mercoledì 18 luglio 2012

EVENTO PER MATTIA SALAMONE - TANTE NOTE PER MATTIA



Cari visitatori, siete invitati al concerto dei BOSSA & CO.

La serata avrà come titolo "TANTE NOTE PER MATTIA", che si terrà venerdì 20 luglio 2012 ore 21:00, in Piazza del Santuario di Valverde (CT).
Nell'occasione della serata verranno raccolti fondi per le cure del piccolo Mattia, e sarà presentato e messo in vendita il libro-storia di Mattia, che ormai in molti conoscono e hanno letto, dal titolo IL DONO PIU' GRANDE.
Vi aspettiamo in tantissimiiiiiiiiii!

TROVATE LA LOCANDINA FISSA SUL SITO

ROSSELLA URRU LIBERA: È UFFICIALE.LA MAMMA: "SONO EMOZIONATISSIMA"


Rossella Urru è stata liberata. La cooperante italiana (originaria di Samugheo, provincia di Oristano) rapita in Algeria ad ottobre, è libera. A confermare la notizia che circolava dalle prime ore del pomeriggio è stato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha usato queste parole: «È una bellissima notizia. Rossella Urru è stata liberata e sta per entrare in contatto con il capo dell'unità di crisi». La cooperante, sequestrata in ottobre con due spagnoli, sarebbe stata liberata dai miliziani del Mujao (il Movimento per l'unità e il jihad in Africa occidentale) nei pressi di Timbuctù e si troverebbe ora nelle mani dei mediatori.

I 9 MESI DI ROSSELLA Quasi nove mesi nelle mani dei sequestratori: la cooperante Rossella Urru, sarda di Samugheo in provincia di Oristano, 30 anni, è stata liberata oggi dopo una lunga attesa fatta anche di annunci poi smentiti nei mesi scorsi. Fu rapita nella notte fra il 22 e il 23 ottobre del 2011, assieme a due spagnoli mentre si trovava in un campo per rifugiati Saharawi a pochi chilometri da Tinduf, nel sud dell'Algeria, dove lavorava da due anni, occupandosi della gestione degli aiuti alimentari, per l'organizzazione non governativa Cisp. Il rapimento di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli era stato rivendicato lo scorso mese di dicembre dal gruppo dissidente di Al Qaeda nel Maghreb islamico 'Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiyà. 

LA MAMMA: "NON VEDO L'ORA DI ABBRACCIARLA" «Sono emozionatissima, non vedo l'ora di riabbracciare mia figlia». Sono le prime parole della mamma di Rossella Urru, Marisa, che poco fa ha parlato al telefono con la deputata del Pd, l'oristanese Caterina Pes, che ha seguito sin dall'inizio la vicenda del rapimento della cooperante sarda liberata oggi dopo 9 mesi di prigionia. 

NAPOLITANO: "GRAZIE AI SERVIZI SEGRETI" Giorgio Napolitano ha appreso con sollievo e con gioia la notizia della liberazione di Rossella Urru dopo la lunga prigionia nelle mani dei rapitori. Napolitano rivolge oggi il proprio apprezzamento alle Amministrazioni e ai Servizi di Sicurezza per la loro tenace iniziativa e per il felice esito raggiunto.  Nel comunicato del Quirinale di riferisce che Napolitano esprime la propria personale partecipazione ai famigliari di Rossella Urru, che aveva incontrato nel febbraio scorso in Sardegna e alla generale soddisfazione dei cittadini sardi. Il comunicato ricorda poi che Napolitano aveva fin dall'inizio manifestato piena fiducia nell'impegno degli organi dello Stato per conseguire la liberazione della giovane connazionale.

