domenica 16 settembre 2012

MICHELA, LA 22ENNE ROMENA BRUCIATA VIVA:"NON DITE A MAMMA CHE MI PROSTITUIVO"




Fiamme e terrore sono ancora nei suoi occhi e ricorda tutto quello che è successo ma, impaurita, ha detto di non conoscere i suoi aggressori. È ancora sotto choc la prostituta romena di 22 anni che l'altro ieri notte è stata picchiata a sangue e bruciata in strada nel quartiere della Borghesiana, a Roma. Le sue condizioni migliorano lentamente, mentre continuano le indagini dei carabinieri negli ambienti della prostituzione.

GENITORI INCONSAPEVOLI. Michela, così come è conosciuta la ragazza qui in Italia, ha ricevuto oggi in ospedale anche la visita del ministro per l'Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi. La giovane ha avuto un primo breve colloquio con gli investigatori, che quando starà meglio la riascolteranno per avere così un quadro più chiaro e verificare con maggiore attendibilità le sue dichiarazioni. Michela resta in gravi condizioni e con ustioni su oltre il 50% del corpo, ma è vigile e si dice molto preoccupata che la madre in Romania scopra il lavoro che faceva in Italia. Per i carabinieri a pestare e dare fuoco alla ragazza sono stati «criminali di spessore e pronti a tutto», anche per «l'efferatezza» del gesto.

PAURA TRA LE SUE AMICHE. A temere ritorsioni sono ore le altre prostitute, che pure ora sono al sicuro, le quali hanno assistito all'aggressione e prestato i primi soccorsi, diventate testimoni-chiave della vicenda. I militari hanno inoltre acquisito le immagini delle telecamere della zona: le più vicine non si troverebbero comunque sulla strada dove è avvenuta l'aggressione. La vicenda ha scosso Roma e non solo. Oggi il ministro per l'Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi ha fatto visita alla giovane, ricoverata all'ospedale Sant'Eugenio. «Sono venuto qui per testimoniare la presenza del governo e la mia personale condanna per questo gravissimo attentato alla vita e al corpo di una giovanissima ragazza straniera - ha spiegato Riccardi -. Dobbiamo dire basta a episodi come questo, che avvengono a Roma come in altre parti del Paese». «Uomini senza scrupoli hanno giocato con il suo corpo e poi l'hanno bruciato come fosse non una persona ma una cosa. È poco più di una bambina - ha detto il ministro uscendo dall'ospedale -, ha gli occhi grandi e gli atteggiamenti di una bimba». Riccardi si è fermato a parlare con i medici a lungo, in particolare con il primario del Centro grandi ustionati dove è ricoverata la giovane.

Fonte:Leggo

Nessun commento:

Posta un commento

Clicca su unisciti a questo sito

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.