri figli pur avendo questa condizione genetica che comporta dei ritardi cognitivi, non sono simili a degli indemoniati», afferma il gruppo dicendosi «amareggiato». 
Non manca un'accusa di fondo verso la Chiesa: «Sono troppe le discriminazioni che arrivano dal clero verso le disabilità - denunciano i genitori -. Un rappresentante della Chiesa non può e non dovrebbe permettersi di apparire in tivù e rilasciare certe dichiarazioni». 


Fonte:Leggo

RACCOLTA FIRME PER REFERENDUM:ABROGAZIONE PARZIALE DELLA LEGGE PER LE INDENNITA' PARLAMENTARI

E' da maggio che si può firmare, ma nessuno sapeva di questa raccolta firme.

I giornali non ne parlano perchè ricattabili, visto che dai partiti prendono un finanziamento pubblico, quindi loro zitti e avranno ancora i loro soldi, così come i partiti avranno i loro. Prendendo dalle nostre tasche!

Si avvisano i cittadini che è possibile sottoscrivere i moduli per la richiesta di n. 1 referendum popolare abrogativo, ai sensi dell'articolo 75 della Costituzione e in applicazione della Legge 25 Maggio 1970, n. 352, ad oggetto: "Abrogazione parziale della legge per le indennità parlamentari".

L'iniziativa di richiesta del referendum è stata pubblicata sul numero 93 della Gazzetta Ufficiale del 20 Aprile 2012, ed il quesito è il seguente "Volete voi che sia abrogato l'articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261, determinazione dell'indennità spettante ai membri del Parlamento, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 Novembre 1965, n. 290?".

Articolo 2 della Legge 31 Ottobre 1965, n. 1261
Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l'ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all'indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute e delle Commissioni.


LA RACCOLTA FIRME SI CONCLUDERA' IL 26 LUGLIO
IN TUTTI I COMUNI O MUNICIPI

Vi rendete conto nessuno sà niente e il 26 luglio chiudono tutto e se non hanno raggiunto le 500,000 firme, il referendum non si fà!

FATE GIRARE E ANDATE A FIRMARE

RISSA TRA DUE BAMBINI, I GENITORI LI INCITANO: "COMBATTETE SUL PRATO" - VIDEO


Essere genitori è il "mestiere" più difficile del mondo perché bisogna saper educare i propri figli, e incitare un bambino a litigare con un altro non è esattamente quello che farebbe un buon padre. In un video caricato su Facebook e poi su YouTube due bambini di San Bernardino, in California, s’azzuffano davanti ai genitori. Il filmato ha creato scalpore perché gli adulti presenti hanno assistito al combattimento riprendendo la scena e limitandosi a dire ai bambini di stare sul prato e non sul cemento. 
Sorprende il fatto che ad interrompere la lotta sia dovuto intervenire un altro bambinopresente. La polizia di Sacramento indaga e i media invitano a segnalare l’identità degli adulti presenti, perché le immagini testimoniano, oltre all’inadeguatezza degli educatori, la commissione di alcuni reati secondo le leggi locali.





Fonte:Leggo

PROSTITUZIONE E SESSO CON ANIMALI, SCOPERTI 500 PROFILI FALSI SUI SOCIAL NETWORK


Aidaa ha individuato e denunciato una rete di circa 500 profili riconducibili a italiani e croati collegati tra loro da una decina di profili reali che hanno in comune il sesso con animali e la proposta di incontri di sesso con animali a pagamento (prostituzione con prestazioni sessuali ai danni di animali). La ricerca, spiega l'associazione italiana difesa animali e ambiente, partita da una segnalazione precisa arrivata nei giorni scorsi al servizio di segnalazione.reati libero.it di Aidaa ha permesso dopo un attento monitoraggio di arrivare a denunciare questa mattina alla Procura di Teramo questa rete che «sotto le mentite spoglie di profili apparsi su uno dei maggiori socialnetwork in realtà propongono in molti casi incontri di sesso con uomini, donne e animali a pagamento (di fatto una forma un pò bizzarra di prostituzione perchè si paga per la prestazione dell'animale)». «Anche in questo caso come nella denuncia del forum tutto italiano di scambisti per sesso con animali, gli animali maggiormente gettonati - concludono - sono cani, asini e cavalli anche se non mancano personaggi che propongono o cercano sesso con animali particolari quali maiali, galline e serpenti».


Fonte:Leggo

HITLER? PER GLI STUDENTI TEDESCHI "UN PROTETTORE DEI DIRITTI UMANI"


La metà dei liceali tedeschi non sa che Hitler era un dittatore, mentre un terzo di loro pensa che sia stato un protettore dei diritti umani. È il risultato choc di un sondaggio condotto dai ricercatori della Free University di Berlino. Lo studio, dal titolo 'Vittoria tradiva delle dittature?', rivela una mancanza di conoscenza degli studenti tedeschi delle loro origini, secondo quanto riferisce il Daily Mail online. «È scioccante», ha commentato l'autore dello studio, Klaus Schroeder. In base alla ricerca, condotta intervistando più di 7.500 studenti intorno ai 15 anni, due terzi dei liceali non è in grado di dire se la Repubblica democratica tedesca, nata dopo la seconda guerra mondiale e crollata con la caduta del muro di Berlino, fosse uno Stato totalitario. Solo la metà è capace di affermare che l'ex Germania Occidentale era uno Stato democratico, mentre il 40% si dice incerto in quale tipo governo vive oggi. La ricerca rivela inoltre che il 40 per cento non sa distinguere fra nazismo, la Repubblica democratica tedesca e la repubblica federale prima e dopo la riunificazione della Germania. «Questi studenti non hanno quasi nessuna conoscenza politica e non hanno nessuna idea di concetti come 'libertà di parolà ('Meinungsfreiheit') o 'diritti umani. Le scuole dovrebbero prendere provvedimenti», ha detto ancora Schroeder. Gli studenti in grado di dire la differenza fra dittatura e democrazia sono stati quelli degli ex stati dell'Est di Turingia e Saxony Halt mentre coloro che non avevano proprio idea provengono dall'Ovest, dal Nord Renania-Vestfalia, la più danneggiata, insieme a Berrlino, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale


