domenica 3 giugno 2012

Dove finiscono i soldi degli SMS per i terremotati? In fondi per concedere prestiti


La domanda che in molti si pongono è: dove finiscono questi soldi? La risposta potrebbe non piacere a molte persone che hanno deciso di donare. In realtà,  ad essere precisi, è impossibile conoscere la destinazione d’uso di quei soldi. Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L’Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l’idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese. Come sono stati impiegati? La sorpresa è che per quanto chi dona immagina di fornire un aiuto immediato (l’idea è connaturata alla “modalità” di donazione, immediata) la realtà dei fatti è un’altra. Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo. Per farci cosa? Concedere prestiti a “tassi agevolati” a persone ed imprese coinvolte nel sisma. Nessun “regalo”, quello che la gran parte dei donatori avrebbe immaginato, e per quanto siano “a condizioni vantaggiosissime” si tratta per sempre di un prestito da rimborsare. Fra l’altro dei 5 milioni di raccolti 470 mila euro sono stati utilizzati “per oneri riferibili alla gestione del progetto”, costi che (giurano i responsabili) sono “largamente insufficienti”. Si tratta ovviamente di un’iniziativa meritoria e gestita con la massima trasparenza, ma è certamente da sottolineare che quando gli italiani inviavano SMS subito dopo il 6 aprile mai avrebbero immaginato che i loro soldi sarebbero stati utilizzati (soltanto nel 2011) come fondi per concedere prestiti. Succederà lo stesso con gli SMS inviati al 45500 in questi giorni? Impossibile saperlo. Anche senza pensare male bisogna dunque chiarire un punto: i soldi donati via SMS non forniscono un aiuto immediato alle popolazioni e ci sono altri modi per rendersi utili fornendo assistenza ai terremotati. Sia chiaro: meglio donare che non donare, soprattutto perché la gestione del denaro afferisce sempre alla Protezione Civile, ma i termini vanno (in realtà “andrebbero”) chiariti…….vedremo.

Fonte: AGS Cosmo

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