lunedì 25 giugno 2012

ALDROVANDI, I POLIZIOTTI CONDANNATI INSULTANO SU FB: "CUCCIOLO DI MAIALE"


 "Se avesse saputo fare la madre non avrebbe allevato un cucciolo di maiale" e ancora "Speriamo non si goda i risarcimenti dello stato". Queste espressioni offensive sono state rivolte a Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, e compaiono sulla pagina Facebook di "Prima Difesa Due", l'associazione che si prefigge la tutela e la difesa delle forze dell’ordine. Il giovane è stato ucciso nel settembre del 2005 a Ferrara, un omicidio colposo per il quale sono stati condannati con sentenza definitiva quattro poliziotti.

La sentenza della Cassazione ha scatenato la rabbia di chi ha sempre sostenuto l'innocenza degli agenti di polizia e suggerito l'idea di creare un gruppo sul social network. Sulla pagina le offese si susseguono una dopo l'altra. Insulti da parte di un tale Sergio Bandoli fino a frasi che portano la firma di uno dei poliziotti condannati, Paolo Forlani.

“Che faccia da culo che aveva sul tg – così descrive la madre orfana del figlio su cui lui e i suoi colleghi hanno rotto due manganelli -… una falsa e ipocrita… spero che i soldi che ha avuto ingiustamente (il risarcimento da parte dello Stato, ndr) possa non goderseli come vorrebbe… adesso non sto più zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizie…”.

Forlani premette di avere “massimo rispetto per Federico”, ma sui suoi genitori usa il pugno duro. Come ha fatto d’altronde con loro figlio: “non vi auguro nulla di simile – scrive sulla pagina di Prima Difesa – ma vi posso dire che siamo stati calpestati nei nostri diritti e ripeto prima di parlare dovete leggere gli atti e non i giornali […], io sfido chiunque a leggere gli atti e trovare un verbale dove dice che Federico e morto per le lesioni che ha subito… […] noi paghiamo per le colpe di una famiglia che pur sapendo dei problemi del proprio figlio non hanno fatto niente per aiutarlo e stiamo pagando per gli errori dei genitori”.

Durante il furioso corpo a corpo tra gli agenti di polizia e Federico vennero rotti due manganelli, con i quali i poliziotti colpirono l’Aldrovandi in varie parti del corpo, continuando dopo che lo stesso era stato costretto a terra e qui immobilizzato al suolo, nonostante i verosimili ma impari tentativi del ragazzo di sottrarsi alla pesante azione di contenimento che ne limitava il respiro e la circolazione”.

Ora si aprirà un altro capitolo della vicenda, con la querela per diffamazione che la Moretti ha depositato nei confronti di Forlani, Bandoli e Cenni.


Fonte:Leggo

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