Fonte:Leggo

PICCHIA LA MOGLIE PER 20 ANNI, ARRESTATO ESPONENTE DEL CLAN ASCIONE


Per venti anni ha sottoposto la moglie a continue violenze fisiche e psicologiche - fatte di ingiurie, percosse, maltrattamenti - tanto da indurre la figlia della coppia a tentare il suicidio ingerendo candeggina. Un pregiudicato di 38 anni, legato al clan Ascione, V.P., è stato arrestato ieri pomeriggio dalla polizia ad Ercolano, nel Napoletano, dopo l'ennesima lite sfociata in percosse. Gli agenti del commissariato «Portici-Ercolano» sono intervenuti in soccorso della donna, una 33enne, dopo avere ricevuto una telefonata al centralino del commissariato: la donna, infatti, dopo essersi divincolata dalla grinfie del marito, è fuggita in strada e ha chiesto aiuto. I poliziotti hanno raggiunto l'uomo nella sua abitazione: era in evidente stato di alterazione per l'assunzione di alcol. Dopo averlo convinto, V.P. è stato accompagnato in commissariato e anche uscendo di casa, accompagnato dagli agenti, ha continuato a inveire contro la moglie. Nella serata di ieri, è stato chiuso nel carcere napoletano di Poggioreale.


Fonte:Leggo

giovedì 28 giugno 2012

LA CHIESA CATTOLICA E IL PORNO:LA CASA EDITRICE HARD DEI VESCOVI


La Chiesa non rinuncia al porno. La casa editrice "Weltbild", posseduta al 100% dalla chiesa cattolica tedesca, infatti, non sarà messa in vendita, nonostante la pubblicazione di numerosi romanzi erotici. 
Come ricorda Der Spiegel i titoli a luci rosse venduti da Weltbild avevano creato un grosso scandalo in Germania l’anno scorso dal momento che la società è interamente in mano alla Chiesa cattolica, con tanto di vescovi o loro incaricati in consiglio di amministrazione o di sorveglianza. 

Alcuni gruppi di cristiani di orientamento conservatore avevano gridato allo scandalo perché la commercializzazione di questo materiale è in netto contrasto con la morale cattolica. La Conferenza episcopale tedesca aveva poi deciso di vendere Weltbild, per liberarsi dalle sue “scandalose” attività”.
Dopo alcuni mesi però tutto è cambiato. Il caso Weltbild non occupa più le prime pagine dei giornali tedeschi, e l’associazione tra Chiesa ed hard letterario è ormai finita nel dimenticatoio. 
Le partecipazioni azionarie di Weltbild delle varie diocesi sono state fatte convergere in una fondazione che perseguirà obiettivi benefici ispirati dalla morale cristiana
I soci di Weltbild rinunciano così ai profitti ricavati dalla vendita di un gruppo editoriale da quasi 2 miliardi di fatturato annuo, e la fondazione sarà la sola responsabile della casa editrice.


Fonte:Leggo

GREEN HILL, "ECCO COME UCCIDONO I CUCCIOLI INUTILI" -VIDEO CHOC


 "Abbiamo video, registrazioni e testimonianze di dipendenti ed ex-dipendenti dell'allevamento« di Green Hill che dimostrano che all'interno della struttura vengono soppressi cani per motivi che non sono di carattere sanitario", ossia i cani "scartati perchè non adeguati allo standard aziendale". È la denuncia del Coordinamento fermare Green Hill che ha diffuso tramite You Tube un video girato all'interno della struttura e l'audio di un dialogo in cui un dipendente parla proprio dell'eliminazione dei cani: »..sì è meglio che li sopprimo adesso perchè altrimenti vanno nell'anagrafe canina...«, si sente dire all'uomo. »Spesso - affermano i responsabili del Coordinamento - ad uccidere i cuccioli non sarebbe nemmeno il veterinario dell'azienda, unico abilitato a farlo, ma gli operai. Si tratta quindi - denunciano ancora gli animalisti - di un'operazione completamente illecita. In aggiunta si scopre, come da sempre sostenuto, che questi cuccioli soppressi non erano ancora stati registrati in anagrafe e che le soppressioni vengono fatte di nascosto, su cani mai registrati e quindi 'fantasmà. Tutto questo prova ancora una volta movimenti non segnalati di nascite e morti, e probabilmente anche vendite, all'interno dell'allevamento Green Hill«. Non solo. Il Coordinamento che si batte per la chiusura dell'allevamento di Montichiari sostiene anche di aver trovato la prova che tra i 'servizì offerti dall'allevamento di cui è proprietaria la multinazionale americana Marshall Bioresources »c'è il taglio delle corde vocali«. »Questo è provato finalmente da un documento di cui siamo venuti in possesso«, spiegano, sul quale sono segnate tutte le richieste specifiche di ogni cliente e in alcune compare la parola 'debark', che in inglese vuol dire devocalizzare. Il documento in questione è pubblicato sul sito di Fermare Green Hill».

Testimonianze, video dall'interno dei capannoni, registrazioni e documenti - spiegano gli animalisti - che ci sono stati consegnati anonimamente, affinchè tutti sappiano cosa nasconde questa azienda che da ormai troppo tempo lucra sulla sofferenza e la prigionia di 2.500 cani e offre loro un destino di tortura«. »Tutti ci chiedevano prove per poter togliere la licenza all'allevamento. Adesso le abbiamo e provengono da testimonianze di chi ha lavorato dentro questo lager«. Per chiedere la chiusura di Green Hill sabato a Montichiari ci sarà l'ennesima mobilitazione con un corteo nazionale.
Fonte:Leggo



TORTURA LA FIGLIA DI 10 MESI E MANDA I VIDEO DEGLI ABUSI AL PADRE


Le torture e gli abusi sulla figlia di soli dieci mesi erano perpetrati per fare un dispetto al padre della piccola. Le sevizie, infatti, venivano filmate e i video inviati all'ex compagno. Così una madre di venti anni, Kellie Park, di West Heaven nel Connecticut (Usa), è stata arrestata ilo scorso 20 giugno.
Dopo aver ricevuto i video e 55 messaggi dalla donna, il padre della bambina ha chiamato la polizia per denunciarla. La ventenne è accusata di crudeltà su minore, rischio di lesioni e minacce. Una delle frasi che Kellie ha scritto all'uomo è stata: "Le rompo la faccia, adoro abusare di lei".

