sabato 3 novembre 2012

LICENZIAMENTI - Ospedale San Raffaele di Milano - in crisi


La nota azienda ospedaliera milanese ha cominciato la procedura di licenziamento per ben 244 dipendenti

La crisi economica (termine che non vorremmo più usare, ma che inevitabilmente salta fuori quotidianamente) non risparmia proprio nessuno. E la cosa grave è che colpisce anche settori fondamentali, che vanno a toccare molto da vicino il cittadino e la tutela del suo stato di salute.

E’, per esempio, notizia delle ultime ore quella che vedrebbe l'Ospedale San Raffaelle costretto a fare dei tagli. Per la precisione si parla di un procedimento di licenziamento che riguarderebbe ben 244 dipendenti e sarebbe già iniziato.

E’ stato persino diramato un comunicato ufficiale che recita: “L’avvio della procedura si è reso necessario a causa del perdurare di un’ingente perdita, che ha carattere strutturale, e che non può essere eliminata senza una riduzione dei costi inerenti al personale”.

Nel comunicato si dice anche che il provvedimento non è altro che la conseguenza della mancata accettazione, da parte delle organizzazioni sindacali, di una proposta alternativa consistente nella rinuncia a vari accordi siglati con la passata amministrazione.

Fonte:Milano Web

La rivolta del San Raffaele finisce sul tavolo del governo


Raffaella Voltolini, appena nominata presidente del cda dell'ateneo, scrive parole infuocate facendosi scudo del testamento di don Verzè, la Giunta di presidenza di Medicina, il cuore dell'istituzione, le risponde punto per punto rispedendo il messaggio al mittente.

Fra i Sigilli, che hanno accompagnato il sacerdote veronese per una vita, e il corpo docente, particolarmente quello di Medicina che è un po' la vetrina del San Raffaele c'è una distanza ormai incolmabile. Sullo sfondo, naturalmente, le peripezie e i disastri di un ospedale che è diventato nel tempo un vero e proprio marchio di eccellenza della sanità italiana e ora rischia di essere travolto da debiti, scandali, ruberie.

Oggi il complesso è nelle mani di Giuseppe Rotelli e del suo gruppo e proprio nei giorni scorsi, per venire fuori dagli scogli dei debiti arrivati alla vertiginosa cifra di 1,5 miliardi di euro, Rotelli ha dato il via a un piano di tagli che passa anche attraverso 244 dolorosissimi licenziamenti. Ma la vecchia classe dirigente, quella che ha condiviso con don Verzè le glorie della fama internazionale e ha poi assistito al declino, quasi un tonfo, di quel modello, fra arresti e suicidi, non ha ammainato le vele. Invece di congedarsi, come capita nel bene o nel male quando una stagione finisce, combatte fra le cattedre e i banchi di quella che solo apparentemente è una provincia dell'impero.

Il 24 ottobre Raffaella Voltolini è diventata presidente del cda, sconfessando tutte le istanze di rinnovamento avanzate da docenti e studenti. E nel suo discorso di insediamento rivendica la continuità con l'esperienza precedente. «Oggi - afferma Voltolini - vengo chiamata ad assumere un incarico che, benché preconizzato, anzi, voluto e chiesto da don Luigi in via testamentaria, non è certo uno di quelli che può far sentire in qualche modo degno o meritevole. È un compito onerosissimo». Concetti,come si vede, espliciti. Al di là dei toni c'è al volontà di andare avanti. Comunque. Quasi di fermare il tempo. Una scelta che la Giunta di presidenza di Medicina respinge all'unanimità: «Il fatto che la carica di vertice di un'istituzione accademica che propugna valori e contenuti di libertà decisionale e metodologie meritocratiche venga trasferita per via testamentaria, quasi in linea ereditaria, è inaccettabile, soprattutto in un'istituzione che iscriva altri valori nel Dna dell'insegnamento da proporre ai suoi studenti». Alla monarchia più o meno costituzionale dei Sigilli, che hanno incoronato Raffaella Voltolini come presidente e Antonio Scala, per un quarto di secolo docente di chimica alla Statale, come rettore, il corpo insegnante replica inneggiando alla repubblica costruita sulla libertà e sul talento. Senza però perdere di vista quel che è successo. I professori sanno benissimo che il nuovo padrone dell'ospedale semisommerso dalle perdite è Giuseppe Rotelli che non è un cavaliere bianco, ma un imprenditore entrato in un campo delicatissimo. Nessuno vuole osannarlo, ma nemmeno demonizzarlo. E però la Voltolini parla apertamente del rischio che la nave naufraghi, imbastardendosi. Per la Giunta «questo atteggiamento non è più accettabile da parte della comunità accademica». Non basta. «È del tutto chiaro - si legge nel documento che circola in università - come l'attuale leadership del nostro ateneo sia stata incapace di condurre in porto la trattativa per una imprescindibile piena collaborazione con la realtà ospedaliera in cui noi tutti operiamo». Insomma, la bocciatura è definitiva, come si comprende dalle ultime righe del testo. «Questa leadership dovrebbe lasciare ad altri il compito di traghettare questo ateneo nel futuro, liberandolo dalle scorie del passato che, se da una parte ha creato il San Raffaele, con l'eccellenza che la nostra istituzione rappresenta, dall'altra rischia di impedirne il rilancio».

