giovedì 25 ottobre 2012

ANGELA RENDO - Intervista:Legge di stabilità 2012 in Sicilia



La legge di stabilità proposta in questi giorni dal governo Monti contiene decisioni che lasciano senza parole. Fra le più eclatanti colpisce la volontà di tassare le pensioni di invalidità civile e le relative indennità di accompagnamento, già ridotte al lumicino. Il 31 ottobre la Fish (federazione italiana per il superamento dell'handicap) ha fissato una manifestazione a Roma per cercare di indurre il Parlamento a rivedere certe scelte.

Il Comitato 14 settembre, sostenuto dal Coordinamento nazionale famiglie disabili gravi gravissimi, si è subito riunito davanti ai palazzi del potere in presidio permanente protestando anche attraverso lo sciopero della fame. La situazione della disabilità in Italia è grave. Un malato divenuto cronico e spinto in fase terminale con gli interventi tutt'altro che curativi degli ultimi governi. In meridione la situazione è persino peggiore. Ce lo racconta Angela Rendo, mamma siciliana che ha un figlio affetto da malattia rara e referente per la sua regione del citato coordinamento.

Esordisce raccontando come si è dovuta informare sulla disabilità negli anni, contando solo sulle proprie forze. Non c'è informazione e oggi sono in tanti a ricorrere a lei. La sua esperienza sul territorio è smisurata. Una delle lotte per cui si è impegnata di più è stata quella per la legge sul prepensionamento per chi assiste persone con grave disabilità, che in Sicilia esisteva già per gli impiegati regionali, e che "è stata abrogata senza che non si sia fatto buon uso". L'assistenza domiciliare viene garantita, continua a raccontare, "più che altro in forma diretta che non in quella indiretta, violando il diritto sacrosanto, secondo me, di poter scegliere da chi essere assistiti. Inoltre vengono ridotte le ore d'assistenza offerte perché, ci rispondono, non ci sono soldi".

Dal suo punto di vista manca anche un supporto psicologico. A scuola scarseggia il personale specializzato, così "i genitori si ritrovano ad inizio anno a fare dure lotte e molti finiscono per desistere. Per non parlare dell'iter burocratico. Spesse volte per sapere che fine fa un verbale d'invalidità passa un anno e più e, non di rado, l'Inps dichiara di aver perso il verbale, un documento senza il quale sovente non si può accedere a determinate domande (bandi per disabili,  scuola…). Posso testimoniare personalmente. Si fanno infiniti viaggi e attese di cui non si finisce mai di stancarsi. È come se le persone disabili fossero una pratica o un numero: poca sensibilità e poca considerazione da parte della società!”.

Sul lavoro afferma che “la legge sul collocamento obbligatorio è il nulla come messa in pratica, infatti ci sono persone che ne hanno diritto e attendono anche da vent’anni”. Secondo lei  “le leggi non vengono quasi mai applicate correttamente, nessuno organo si fa carico davvero della famiglia. Per non aprire il discorso sui centri riabilitativi, pochissimi e mal gestiti, purtroppo, con ore ridotte ai minimi termini. I genitori devono affidarsi alla competenza esterna (pagando) per garantire almeno una buona riabilitazione”. Non va meglio per chi è in grado di poter avere una vita indipendente: “c'è poco o nulla, a parte qualche associazione che offre qualche servizio ricreativo. Sembra quasi che in questa società Siciliana si ometta il fatto che vi siano disabili.

Certo, "pagando si riesce ad accedere a qualche attività tipo la piscina, ma ben poco è gratuito". Angela offre una soluzione per migliorare questo desolante panorama, ma è fatta di risorse date alle famiglie, di controlli, di decentramento dei servizi per una maggior personalizzazione che riduca gli sprechi e migliori la qualità, di confronto fra le parti e di abbattimento delle barriere mentali. Il contrario di ciò che sta facendo il governo, avviandoci verso una desertificazione della società che non ci rende degni di nessuna appartenenza all’Europa e, men che meno, di essere annoverati fra i Paesi civili.

Intervistata:Angela Rendo Profilo Facebook

Intervista fatta da:Antonio Giuseppe Malafarina Profilo Facebook.
Classe 1970, un diploma e una specializzazione nell'ambito della contabilità. Collaboro con il gruppo Headnet del Besta, sulla salute pubblica e sulla disabilità. Opero in questo campo dai primi degli anni '90 e mi occupo di tutto quanto concerne le persone con disabilità: le leggi, la cultura, la storia, il divertimento

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