Dai rapporti della polizia si legge che in un video la Park getta del cibo contro la bambina gridandole "Tuo padre vuole che ti faccia mangiare sul pavimento". Poi si vede la donna mettere la figlia in una culla e scuoterla fino a farla cadere. In un altro filmato la donna prende a calci la bimba in lacrime dicendole: "Se tuo padre non si prende cura di te non lo faccio neanch'io".

La polizia di west Heaven, dopo l'arresto di Kellie, ha subito preso in custodia la bambina e l'ha portata in ospedale. Gli investigatori stanno cercando di capire le cause del gesto.


Fonte:Leggo

ADESCAVA UOMINI SPOSATI E LI RICATTAVA CON I VIDEO HOT, ARRESTATA 25ENNE


Si è conclusa grazie ai Carabinieri di Scalea, in provincia di Cosenza, un'operazione chiamata "mantide religiosa" che ha portato all'arresto una giovane di 25 anni. La donna, già nota alle forze dell'ordine, è stata accusata di estorsione. La ragazza è commerciante e titolare di un negozio ed era solita ricattare gli uomini che intrattenevano con lei rapporti sessuali.
La donna adescava uomini sposati e li filmava con il cellulare drante i rapporti, per poi ricattarli. Questa volta l'uomo caduto nella trappola l'ha denunciata e ha permesso il suo arresto.


Fonte:Leggo

CON LA LUNA NELL'EROS - BUONA NOTTE A TUTTI

 MUSICA DAL WEB

  
UNA DOLCISSIMA NOTTE A TUTTI CON AMORE

mercoledì 27 giugno 2012

Le Ong denunciano: “Soldi per i bimbi malati di cancro dirottati su Euro 2012″


Il governo ucraino ha ridotto per decreto di quasi 35 milioni di euro i fondi destinati all'ospedale pediatrico Oxkhmatdyt di Kiev, che ora deve accontentarsi delle briciole. Con lo stesso provvedimento, 34 milioni sono andati al torneo di calcio, che è costato all'esecutivo quasi 21 miliardi di grivne



I diritti fondamentali dei bambini ucraini trascurati. E i soldi destinati alla loro salute che sono invece trasferiti per decreto governativo agli Europei di calcio. La denuncia che arriva da una lettera aperta firmata da diverse organizzazioni non governative ucraine e internazionali è sconvolgente: buona parte del budget che il governo ucraino aveva previsto per la costruzione del reparto di oncologia dell’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt di Kiev è stata dirottata su Euro 2012. Ai bambini ucraini non sarà quindi dato il promesso reparto di oncologia, fondamentale perché anche in Ucraina possa essere garantito il trapianto del midollo da non parenti, senza che i piccoli pazienti debbano emigrare a costi proibitivi per sostenere l’operazione. Al posto dell’ospedale è stato recapitato loro un bel pallone, col quale però non possono nemmeno giocare: a differenza diCristiano Ronaldo loro mica si sono qualificati a Euro 2012.
“Il sistema sanitario in Ucraina è collassato due volte, con il crollo dell’Urss e con la tragedia diChernobyl, i cui enormi danni per la popolazione oltre che fisici, con il drastico aumento dei tumori, sono stati psicologici, con una popolazione paralizzata e spaventata – racconta a ilfattoquotidiano.itDamiano Rizzi, presidente di Soleterre, una ong attiva in tutto il mondo in aiuto ai reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia – Poiché manca la possibilità di effettuare le diagnosi, i bambini arrivano con tumori in stati avanzati negli ospedali e qui, nelle strutture preposte, mancano i pediatri, le strumentazioni necessarie. I bambini del reparto di neurochirurgia sono ammassati nei corridoi. Ora, per esempio, è finita la chemioterapia: anche negli ospedali pubblici se la può permettere solo chi ha i soldi”.
Perché è la corruzione a impedire al paese di rispettare i requisiti minimi a livello sanitario: la sanità ucraina è il luogo privilegiato per il riciclaggio di denaro sporco, cui partecipano politici e amministratori locali, oltre a qualche loro omologo italiano che non rinuncia ad approfittare della situazione di miseria in cui versa il paese. “Non posso fare nomi – ci dice Damiano Rizzi -, per non mettere in difficoltà tutte le persone che lavorano sul campo. Le ritorsioni sarebbero molto pericolose”. E’ però un dato di fatto che l’Unione Europea ha attivato programmi per la lotta alla corruzione nella sanità ucraina. E che Impact – un dipartimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha già messo sotto controllo diversi laboratori che in Ucraina producono farmaci falsi, che sono poi acquistati dal Ministero della Sanità.
A questo si aggiunge la denuncia delle Ong. “Col decreto governativo numero 433 del 21 maggio 2012, relativo ad alcune modifiche da apporre al programma statale per la preparazione e lo svolgimento della fase finale del Campionato Europeo di Calcio in Ucraina nel 2012, il governo ucraino ha ridotto di 349 milioni di grivne (34,9 milioni di euro circa) le dotazioni del bilancio statale in precedenza allocate all’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt, che sono passate da 399 a 50 milioni di grivne. E nello stesso decreto è stato deciso di aumentare le allocazioni destinate a Euro 2012 di 340 milioni di grivne, portando il totale destinato dal governo ucraino agli Europei a quasi 21 miliardi di grivne”. Soldi che, è il timore delle ong, sono stati trasferiti come se nulla fosse dalla tutela dei bambini a Euro 2012. O, secondo la risposta che le organizzazioni non governative hanno ottenuto dal primo ministro ucraino Azarov, soldi che non sono stati tolti all’ospedale, ma semplicemente “prestati” agli Europei.
Se ancora non si sono visti i 900 milioni di grivne (90 milioni di euro circa) che il governo ucraino due anni fa ha promesso per migliorare lo stato delle fatiscenti strutture dell’ospedale pediatricoOxkhmatdyt, il budget per Euro 2012 ha continuato invece a crescere vorticosamente. E mentre schiere di operai al lavoro costruivano in tutta fretta lo stadio di Kiev, perché fosse pronto in tempo per gli Europei, i bambini continuavano a non avere le cure necessarie. “La quantità di soldi in ballo non è molta chiara – spiega a ilfattoquotidiano.it Natalia Onipko, presidentessa di Zaporuka (una fondazione costituita da Soleterre a Kiev) -, addirittura Kulikov, deputato del partito United Center, ha recentemente dichiarato che il bilancio dello Stato per il 2012 non include fondi per la costruzione di nuovi edifici di Okhmatdyt. E poi scherzando ha aggiunto che qualcuno ha deciso di rubare in anticipo e alla rinfusa”.
Quello che le Ong temono è che per la costruzione del nuovo ospedale pediatrico di Oxkhmatdyt si ripeta il caso del Children’s Hospital of The Future: altra megastruttura ospedaliera cui era destinato un budget milionario e che non ha mai visto la luce. E questa volta hanno paura che, con un cinismo che fa rabbrividire, i soldi siano stati rubati ai bambini per dirottarli sul mega affare di Euro 2012. Perché 21 miliardi di grivne per Euro 2012 è già una cifra spropositata di per sé, che diventa però agghiacciante se si pensa come anche le ‘briciole’ – i 340 milioni sottratti all’ospedale Oxkhmatdyt – sono state infilate nel calderone del circo pallonaro a discapito della salute dei bambini. Ma evidentemente, per essere considerati delle democrazie amiche dell’Occidente, non serve rispettare i diritti dei più piccoli: basta organizzare un carrozzone colorato con feste di benvenuto e partite di calcio.

