giovedì 11 ottobre 2012

In difesa delle bambine e delle ragazze - GIORNATA MONDIALE



150 milioni di ragazze nel mondo subiscono ogni anno abusi sessuali, 10 milioni sono spose bambine e in Italia dei 5000 minori vittime di violenza l'80% sono femmine. In occasione della prima Giornata Mondiale per le bambine e per le ragazze, Terre des Hommes, lancia la campagna "InDifesa", per la protezione e la tutela dei diritti delle piccole donne in Italia e nel mondo. Tanti dati agghiaccianti e una sola certezza: nascere femmina è ancora un grosso problema nella maggior parte del pianeta

Quelli diffusi dall'Onu nelle scorse settimane, sono dati che lasciano poco spazio all'immaginazione. Ad oggi, nel mondo, mancano all'appello più di 100 milioni di bambine, non nate per aborto selettivo o morte di malnutrizione. Sono 150 milioni le ragazze che nel mondo ogni anno subiscono abusi sessuali, almeno nel 56% dei casi commessi da familiari. E circa 10 milioni le spose bambine, spesso vittime della violenza del partner, ragazze con un basso livello di istruzione che nel 60% dei casi giustificano i maltrattamenti. In Italia la situazione non è certo migliore. I dossier dei centri Soccorso Rosa rivelano che nel 2011, dei 5000 minori vittime di violenza (il 15% in più rispetto al 2010) l'80% erano bambine.

In occasione della prima Giornata Mondiale per le bambine e per le ragazze, l'11 ottobre, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ricorda alla comunità internazionale quanto, ancora oggi, sia più problematico nascere femmina che maschio. Quanto, ancora nel 2012, il genere sessuale rappresenti il principale fattore di discriminazione in molti Paesi, lo spartiacque tra un'esistenza libera e una sottomessa, tra una normale e una violata. In alcuni casi, tra la vita e la morte. Il fenomeno dell’infanticidio e dell'aborto selettivo è infatti ancora presente in Paesi come l'India e la Cina e in alcune comunità straniere in Italia. Come suggeriscono i dati di Soccorso Rosa, il nostro Paese, pur godendo di una legislazione all'avanguardia, non è ancora riuscito ad estirpare del tutto pratiche come le mutilazioni genitali femminili, un orrore che al momento rischiano di subire almeno 1000 bambine sul territorio italiano.

Quindi in occasione della prima Giornata Mondiale a loro dedicata, e a pochi giorni dall'approvazione del regolamento del Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza, che permette finalmente all'organismo che tutela i più piccoli di entrare in funzione, Terre des Hommes, ha presentato i dossier "La condizione delle bambine e ragazze nel mondo" e "Cronache bambine", lanciando la campagna "InDifesa", per la protezione e la tutela dei diritti delle piccole donne in Italia e nel mondo.

I dati che documentano la violenza sui minori, del resto, sono agghiaccianti. Per quanto riguarda l'Italia, ad aumentare in modo esponenziale sono soprattutto i reati di corruzione di minorenne, 446 in Italia nel 2011, cresciuti del 238% rispetto al 2010, e la situazione si fa ancora più critica se si parla di violenza sessuale: 822 le bambine colpite nel 2011, l'83% del totale, cui si aggiungono le 434 violenze sessuali aggravate, l'82% delle quali su femmine. Ma anche i dati sulla violenza contro i bambini non rassicurano: si stima che ogni anno, a livello mondiale, tra i 133 e i 275 milioni di maschi assistano a violenze familiari, e lo sfruttamento di minori tra prostituzione, pornografia infantile e attività simili riguarda circa 1 milione di vittime.


Nel resto del mondo, le bambine sono esposte più dei maschi alla malnutrizione e all'anemia che ne compromettono il corretto sviluppo. Di contro, nei Paesi più industrializzati, sono le più colpite da disturbi dell'alimentazione come anoressia e bulimia (90% dei casi). Ma il momento critico che condiziona la vita di una bambina per sempre è quello legato al proseguimento degli studi, e sono ancora troppe le ragazze che non hanno accesso all'istruzione secondaria e finiscono per essere sfruttate come piccole schiave in lavori pesanti, o per sposarsi precocemente. In Africa sub sahariana questo dato è particolarmente alto: solo il 27% delle bambine prosegue oltre le elementari. Nel mondo, quasi 88 milioni di bambine sono oggi costrette a lavorare, metà delle quali in impieghi pericolosi e/o pesanti.