Come si vede, la rottura è insanabile Il cda, il vecchio che si fa nuovo, resiste come una testuggine. Il corpo docente cerca una via d'uscita a una situazione che non piace a nessuno. Il preside di medicina, Massimo Clementi, e i presidenti dei corsi di laurea hanno stabilito di andare avanti con l'insegnamento, per non creare problemi agli studenti già disorientati dia troppi temporali, ma hanno anche deciso di rimettere il loro mandato nelle mani di Francesco Profumo. Si aspetta solo l'incontro con il ministro per formalizzare il passo indietro. Anche i medici specializzandi sono sul piede di guerra e hanno messo sulla carta le loro inquietudini: «Pur non essendo di nostra competenza la scelta delle figure istituzionali, riteniamo che le recenti decisioni mettano a rischio il percorso formativo dell'Università Vita-Salute San Raffaele». Rotelli, fra le altre cose primo azionista, sia pure fuori patto, del Corriere della sera, ha cercato un contatto con i vertici dell'ateneo, ma, a quanto pare, senza risultato.

Si aspetta Profumo. E il suo tentativo di mediazione.

Fonte:Il Giornale.it


POCHI NE PARLANO L'OSPEDALE NOTO IN TUTTO IL MONDO NON FA PIU' NOTIZIA DALLA MORTE DI DON LUIGI VERZE' E' ANDATO TUTTO ALLA DISTRUZIONE

FATE GIRARE

STUDENTESSA 25ENNE SCOMPARSA DA PAVIA: TROVATO IL CADAVERE NUDO NEL PO



Un neo sul polso della mano destra. È il particolare che ha consentito ad Ulisse Beretta di affermare con certezza che il cadavere ritrovato questa mattina nelle acque del Po vicino a Pieve Porto Morone (Pavia) era quella di sua figlia. Cecilia Beretta, 25 anni di Abbiategrasso (Milano), studentessa universitaria che frequentava la facoltà di Farmacia all'Ateneo di Pavia, era scomparsa improvvisamente nella notte tra il 16 e 17 ottobre scorsi, dopo una serata trascorsa con amici. Dal giorno della sua scomparsa, Cecilia è stata segnalata prima alla stazione della metropolitana di Famagosta a Milano, poi a Pordenone. Qualcuno sosteneva di averla vista anche in Slovenia. Forse nessuna di queste segnalazioni era veramente attendibile.

IL CADAVERE NEL FIUME Dopo il ritrovamento del suo cadavere nelle acque del Po, si fa strada l'ipotesi che la ragazza possa essere finita nel fiume già subito dopo la sua scomparsa. Forse in quella stessa notte tra il 16 e 17 ottobre scorsi, dopo essere andata a mangiare a casa di amici in un appartamento di Strada Nuova, nel centro di Pavia. Una casa a poche centinaia di metri dal Ponte Coperto e dal Ticino. Il fiume che attraversa Pavia, dopo pochi chilometri entra nel Po all'altezza del Ponte della Becca. Da lì al tratto di Po in cui è stato ritrovato oggi il corpo di Cecilia, c'è ancora un percorso di alcuni chilometri. A lanciare l'allarme, questa mattina, è stato un uomo che ha notato un cadavere che affiorava dal fiume. Sul posto si è subito portata una squadra dei vigili del fuoco di Pavia che ha riportato a riva il corpo. Si è subito capito che si trattava di una donna di giovane età. Il pensiero è immediatamente corso a Cecilia Beretta.