Fonte:Il Fatto

SLA, A ROMA IL PRIMO TRAPIANTO AL MONDO DI STAMINALI SU UN UOMO


Per la prima volta al mondo sono state trapiantate in un uomo colpito da Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) cellule staminali del cervello prelevate da un feto morto per cause naturali. È solo il primo passo di una strada ancora molto lunga, ma che potrebbe portare ad una vera «reazione a catena» nelle sperimentazioni in questo campo. Potrebbe cioè essere sufficiente un piccola quantità di tessuto nervoso per poter trattare fino a cento pazienti e per affrontare, oltre alla Sla, altre malattie neurologiche degenerative. L'intervento è stato eseguito in Italia, dal gruppo coordinato da Angelo Vescovi, direttore dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio, a San Giovanni Rotondo (Foggia) e, per la parte neurologica, da Letizia Mazzini, responsabile del Centro Sla dell'ospedale Maggiore della Carità, a Novara. L'intervento, avvenuto lunedì ma reso noto solo oggi, è stato eseguito dal gruppo di Neurochirurgia diretto da Sandro Carletti, coadiuvato da Cesare Giorgi e Nicholas Boulis, della statunitense Emory University di Atlanta. La sperimentazione è finanziata dall'Associazione Neurothon e dalla Fondazione Cellule Staminali. Il paziente, un uomo di 31 anni che proviene dalla Lombardia «sta bene. È di ottimo umore, mangia, bene e respira bene», ha detto Vescovi. È stato colpito dalla malattia tre anni fa, ha problemi a braccia e gambe e ad articolare le parole, ma è autonomo nella respirazione. Resterà in ospedale ancora per alcuni giorni. È il primo di un gruppo di 18 pazienti arruolati nella stessa sperimentazione. È uno studio di fase 1, ossia teso a verificare la sicurezza della tecnica e non a curare. Le cellule staminali prelevate dal cervello del feto sono state trasferite nel paziente per mezzo di tre iniezioni nel lato sinistro del midollo spinale lombare, ciascuna da 15 millesimi di millilitro e con circa due milioni e mezzo di cellule staminali cerebrali. Le cellule sono state iniettate vicino alle cellule nervose che controllano il movimento (motoneuroni), che nella Sla muoiono gradualmente, paralizzando progressivamente i muscoli e fino a causare la morte del paziente. A fine luglio sarà la volta del prossimo paziente e poi di tutti gli altri, mediamente a cadenza mensile. Questa prima fase della sperimentazione potrebbe quindi essere conclusa entro due anni. Dal suo esito dipenderà il seguito della ricerca, con una fase 2 che dia le prime risposte sull'efficacia. Le cellule sono state prodotte nella Banca delle Staminali Cerebrali di Terni e poterne ottenere una quantità tanto grande a partire da un piccolo frammento di tessuto è stato possibile grazie alla tecnica messa a punto alla fine degli anni '90 dallo stesso Vescovi, che allora lavorava nell'università di Milano Bicocca. Un ambiente chimico ricreato artificialmente ha dimostrato di essere in grado di stimolare la moltiplicazione delle cellule staminali al punto che da un frammento di tessuto minuscolo come una punta di spillo se ne possono ottenere circa 50.000. La quantità di cellule ottenuta dallo stesso feto, ha detto Vescovi, sarà sufficiente per l'intera sperimentazione.


Fonte:Leggo

ANNA, UCCISA CON 30 COLTELLATE A NAPOLI PER COMPRARE UN IPHONE NUOVO


Trenta coltellate, alla testa, al collo, alla gamba. Fin da subito entrarono nell'abitazione di Anna Bevilacqua sapendo che la rapina poteva anche trasformarsi in omicidio. Il tutto per riuscire ad ottenere i soldi per comprare l'iPhone alla fidanzata di un ragazzino 17enne armato di coltello.
C'è tutto questo dietro il delitto della 66enne Bevilacqua, uccisa con efferatezza il 6 dicembre 2011 nella sua abitazione di Marano di Napoli. Oggi è stata fermata la terza complice, all'epoca dei fatti aveva 16 anni.
Ma, intanto, vengono fuori dettagli, forti, di quanto commesso. Come l'accordo, tra i tre, che c'era alla base di quell'omicidio: il 17enne che ha accoltellato la donna, arrestato lo scorso 5 gennaio, avrebbe ricevuto in compenso il denaro sufficiente ad acquistare il cellulare Iphone alla sua fidanzata, fermata oggi.
Alla nipote 22enne della donna, la prima ad essere arrestata il giorno dopo l'omicidio, sarebbero andati altri soldi: voleva sposarsi e voleva anche acquistare una casa. Da quanto si evince dalla ricostruzione dei carabinieri, i tre non hanno avuto alcuna remora a picchiare, accoltellare la donna: neanche quando la vedevano agonizzante. Riuscirono a portare via due anelli d'oro. E pochi spiccioli.


