sabato 28 aprile 2012

MADRE ABBANDONA I TRE FIGLI MINORI IN AUTO E LASCIA IL 15ENNE ALLA GUIDA


ROMA - Abbandono di minore. Questo il reato per il quale Romina S. sarà processata. Il pm Francesco Dall'Olio ha infatti firmato un decreto di citazione diretta a giudizio nei suoi confronti e il processo inizierà il prossimo 13 luglio. Secondo la ricostruzione dell'accusa la donna, 39enne, il 26 giugno 2009 avrebbe abbandonato i tre figli di 15, 11 e 9 anni in macchina. Non solo, la madre, titolare della potestà genitoriale sui minori, avrebbe anche lasciato che il 15enne guidasse la macchina, benché evidentemente sprovvisto di patente. Non sarebbe però un caso però un episodio isolato. A quanto si è appreso, infatti, ogni mattina da circa un anno, Romina con un'autovettura priva di assicurazione e intestata al compagno, andava da Tor San Lorenzo, percorrendo la Litoranea (dove poi è stato fermato il minorenne alla guida dell'auto) e arrivava all'Eur. Qui prendeva la metro per andare a lavoro presso una ditta di pulizie. Quindi al posto di guida si sarebbe messo il 15enne che portava a scuola i due fratellini più piccoli. Il ragazzino 15enne, una volta lasciati a scuola i fratellini, tornava a casa, parcheggiava l'auto e aspettava poi che la mamma tornasse a casa. La donna, che ha un precedente penale che risale a diversi anni fa per furto, ora rischia una condanna da sei mesi a cinque anni di reclusione. Ancora non risulta alcuna denuncia nei confronti del minore per guida senza patente: ha più di 14 anni, quindi è imputabile e potrebbe essere penalmente perseguito dal tribunale per i minorenni. La magistratura ha contattato i servizi sociali, che ora hanno il compito di aiutare i tre bambini in attesa che la giustizia faccia il suo corso. L'avvocato Gianluca Arrighi, difensore della donna, ha dichiarato: «È indubbiamente una vicenda delicata. Tuttavia, prima di ogni valutazione nel merito, è necessario che il procedimento venga incardinato presso la procura territorialmente competente. I fatti sono avvenuti sulla via Litoranea - ha concluso il penalista - e quindi ritengo che la competenza non spetti a Roma, bensì alla procura di Velletri».

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