IL RICONOSCIMENTO Il cadavere è stato trasportato all'istituto di Medicina Legale dell'Università di Pavia dove questa sera è arrivato Ulisse Beretta, che ha riconosciuto il corpo di sua figlia. L'uomo, affranto dal dolore, ha lasciato l'istituto uscendo da una porta sul retro, per non parlare con i giornalisti. Nei giorni scorsi Ulisse Beretta e sua moglie, farmacista ad Abbiategrasso, avevano lanciato un appello alla trasmissione 'Chi l'ha vistò, chiedendo a Cecilia di farsi viva. I genitori sin dalla scomparsa della ragazza avevano manifestato la loro preoccupazione, temendo che la figlia potesse essere fuggita con qualcuno che avesse in qualche modo plagiato la sua volontà. Cecilia, prima di sparire, ha lasciato alcuni biglietti rivolti alla sua famiglia, dedicando frasi piene d'affetto al padre, alla madre ed ai fratelli. Messaggi ripetuti anche in alcuni sms inviati ai genitori nei giorni prima di sparire. La sua scomparsa, sin dall'inizio, era apparsa come un vero e proprio giallo. Una bambina ha anche raccontato che Cecilia le avrebbe confidato di aver deciso di partire per iniziare una nuova vita, dopo aver conosciuto un amico sul treno con il quale viaggiava da Abbiategrasso a Pavia. L'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni all'istituto di Medicina Legale di Pavia farà chiarezza sulle cause della morte. Il corpo della ragazza era completamente nudo, con tagli in diverse parti che però potrebbero anche essere stati provocati dallo sfregamento del cadavere contro alcuni rami o pietre sul fondo del fiume. L'indagine è condotta dalla Procura della Repubblica di Pavia, diretta da Gustavo Cioppa.

Fonte:Leggo

FACEBOOK, RITORNO ALLE ORIGINI:IL DIARIO DI NUOVO A UNA COLONNA



Quando il Diario Facebook è cambiato passando da una a due colonne, molti utenti hanno protestato. Ora il social network potrebbe tornare alle origini, riportando la Timeline a una colonna. L'indiscrezione è di Mashable.com. Secondo il blog Usa, Facebook starebbe testando un nuovo look per le pagine degli utenti raccogliendo in un solo spazio a sinistra i post, cioè la parte più corposa, e concentrando a destra e in formato più piccolo amici e app. Il formato attuale, a due colonne, prevede post su entrambi i lati costringendo gli utenti a guardare a destra e sinistra contemporaneamente.
Quando la nuova veste del Diario iniziò ad essere adottata, lo scorso dicembre, in molti si lamentarono ritenendo che fosse confusa. Tanto che su Facebook stesso, venne aperta una pagina dagli utenti che si chiamava 'Odio la Timeline di Facebook e voglio cambiarla subitò che raccolse migliaia di 'mi piace'. Con questa nuova veste che richiama il passato, nel Diario di Facebook i post sarebbero più in evidenza, con uno spazio più grande, mentre alle altre attività degli utenti (aggiornamenti, amici, app, etc) sarebbe destinato un formato più piccolo. Secondo Mashable, il social network starebbe già testando il nuovo look con un numero limitato di utenti. Non c'è però nessuna notizia sulla data di un eventuale lancio a livello mondiale.

Fonte:Leggo

BOLOGNA, HA SEVIZIATO E DROGATO DUE STUDENTESSE PER SETTIMANE: ARRESTATO



Seviziava due studentesse e le drogava con polvere di corallo. Un 33enne di origini milanesi ma residente a Bologna è stato arrestato dalla polizia per sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali. A far scattare le manette è stata la denuncia bdelle due ragazze bolognesi di 27 anni, tra cui l'ex fidanzata del giovane con la quale era stato insieme per tre anni.
I fatti risalgono a poco più di un mese fa. Secondo la ricostruzione al vaglio degli inquirenti l'uomo in preda a una sorta di delirio mistico di onnipotenza, ha soggiogato due ragazze, sottoposte per settimane a sevizie di ogni tipo, anche sessuali, picchiate, umiliate e forse drogate con una sostanza misteriosa ricavata dai coralli. L'incubo per le studentesse è finito mercoledì scorso quando gli agenti del commissariato di polizia Santa Viola hanno bloccato e  arrestato in flagranza. Nel mirino del 33enne, appassionato di filosofie orientali e teorie 'energetiche', ma anche di spade e di pesci tropicali, erano finite la ex fidanzata, che lo scorso settembre lo ha lasciato dopo una relazione di quasi tre anni, e una coinquilina di lei, che l'uomo ha cominciato a frequentare subito dopo la fine della precedente relazione.