Fonte:Leggo

MEDICO TAGLIA LE LABBRA DELLA MOGLIE E LE MANGIA: "COSÌ NON BACERÀ NESSUNO"


Un rispettato chirurgo svedese ha tagliato le labbra della moglie, dopo l'ennesima richiesta di divorzio da parte della donna. Il 52enne ha riferito di averlo fatto perchè «così non avrebbe baciato più nessun'altro», e secondo le autorità scandinave è molto probabile che questo tenti il suicidio. «Ho fatto tutto spontaneamente - ha dichiarato il medico - Non volevo ucciderla, ma soltanto farla soffrire per tutta la vita». L'uomo aveva prima preso un coltello, ma considerandolo non abbastanza affilato, decide di impugnare il bisturi con cui compie le operazioni. Poi l'aggressione alla donna e il taglio delle labbra con l'atto di cannibalismo: «Ho deciso di mangiarle, altrimenti ci sarebbe stata la possibilità di riattaccarle». La polizia diStoccolma è rimasta scioccata dalle dichiarazioni del chirurgo, ben considerato nell'ambiente medico e con un quoziente intellettivo molto alto. Il ricercatore della Karlionska è stato arrestato e il 3 luglio avrà inizio il processo per aggressione aggravata. 


Fonte:Leggo

NONNA TAGLIA LE MANI ALLA NIPOTINA DI OTTO MESI E POI TENTA IL SUICIDIO


Ha avuto le mani mozzate dalla nonna e ora i medici stanno cercando di restituire alla piccola l'uso degli arti, L'incidente è avvenuto nella provincia cinese di Shandong, dove la bambina era stata lasciata in custodia alla nonna poiché i genitori erano entrambi al lavoro. La nonna ha poi tentato il suicidio e ora è in coma.

Un vicino ha assistito alla scena e poi accompagnato la piccola e la madre in ospedale, come riporta il Daily Mail: "Ho visto la donna tornare a casa dopo il lavoro nel primo pomeriggio, ma a soli 10 minuti dopo si è precipitata giù con la bambina coperta di sangue. Le mani erano sparite. Poi la madre ha chiamato il marito, chiedendogli di tornare a casa a prendere le mani tagliate". I medici hanno operato per 12 ore nel tentativo di ricucire le mani ma non si sa se la piccola ne riacquisterà la piena funzionalità. Probabilmente quando crescerà dovrà sottoporsi a un altro intervento.


Fonte:Leggo

martedì 26 giugno 2012

Abbandono cani: oltre i 500mila i randagi in Italia - VIDEO



Quando arriva l'estate, tempo di sole, di mare, di vacanze e, purtroppo, anche tempo di abbandoni, il guinzaglio può trasformarsi in un cappio al collo. Per ricordare agli italiani cheabbandonare un cane equivale a condannarlo a morte, il Ministero della Salute ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e prevenzione del randagismo, con uno spot esplicativo e duro in cui la cordicella a cui è legato un cane si trasforma in un mortale cappio, che andrà inonda fino al 10 luglio sulle reti Rai.
In Italia si stima ci sia un numero di cani randagi che oscilla tra i 500 mila e 700 mila animali. "I cani randagi non sono aumentati, ma non vengono denunciati- ha spiegato il sottosegretario alla Salute con delega alla Sanità pubblica veterinaria Adelfio Elio Cardinalela campagna contro il randagismo è un contributo alla cultura di civiltà. Se riusciremo a salvare anche un solo animale dall'abbandono avremo raggiunto un risultato. E non bisogna dimenticare che si tratta di un reato".
Non tutti gli animali "vaganti" –così vengono chiamati in gergo tecnico i pelosi senza padrone, sono veri randagi ma molti di essi un proprietario ce l'hanno o lo hanno avuto: "nella maggior parte dei casi un cane randagio è un cane che è stato abbandonato. La 'maglia nera' in questo caso spetta alla Campania", dove ci sono circa 66.500 cani randagi. Davvero troppi rispetto, ad esempio, ai 500 della Toscana. Secondo Cardinale, "la sensibilità nei confronti di questo tema sta cambiando negli ultimi anni in Italia, ma occorre dare un ulteriore contributo a questa battaglia culturale, di civiltà. Il ministero si è attivato istituendo un tavolo con le associazioni animaliste e con questa campagna, ma c'è bisogno di un lavoro di sistema per ottenere dati certi e iniziare una collaborazione fattiva per difendere i diritti di chi non ha voce, come gli animali".
Sono, invece, quasi 6 milioni (5.815.727 per l'esattezza, dato che comprende anche i cani ospitati nei 915 canili/rifugi nazionali e iscritti a nome dei Comuni) i cani di proprietà iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione. Ma, in realtà, i numeri potrebbero essere molto più alti, visto che "circa il 50% dei proprietari potrebbe non aver registrato il proprio animale all'anagrafe e questo è un problema rilevante", ha detto Cardinale. A tal proposito, Gaetana Ferri, direttrice generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, ha ricordato che "il possesso di un animale comporta responsabilità e l'abbandono è un reato". Quanto ai canili sanitari, ha detto la Ferri, il loro numero "è troppo elevato e le strutture sono sovraffolate. Questo dimostra che il problema del randagismo esiste: è necessaria una azione di sensibilizzazione forte contro l'abbandono dei cani".
In attesa di vedere in tv lo spot del Ministero, tra i numerossisimi video girati negli anni per combattere questa orrenda abitudine estiva degli italiani, vi lasciamo con il simpatico ed efficacecorto realizzato dalla Ferrafilm, «L'abbandono di un cane», vero e propio viral con oltre 600.000 visite su youtube. Con ironia velatamente misogena, ecco perché non abbandonare un cane è meglio di continuare a tenersi che una fidanzata che ti stressa:


  

Fonte: greenMe.it

ALDROVANDI, IL MINISTRO: "VERGOGNOSI GLI INSULTI DEGLI AGENTI". SANZIONI IN ARRIVO



"Se avesse saputo fare la madre non avrebbe allevato un cucciolo di maiale" e ancora "Speriamo non si goda i risarcimenti dello stato". Queste espressioni offensive sono state rivolte a Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, e sono comparsi sulla pagina Facebook di"Prima Difesa Due", l'associazione che si prefigge la tutela e la difesa delle forze dell’ordine. Il giovane è stato ucciso nel settembre del 2005 a Ferrara, un omicidio colposo per il quale sono stati condannati con sentenza definitiva quattro poliziotti.