PORTAVOCE ISLAMICO: "LIBERATO UN OSTAGGIO ITALIANO" Un ostaggio italiano e due spagnoli sono stati liberati nel nord del Mali. Lo riferisce il portavoce di un gruppo islamico vicino ad al Qaida. Un ostaggio italiano e due spagnoli sono stati liberati nel nord del Mali oggi dal gruppo islamico Mujwa legato ad al Qaida, secondo quanto riferito da un portavoce di Ansar Dine, un altro gruppo islamico presente nella zona.
La stessa fonte non ha tuttavia fatto il nome della cooperante italiana Rossella Urru sequestrata lo scorso ottobre in Algeria, nè dei due ostaggi spagnoli liberati. «Ci è stato riferito che tre ostaggi sono stati liberati nella regione di Gao», ha detto alla Reuters il portavoce Sanda Ould Boumama.

IMPORTANTE INTERVENTO DELLA MAURITANIA Nella liberazione di Rossella Urru potrebbe avere avuto un ruolo fondamentale la decisione del governo mauritano di trasferire un detenuto saharawi, secondo quella che era una delle condizioni poste dal Mujao, che era recluso in un carcere vicino alla capitale Nouakchott. Stando all'agenzia di stampa mauritana Ani, nella notte tra ieri e oggi, Mamne Ould Oufkir, sarebbe stato trasferito verso una località sconosciuta, anche se non è scontato che sia liberato in tempi brevi, come chiesto dal Movimento per l'Unicità e la Jihad nell'Afrca occidentale, che avrebbe gestito l'ultima fase del rapimento di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli, sequestrati in un campo saharawi. Ould Oufkir era stato accusato accusato di complicità proprio nel rapimento di Rossella Urru e dei cooperanti spagnoli, prelevati da un gruppo di uomini armati dal campo di Tindouf, uno dei più grandi tra quelli che ospitano la popolazione saharawi nell'Algeria meridionale. Negli ultimi tempi il governo mauritano ha adottato la linea del dialogo, accogliendo le richieste di gruppi islamici che, per il rilascio di ostaggi, pretendono la scarcerazione di detenuti. Prima di Ould Oufkir, con le medesime modalità, sono stati liberati altri due detenuti, Oumar Sahraoui ed Abderrahmane Ould Imedou, quest'ultimo per il rilascio di un gendarme. 


Fonte:Leggo

DUE CANI TROVATI SVENTRATI A LIVORNO:"USATI PER IL TRAFFICO DI DROGA"


Mistero e orrore a Livorno, dove la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla morte di un labrador e di un pitbull femmina ritrovati a poca distanza in un campo alla periferia della città, con il muso serrato da una fascetta e il ventre squarciato. Del ritrovamento dei due animali parlano oggi alcuni quotidiani locali. Il pitbull, che è stato ritrovato due giorni fa, aveva all'interno dello stomaco una busta di plastica che verrà esaminata per cercare di rintracciare eventuali tracce di droga.   Le indagini probabilmente cercheranno di stabilire se sia possibile collegare la morte dei due animali al traffico di stupefacenti. Risale al maggio scorso infatti il caso del proprietario di un rottweiler e di un dogue de bordeaux che a Pontedera (Pisa) utilizzava gli animali come corrieri della droga dopo averli fatti operare probabilmente da un veterinario compiacente.


Fonte:Leggo

PALERMO, VICINO DI CASA ABUSA DI BIMBA DI 10 ANNI: DENUNCIATO 'GRAZIE' A SARA SCAZZI


Dal 2006 al 2009 era stata costretta a subire abusi sessuali da un vicino di casa, poi finalmente nell'ottobre del 2010 la piccola vittima, che all'epoca non aveva nemmeno 10 anni, ha trovato il coraggio di raccontare tutto. Un palermitano di 64 anni, da tempo trasferitosi al nord, è stato così arrestato dalla Polizia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, hanno permesso di far luce sull'ennesimo turpe caso di violenza sessuale ai danni di una bimba. La vicenda è stata denunciata dalla mamma della piccola nell'ottobre del 2010. Allora, infatti, la giovane vittima, colpita dalla vicenda di Sara Scazzi ad Avetrana, si convinse a confessare le morbose attenzioni del vicino di casa. In particolare, la bambina aveva raccolto l'appello di una presentatrice televisiva ai minori vittime di abusi affinchè ne parlassero con i genitori. Così la bambina in lacrime ha raccontato prima alla nonna e poi alla mamma a cosa la costringeva il 64enne, che approfittava della piccola in una cantina dello stabile in cui abitavano le famiglie della vittima e dell'indagato durante i suoi periodi di vacanza a Palermo. Per l'uomo sono così scattate le manette.