Fonte:Leggo

MORTE FEDERICA, OGGI L'AUTOPSIA. SU FB MOLTI GRUPPI DEDICATI A LEI



Proseguono a tutto campo, in attesa dei risultati dell'autopsia, gli accertamenti dei carabinieri sulla morte di Federica Mangiapelo, la ragazza di 16 anni trovata morta giovedì mattina sulle sponde del lago di Bracciano. Al momento non viene data una valenza particolare al ritrovamento della barca senza ormeggi a poca distanza dal cadavere.
Non viene comunque escluso che sia collegata alla morte della ragazza ma si fa notare che l'imbarcazione è stata ritrovata al suo posto, pur senza gli ormeggi legati: questo è un aspetto che sembrerebbe poco compatibile con l'ipotesi di una uscita notturna sul lago finita nel peggiore dei modi, considerando anche che nella notte tra mercoledì e giovedì nella zona c'era una vera e prorpia bufera di pioggia. In attesa dell'esito dei rilievi sulle cose repertate sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere, le indagini continuano a concentrarsi sugli spostamenti del fidanzato di Federica e del suo amico. Al momento non si cerca un 'quarto uomo' ma si cerca di capire in che modo la ragazza sia potuta arrivare da casa sua, situata a una certa distanza dal centro storico, fino a Vigna di Valle, luogo dove è stata ritrovata. Secondo la versione fornita dal ragazzo agli investigatori, lui avrebbe accompagnato a casa la sedicenne dopo un lite e poi ne avrebbe perso le tracce.

IL LUNGO INTERROGATORIO La prima ipotesi sulla morte di Federica Mangiapelo portava al fidanzato, ma dopo un interrogatorio di undici ora, il 18enne Marco, sostiene che ieri sera non si trovava insieme alla ragazza nel momento della morte: «Ero con un amico». L'alibi sarebbe stato confermato da un conoscente del ragazzo, anche lui interrogato dai carabinieri. Al termine dell'interrogatorio non sono stati presi provvedimenti nei confronti del ragazzo della vittima.

L'ULTIMO SMS RICEVUTO Spunta l'ultimo messaggio del fidanzato su Facebook: "Abbiamo litigato ma ti voglio sempre bene". Un messaggio che, spedito alle 4 del mattino dal computer del giovane, se possibile confonde ancor più le acque sulla vicenda. Il ragazzo, infatti, ha raccontato di non essere stato con Federica quando lei è scomparsa: intorno all'1.30 i due avrebbero litigato e si sarebbero separati, come testimoniato anche da alcuni amici. Il messaggio sul social network (spedito due ore e mezza dopo il litigio, ma un'ora prima dell'orario presunto della morte della giovane) potrebbe dunque essere una prova del litigio e del fatto che i due non erano insieme a quell'ora, oppure semplicemente il tentativo del ragazzo di preparasi un alibi: i carabinieri ancora non lo sanno.

L'AUTOPSIA OGGI POMERIGGIO Sarà eseguita oggi pomeriggio, nell'Istituto di medicina legale dell'università Sapienza di Roma, l'autopsia sul corpo di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata morta giovedì mattina a Vigna di Valle, sulle rive del lago di Bracciano. I risultati dell'esame, che dovrebbe cominciare intorno all'una e contribuire a fare luce sulle cause del decesso, ancora misteriose, sono attesi nel tardo pomeriggio, fanno sapere dall'Istituto. Bisognerà aspettare ancora un paio di settimane, invece, per gli esiti degli esami tossicologici per capire se la giovane ha assunto droga.

