lunedì 14 maggio 2012

Caso Orlandi, trovati altri resti dentro nicchia tomba De Pedis


Il corpo contenuto nel sarcofago custodito all'interno della basilica di Sant'Apollinare è di Enrico De Pedis. Non si sa invece di chi siano gli altri resti ossei trovati all'interno della nicchia in cui era murata la tomba. Resti, trovati durante le operazioni di smuramento effettuate per estrarre il sarcofago con la salma del boss della Banda della Magliana, che saranno sottoposti ad analisi per tentare di capire a chi appartengano.
La riapertura del sepolcro, avvenuta nell'ambito dell'inchiesta su Emanuela Orlandi, è iniziata nella tarda mattinata di oggi nel cortile della basilica di Sant'Apollinare, dove la scientifica aveva allestito una tenda. E' stato grazie alle analisi delle impronte digitali che si è potuto determinare che il corpo tumulato nella basilica è di De Pedis. Già da una prima analisi era risultato evidente che il cadavere, ben conservato, appartenesse a un uomo.


A effettuare i controlli il medico legale Cristina Cattaneo, il gruppo Labanof dell'istituto di medicina legale di Milano, insieme a un gruppo di archeologi e antropologi forensi.


Nella basilica erano presenti il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, accompagnato dal suo legale e gli avvocati della famiglia di 'Renatino'. "Oggi è stato risolto uno dei dubbi, uno dei tasselli di questa vicenda. Finalmente si può mettere un punto su questa pista, una delle tante che si sono seguite in questi anni. Non avevo dubbi sul fatto che Emanuela non fosse lì dentro". "Io ho sempre detto - ha aggiunto - che se la banda della Magliana ha avuto un ruolo in questa storia è stato solo di manovalanza. I mandanti sono sicuramente altri, altrimenti non si spiegherebbe un silenzio di 29 anni da parte delle istituzioni". "Non ho potuto assistere all'apertura del sarcofago, hanno fatto dei prelievi e adesso aspettiamo l'esito delle analisi", ha spiegato. Secondo quanto riferito da Pietro Orlandi, il sarcofago di De Pedis è composto da tre strati, uno di rame, uno di zinco e la bara di legno. "Sono contento che da parte della magistratura italiana ci sia stata la volontà di fare chiarezza", ha proseguito. "Spero che questo sia l'inizio della collaborazione tra magistratura e vaticano per arrivare alla verita'", ha sottolineato.


Per quanto riguarda l'eventuale traslazione della salma di De Pedis, in procura si conferma che il problema potrà essere risolto soltanto tra le autorità religiose e i congiunti del defunto. La procura infatti limita il suo intervento all'accertamento conseguente alle indagini sulla fine di Emanuela Orlandi.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Caso-Orlandi-trovati-altri-resti-dentro-nicchia-tomba-di-De-Pedis_313301111239.html

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