lunedì 21 maggio 2012

TERREMOTO IN EMILIA, MILIARDI DI DANNI.4.000 SFOLLATI, 5.000 AZIENDE KO




Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione tra le province di Ferrara e Modena. Le località prossime all'epicentro sono Finale Emilia (Modena), Bondeno (Ferrara) e Sant'Agostino (Ferrara). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 18,37 con magnitudo 4.1. Subito sono stati allertati i vigili del fuoco, mentre le persone presenti al Centro operativo misto si sono prontamente allontanate dalla struttura. Una breve scossa di terremoto, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese. La scossa è durata solo alcuni secondi.

NUOVI DANNI NEL BOLOGNESE. Aumenta il bilancio dei danni del terremoto in provincia di Bologna, in particolare quelli causati dalla scossa delle 15.18 di ieri che ha causato crepe e crolli nei comuni di Molinella, Malalbergo e Baricella. In attesa di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, i carabinieri e alcuni tecnici comunali hanno vietato l'accesso al Palazzetto di via Libertà di Molinella e a due chiese a Baricella: Santa Filomena, nella frazione Passo Segni, e Santa Maria in piazza Carducci, entrambe danneggiate da profonde crepe nei muri e la chiesa di Santa Filomena anche dal crollo parziale della balaustra del campanile. A Malalbergo invece ha ceduto il soffitto di un casolare abbandonato in via Nazionale. Fra gli interventi svolti dai carabinieri nella zona c'è stato anche il salvataggio di una donna di 73 anni di Baricella: la pensionata è caduta a terra, lussandosi una gamba, mentre cercava di allontanarsi da casa spaventata dopo la scossa di ieri pomeriggio. Visto che l'appartamento era chiuso a chiave dall'interno, i carabinieri hanno sfondato la porta permettendo ai medici del 118 di soccorrere la donna e di trasportarla all'ospedale di Bentivoglio.

DANNEGGIATI BENI CULTURALI Il sisma di ieri nelle province di Ferrara e Modena oltre ad aver lasciato «un drammatico e pesante bilancio di vittime umane, ha rappresentato un durissimo colpo ai beni culturali». Dopo due giorni di verifiche «si può affermare che quasi tutti gli edifici storici, in particolare quelli ecclesiastici, sono stati danneggiati molto seriamente e, in alcuni casi, in modo addirittura irrimediabile». A dirlo è la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna.

5MILA AZIENDE IN GINOCCHIO  Il terremoto ha colpito duro sul lavoro. Se quattro operai sono morti mentre lavoravano, è perchè molte delle strutture produttive che si trovano nel cratere del sisma sono collassate. A Modena e Ferrara ci sono 5.000 tra operai e dipendenti dell'industria che questa mattina sono andati al lavoro sapendo che sarebbero tornati a casa: le loro aziende infatti erano 'inagibilì, chiuse. Catene di montaggio ferme. Il conto, della Cgil, è approssimativo e al ribasso. Perchè, fa notare il segretario di Modena Donato Pivanti, vanno aggiunti gli operatori di terziario, servizi, agricoltura, precari e interinali. «Dobbiamo riuscire a proteggerli tutti» dice netto. Servono cassa integrazione straordinaria e in deroga. Ma «bisognerà iniziare a ragionare su come mettere in condizione le aziende di ripartire» aggiunge Giuliano Guietti, segretario Cgil Ferrara. Per Confindustria i danni diretti alle imprese non sono inferiori ad alcune centinaia di milioni di euro: il 70% delle imprese di Modena è fermo. In vista della dichiarazione dello stato di emergenza del Governo, gli industriali chiedono credito, sospensione immediata di tutti gli adempimenti fiscali, tributari e contributivi (in particolare delle prossime scadenze Imu) e l'attivazione urgente degli ammortizzatori sociali (anche in deroga). Dell'utilizzo degli ammortizzatori in deroga il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha già parlato con il Ministro Fornero; mentre il sottosegretario Catricalà ha spiegato che il Governo valuterà il possibile rinvio dei pagamenti di tributi e contributi, oltre che una deroga al patto di stabilità. Ritenuta quest'ultima una priorità da Errani per garantire la ricostruzione. Tutto è rinviato al Consiglio dei ministri di domani.

IL BILANCIO: 4MILA GLI SFOLLATI È salito a 4.000 il conto degli sfollati per il terremoto che all'alba di ieri ha colpito l'Emilia. I dati sono stati aggiornati dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna che entro oggi conta di allestire altri 1.500 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province più colpite insieme a quella di Ferrara. «Ai 3000 senza casa che avevamo calcolato inizialmente - ha detto il capo della Protezione civile regionale Demetrio Egidi - se ne sono aggiunti un'ottantina nel Ferrarese e circa 300 nel Bolognese. Poi ci sono quelli della provincia di Modena tra Finale Emilia, Mirandola e altri posti vicini». Inoltre, a Crevalcore, nel Bolognese, è stato allestito un centro di accoglienza (in una struttura fissa) occupato in gran parte da extracomunitari. «Il lavoro di assistenza va avanti anche se la pioggia ostacola un po'», ha concluso Egidi.

DANNEGGIATE 500MILA FORME DI PARMIGIANO  «È una lotta contro il tempo. Dobbiamo dividere le forme intere da quelle danneggiate: le prime potranno continuare la stagionatura, le altre cercheremo di reinserirle in un processo produttivo alternativo». È quanto spiega Oriano Caretti, dell'omonima azienda agricola produttrice di Parmigiano, una tra le più danneggiate dal sisma che ha colpito il Nord-Est e in particolare l'Emilia. Ancora non è stato stabilito con esattezza l'entità del danno che comunque risulta di circa 500mila forme, ma alla Caretti sono già tutti freneticamente al lavoro per recuperare quanto possibile. Nel pomeriggio allo stabilimento è arrivata anche la Cnn. Ad essere colpite sono soprattutto le forme fresche (sei mesi di stagionatura) danneggiate dal crollo delle 'scalere', le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto la scossa di terremoto di 6 gradi della scala Richter.

Fonte: Leggo news

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