lunedì 8 ottobre 2012

L'appello: "Sono malata e disabile ma non voglio arrendermi e perdere il lavoro. Aiutatemi"

TERESA CIONI 33 ANNI
Teresa Cioni, 33 anni compiuti a febbraio, si fa chiamare FogliolinaBlu come il suo portafortuna, una foglia stellata dal verde brillante... quasi blu.
Teresa ama correre e di vita ne ha tanta da spendere. Purtroppo, da tempo, è affetta da una malattia genetica che le compromette la deambulzione. Ma non si vuole arrendere e soprattutto vuole difendere con tutte le sue forze il posto di lavoro in accettazione all'ospedale. "Ho vinto il concorso come infermiera, ora lavoro a sedere ma se poteste darmi una mano a trovare chi possa portarmi dalla stazione alla sede ospedaliera. Dal lunedì al venerdì alle 7 dalla stazione all'ospedale e alle 13.45 circa dall'ospedale alla stazione per il treno delle 14.10". E' questo il suo appello.
Teresa vive a Empoli con un compagno, ma lavora nella nostra città e i problemi legati alla sua malattia degenerativa sono molteplici. Tanto che da sola non ce la può fare a muoversi dalla stazione verso il suo posto di lavoro, che non vuole assolutamente perdere. Ecco che così ha deciso di lanciare il suo appello che riportiamo integralmente qui sotto. 
Chiunque potesse e volesse aiutare Teresa può mettersi in contatto con lei tramite l'indirizzo di posta elettronica fogliolinablu@alice.it
 
L'APPELLO PUBBLICATO DA TERESA SULLA SUA BACHECA FACEBOOK
Sono una disabile per malattia mitocondriale,diagnosticata distrofia progressiva ho grave compromissione motoria e anche x una polineuropatia associata con forti dolori deambulo malissimo per brevi tratti con doppia canadese o in carrozzina.
Ho un grosso problema perchè lavoro a Livorno ma risiedo ad Empoli e non ce la faccio da sola ad arrivare senza conseguenze tipo caduta. Sto cercando qualcuno che mi possa aiutare sono invalida al 95% con stato di handicap, ma la mia situazione è ulteriormente peggiorata ma non per questo non voglio la mia vita normale.
Ho vinto il concorso, ero infermiera, ora lavoro in accettazione a sedere ma se poteste darmi una mano a trovare chi possa portarmi da lunedì a venerdì (il sabato mi porta il mio compagno) alle 7 dalla stazione alla sede ospedaliera e alle 13.45 circa dall'ospedale alla stazione per il treno delle 14.10. Qualsiasi soluzione che sia in grado di aiutarmi a lavorare. Per favore non posso passare l'inverno da sola perché perdo completamente la sensibilità agli arti. Vi ringrazio se potete aiutarmi in qualsiasi modo.
Terri
Ecco invece cosa dice di sé. "Vivere è un grande dono e ognuno dovrebbe far di tutto per vivere al meglio. Io ce la metto tutta"
Sono terry, una fogliolina blu, una persona normale (mica tanto) dalla vita speciale..il mio portafortuna è il Senecio angolato, foglia stellata dal verde brillante..quasi blu. Adoro l'acqua (non fredda), correre (piano), ho scritto un libro "Solo1vita nn basta". 
Sono me stessa, limpida e sincera, trasparente come l'acqua che adoro. Combatto da una vita contro una malattia genetica, che paradossalmente più passa il tempo meno fa paura, la vita vissuta giorno per giorno mi appare sempre più affascinante, anche nelle sue sfumature più scure. La vita è fatta di contrari senza un briciolo di sofferenza non si apprezzerebbe la felicità. Io fogliolinablu porto una ventata nel cuore di che ha bisogno.
Sono strana e me ne vanto. Non ho paura di andare contro corrente,di avere le mie idee,del mio anticonformismo. Sono me stessa e basta!le mode per me esistono solo ed esclusivamente in relazione ai miei gusti,se una cosa va di moda ma non mi piace... nisba e viceversa. Abbiamo un grande dono, la libertà.
Essere diversi dalla massa è un pregio,non il contrario! Sono due anni che ho scritto il "su di me" e questa fiaba infinita che si chiama vita continua a mettere alla prova le mie capacità di adattamento.
Non ho alcuna intenzione di mollare anche se andare avanti significa altri mille compromessi. Apprezzo il fatto che siano graduali, anche se fa sempre male sapere che prima potevi fare tanto e ora non è più così.
Mi guardo indietro e vedo tante cose belle,ma forse lo saranno anche quelle di domani in altri modi. Ho una famiglia, una casa ed un lavoro che prego il cielo di poter sempre fare. Di contro lotto all'impossibile e soprattutto con la testa per rallentare un destino che mi ha regalato una sindrome rara i cui aspetti più antipatici sono quelli neuromuscolari, relativamente recenti,e il fatto che anche se lentamente sia caratterizzata da fatti aggiuntivi e peggiorativi. Vivere è un gran dono e ciascuno di noi dovrebbe far di tutto per vivere al meglio secondo la sua possibilità. Io ce la metto tutta.

Fonte:Qui Livorno 

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