"L'evidenza di un filo "rosa" tra questi terribili dati conferma l’urgenza di assicurare maggiore protezione alle bambine e alle ragazze", dichiara Federica Giannotta, responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes, da 50 anni in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento. "Per questo la nostra organizzazione, con la sua campagna "Indifesa", intende porre i riflettori del grande pubblico e delle istituzioni sulla condizione di grave vulnerabilità da abusi e discriminazioni delle bambine in Italia e nel mondo".

La campagna sarà anche accompagnata dall'SMS solidale 45501, attivo fino al 21 ottobre, con cui Terre des Hommes finanzierà specifici progetti di assistenza e prevenzione degli abusi e discriminazioni di genere in Italia. Grazie alla raccolta fondi, saranno aiutate le "bambine domestiche" del Perù, le "spose bambine" del Bangladesh, le "mamme bambine" della Costa d’Avorio e le "bambine salvate dall'infanticidio" in India. In Italia, grazie a una partnership con i centri Soccorso Rosa dell'Ospedale San Carlo di Milano e SBAM della Clinica Mangiagalli di Milano, TdH contribuirà anche alla realizzazione di progetti di prevenzione degli abusi. ''Il problema infatti è anche italiano" spiega Raffaele Salinari, presidente di Tdh "e l'assenza di un vero e proprio monitoraggio degli abusi sui bambini, e in particolare sulle bambine, in Italia, è una delle questioni che Terre des Hommes pone da tempo alle istituzioni''.

Il dossier “Cronache Bambine”, nato dalla collaborazione tra l'agenzia Ansa e Terre des Hommes, è una drammatica indagine su quanto spesso le cronache italiane trattino casi di abusi e maltrattamenti verso le bambine. Nell'ultimo anno e mezzo sono state in media 6 al giorno le notizie a riguardo (3.198 in tutto). Una gran parte relative a casi di pedofilia e adescamento online (804 notizie), seguiti da violenze familiari, abbandoni, trascuratezza, ecc.  Ancora, se consideriamo i 5 casi più importanti di cronaca nera sui minori, tutti riguardano storie di bambine, i cui nomi per mesi hanno affollato le testate giornalistiche: gli omicidi di Sarah Scazzi (914 notizie), Yara Gambirasio (413), Elisa Claps (304), delle gemelle Schepp (280), assieme alle notizie (46) che ancora oggi arrivano sulla scomparsa di Denise Pipitone.

Proprio in queste settimane anche l'Italia ha ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, siglata a Lanzarote nel 2007, introducendo così nel Codice penale l'articolo 414-bis, che prevede il reato di istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia, ora punito con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni; stessa pena a chi fa apologia di questi delitti, con l'impossibilità di invocare, "a propria scusa, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume". La ministra del Lavoro, delle politiche sociale e delle pari opportunità Elsa Fornero, ha inoltre firmato la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, documento che rappresenta il primo strumento giuridicamente vincolante per gli Stati in materia di violenza sulla popolazione femminile: la violenza sulle donne è infatti qui riconosciuta come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.

Fonte:La Repubblica

SESSO E GIOCHI ON-LINE, 3 MLN DI ITALIANI NE SONO SCHIAVI: "È COME UNA DROGA"



Sono ben tre milioni gli italiani che cadono nella trappola del sesso o dei giochi in rete. Persone che passano davanti al Pc otto e più ore al giorno. E non per lavorare, ma perche' non ne possono fare a meno, come succede con una sostanza stupefacente. L'allarme viene dagli specialisti che partecipano a Milano al 46/o Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Psichiatria. L'incidenza del disturbo vada dal 3 all'11% della popolazione, con una prevalenza maggiore dai 15 ai 40 anni. Sesso virtuale e giochi le trappole principali.

SCHIAVI DEL SESSO VIRTUALE O DELLA DIPENDENZA DAI GIOCHI DI RETE «In Italia – spiega Massimo Di Giannantonio dell'Università di Chieti – da tempo si parla di dipendenza da Internet, ma oggi si stima che l'incidenza del disturbo vada dal 3 all'11% della popolazione, con una prevalenza maggiore fra i giovanissimi e adulti, dai 15 ai 40 anni. Ed è più a rischio chi è isolato geograficamente o a causa di turni di lavoro notturni, ma anche chi ha disagi psicologici o familiari preesistenti». Queste persone cominciano con l'aumentare il tempo trascorso al computer e perdono man mano interesse per le attività della vita reale e per gli amici in carne ed ossa a favore del conoscenti virtuali. Quindi peggiorano i risultati a scuola e sul lavoro, compaiono aggressività, stanchezza, agitazione psicomotoria e modifiche del ritmo sonno-veglia.

