sabato 14 luglio 2012

ANCONA, BIMBO DI 15 MESI MALATO DI CUORE. COLLETTA DA 20MILA EURO LO SALVA


Storia a lieto fine per Alket, il bambino albanese di 15 mesi, orfano e malato di cuore, che lascia oggi l'ospedale di Torrette di Ancona dove era stato operato al cuore il 3 luglio scorso, grazie ad una raccolta fondi delle Patronesse del presidio pediatrico 'Salesì. Il piccolo, che è apparso in mattinata per pochi minuti all'incontro stampa sul buon esito dell'iniziativa, rimarrà ad Ancona - ha spiegato Clementina Merlo, presidente de Servizio polifunzionale per l'Adozione internazionale (Spai) - giusto i due mesi necessari a completare la terapia farmacologica e sarà ospitato e accudito nel centro di accoglienza delle Patronesse. Poi tornerà a Tirana, in Albania, per i pochi giorni necessari a sbrigare le pratiche per la suaadozione in Italia. Due giorni fa è stato infatti dichiarato ufficialmente in stato di abbandono, e quindi adottabile, dalle autorità albanesi. 

UNA FAMIGLIA ITALIANA Alket dunque tornerà definitivamente nel nostro Paese per far parte di una famiglia italiana, considerata la più idonea a riceverlo tra le molte che hanno fatto domanda di adozione. Marco Pozzi, direttore dell'Unità di Cardiologia pediatrica dell'Azienda Ospedali riuniti, che l'ha operato, ha detto che Alket ora «è un bambino sano, con un'aspettativa di vita normale. Potrà fare tutto quello che fa un bambino della sua età». Per guarirlo da una grave malattia congenita - un foro tra i due ventricoli ed un'ulteriore ostruzione nella parte destra del cuore che spingeva il sangue verso i polmoni - ci sono volute tre ore di di intervento (più un'ora per la sedazione) ed altre 24 in terapia intensiva. Un'operazione relativamente semplice per un'unità avanzata come quella di Cardiologia pediatrica: se non fosse stata effettuata in tempi brevi Alket sarebbe morto.

RACCOLTI 20MILA EURO Il piccolo era arrivato ad Ancona il 26 giugno scorso, ma la raccolta di firme era già partita 15 giorni prima, su richiesta della Spai, che aveva lanciato una sottoscrizione per raccogliere i 20 mila euro necessari. In pochissimo tempo le donazioni anche di 10, 20 o 50 euro di cittadini anonimi (il primo è stato un pensionato) si sono moltiplicate, insieme a quelle più cospicue di alcuni imprenditori. «Attualmente disponiamo di un fondo di 29 mila euro - ha detto Milena Fiore, presidente dell'Associazione Patronesse -, con circa 11 mila euro d'avanzo. Lasceremo questo conto aperto nel caso Alket avesse bisogno di ulteriori cure, oppure lo destineremo ad altri casi simili». Ad un giornalista che chiedeva conferma della grossa donazione annunciata sui giornali dall'imprenditore anconetano Massimo Virgili, la Fiore ha risposto: «A tutt'oggi dal signor Virgili non è arrivato neppure un euro, ma il nostro conto è sempre aperto». 


Fonte:Leggo

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