Fonte:Leggo

HOLLANDE E IL PASSAPAROLA-BUFALA SU FB. "NON HA ABOLITO LE AUTO BLU"


Da ieri si sta diffondendo su Facebook un documento nel quale sono presenti tutti i provvedimenti adottati dal Presidente francesce François Hollande, nei suoi primi sessanta giorni di Governo. Il premier transalpino avrebbe "abolito il concetto di scudo fiscale", avrebbe "emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno", avrebbe "decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno" e con i soldi risparmiati avrebbe "assunto 59.870 laureati disoccupati", "varato un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari", "istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a donne mamme single in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni" e molto altro.
Ma il punto che ha creato più interesse e più dibattito è stato senza ombra di dubbio quello riguardante l'abolizione del "100% delle auto blu spedendo un documento a tutti gli enti statalidipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle vetture aziendali". Moltissimi utenti del social network hanno iniziato a condividere questa lunga lista di presunti interventi, e qualcun altro ha iniziato a porsi qualche domanda, magari su quale fosse la fonte della notizia.
Facendo un'attenta analisi possiamo constatare che i siti dei principali quotidiani francesi non ne parlano, così come non c'è nulla sui portali ufficiali o tra i comunicati stampa dell'Eliseo o diFrançois Hollande.

LE AUTO BLU NON SONO STATE ABOLITE Dall'elenco scopriamo che in realtà lo stipendio dei Ministri e del Capo dello Stato è stato ridotto del 30% o che è stato effettivamente programmato il ritiro delle truppe dall'Afghanistan entro il 2012, mentre l'annunciato blocco dei prezzi della benzina per tre mesi è stato rimandato così come è ancora in sospeso il provvedimento che prevede un aliquota fiscale del 75% per i redditi superiori al milione di euro. Ma delle auto blu non se ne parla.


Fonte:Leggo

"ROSSELLA URRU È LIBERA". LA FARNESINA VERIFICA, ANCORA NESSUNA CONFERMA



Rossella Urru sarebbe stata liberata. La cooperante italiana (originaria di Samugheo, provincia di Oristano) rapita in Algeria ad ottobre, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, sarebbe in via di rilascio, ma non ancora in mani italiane. La Farnesina sta verificando la notizia attraverso i canali disponibili.


Fonte:Leggo

BERGAMO, MAESTRO DI CATECHISMO ABUSA DI TRE RAGAZZINI: ARRESTATO


I carabinieri di Bergamo hanno arrestato un catechista appartenenteall'oratorio di una chiesa dell'interland bergamasco. Le accuse sono pesantissime: attisessuali continuati con minorenni e violenza sessuale. Le indagini erano iniziate alla fine dello scorso aprile, dopo che i genitori di una giovane vittima si erano rivolti ai militari segnalando gli abusi sessuali confidati loro dal figlio. L'uomo, 54 anni, di professione commesso in una farmacia, dal settembre 2010 al giugno 2012, si sarebbe appartato in località isolate e, anche durante viaggi o gite, avrebbe abusato sessualmente e più di una volta di tre ragazzini quindicenni a lui affidati dai genitori, dai quali godeva di piena fiducia. Ora il maestro si trova in carcere aBergamo: l'interrogatorio di garanzia non è stato ancora fissato. 


Fonte:Leggo

GREEN HILL, SIGILLI AL CANILE LAGER.GARATTINI: "È LA FINE DELLA RICERCA"


Il Corpo forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro di «Green Hill», la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica di Brescia, partecipano 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (NIRDA). 
È presente anche personale della Questura di Brescia. Sequestrati cani di razza beagle e l'intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento di animali.