IL MINISTRO: CANCELLIERI: "INSULTI VERGOGNOSI" Sanzione in arrivo per Paolo Forlani, uno dei quattro poliziotti condannati per l'uccisione del ventenne Federico Aldrovandi. L'agente aveva postato su Facebook commenti insultanti contro la madre del ragazzo. Oggi è intervenuto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, che ha definito «vergognose e gravemente offensive» le parole di Forlani ed ha disposto «l'immediato avvio di un procedimento disciplinare per sanzionare l'autore del gravissimo gesto». Per Forlani e per i colleghi Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, giovedì scorso la Cassazione aveva confermato lacondanna in via definitiva a tre anni e sei mesi: erano state le loro percosse a causare la morte del giovane Aldrovandi la sera del 25 settembre 2005 a Ferrara. Il giorno dopo la sentenza, una frase del ministro Cancellieri aveva irritato la famiglia dello studente: «se ci sono stati, come sembrerebbe, degli abusi gravi è giusto che vengano colpiti». «Perchè - avevano replicato i genitori di Aldrovandi, Lino e Patrizia Moretti - il ministro usa il condizionale? Quel condizionale è fuori luogo, inopportuno e poco rispettoso delle Istituzioni». La polemica si rinfocola poi due giorni fa, quando sulla pagina Facebook dell'associazione 'Prima Difesà appare una serie di commenti offensivi, alcuni firmati da Paolo Forlani che se la prende con la madre di Aldrovandi: «una - scrive l'agente - falsa e ipocrita, spero che i soldi che ha avuto ingiustamente (2 milioni di euro, risarciti dal ministero degli interni alla famiglia Aldrovandi, ndr) possa non goderseli come vorrebbe, adesso non sto più zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizie». La donna non ci sta e querela l'associazione. Oggi l'intervento del ministro dell'Interno. Soddisfatta Patrizia Moretti, ma, sottolinea, «il vero intervento che io e noi familiari di Federico attendiamo dal ministro è il procedimento disciplinare che porti al licenziamento degli agenti condannati per la morte di mio figlio: un procedimento che ci era stato annunciato dal capo della polizia Antonio Manganelli». «Era ora - commenta su twitter il presidente di Sel, Nichi Vendola - decisione Cancellieri per provvedimento disciplinare. Aspettiamo di vedere esito. Non c'è posto per queste persone nelle forze dell'ordine della Repubblica. Giustizia e rispetto per Aldrovandi». Anche il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero giudica positivamente l'intervento di Cancellieri. «Ora però - aggiunge - il ministro dell'Interno dovrebbe assumersi l'impegno affinchè la vicenda Aldrovandi non finisca come il G8 di Genova, con i colpevoli che sono stati promossi». Andrea Sarubbi (Pd) ha rivolto al ministro un'interrogazione parlamentare per chiedere «di allontanare dalla Polizia l'agente che ha offeso pubblicamente la signora Moretti e, in questo modo, anche tutte le forze dell'ordine». Per i quattro poliziotti condannati, la sentenza della Cassazione non ha previsto pene accessorie come l'interdizione dai pubblici uffici. Gli agenti sono dunque ancora in servizio. Per loro, come da regolamento, si è aperto il procedimento disciplinare. Saranno ascoltati da un'apposita commissione che poi deciderà eventuali sanzioni. Per Forlani c'è da oggi un procedimento supplementare: quello disposto dal ministro per i suoi insulti su Facebook.

La sentenza della Cassazione ha scatenato la rabbia di chi ha sempre sostenuto l'innocenza degli agenti di polizia e suggerito l'idea di creare un gruppo sul social network. Sulla pagina le offese si susseguono una dopo l'altra. Insulti da parte di un tale Sergio Bandoli fino a frasi che portano la firma di uno dei poliziotti condannati, Paolo Forlani.

“Che faccia da culo che aveva sul tg – così descrive la madre orfana del figlio su cui lui e i suoi colleghi hanno rotto due manganelli -… una falsa e ipocrita… spero che i soldi che ha avuto ingiustamente (il risarcimento da parte dello Stato, ndr) possa non goderseli come vorrebbe… adesso non sto più zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizie…”.

Forlani premette di avere “massimo rispetto per Federico”, ma sui suoi genitori usa il pugno duro. Come ha fatto d’altronde con loro figlio: “non vi auguro nulla di simile – scrive sulla pagina di Prima Difesa – ma vi posso dire che siamo stati calpestati nei nostri diritti e ripeto prima di parlare dovete leggere gli atti e non i giornali, io sfido chiunque a leggere gli atti e trovare un verbale dove dice che Federico e morto per le lesioni che ha subito…noi paghiamo per le colpe di una famiglia che pur sapendo dei problemi del proprio figlio non hanno fatto niente per aiutarlo e stiamo pagando per gli errori dei genitori”.

Durante il furioso corpo a corpo tra gli agenti di polizia e Federico vennero rotti due manganelli, con i quali i poliziotti colpirono l’Aldrovandi in varie parti del corpo, continuando dopo che lo stesso era stato costretto a terra e qui immobilizzato al suolo, nonostante i verosimili ma impari tentativi del ragazzo di sottrarsi alla pesante azione di contenimento che ne limitava il respiro e la circolazione”.

Ora si aprirà un altro capitolo della vicenda, con la querela per diffamazione che la Moretti ha depositato nei confronti di Forlani, Bandoli e Cenni.