LE TESTIMONIANZE Federica, la ragazza trovata senza vita sulla riva del lago di Bracciano, era probabilmente sola quando è morta. Aveva passato la serata con la sua comitiva in un locale poco distante da Anguillara, tornando al paese con loro tra l'una e le due. Prima di tornare a casa era triste e avrebbe passeggiato da sola fino al lago. È questa la ricostruzione, secondo alcune testimonianze, sulle ultime ore di vita di Federica. Ad Anguillara in molti ricordano la 'storia tormentatà tra Federica e Marco, il suo fidanzato di 18 anni. «Litigavano spesso - dicono alcuni conoscenti - E lei soffriva per questo rapporto altalenante».
Soffriva di problemi neurologici e, in passato, aveva avuto alcune crisi che avevano fatto pensare all'epilessia la ragazza di 16 anni il cui cadavere è stato trovato ieri mattina in riva al lago di Bracciano, a circa 7 chilometri di distanza da Anguillara Sabazia, paese a nord di Roma. A riferirlo ai carabinieri sarebbe stato il padre Luigi, commerciante ambulante, con il quale la giovane viveva. Il riscontro di questo particolare potrebbe risultare decisivo per le indagini, in quanto rafforzerebbe la pista del malore, ritenuta tra le più concrete dagli inquirenti, anche se, come hanno ribadito oggi ambienti investigativi, nessun'altra ipotesi è stata ancora del tutto accantonata.

IL RITROVAMENTO DI UNA BARCA Una barca ormeggiata a circa 250 metri di distanza dal punto in cui è stato ritrovato il corpo senza vita della ragazza di 16 anni, sulle rive del Lago di Bracciano, è stata slegata e probabilmente messa in acqua proprio la notte Halloween. Il proprietario, infatti, ha trovato le cime dei rulli sciolte e il natante sulla battigia, tanto che ha dovuto spingere la barca sulla spiaggia e assicurarla con le corde. Subito dopo avrebbe riferito l'episodio ai carabinieri che adesso stanno valutando se possano esserci collegamenti tra questo episodio e le ultime ore di vita di Federica. La barca si trovava proprio davanti al 'Cuba Librè, il locale in cui si è svolta la festa di Halloween privata, alla quale però la giovane non avrebbe partecipato, anche perchè era a inviti. Nessuno dei presenti, compreso il proprietario, hanno dichiarato agli investigatori di averla vista. L'episodio della barca ha innescato l'ennesima ipotesi sulle cause della morte della sedicenne: Federica, ma questa al momento è solo una delle strade percorse nell'inchiesta, potrebbe essere salita a bordo insieme a qualcuno e durante il tragitto potrebbe essere caduta in acqua annegando. Colui o coloro che erano con lei, non riuscendo ad issarla a bordo, avrebbero riportato la barca a riva abbandonandola sulla battigia. Subito dopo potrebbero essersi dileguati senza dare l'allarme per paura delle eventuali conseguenze. Poi, le acque del lago potrebbero aver spinto il cadavere della giovane fino al punto in cui è stato ritrovato ieri mattina da un ciclista.

«NON ERO CON LEI» La dichiarazione di Marco, 18 anni, residente a Formello, sarebbe state confermate dall'amico che era in sua compagnia e, indirettamente, da altri testimoni che avrebbero raccontato di averlo visto insieme ad altri giovani mentre cercavano la ragazza. Era quasi l'alba e, probabilmente, a quell'ora, la sedicenne era già morta. Le ragioni per le quali Marco - che la sera del 31 ottobre era passato da casa del padre della fidanzata a prenderla per festeggiare insieme la festa di Halloween - non era insieme a lei, le ha spiegate ai carabinieri che stanno eseguendo tutti i riscontri del caso. Allo stato, il fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Civitavecchia è intestato 'atti relativì e non sarebbe stata ipotizzata alcuna ipotesi di reato.

