sabato 26 maggio 2012

EQUITALIA, DUE ARTIGIANI INDEBITATI SI IMPICCANO AD AOSTA E BRINDISI



Si è tolto la vita nel cantiere in cui aveva lavorato sino allo scorso settembre. Francesco Gioffrè, artigiano edile di 61 anni di Saint-Vincent (Aosta), si è impiccato dopo che nei giorni scorsi aveva ricevuto un'ingiunzione di pagamento di oltre 10 mila euro da parte di Equitalia. «Era stressato dai debiti e dalla malattia», ha spiegato la compagna, insieme alla quale viveva in un alloggio a poche centinaia di metri dal Casinò de la Vallee. A dare l'allarme è stata la figlia trentaseienne avuta dalla prima moglie. Non avendo più notizie del padre, che non rispondeva neppure al telefonino, ha iniziato le ricerche: continui squilli a vuoto sino al ritrovamento, verso le 23 di ieri. L'artigiano si era impiccato in un 'cantiere fantasmà di Champdepraz, in bassa Valle d'Aosta, a poco più una decina di chilometri da casa sua. Sul posto, poco distante dai binari della ferrovia Aosta-Chivasso, sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco. Nonostante il cancello chiuso con un lucchetto, l'appezzamento di terra dove avrebbero dovuto sorgere sei villette era facilmente accessibile: dalla fine dell'estate scorsa era chiuso in attesa dell'approvazione di una variante. Per conto dell'impresa esecutrice dei lavori, Gioffrè aveva preso in subappalto la posa in opera dei solai. Chi ha lavorato con l'artigiano spiega che da molti anni era impegnato in bassa Valle d'Aosta, fino a qualche mese fa aveva anche alcuni operai come dipendenti. Da qualche tempo la sede della sua società non era più operativa nel centro di Chatillon, ma Gioffrè continuava comunque a lavorare e ultimamente stava eseguendo alcune piccole opere nella vicina Val d'Ayas. I cartelli 'Vendesi ville, prezzo interessatè sono ancora appesi ai balconi dei fabbricati in fase più avanzata di lavori, in quel cantiere sistemato nella parte più a valle di un comune alpino abitato da meno di 700 anime. «Era malato, sì, ma anche indebitato. È la società che non va, questo sistema opprime», ha detto la compagna.

SUICIDIO A BRINDISI Un artigiano di Oria, nel brindisino, Cosimo Spina, di 50 anni, si è suicidato impiccandosi nel deposito della sua piccola azienda di tinteggiatura 'Spinacolor' che - secondo alcune fonti - era stata investita dalla crisi economica. L'uomo, sposato e con figli, non ha lasciato messaggi ai familiari. A quanto si apprende, l'artigiano da tempo si sottoponeva a cure mediche. Indagini sono state avviate dai carabinieri.

Fonte: Leggo

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