Fonte:Leggo

GENOVA, 12ENNE SCHIAVA: NUDA SUL BALCONE A MANGIARE AVANZI. MAMMA A GIUDIZIO


Rinvio a giudizio per la mamma della bambina di 12 anni costretta a mangiare gli avanzi di cibo in una ciotola e a restare per ore nuda sul balcone a Genova. Stessa sorte era toccata al patrigno della bambina il 4 giugno. Le accuse per entrambi sono di sequestro di persona e riduzione in schiavitù. Il processo per entrambi in Corte d’Assise è stato fissato per il 19 novembre.

La donna, originaria dell'Equador, è stata denunciata grazie a una segnalazione anonima aTelefono Azzurro. Secondo quanto riferito agli agenti del nucleo investigativo del commissariato la bambina veniva insultata e doveva servire in tavola dove sedevano anche i due fratelli maschi. Alle richieste dei familiari doveva sempre rispondere ‘comandi’. Per lei nessun piatto, né posate ma una ciotola dove mangiava gli avanzi. Oggi durante l’udienza preliminare davanti al gip Nadia Magrini la madre della bambina ha reso dichiarazioni spontanee sostenendo che la figlia era ribelle e l’aveva anche aggredita. ‘Le ho imposto di fare i lavori domestici – ha detto – finché non avesse chiesto scusa’.


Fonte:Leggo

ARRIVANO LE 'ORDINANZE PAZZE': A RISCHIO I BACI, IL BILIARDINO E GLI ABITI OSÈ


L'estate arriva e porta con se le 'ordinanze pazze', che già hanno fatto la prima vittima a Trani. Una signora è stata bloccata sulla soglia del Comune perché vestita in modo sconveniente. Questo, almeno, secondo la rigida interpretazione delle regole stabilite dal sindaco. Già, perché la colpa della signora è stata soltanto, dato il caldo, di indossare dei sandali e un abito con delle bretelline. Non un costume da bagno, insomma. Ma in municipio sono stati inflessibili: così non si può entrare. Respinta. Storie come questa capitano ogni estate, quando inizia la stagione delle vacanze e della frenesia cavillatoria dei sindaci i quali si ingegnano, scartabellano atti, discutono e alla fine danno libero sfogo alla fantasia, deliberando regole e divieti che dovrebbero garantire la sicurezza o, semplicemente, la tranquillità di turisti e residenti. Spesso, però, sarà il caldo, sarà che la fantasia al potere non è cosa da tutti, sarà quel che sarà, finiscono per provocare paradossi e polemiche. Negli anni, poi, si è prodotto un catalogo di regole a dir poco curiose, un po' folli o, quantomeno, creative. E, se il buon giorno si vede dal mattino, anche il 2012 promette bene.

BILIARDINO FINO ALLE 22 Già da maggio, per dire, a Teggiano, nel salernitano, chi decide di farsi una partita a biliardino rischia grosso: tra aprile e settembre dopo le ore 22 vige il divieto assoluto. Da ottobre a marzo va ancora peggio: il coprifuoco sul calciobalilla scatta addirittura alle 20, nemmeno si trattasse di una finale di Champions league a rischio hooligans. Non è l'unico caso. Le cronache raccontano di divieti simili in vigore già negli anni scorsi anche altrove, da Cambobello di Licata a Villa d'Ogna, nel bergamasco, paese nel quale, peraltro, i biliardini vengono prodotti. Praticamente, un autogol.

RACCOGLIERE LE FECI DEGLI CANI A Capri, invece, è tolleranza zero contro i padroni che non puliscono le deiezioni dei propri cani. E con metodi degni di Csi. «Da inizio luglio partiranno i prelievi per acquisire il dna degli animali che fanno parte della anagrafe canina», annuncia il sindaco, Ciro Lembo. Servirà per identificare il produttore, per così dire, del rifiuto. Il sistema, spiega ancora il sindaco, funziona così: «Schediamo tutti i cani per costruire un database. Quando troviamo delle feci abbandonate in strada, preleviamo un campione e lo inviamo a Napoli per farlo esaminare». Alla fine, incrociando il responso con il contenuto del database si saprà a chi inviare la multa a casa.

NIENTE ZOCCOLI O COSTUMI Quella delle regole per il decoro a Capri è storia vecchia: basterà ricordare i divieti sull'uso degli zoccoli di legno o dei costumi da bagno in paese. E storia vecchia è anche quella di certi bizzarri divieti che segnalano l'avvio della bella stagione. E, però, da qualche anno gli italiani in vacanza devono fare i conti con un vero e proprio boom di regole, commi, cavilli i quali possono anche far sorridere e che, però, raccontano un paese litigioso ma soprattutto istituzioni che sembrano essersi arrese all'idea di vietare ciò che non riescono più a governare. Ad aprire le porte a questa deriva fu il pacchetto sicurezza dell'allora ministro dell'Interno leghista Roberto Maroni. Era l'agosto del 2008 e con quel decreto di fatto si ampliavano a dismisura i poteri dei sindaci in materia di sicurezza e ordine pubblico, tanto che alla fine anche la Corte Costituzionale ebbe qualcosa da dire. Ma, intanto, l'argine era rotto. E già da quella estate i sindaci si sbizzarrirono.

NO AI LAVAVETRI Pescando a caso dalle cronache dell'epoca si trova di tutto, a partire dal bando dei lavavetri. Per l'uso delle panchine diventò necessario un libretto di istruzioni: c'era chi vietava di poggiarci i piedi, chi di usarle dopo le 23, chi addirittura ne vietava l'uso ai minori di 70 anni. Lo stesso dicasi per i parchi pubblici: a Napoli si vietò il fumo all'aperto, altrove si proibì ai cittadini di frequentarli in più di due alla volta. Nelle città non si poté più mangiare un panino per strada, usare tosaerba a motore, dare da mangiare ai piccioni, addirittura baciarsi.

VIETATO ROVISTARE NEI CASSONETTI Anche Roma diede un contributo, con l'ordinanza, poi ritirata tra le polemiche, che vietava di rovistare nei cassonetti. Su giornali e tv furoreggiò il caso dei castelli di sabbia a Eraclea, nel veneziano. Il sindaco spiegò: «L’unico divieto riguarda i giochi molesti o dannosi per gli altri bagnanti, e fra questi anche fare le buche sulla sabbia, ma solo se possono davvero mettere in pericolo qualcuno». Una delle vette assolute si tocca nel 2010 con l'intervista concessa dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, al Corriere del Mezzogiorno sulle multe per l'uso di abiti succinti, gonne soprattutto. Alla domanda su quale sarebbe stato il metro di giudizio usato dai vigili urbani, il sindaco rispose: «Basta uno sguardo per giudicare se la minigonna è mutandale». Sì: «Mutandale».