IL CADAVERE Disteso sulla spiaggia, con la testa lambita dall'acqua, i vestiti bagnati e cosparsi di sabbia e alghe. Così questa mattina, intorno alle 8, un passante ha trovato il cadavere di una ragazza di 16 anni, Federica M. sul lungolago di Anguillara Sabazia, uno dei paesi che si affacciano sul lago di Bracciano, alle porte di Roma. Sul corpo nessun segno di violenza evidente, tranne un braccio probabilmente fratturato. La morte della sedicenne, che secondo i primi rilievi sarebbe avvenuta tra le 4 e le 5 del mattino, si è subito tinta di giallo, tanto più che il decesso è avvenuto nella notte di Halloween e la ragazza era uscita di casa dicendo che andava a festeggiare la notte delle streghe con fidanzato e amici. Non solo. Non lontano dal luogo in cui è stato ritrovato il cadavere sono state trovate cinque croci di legno. Qualche resto del festeggiamento? Al momento per gli investigatori, che hanno interrogato per tutto il giorno il fidanzato della giovane, Marco, 18 anni, e molte altre persone, la ragazza sarebbe caduta da un dirupo di 3-4 metri, causandosi delle ferite a un braccio, finendo poi nelle acque del lago. Ma, secondo quanto si è appreso, le indagini proseguono a 360 gradi. «Finchè non avremo i risultati dell'autopsia prevista per domani - dicono - non possiamo escludere nessuna ipotesi».

IPOTESI FIDANZATO I carabiniere stanno tentando di far luce su alcuni lati ancora oscuri della vicenda: al momento della ipotetica caduta la ragazza era sola? E nel caso si trovasse con il fidanzato e gli amici perchè nessuno di loro l'ha soccorsa e non ha dato l'allarme? Poco prima che il passante notasse il corpo della sedicenne, la madre e il padre, separati da alcuni anni, si erano recati nella stazione dei carabinieri a denunciare la sua scomparsa. La ragazza, una biondina allegra e spensierata, ma che aveva sofferto la separazione dei genitori, era uscita dalla casa della madre, impiegata in una cooperativa sociale, ieri sera alle 21 in compagnia del fidanzatino e di alcuni amici. Alla madre la ragazza, che di giorno lavorava con il padre, commerciante ambulante di biancheria e vestiti, aveva detto che avrebbero festeggiato la notte Halloween, ma non le aveva indicato dove. L'attenzione dei carabinieri si è incentrata su un locale, il «Cuba Libre», distante un centinaio di metri dal luogo del ritrovamento del cadavere, all'esterno del quale sono state trovate cinque croci di legno piantate nel terreno.

LE CROCI La presenza delle croci ha fatto ritenere che nel locale, chiuso in questo periodo dell'anno, possa essersi svolta una festa di Halloween. Una donna che abita a ridosso del locale ha però riferito di non aver notato nessun movimento e di non aver sentito musica. «Ieri sera e per tutta la nottata ha piovuto a dirotto - ha raccontato - io mi sono chiusa in casa con le finestre sbarrate. A parte il fragore della pioggia non ha sentito alcun rumore che potesse far pensare che lì fosse in corso una festa». In un altro locale del lungolago, ieri notte, si è svolta una festa di Halloween ma il titolare ha escluso che tra i partecipanti ci fosse anche la sedicenne, anche perchè si trattava di un party privato, ad inviti. Entro domani, nell'istituto di medicina legale di Roma dovrebbe essere eseguita l'autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Civitavecchia. Si avrà così una prima risposta ai quesiti ancora insoluti anche se, per avere i risultati degli accertamenti tossicologici saranno necessarie almeno un paio di settimane. Il giallo si rafforza.

SU FACEBOOK NASCONO PAGINE DEDICATE A LEI Intanto la comunità di Facebook si stringe intorno alla tragica scomparsa della ragazza: numerose sono le pagine e i gruppi creati in queste ore.

Fonte:Leggo

TRENTO, MASSACRA SUA MOGLIE INCINTA E LE PROVOCA UN ABORTO: 42ENNE ARRESTATO



Ha picchiato la moglie, 40 anni, fino a provocarle un malore e a causarle l'aborto del figlio che portava in grembo da tre mesi. Ne è accusato un uomo di 42 anni, di origine marocchina, arrestato dai carabinieri di Rovereto a conclusione di un'indagine che aveva avuto i primi presupposti nel 2010. I militari erano infatti intervenuti due anni fa per delle liti in famiglia. Il mese scorso poi la donna si è presentata in ospedale, in seguito all'ennesimo litigio: qui l'aborto. L'interessata però nulla ha detto ai sanitari dei problemi in famiglia. Sono stati quindi i carabinieri a indagare, fino a portare la vicenda all'autorità giudiziaria. Stamattina l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che ha condotto l'uomo nella casa circondariale di Trento.

Fonte:Leggo