venerdì 12 ottobre 2012

LAUREATI "SCHIAVI" NEL CALL CENTER:STIPENDI DA MENO DI DUE EURO ALL'ORA




Meno di due euro all'ora: questo il compenso che spettava ai dipendenti di un call center di Grottaminarda, paese di confine tra la provincia di Avellino e quella di Foggia. La struttura operava per conto delle più importanti società telefoniche italiane e aveva alle sue dipendenze anche un gruppo di giovani laureati "schiavizzati" e in nero. I pochi contrattualizzati ricevevano lo stesso stipendio dei colleghi.
La Guardia di Finanza, che ha fatto irruzione nel call center, si è trovata davanti uno scenario estremo: nove ore al giorno in un piccolo box con un telefono in mano e il compito di promuovere offerte commerciali di questo o quel gestore telefonico. Chi non portava risultati veniva subito cacciato e sostituito senza difficoltà; chi al contrario riusciva a piazzare qualche contratto si vedeva consegnare a fine mese una paga di 120 euro, a fronte dei 653 netti pattuiti.
Anche la gestione contabile violava qualsiasi legge e regolamento. La titolare del call center, una trentacinquenne che in un colpo solo ha accumulato una lunghissima serie di denunce, era riuscita finora a evadere completamente il fisco. Le cifre venute fuori dagli accertamenti sono notevoli: almeno 114 mila euro non dichiarati. Una evasione che, insieme con le violazioni nei confronti dei lavoratori, verrà a costare alla titolare della struttura una sanzione di 213.500 euro già emessa dalla Guardia di Finanza.

Fonte:Leggo

Nessun commento:

Posta un commento

Clicca su unisciti a questo sito

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.