sabato 2 giugno 2012

EGITTO, ERGASTOLO PER MUBARAK: "ORDINÒ DI SPARARE SUI MANIFESTANTI"



Un verdetto meno pesante del previsto: l'ex rais egiziano Hosni Mubarak è stato condannato all'ergastolo per aver ordinato l'uccisione di oltre 800 manifestanti durante la rivoluzione. Occhiali scuri, tuta beige e aria apparentemente tranquilla, il primo leader destituito dalla 'Primavera arabà a comparire di persona, se pur in barella e dentro una gabbia, davanti ai giudici, ha evitato la pena di morte. Il procuratore generale ha chiesto l'immediato trasferimento in carcere dell'ex presidente che dall'aprile dell'anno scorso è ricoverato in un ospedale militare alla periferia del Cairo. Ergastolo anche per l'ex ministro dell'Interno di Mubarak, Haimb El Adly, assolti, invece, i suoi sei assistenti al ministero. Ma la sentenza che forse ha suscitato e susciterà nei prossimi giorni le reazioni più forti è il non luogo a procedere per i due figli di Mubarak, Gamal e Alaa, accusati di corruzione e abuso di potere, perchè i reati risalgono a oltre dieci anni fa. Reati prescritti anche all'ex rais. Al momento della sentenza i due figli sono rimasti in piedi davanti alla barella del padre che è rimasto immobile. Gli avvocati dell'accusa sono saliti sui tavoli del tribunale scandendo gli slogan «fuori, fuori» e «il popolo vuole che la magistratura sia ripulita». Fuori dall'aula, la polizia in tenuta antisommossa ha caricato i sostenitori di Mubarak che dopo la sentenza hanno cominciato a lanciare sassi e ad aggredire anche i giornalisti e fotografi presenti sul posto. Il primo bilancio parla di 20 feriti e almeno quattro arresti. Fra la folla che da questa mattina si è raccolta all'esterno dell'aula bunker per seguire il verdetto sono scattate scene di esultanza non appena il presidente della Corte ha letto la condanna all'ergastolo.

Fonte: Leggo

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