TRE INDAGATI Tre persone sono indagate in concorso fra loro per il reato di maltrattamento di animali nell'ambito della vicenda che ha portato al sequestro di «Green Hill», la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Lo rende noto la Forestale in un comunicato. 
«Allo stato attuale - si legge ancora nella nota - le operazioni di sequestro sono ancora in corso e andranno avanti per diverse ore. Non si conosce ancora l'entità numerica dei cani beagle sequestrati in quanto la struttura da ispezionare è molto vasta. I cuccioli di beagle non potranno comunque uscire dall'azienda. I rappresentanti della Green Hill sono stati nominati custodi giudiziari insieme al sindaco della cittadina lombarda e alla locale ASL. Essi avranno l'obbligo di cura e alimentazione degli animali».

GARATTINI: "ADDIO ALLA RICERCA". Chiudere gli allevamenti destinati alla sperimentazione animale, come chiesto a gran voce dalle associazioni dopo il blitz della Forestale nella Green Hill di Montichiari, "significherebbe la fine della ricerca sui farmaci nel nostro Paese". E' l'allarme lanciato dal farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri. "C'e' una norma europea molto precisa - spiega Garattini all'AGI - che l'Italia dovrebbe recepire, per armonizzare le procedure in tutta Europa e non creare disparita'. Senza sperimentazione sugli animali la ricerca sui farmaci sarebbe distrutta, non ci sarebbe piu'". D'altra parte, fa notare il farmacologo, "la legge in discussione attualmente in Parlamento vieterebbe l'allevamento di animali destinati alla sperimentazione, e questo significa che in caso di bisogno dovremmo importarli, il che sara' peggio per gli stessi animali". A commuovere l'opinione pubblica e' stato il destino dei cuccioli di beagle allevati alla Green Hill: "Non sempre si puo' lavorare su topi e cavie - spiega Garattini - per esempio studi importanti che hanno prodotto terapie efficaci contro l'Aids hanno utilizzato le scimmie, in altri studi servono maiali, pecore, o per l'appunto cani. Ci sono caratteristiche di ogni specie animale compatibili con la sperimentazione che si sta facendo. Poi, certo, gli animali devono essere tutelati nel senso di non arrecare sofferenze inutili, e noi ci proviamo ogni giorno. Si puo' sempre migliorare, ma non possiamo arrivare al punto di impedire di fare la sperimentazione, altrimenti la ricerca chiude i battenti".

"CANI NON SIANO AFFIDATI ALL'AZIENDA" «Per il bene dei 2500 cani dell'allevamento, chiediamo che almeno la custodia giudiziaria dei beagle non venga affidata all'azienda e neppure ad una delle tante realtà improvvisate che sono nate negli ultimi mesi». È l'appello che arriva dal Coordinamento fermare Green Hill dopo il sequestro dell'allevamento di cani beagle per la sperimentazione di Montichiari, nel bresciano, eseguito in mattinata da forestale e polizia. «Abbiamo individuato l'associazione 'Vita da canì che, a livello nazionale, si occupa della riabilitazione dei cani da laboratorio - spiegano dal Coordinamento. - Una realtà che sarebbe in grado di accudire i beagle di Green Hill». «Il sequestro - fa sapere ancora il Coordinamento - è un altro tassello verso la chiusura dell'allevamento». Intanto a Montichiari stanno arrivando, alla spicciolata, diversi attivisti e simpatizzanti della causa anti-Green Hill. 

ANIMALISTI: ORA SENATO APPROVI LEGGE ANTIVIVISEZIONE Lega antivivisezione e Legambiente prendono posizione sul sequestro dell'allevamento di beagle Green Hill e si augurano che gli accertamenti della Procura di Brescia facciano luce sulle reali condizioni cui versano gli animali e chiedono che il Senato approvi la legge che vieta l'allevamento di animali per la sperimentazione. 
«Grazie agli atti presentati dalle due associazioni è stata finalmente riaperta l'inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura. - ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della Lav - Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli 'acquirentì, e sull'impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla». 
«In questi mesi - spiegano le due associazioni - è all'esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l'allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l'obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinchè l'articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile».


Fonte:Leggo