«Esistono vari tipi di dipendenza online – afferma lo psichiatra Claudio Mencacci, presidente del congresso milanese – Fra le più pericolose c'è la dipendenza dal sesso virtuale, in cui il paziente passa il suo tempo a scaricare, utilizzare e commercializzare materiale pornografico. Ma altrettanto rischiosa è la dipendenza 'cyber-relazionalè, in cui i rapporti sociali virtuali prendono il sopravvento su quelli reali, arrivando a destabilizzare la famiglia; oppure il 'net-gaming', ovvero la dipendenza dai giochi in rete». In alcuni casi la dipendenza diventa estrema e si manifesta con un totale ritiro sociale, il cosiddetto hikikomori. Il disturbo è stato definito in Giappone, dove sono numerosi i casi di adolescenti che si rifugiano completamente in un mondo virtuale, ma sta dilagando anche in Cina, Corea, negli Stati Uniti e ora arriva anche in Europa e in Italia. «Per guarire – osserva Eugenio Aguglia, presidente della Società di Psichiatria – esistono due tipi di approccio: il trattamento medico attraverso psicofarmaci e psicoterapie, e la 'risocializzazionè, ovvero l'accoglienza dell' hikikomori in comunità dove si trovano altri ragazzi e ragazze con lo stesso problema, in modo da consentire al paziente di capire che non è solo ed è possibile guarire dal suo problema».

Fonte:Leggo

BEVE WHISKY AL PARTY DI COMPLEANNO:BIMBO DI 2 ANNI UBRIACO IN OSPEDALE




Festeggia il suo secondo compleanno con il whisky è finisce in ospedale. É accaduto a Sonny in un ristorante inglese dove il bambino era stato portato dalla sua famiglia per festeggiare i suoi due anni di vita.
La mamma del piccolo aveva ordianato del lime con acqua da bere, una delle sue bevande preferite, ma dopo poco che il bambino stava sorseggiando ha iniziato a fare delle smorfie. Insospettita la donna ha assaggiato la bevanda e si è resa subito conto del contenuto alcolico della stessa. «Sono andata subito nel panico», ha dichiarato al The Sun, «Ero molto arrabbiata e mi sono messa a piangere».
Il bambino è stato portato in ospedale completamente ubriaco, ma senza conseguenze, tanto che è stato dimesso.
Il ristorante si è detto profondamente dispiaciuto per l'accaduto, si è giustificando parlando di una confusione degli ordini. Il portavoce dell'azienda si è scusato con la famiglia che ha anche avuto uno sconto del 50% sul conto da pagare per il pranzo.

Fonte:Leggo

NAPOLI, DISABILE TORTURATO E PICCHIATO PER DUE ANNI. ARRESTATO IL VICINO DI CASA



Una storia che fa male al cuore, che crea indignazione. Il protagonista negativo della vicenda è Luigi Margione, 63 anni, arrestato dagli agenti del commissariato di Afragola, paese nella provincia di Napoli. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti ripetuti nei confronti di un disabile poliomielitico 54enne, con problemi di deambulazione, costretto all'uso della sedia a rotelle per svolgere i più semplici movimenti quotidiani.
La vittima, da circa due anni, non avendo altri parenti prossimi, così come erano state le ultime volontà della madre in punto di morte, era stata affidata alle cure di Margione, vicino di casa e persona della quale la donna si fidava.
Il vicino, per l’affidamento dell’uomo, percepiva dall’INPS la somma di €.1.300,00 al mese e, benché la donna avesse riposto su di lui estrema fiducia, non aveva poi esitato a maltrattare il 54enne, segregandolo in casa, picchiandolo anche con un bastone e costringendolo a vivere in pessime condizioni igieniche.
Dopo le continue segnalazioni da parte dei vicini di casa, la Polizia ha disposto l'avvio delle indagini nell'estate scorsa: gli inquirenti hanno così potuto raccogliere numerose prove sulle continue percosse subite dalla vittima, che in un’occasione era anche stata ricoverata in ospedale, riportando anche la frattura di due costole dopo essere stato percosso.
L’Ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, dopo le indagini della polizia ha emesso nei confronti di Margione un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari che, nel pomeriggio di ieri, è stata eseguita dagli agenti.

Fonte:Leggo