lunedì 25 giugno 2012

Bimbo seviziato per anni, genitori in arresto


Botte e sevizie di ogni tipo sul corpo del loro bimbo, di appena sei anni. Crudeltà e torture infinite: come bruciature alle gambe e alle braccia dettate da chissà quale logica scellerata di due genitori di 40 e 42 anni, che hanno violentato, anche fisicamente, come fosse un gioco, il loro figlioletto. È accaduto a San Marco Argentano, nell’entroterra cosentino. I due sono stati arrestati dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria per ordine del procuratore della Repubblica Dario Granieri. La storia è andata avanti per anni. Nella più assoluta indifferenza di un ambiente paesano che non ha mai sospettato di nulla.
PAURE -Eppure nessuno ha mai ipotizzato il perché quel bambino, che oggi ha sette anni, è cresciuto pieno di paure e con un velo di tristezza che gli ricopriva gli occhi. Ma anche con caratteristiche «da selvaggio» come ha spiegato il sostituto procuratore Paola Izzo. Saranno stati anni da incubo per Giorgio (nome di fantasia), costretto persino a osservare i propri genitori durante le loro performance sessuali. E poi costretto a ripetere gli stessi atti con la madre, mentre il padre lo violentava con oggetti di ogni tipo, costringendolo anche a rapporti orali.
LEGATO - Sin da piccolo Giorgio era legato mani e piedi al seggiolino. I genitori improvvisavano una sorta di danza aborigena e utilizzando fiammiferi e candele ustionavano il corpo del piccolo. Solo oggi, dopo lunghi anni di penitenze e sopraffazioni subite, gli occhi tristi di Giorgio hanno fatto breccia nella sensibilità di una suora e di un’educatrice di una casa accoglienza, dove Giorgio era stato trasferito perché i suoi genitori, entrambi nullafacenti, non erano in grado di accudirlo.
SEGNI - La coppia ha avuto altri tre figli, tutti dati in adozione. Anche Giorgio era stato dato in adozione a una coppia di extracomunitari che avrebbero a loro volta approfittato del bambino con violenze di ogni tipo. Poi, finalmente, la casa accoglienza di Cosenza dove Giorgio ha trovato un poco di serenità. Agli assistenti sociali, ai medici e al sostituto commissario Maria Rosaria Cappiello che l’hanno visitato e interrogato, il bambino ha manifestato atteggiamenti strani. Giorgio si esprime soprattutto con parole volgari e si fa capire toccandosi le parti intime. Un segno incontrovertibile di una violenza psicologica che l’ha accompagnato in questi primi anni di vita.
DENUNCIA - Le perizie e gli esami hanno confermato le violenze. Nella perquisizione nell’abitazione dei due “orchi” gli inquirenti hanno trovato tracce e materiale che i due genitori hanno utilizzato per seviziare il loro bambino. Le educatrici hanno saputo della sua storia tra accenni e simbologie corporali, metodi che Giorgio usa, ancora oggi, per farsi comprendere. Da qui la denuncia alla magistratura di quello che era sembrato più di un sospetto.
Fonte: Corriere della sera 

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