IL VOLUME Nel 2012, però, arriva anche qualche segnale in controtendenza. A Venezia si lavora su un esempio classico di delibera sui generis, al limite della eterogenesi dei fini e che ha sollevato polemiche infinite. Eh sì, perché secondo una delibera dell'epoca di Massimo Cacciari, le autorizzazioni per eseguire musica dal vivo non sono concesse in base ai decibel ma al genere musicale. Dunque, al bando il «jazz sperimentale quale free jazz che essendo dissonante potrebbe essere sgradevole o di disturbo». Più facile la vita per i musicisti appassionati di «revival italiana d'autore e cover melodiche anni '60«. In molti hanno protestato: regole da Minculpop. Quella delibera formalmente è ancora in vita ma non viene applicata. E in Comune lavorano per superarla. Che, però, forse l'aria stia cambiando lo dice soprattutto una piccola storia raccontata a un quotidiano. «No a ordinanze choc. Così la Lega batte la sinistra», era il titolo del 9 maggio scorso. A Rovato, mentre il Carroccio crollava un po' ovunque, la leghista Roberta Martinelli riusciva a farsi eleggere sindaco. E spiegava: «Inutile ricorrere a ordinanze e proclami che si rivelano contro la legge». Rovato è a due passi da Adro, il paese della scuola con il Sole delle Alpi; Martinelli è un volto nuovo dello stesso partito dell'ex ministro che aprì la stagione dei supersindaci. Forse così finisce un'epoca; forse no. Alla fine dell'estate lo scopriremo.


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SCANDALO SCOUT IN CANADA: CENTINAIA DI ABUSI SU MINORI NON DENUCIATI -VIDEO



Bufera pedofilia sul movimento scout canadese, che fino ad ora era considerato quello più all'avanguardia contro le violenze e gli abusi sui ragazzi. Infatti nel 1992 lo scoutismo canadese decise di dotarsi di una particolare politica molto ferrea, che in caso di abusi prevedeva l'espulsione dagli scout e la denuncia alla polizia. Eppure, come racconta il Globe and Mail, questa politica non è stata applicata dal 1992, tanto che secondo un'indagine effettuata dal Kpmg, i casi di violenza negli ultimi 20 anni sarebbero stati 500, ma soltanto 130 di questi furono denunciati. Dopo aver saputo di questi dati, Steve Kent, capo del movimento Scout del Canada, ha chiesto scusa ufficialmente attraverso un video postato su Youtube


Le scuse del capo degli scout canadesi
   

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CINA CHOC, CANI UCCISI E SCUOIATI PER ESSERE VENDUTI AL MERCATO


Sono scioccanti le immagini che arrivano dal mercato di Yulin, nella regione cinese di Guangxi Zhuang, dove vengono venduti decine di cani scuoiati, utilizzati per preparare lo stufato, piatto tipico del posto. Gli animali vengono rinchiusi in delle gabbie, prima di essere uccisi e privati della loro pelliccia. Molte famiglie hanno protestato, considerando indecente lo spettacolo dei cani ammassati sul bancone, in attesa che qualcuno li compri. Il THE SUN mostra le foto, aggiungendo che in Cina si sta diffondendo sempre di più la una corrente di pensiero che si oppone alla cultura di cibarsi di cani e gatti. 


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GETTA I FIGLI PICCOLI DAL 15° PIANO:"ERO STUFA DI LORO"


Una madre russa è stata arrestata dalla polizia per aver ucciso i suoi due figli di 4 e 7 anni, gettandoli dal quindicesimo piano del palazzo dove abitavano a Mosca. La 30enne GalinaRyabkova è stata raggiunta dagli agenti, chiamati da alcuni passanti che avevano assistito allo schianto dei due corpicini. «Era stufa di loro» dice il sito Lifenews.ru, che mostra anche il video di sorveglianza che ha incastrato la donna. Quando gli agenti sono arrivati sul luogo hanno trovato la donna che stava lasciando lo stabile e gli hanno chiesto: «Sono suoi figli quelli precipitati». La donna non ha avuto problemi ad ammettere: «Si, li ho buttati giù io. Ero stufa di loro». 

VIDEO

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lunedì 25 giugno 2012

SESSO CON CAVALLI E CANI, SCOPERTO SITO CON FILMATI AMATORIALI: INSORGE ASSOCIAZIONE ANIMALISTA



Un sito internet che presenta filmati amatoriali di sesso con animali tutti girati in Italia e da italiani facilmente scaricabili e soprattutto un forum dove persone provenienti prevalentemente dalla regioni del Nord Italia e dalla Toscana chiedono e offrono sesso con animali, ovviamente tutto alla luce del sole e tutto raggiungibile con un semplice clic del mouse del proprio computer.
Da qui la decisione dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) di denunciare il tutto alla procura della repubblica di Varese per il reato di maltrattamento e istigazione al maltrattamento di animali.
Leggendo alcuni post interni si potrebbe addirittura parlare di "prostituzione animale". Gli animali più gettonati: i cavalli in assoluto, seguiti da asini e cani.
Il forum permette anche di sviluppare delle discussioni in cui si parla dei "dettagli" di queste prestazioni e permette agli utenti di mettersi in contatto tra loro.
In alcuni post si chiede e offre anche "sesso di gruppo anche di carattere omosessuale con la presenza di un solo animale", proposta alla quale risponde un altro utente sottolineando che un solo animale "fa divertire poco".
Aidaa nella sua denuncia chiede la chiusura immediata del sito.
"Quando qualche parlamentare italiano avrà il buon gusto di presentare un progetto di legge dove si dice che in Italia il sesso con animali è un reato - dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - forse sarà più semplice bloccare questi pervertiti o deviati sessuali che si voglia e salvaguardare un po' di animali dalle loro depravazioni".


Fonte: Abruzzo Web