venerdì 27 aprile 2012

La “Rete Sociale” protesta contro i tagli dell'Asl alla salute mentale


Il presidente Romano: “Dopo l'assemblea di oggi, spiragli di dialogo”
  “Che cosa vogliamo con questa assemblea pubblica e con la richiesta alla stampa di fare da cassa di risonanza alle nostre richieste? Vogliamo mandare un chiaro messaggio alla nuova dirigenza Asl che, grazie all’eco sollevato da questa manifestazione, sembra volerlo raccogliere”.
Così ha esordito Serena Romano, presidente della “Rete Sociale” indossando il lenzuolo bianco - simbolo della lotta in difesa dei sofferenti psichici e delle loro famiglie – indossato anche da pazienti, operatori e volontari riunitisi stamattina nel giardino “Alda Merini” del Dipartimento di Salute Mentale. Scopo dell’incontro è stato “presentare alcuni drammatici effetti dei “tagli” indiscriminati alla spesa sanitaria nel campo della salute mentale.
“Qui voglio solo sottolineare – ha continuato il presidente Romano - che se da un lato è apprezzabile il tentativo di arginare una spesa sanitaria che troppo spesso è “malasanità”, dall’altro questo tentativo va fatto in modo razionale seguendo un piano che tuteli la salute dei pazienti e tagli gli sprechi. Il che è possibile trovando alleati in chi – come la nostra associazione di familiari – è un portatore/difensore degli interessi degli utenti e aprendosi alla concertazione, al dialogo, allo scambio di informazioni. La nuova dirigenza della Asl, insomma, dovrebbe operare un po’ come abbiamo fatto noi 3 anni fa quando, studiando il budget del DSM, ci rendemmo conto che era possibile migliorare i risultati terapeutici ed economici utilizzando sopratutto collaborazione costruttiva tra medici pazienti e familiari: così abbiamo ottenuto finora importanti risultati”.
“Certo – continua - avremmo potuto fare di più se non ci fosse stato un continuo avvicendarsi alla dirigenza ASL di commissari e se la collaborazione da parte del personale medico e sanitario fosse stata compatta: ma si sa che gli interessi radicati spesso sono di ostacolo. Ciononostante, i molti operatori competenti sono stati validi alleati nell’avviare una serie di iniziative , anche perché animati dalla volontà di fare bene il proprio mestiere e di non essere accomunati a chi sfrutta i malati mentali in maniera cinica, egoista e clientelare”.
Ecco perché,- aggiunge Serena Romano - quando è stato nominato il nuovo vertice della Asl credevamo di trovare un altro valido alleato con il quale collaborare per sconfiggere le sacche di resistenza che ancora appesantiscono la gestione della salute mentale. Ma dopo vari tentativi di avviare un dialogo concreto, la mancanza di concertazione ci ha delusi e costretti a scendere in piazza per informare l’opinione pubblica: il che, speriamo, conduca a un cambio di rotta del quale abbiamo avuto già qualche segnale.
Il vertice della Asl, infatti, ci ha espresso la volontà di sospendere alcune iniziative in atto da noi fortemente avversate perché paventano una sorta di “riapertura dei manicomi”: in particolare, l’iniziativa di spostare la sede della salute mentale di Puglianello nell’ospedale di Cerreto Sannita, senza prima essersi dotati di una valida documentazione tecnico-strutturale, indipendente e qualificata, a supporto di tale scelta. E da parte sua, il sindaco di Puglianello, Tonino Bartone, partecipando alla manifestazione di oggi, ha dichiarato di essere disponibile a fornire gratuitamente alla Asl spazi adeguati ad ospitare a Puglianello la sede del DSM”.

Fonte: http://www.ntr24.tv/it/news/30992 

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